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CORSO DI LAUREA DI 1°LIVELLO in INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Le informazioni contenute in questa pagina sono da considerarsi provvisorie. I piani di studi ufficiali sono attesi per il mese di giugno 2023.
Anno Accademico 2023/24
DIP. ING. DELL'AMBIENTE,DEL TERR. E DELLE INFR.
Collegio di Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
Sede: TORINO
Durata: 3 anni
Classe di laurea n° L-7: INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Posti disponibili: 140 (5 riservati a studenti stranieri contingentati)
Referente del corso
SOCCO LAURA   coord.aet@polito.it
Corso tenuto in Italiano
Il primo anno è offerto anche in lingua Inglese
 Obiettivi formativi

Il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è finalizzato alla formazione di una figura professionale di ingegnere con cultura multidisciplinare e con una specifica connotazione verso conoscenze e competenze inerenti opere, impianti e processi del settore dell'ambiente e del territorio. Partendo da una formazione di base interdisciplinare, ancorata ai contenuti concettuali e metodologici dell'ingegneria industriale e dell'ing... Espandi...

Il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è finalizzato alla formazione di una figura professionale di ingegnere con cultura multidisciplinare e con una specifica connotazione verso conoscenze e competenze inerenti opere, impianti e processi del settore dell'ambiente e del territorio.
Partendo da una formazione di base interdisciplinare, ancorata ai contenuti concettuali e metodologici dell'ingegneria industriale e dell'ingegneria civile, il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio fornisce una solida preparazione specifica che prepara gli allievi alla realizzazione e gestione di interventi:
- di ripristino a seguito di dissesti territoriali avvenuti per cause naturali o antropiche,
- di protezione dai rischi naturali (sismico, vulcanico e alluvionale),
- di contenimento delle emissioni inquinanti al fine della mitigazione degli impatti ambientali,
- di trattamento delle acque destinate al consumo umano, dei reflui liquidi e delle emissioni gassose,
- di recupero e smaltimento dei rifiuti solidi.

Sviluppa altresì gli aspetti relativi:
- alle tecniche di analisi del sottosuolo mediante sondaggi e indagini geofisiche,
- ai metodi di misura in laboratorio ed in situ delle caratteristiche del sottosuolo e dei fluidi,
- alle analisi del rischio ambientale indotto da attività e da insediamenti antropici,
- allo studio di impatto ambientale di opere e infrastrutture,
- all'analisi del rischio di eventi incidentali di natura ambientale,
- allo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, di sicurezza e di monitoraggio dei principali parametri di misura degli impatti,
- alla prevenzione e controllo del rischio idro-geologico,
- al monitoraggio dell'evoluzione del territorio,
- all'economia circolare e alla gestione ambientale dei processi.

Il percorso formativo è unico (senza indirizzi né orientamenti) ed è progettato per creare una figura professionale capace di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche applicate all'area dell'ambiente e del territorio nel contesto sociale e fisico-ambientale, fornendo gli strumenti cognitivi necessari per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, in modo da partecipare attivamente al processo di innovazione tecnologica.

Il percorso formativo è organizzato in aree tematiche interconnesse: materie scientifiche di base (primo e secondo anno), materie ingegneristiche di base (secondo e terzo anno), materie scientifiche specifiche e ingegneristiche specifiche (secondo e terzo anno).
Le materie scientifiche di base e ingegneristiche di base permettono di fornire inizialmente le nozioni e gli strumenti per poter comprendere il mondo fisico e per simulare eventi, processi, azioni che in esso si instaurano.
Le materie scientifiche specifiche e ingegneristiche specifiche coprono il vasto ambito disciplinare dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio, in modo da poter avere una preparazione ad ampio spettro necessaria a poter entrare nel mondo del lavoro o proseguire negli studi con solide conoscenze di base e competenze ingegneristiche che consentono di affrontare temi specialistici in tutti gli ambiti delle problematiche ambientali e del territorio.
Lo studente ha inoltre la possibilità di selezionare, all'interno dell'offerta formativa dell'area di formazione, ulteriori insegnamenti attraverso i crediti liberi, per completare ed approfondire la sua preparazione su tematiche emergenti proprie dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio.
La conclusione del percorso formativo prevede il superamento di una prova finale riferita ad un lavoro svolto autonomamente dallo studente, pur senza richiedere una particolare originalità, con preparazione del relativo elaborato finale.

 Sbocchi occupazionali e professionali

Gli sbocchi occupazionali e professionali dei laureati in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio sono in forte crescita e riguardano ruoli tecnici relativi alla gestione ambientale dei processi produttivi delle aziende, all’adeguamento dei processi alle normative e alle policy ambientali in continua evoluzione per le imprese e gli enti pubblici, alla governance del territorio. La figura dell'Ingegnere per l'Ambiente e il Territorio è fortement... Espandi...

Gli sbocchi occupazionali e professionali dei laureati in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio sono in forte crescita e riguardano ruoli tecnici relativi alla gestione ambientale dei processi produttivi delle aziende, all’adeguamento dei processi alle normative e alle policy ambientali in continua evoluzione per le imprese e gli enti pubblici, alla governance del territorio. La figura dell'Ingegnere per l'Ambiente e il Territorio è fortemente multidisciplinare e trasversale, con una solida base formativa ingegneristica; tali caratteristiche consentono un'ampia visione e comprensione delle problematiche complesse legate ai temi ambientali e un'alta flessibilità nel mondo del lavoro, che si presenta in forte evoluzione. Gli sbocchi occupazionali sono relativi alle aziende manifatturiere e dei servizi, agli enti pubblici di governo e gestione del territorio, alle società di consulenza tecnica e di gestione.

Il corso di laurea forma un tecnico esperto nella progettazione e gestione di opere e impianti in ambito ambientale e del territorio. Tale profilo professionale può essere declinato in cinque sotto-profili:
- Tecnico per la gestione di impianti
- Tecnico dei sistemi di monitoraggio
- Tecnico di cantiere
- Progettista/consulente
- Tecnico della gestione ambientale.

Il laureato ha competenza professionale nel controllo delle attività produttive e della sicurezza ambientale e territoriale e nella realizzazione e gestione di interventi di recupero ambientale, nella gestione di attività di cantiere dei lavori di scavo, di sondaggio e di consolidamento di rocce e terreni, di difesa del suolo e di protezione del territorio, di supporto alla progettazione di impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi o liquidi, discariche di rifiuti solidi urbani o rifiuti industriali, nella progettazione di reti e sistemi di monitoraggio. Può inoltre avere ruoli tecnici nella gestione delle infrastrutture ambientali (impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, sistemi per il controllo, monitoraggio e rilievo dell'ambiente e del territorio). Come libero professionista il laureato collabora alle fasi di progettazione delle opere e impianti del settore dell’ingegneria per l’ambiente e territorio, collabora alla direzione dei lavori per la realizzazione delle opere e degli impianti, realizza misure e rilievi per il controllo delle opere e degli impianti e per il monitoraggio dell’ambiente e del territorio.

Il profilo professionale che il CdS intende formare Principali funzioni e competenze della figura professionale
Tecnico esperto nella progettazione e gestione di opere e impianti in ambito ambientale e del territorio  FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO
1. Tecnico per la gestione di impianti: opera nella gestione di processi in aziende e impianti con compiti operativi, di analisi e di controllo relativi agli aspetti ambientali quali il contenimento delle emissioni inquinanti al fine della mitigazione degli impatti ambientali, la depurazione dei reflui liquidi e delle emissioni gassose, la gestione e il controllo di impianti di trattamento e recupero di acque, rifiuti ed emissioni atmosferiche.

2. Tecnico dei sistemi di monitoraggio: opera per lo sviluppo di sistemi di monitoraggio dei principali parametri di misura degli impatti, gestisce reti di controllo dei parametri ambientali in aziende di gestione dei rifiuti, delle risorse idriche e di altri comparti ambientali. Opera come tecnico dei servizi di prevenzione e protezione.

3. Tecnico di cantiere: opera per la prevenzione e controllo del rischio idro-geologico, per la direzione dei lavori di ripristino a seguito di dissesti territoriali avvenuti per cause naturali o antropiche, nei cantieri di scavo e di opere sotterranee per le infrastrutture

4. Progettista/consulente junior: opera per produrre studi di impatto ambientale, contribuisce alla progettazione di opere di difesa del territorio e infrastrutture, di impianti per il trattamento dei rifiuti o dei reflui, di interventi per il recupero ambientale, esegue analisi del rischio di eventi incidentali di natura ambientale.

5. Tecnico della gestione ambientale: gestisce i sistemi di gestione ambientale, la qualità, la valutazione di eco-compatibilità e la sicurezza dei processi produttivi in piccole-medie imprese e grandi aziende.

COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE:
tecniche di rilievo del territorio mediante metodi topografici, sondaggi e indagini geofisiche; processamento di dati spaziali e gestione di reti permanenti di misura e controllo metodi di misura in laboratorio ed in situ delle caratteristiche di acqua e suolo; metodi e strumenti dell’ingegneria geotecnica, strutturale, idraulica, sanitaria-ambientale; economia circolare; normative ambientali; metodi di gestione e stima di emissioni, impatti, rischi.

SBOCCHI PROFESSIONALI: tecnico per la sicurezza e l’ambiente in piccole, medie, grandi aziende di comparti strategici quali ambiente, energia, agroalimentare, manifatturiero; funzionario tecnico presso agenzie ed enti pubblici; progettista junior in società di ingegneria, società di servizi e consulenza, studi professionali, imprese di costruzioni.
 

Preparazione per la prosecuzione degli studi Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi
Proseguimento degli studi nella Laurea Magistrale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio, della Classe LM35 (Ingegneria per l'ambiente e il territorio)  I laureati in Ingegneria per l'ambiente e il territorio devono:

i) conoscere gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base, ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria;

ii) conoscere gli aspetti metodologico-operativi delle discipline ingegneristiche di base ed essere in grado di risolvere semplici problemi ingegneristici utilizzando gli strumenti di calcolo appresi;

iii) conoscere gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari dell'ingegneria sanitaria-ambientale e dell'ingegneria degli scavi, ed essere in grado di identificare, formulare e risolvere i problemi utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; devono essere in grado altresì di ideare e sostenere argomentazioni in tali ambiti disciplinari;

iv) conoscere la complessità della progettazione e della realizzazione di opere e impianti nel settore dell'ambiente e del territorio e gli strumenti per gestirla;

v) essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea (l’Inglese), oltre l’Italiano.
 

Risultati di apprendimento attesi

I risultati di apprendimento attesi sono riportati nel seguito per le diverse tipologie di discipline in termini di "conoscenza e comprensione" e "Capacita di applicare conoscenza e comprensione".



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