Obiettivo del corso di LM Architettura per il Patrimonio è formare un architetto indirizzato alla conservazione, valorizzazione, gestione, promozione dei beni architettonici e paesaggistici acquisendo, nel corso del biennio, competenze specialistiche grazie a un percorso che si articola attraverso insegnamenti monodisciplinari, insegnamenti integrati pluridisciplinari, atelier, workshop, seminari, visite di studio, attività di tirocinio e/o stag... Espandi...
Obiettivo del corso di LM Architettura per il Patrimonio è formare un architetto indirizzato alla conservazione, valorizzazione, gestione, promozione dei beni architettonici e paesaggistici acquisendo, nel corso del biennio, competenze specialistiche grazie a un percorso che si articola attraverso insegnamenti monodisciplinari, insegnamenti integrati pluridisciplinari, atelier, workshop, seminari, visite di studio, attività di tirocinio e/o stage in Italia e all’estero.
Il corso di laurea magistrale consente agli studenti di apprendere specifiche conoscenze nei diversi settori del restauro architettonico e urbano, della composizione architettonica e urbana, della storia dell’architettura, dell’urbanistica, della valorizzazione economica, della tecnologia, della fisica tecnica, della scienza dei materiali, delle strutture, della rappresentazione e del rilievo architettonico, dell’allestimento e della museografia. Il modello proposto intende fornire ai futuri architetti gli strumenti esplorativi e critici necessari per lo svolgimento della professione, offrendo un percorso formativo multidisciplinare che, attraverso il coinvolgimento delle differenti discipline che insieme concorrono all’elaborazione di progetti compatibili ed economicamente e culturalmente sostenibili, consente l’acquisizione non solo delle conoscenze e competenze necessarie allo svolgimento della pratica professionale, ma anche della capacità di collaborare con le altre figure coinvolte nella elaborazione e conduzione di interventi sul patrimonio esistente alle differenti scale.
Il corso di laurea magistrale in Architettura per il Patrimonio è connotato da una particolare attenzione per gli aspetti di carattere pratico-applicativo. Tali aspetti vengono trattati soprattutto negli atelier che, affrontando simulazioni progettuali su casi studio reali attraverso il coinvolgimento di più docenti afferenti a differenti discipline, consentono allo studente di confrontarsi con le molte competenze richieste alla figura dell’architetto sia nella predisposizione di progetti e nella direzione dei lavori, sia nel coordinamento di gruppi multidisciplinari operanti nel campo del restauro e dell’intervento sul patrimonio architettonico e paesaggistico.
Il percorso formativo è organizzato in quattro semestri tematici, le cui specificità vengono qui di seguito esplicitate:
Primo semestre: “Progetto e Patrimonio”
Nel primo semestre del I anno i seminari introduttivi offrono la possibilità di affrontare “le sfide della contemporaneità” approfondendo differenti tematiche in relazione alle specificità del corso di laurea magistrale e agli interessi degli studenti. In particolare, il seminario proposto dal corso di laurea magistrale, “Conoscenza e tutela attiva del patrimonio”, affronta i temi del riconoscimento dei valori, e del processo partecipativo attraverso il coinvolgimento delle discipline della storia dell’architettura, della sociologia e della legislazione dei beni culturali. Il rapporto tra progetto e patrimonio viene approfondito nell'insegnamento monodisciplinare “Metodologia del restauro” e nell’Atelier “Progetto di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio” che integra nella progettazione urbana gli apporti dell’urbanistica e della valorizzazione economica.
Secondo semestre: “Progetto di conservazione”
Il secondo semestre del primo anno approfondisce il tema del “Progetto di conservazione”: lo studente frequenta l’atelier “Progetto di restauro" (con le discipline del restauro, della fisica tecnica/impianti negli antichi edifici, della scienza dei materiali per il restauro/diagnostica) e, in parallelo sia l’insegnamento integrato “Nuvole di punti e H-BIM” che, a partire dall’acquisizione di dati per il rilievo dell’esistente, approfondisce il tema della modellazione digitale parametrica, sia il laboratorio di “Caratteri costruttivi e consolidamento dell'architettura storica” finalizzato alla comprensione dei caratteri costruttivi del patrimonio architettonico (storia delle tecniche, delle tecnologie storiche e consolidamento).
Terzo semestre: “Progetto di innovazione”
Il terzo semestre si caratterizza per la presenza sia di un insegnamento monografico “Storia dell'architettura, della città e del patrimonio”, incentrato sull’architettura moderna e contemporanea, sia di due atelier paralleli focalizzati rispettivamente sui temi del “Progetto di riuso del costruito” (composizione architettonica e urbana, tecnologia dell’architettura e strutture) e del “Progetto di fruizione e gestione di siti di interesse culturale” (architettura degli interni e allestimento, estimo e geomatica). Il primo è teso a verificare le potenzialità di trasformazione di un bene architettonico in un contesto storico consolidato, il secondo incentrato sulla elaborazione di una proposta di intervento integrato di rifunzionalizzazione con particolare attenzione al segmento museale.
Ad approfondire e ulteriormente specializzare il percorso formativo concorrono gli insegnamenti opzionali, gli insegnamenti elettivi, i workshop a scelta dello studente e iniziative coordinate dall'Ateneo, come le "Challenge", che attraverso un nuovo approccio didattico, perseguono una contaminazione tra ricerca, idee innovative e il mondo delle aziende.
Quarto semestre: “Approfondimenti”
L’ultimo semestre è dedicato alla preparazione della tesi di laurea secondo due differenti modalità. La prima comporta la frequenza di un “Seminario di tesi”, a libera scelta dello studente rispetto alle proposte presentate dai corsi di LM4 del Collegio di Architettura. Il Seminario di tesi (8 Cfu) prevede il coinvolgimento di due/tre discipline, che si confrontano su temi specifici professionalizzanti, ed è propedeutico allo sviluppo della prova finale (12 Cfu) che viene elaborata dallo studente a conclusione dello stesso. La seconda modalità prevede l’utilizzo dell’intero monte ore da dedicare alla tesi nella stesura della prova finale (20 Cfu). In entrambi i casi, durante elaborazione della prova finale, lo studente è seguito da un relatore di tesi (cui si possono aggiungere due correlatori) al fine di far emergere attitudini e approccio critico e accrescere l’autonomia di giudizio e le abilità comunicative.
Il profilo professionale che il CdS intende formare | Principali funzioni e competenze della figura professionale |
Architetto | FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:
La figura professionale, che il corso di laurea magistrale intende formare, acquisisce le competenze necessarie per svolgere l’attività professionale dell’Architetto nei diversi livelli di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva previsti dalla legge. L’architetto potrà: (1) elaborare progetti a scala architettonica, urbana e paesaggistica con particolari competenze nell’ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale esistente; (2) coordinare équipe multidisciplinari che operano alle diverse scale nel campo della progettazione di interventi di salvaguardia, restauro e valorizzazione di beni architettonici e paesaggistici; (3) svolgere funzioni di elevata responsabilità in istituzioni ed enti pubblici e/o privati operanti nei settori della tutela, del restauro, del riuso e della valorizzazione del patrimonio culturale (Soprintendenze, Direzioni Regionali, Poli Museali, Regioni, Enti locali, Imprese di restauro, Società no-profit, Fondazioni, ecc.). COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE: I laureati magistrali in Architettura per il Patrimonio acquisiranno competenze nei seguenti settori: • Progettazione, coordinamento e direzione dei lavori di opere di tutela, conservazione, restauro, recupero, manutenzione, messa in sicurezza dei beni architettonici e paesaggistici; • Analisi, conoscenza, diagnostica, monitoraggio del patrimonio edilizio esistente; • Progettazione di interventi di riuso del patrimonio architettonico esistente, misurandosi con le implicazioni di compatibilità (storica, funzionale, tecnologica, impiantistica, strutturale, sociale, ambientale, economica) e accessibilità attraverso: (a) la verifica della fattibilità tecnica dei progetti, (b) la valorizzazione economica delle opere, (c) la quantificazione dell’entità dei costi di trasformazione e di investimento, (d) la valutazione di pre-fattibilità e fattibilità di interventi pubblici e pubblico-privati; • Progettazione a scala architettonica e urbana di interventi che prevedano l’inserimento del nuovo nell’esistente previa analisi del contesto e verifica della compatibilità e sostenibilità degli interventi; • Elaborazione e coordinamento di piani di recupero, riqualificazione urbana, valorizzazione urbana e paesaggistica con particolare riferimento alla conservazione dei valori culturali e dei caratteri identitari dell’esistente; • Studio di fattibilità ed elaborazione di progetti di promozione, valorizzazione, gestione, comunicazione dei beni architettonici e paesaggistici; • Coordinamento di gruppi progettuali multidisciplinari; • Documentazione integrata a supporto degli interventi di progettazione, promozione, valorizzazione, gestione e comunicazione dei beni architettonici e paesaggistici. SBOCCHI PROFESSIONALI I laureati magistrali in Architettura per il Patrimonio potranno: • Esercitare la libera professione in forma individuale o associata, previo superamento dell’esame di stato e iscrizione all’albo; • Lavorare in forma dipendente presso studi di progettazione; • Ricoprire incarichi presso uffici tecnici, culturali e gestionali di Enti Locali e Ministeriali (quali Soprintendenze e Uffici Regionali); • Trovare impiego presso aziende di produzione di beni e servizi; • Intraprendere la carriera universitaria accedendo a cicli di studio di III livello; • Svolgere la professione di docente di scuola secondaria inferiore e superiore, avendo i requisiti per accedere alle diverse forme di reclutamento. |
Preparazione per la prosecuzione degli studi | Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi |
Il corso di studi, con la sua configurazione in atelier progettuali, insegnamenti monodisciplinari e integrati pluridisciplinari, assicura al laureato una preparazione completa che lo mette in grado di affrontare sia percorsi di specializzazione maggiormente professionalizzanti e volti all'applicazione pratica della dimensione progettuale, sia approfondimenti maggiormente teorici.
Il laureato magistrale in Architettura per il Patrimonio potrà completare la propria formazione in un campo specifico all'interno di master di secondo livello, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione, a seconda della propria attitudine e aspirazione. Per quanto concerne in particolare le opportunità offerte dal Politecnico di Torino in continuità con i temi trattati nel corso di laurea magistrale Architettura per il Patrimonio, si segnalano la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e il Dottorato in Beni architettonici e Paesaggistici. |
Per poter accedere a una formazione di terzo livello (dottorati, scuole di specializzazione, master) il laureato sarà chiamato a dimostrare, all'interno delle declinazioni scelte per approfondire la propria formazione (restauro, progettazione, storia dell'architettura, impiantistica negli edifici storici, valutazione e promozione del patrimonio, allestimento e museografia, etc.), una solida preparazione non disgiunta da una matura capacità critica di analisi, una solida autonomia di giudizio e buone capacità comunicative. |
Il corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Patrimonio risponde ad una domanda consolidata e in continua evoluzione tanto sul piano professionale quanto su quello della ricerca, anche in sede europea. Questa domanda impone di formare competenze professionali in grado di gestire adeguatamente la complessità del progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio nei diversi ambiti e alle diverse scale, finalizzando le competenze a operazio... Espandi...
Il corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Patrimonio risponde ad una domanda consolidata e in continua evoluzione tanto sul piano professionale quanto su quello della ricerca, anche in sede europea. Questa domanda impone di formare competenze professionali in grado di gestire adeguatamente la complessità del progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio nei diversi ambiti e alle diverse scale, finalizzando le competenze a operazioni di restauro, recupero, trasformazione, riuso e valorizzazione del patrimonio costruito e del paesaggio. I laureati magistrali acquisiscono, inoltre, una formazione culturale che consente loro di affrontare con coscienza e competenza gli aspetti compositivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici, sociali e ambientali.
Gli apprendimenti necessari a formulare il progetto di rifunzionalizzazione vengono acquisiti nell’ambito di diverse discipline entro le esperienze degli atelier, in cui convergono un apparato di lezioni frontali monodisciplinari e un’esercitazione progettuale multidisciplinare su uno specifico tema di progetto.