Il Corso forma un “tecnico del territorio” con competenze che gli consentono di svolgere le seguenti funzioni: collaborare alla redazione di piani urbanistici, territoriali, ambientali, paesaggistici o settoriali a varie scale, alla definizione, attuazione e gestione di programmi e progetti integrati di trasformazione e rigenerazione urbana, territoriale e ambientale, allo sviluppo di analisi, valutazioni e monitoraggio di carattere territoriale... Espandi...
Il Corso forma un “tecnico del territorio” con competenze che gli consentono di svolgere le seguenti funzioni: collaborare alla redazione di piani urbanistici, territoriali, ambientali, paesaggistici o settoriali a varie scale, alla definizione, attuazione e gestione di programmi e progetti integrati di trasformazione e rigenerazione urbana, territoriale e ambientale, allo sviluppo di analisi, valutazioni e monitoraggio di carattere territoriale ed ambientale; progettare e gestire sistemi informativi territoriali indispensabili per le attività di pianificazione; assumere la responsabilità di procedimenti tecnico-amministrativi nella pubblica amministrazione nel campo di piani e programmi relativi alla città e al territorio. La complessità degli ambiti della pianificazione della città, del territorio e del paesaggio pone una crescente domanda di specializzazione, richiedendo la presenza nelle équipe progettuali di tecnici con formazioni disciplinari diverse (pianificatori, ingegneri ambientali, geologi, storici, architetti, economisti, sociologi,..) e la capacità di integrare i diversi apporti tecnici. Il "tecnico del territorio" si troverà quindi a collaborare con specialisti diversi e deve avere una formazione multidisciplinare che gli consenta di comprenderne i linguaggi e di operare in gruppi multidisciplinari.
Il percorso formativo si snoda lungo tre filiere:
1. quella sui temi del governo del territorio e della pianificazione urbanistica e territoriale,
2. quella sui temi del paesaggio e dell'ambiente,
3. quella sui Sistemi Informativi Territoriali (GIS),
e propone una preparazione di base negli ambiti disciplinari essenziali ed esperienze che pongono l'accento sul "saper fare". A questo scopo è organizzato secondo due modalità didattiche:
a. Unità Didattiche (insegnamenti) , che forniscono contributi sistematici fondativi, con carattere mono o pluridisciplinare,
b. Unità Didattiche sviluppate attraverso Atelier multidisciplinari. Negli Atelier vengono svolte attività riferite a situazioni territoriali reali, che permettono agli studenti di applicare le conoscenze acquisite. Gli Atelier sono coordinati da un'area disciplinare centrale per gli obiettivi dell'Atelier e ad essi partecipano anche altri apporti disciplinari. Hanno uno sviluppo semestrale e danno luogo ad un solo esame.
Il rapporto che si sviluppa fra conoscenze sistematiche fornite negli insegnamenti e loro applicazione negli Atelier è una specificità dell'approccio formativo del Corso.
Il percorso formativo è organizzato in semestri. L'obiettivo delle attività dei primi due semestri è duplice: far capire allo studente che territorio, città, paesaggio e ambiente sono fenomeni complessi, prodotto di azioni diverse, da indagare attraverso ottiche disciplinari diverse, e fornirgli primi strumenti di analisi. Alla necessaria conoscenza di base dell'evoluzione e della storia del pensiero urbanistico, degli strumenti di pianificazione e del sistema istituzionale per il governo del territorio, si accompagnano insegnamenti di base nel campo degli strumenti matematici e statistici, della rappresentazione e della cartografia. Le acquisizioni del primo anno si completano con l'esperienza pratica dell' Atelier, che consente allo studente di applicare le acquisite conoscenze di urbanistica, storia e geografia all'analisi e interpretazione delle caratteristiche insediative, paesaggistiche ed ambientali del territorio.
Le attività del terzo e quarto semestre permettono allo studente di acquisire capacità progettuali a livello urbano (commisurate agli sbocchi occupazionali previsti per il laureato triennale) e conoscenze nel campo della pianificazione territoriale e delle sue pratiche, nonché di completare il quadro delle acquisizioni strumentali. Queste riguardano le conoscenze relative alla sociologia e geografia economica e urbana, e quelle relative a tecniche e metodi di analisi spaziale con strumenti GIS (Geographic Information System). Le capacità progettuali a scala urbana e le conoscenze relative alle pratiche di pianificazione territoriale vengono sviluppate attraverso due esperienze di Atelier interdisciplinari, dedicate la prima alla progettazione urbanistica, con un apporto disciplinare nel campo dell'analisi della morfologia urbana, la seconda alla pianificazione di area vasta, con apporti nel campo della progettazione paesistica e dell'idrogeologia. A questi si affiancano un insegnamento che fornisce conoscenze di base nel campo dell'efficienza energetica degli insediamenti e del loro impatto ambientale, ed uno relativo alla valutazione ambientale. Le attività del quinto e sesto semestre permettono allo studente di capire la complessità dei processi attuativi e acquisire le capacità necessarie in questo campo, sperimentare concrete condizioni di lavoro (tirocinio) e acquisire una autonoma capacità di elaborazione (prova finale). All'esperienza dell'Atelier pluridisciplinare su rigenerazione urbana e sviluppo locale si affiancano insegnamenti dedicati a fornire capacità valutative nel campo della fattibilità economica e conoscenze e abilità nella pianificazione della mobilità e dei trasporti. Infine, nell'ultimo semestre vengono sistematizzate e sviluppate le tematiche e gli orientamenti della pianificazione e dell'urbanistica relative agli ultimi cinquant'anni di storia.
Il Corso forma un “tecnico del territorio” con competenze che gli consentono di svolgere le seguenti funzioni: collaborare alla redazione di piani urbanistici, territoriali, ambientali, paesaggistici o settoriali a varie scale; collaborare alla definizione, attuazione e gestione di programmi e progetti integrati di trasformazione e rigenerazione urbana, territoriale e ambientale; collaborare allo sviluppo di analisi, valutazioni e monitoraggio di... Espandi...
Il profilo professionale che il CdS intende formare | Principali funzioni e competenze della figura professionale |
Collaboratore nel campo della produzione di piani urbanistici, territoriali, ambientali, paesaggistici o settoriali a varie scale | * Funzione in un contesto di lavoro:
questa figura professionale collabora allo svolgimento di parti delle attività indicate, con particolare attenzione alle attività di analisi, senza assunzione di responsabilità complessive sulla produzione del piano. * Competenze associate alla funzione: questo "collaboratore" sa utilizzare in modo adeguato le conoscenza dei quadri di riferimento istituzionali e legislativi, sa riconoscere i problemi e sviluppare analisi di tipo socio-economico, territoriale, statistico finalizzate alla redazione dei piani * Sbocchi professionali: questa figura di “collaboratore” trova sbocchi lavorativi in enti locali (Comuni, Province, Regioni), in studi professionali, società di engineering o come libero professionista (“pianificatore junior”) |
Collaboratore nel campo della definizione, attuazione e gestione di programmi e progetti integrati di trasformazione e rigenerazione urbana, territoriale e ambientale | * Funzione in un contesto di lavoro:
questa figura professionale svolge parti delle attività volte alla definizione dei programmi integrati e funzioni di accompagnamento e di controllo nei processi attuativi di tali programmi * Competenze associate alla funzione: questo "collaboratore" sa applicare tecniche per le valutazioni di fattibilità economica e per la valutazione ambientale e strategica, conosce le procedure di gestione interne ai settori della pubblica amministrazione ed è in grado di seguirle, sa usare modalità e tecniche diverse di comunicazione ed interazione anche con soggetti non esperti. * Sbocchi professionali: questa figura di “collaboratore” trova sbocchi lavorativi in enti locali (Comuni, Province, Regioni), in studi professionali, in associazioni che svolgono attività partecipative nel campo delle trasformazioni urbane, o come libero professionista (“pianificatore junior”) |
Collaboratore nel campo delle analisi, valutazioni e monitoraggio di carattere territoriale ed ambientale | * Funzione in un contesto di lavoro:
questa figura professionale collabora allo sviluppo di analisi territoriali e valutazioni ambientali (VIA e VAS) * Competenze associate alla funzione: questo "collaboratore", a partire dalla conoscenza dei quadri di riferimento istituzionali e legislativi posseduta, sa sviluppare analisi ed applicare le tecniche per le valutazioni di impatto ambientale e le valutazioni ambientali strategiche. * Sbocchi professionali: questa figura di “collaboratore” trova sbocchi lavorativi in enti locali (Comuni, Province, Regioni), in studi professionali, società di engineering o come libero professionista (“pianificatore junior”) |
Progettista e gestore di sistemi informativi per l’analisi e la gestione della città e del territorio. | * Funzione in un contesto di lavoro:
questa figura professionale svolge funzioni di definizione di procedure, di analisi e elaborazione di dati geografici, di produzione di rappresentazioni cartografiche, di responsabile per la definizione e gestione di sistemi informativi territoriali * Competenze associate alla funzione: questa figura professionale basa la propria attività su conoscenze teoriche e pratiche nel campo dei sistemi informativi territoriali e della cartografia, su una conoscenza approfondita di software GIS con i quali è in grado di sviluppare analisi in campo urbanistico, territoriale, paesaggistico e ambientale. Inoltre conosce le procedure di gestione interne ai settori della pubblica amministrazione direttamente coinvolti nella definizione e nell'uso di sistemi informativi territoriali ed è in grado di seguirle * Sbocchi professionali: questa figura trova sbocchi lavorativi soprattutto in enti locali, in società che si occupano di sistemi informativi territoriali. |
Responsabile di procedimenti tecnico-amministrativi nella pubblica amministrazione
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* Funzione in un contesto di lavoro:
il/la "responsabile di procedimenti tecnico-amministrativi" per la realizzazione di piani e programmi relativi al territorio e alla città valuta l'esistenza delle condizioni per la loro ammissibilità, compie gli atti istruttori necessari e i relativi accertamenti tecnici, cura le comunicazioni e gli eventuali momenti di interazione fra le parti interessate. * Competenze associate alla funzione: questa funzione richiede una solida conoscenza dei quadri di riferimento istituzionali e legislativi e degli strumenti di governo della città e del territorio, e delle procedure e dei percorsi amministrativi da seguire per la formazione di questi atti. * Sbocchi professionali: il /la "responsabile di procedimento" svolge la propria attività negli Enti locali dove tale figura è specifricamente prevista dalla legge. |
Preparazione per la prosecuzione degli studi | Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi |
Le conoscenze acquisite dal laureato vengono interamente riconosciute per accedere al corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-ambientale e al Corso di Laurea in Progettazione delle aree verdi e del Paesaggio; le stesse conoscenze acquisite dal laureato, se integrate con la frequenza di specifici insegnamenti indicati fra quelli liberi offerti nel Corso di Laurea triennale, permettono di accedere anche ai Corsi di Laurea Magistrale interateneo in "Geografia e scienze territoriali" e in "Economia dell'ambiente, della cultura e del territorio", offerti dal Politenico e dall'Università di Torino. | Le conoscenze acquisite dal laureato costituiscono un prerequisito per accedere al corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-ambientale. Le sue conoscenze di base dei quadri di riferimento istituzionali e legislativi, degli strumenti di governo della città e del territorio, delle tecniche e degli strumenti applicabili nei processi di pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica, delle tecniche e degli strumenti di valutazione ambientale, dell'uso degli strumenti GIS costituiscono la premessa per un percorso biennale che, ampliandole, integrandole con alcune competenze di tipo specialistico, condurrà alla formazione di un un laureato magistralein grado di esercitare autonomia di giudizio e di assumere ruoli di coordinamento e direzione di attività progettuali.
La stessa formazione di base, integrata con crediti liberi offerti dal Corso triennale, consente anche di accedere ad altri corsi di Laurea Magistrale interateneo, non di continuità, offerti dal Politecnico e dall'Università di Torino: in particolare, al Corso di Laurea Magistrale in "Geografia e scienze territoriali" attraverso l'acquisizione di crediti liberi nel settore GEO/04; al Corso di Laurea Magistrale in "Economia dell'ambiente, della cultura e del territorio" attraverso l'acquisizione di crediti liberi nel settore SECS/P01 . |
Il laureato è un tecnico con una solida formazione di base e con una forte attitudine all’operatività. Da un lato, quindi, il laureato deve avere una preparazione negli ambiti disciplinari essenziali per l'operare nel territorio: sia conoscenze più strumentali (matematica, statistica, cartografia e rappresentazione, uso di software finalizzati alla pianificazione), sia conoscenze relative ad un ampio spettro di discipline che riguardano l’anali... Espandi...
Il laureato è un tecnico con una solida formazione di base e con una forte attitudine all’operatività.
Da un lato, quindi, il laureato deve avere una preparazione negli ambiti disciplinari essenziali per l'operare nel territorio: sia conoscenze più strumentali (matematica, statistica, cartografia e rappresentazione, uso di software finalizzati alla pianificazione), sia conoscenze relative ad un ampio spettro di discipline che riguardano l’analisi dei contesti storici, economico-sociali e territoriali, il governo del territorio, la pianificazione urbanistica e territoriale e i suoi strumenti, l’ambiente, il paesaggio, i processi e le tecniche valutazione.
Dall’altro lato il laureato deve essere in grado di applicare le conoscenze acquisite nelle attività di analisi, progettazione, valutazione, comunicazione a cui nella pratica professionale potrà collaborare e che gli richiederanno la capacità di lavorare con specialisti diversi. Per questo il Corso di Laurea propone numerose attività applicative di natura sostanzialmente interdisciplinare.
Inoltre il laureato deve avere dimestichezza con la lingua inglese la cui conoscenza è necessaria nei contesti europei in cui si troverà ad operare.