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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE in PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE
Anno Accademico 2022/23
DIP. INTERAT. DI SCIENZE, PROG. E P. DEL TERRIT
Collegio di Pianificazione e Progettazione
Sede: TORINO
Durata: 2 anni
Classe di laurea n° LM-48: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE
Referente del corso
VOGHERA ANGIOLETTA   referente.lm.PTU@polito.it
Corso certificato AESOP® Association of European Schools of Planning
Certificato AESOP
 Obiettivi formativi

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore territoriale" con competenze tali da permettergli di assumere responsabilmente la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica e strategica a varie scale, attività di pianificazione paesaggistica e di elaborazione di valutazione ambientale strategica, politiche e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana e... Espandi...

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore territoriale" con competenze tali da permettergli di assumere responsabilmente la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica e strategica a varie scale, attività di pianificazione paesaggistica e di elaborazione di valutazione ambientale strategica, politiche e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale.
Il “pianificatore territoriale” è una figura in grado di cooperare con esperti in campi disciplinari diversi, di affrontare i temi della pianificazione transcalare, dalla scala locale a quella di area vasta, di affrontare con particolare attenzione la centralità attuale delle questioni urbane e territoriali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nelle diverse dimensioni e problematiche – approccio integrato allo sviluppo, all’inclusione sociale, al diritto alla città, alla questione energetica e del cambiamento climatico, alla difesa del suolo, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale, storico-culturale e paesaggistico e delle risorse disponibili. Una figura in grado di elaborare e supportare - anche grazie alle conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali, delle banche dati territoriali, delle analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un corretto uso delle risorse locali e coinvolgano i soggetti (istituzionali, economici, sociali) interessati; al pianificatore si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con soggetti non esperti, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell’iniziativa sul territorio.

Il Corso di studi è strutturato secondo due orientamenti distinti, erogati uno in italiano e uno in inglese:
- l’orientamento in italiano - Pianificare la città e il territorio – è un percorso formativo avanzato nel campo della pianificazione della città, del territorio, dell’ambiente e del paesaggio, indirizzato alla professione di Pianificatore Territoriale, che si snoda attorno a due esperienze progettuali centrali: la prima indirizzata alla simulazione del processo di redazione, e poi di applicazione, di uno strumento di pianificazione paesaggistica e territoriale, la seconda alla simulazione di un processo di redazione di uno strumento di pianificazione urbanistica di livello locale. Il riferimento costante non solo a teorie e metodi, ma anche a concreti contesti applicativi e processi pianificatori reali, costituisce il punto di forza dell’approccio professionalizzante.
- l’orientamento in inglese - Planning for the Global Urban Agenda – prende a riferimento modelli e ambiti lavorativi internazionali e raccoglie la sfida della New Urban Agenda (NUA) e dei Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite. I corsi prestano attenzione alla varietà dei sistemi di governo del territorio e delle manifestazioni dei fenomeni urbani a livello globale, proponendo lo studio di diversi modelli e approcci per fornire capacità di orientamento e di collocare la propria azione. Tra le attività applicative, due esperienze progettuali complesse: la prima indirizzata alla pianificazione attenta ai temi del patrimonio culturale e naturale, la seconda alla pianificazione per l’adattamento di città e territori a fronte dei cambiamenti climatici. Il riferimento costante non solo a teorie e metodi, ma anche a concreti contesti applicativi e processi pianificatori reali, costituisce il punto di forza dell’approccio professionalizzante.

I due orientamenti condividono le stesse modalità didattiche, articolate in:
- Unità Didattiche monodisciplinari (corsi), attività formative avanzate, che forniscono contributi sistematici, capaci di arricchire le capacità analitiche e critico-interpretative;
- Unità Didattiche sviluppate attraverso la modalità dell'Atelier/Studio multidisciplinare, incentrate sulla definizione di strumenti di pianificazione a scale diverse, che simulano, attraverso gli apporti di più discipline, l'integrazione di una pluralità di punti di vista, propria delle équipe di pianificazione. Gli Atelier hanno uno sviluppo semestrale e danno luogo ad un solo esame;
- Crediti liberi: accanto ai corsi curricolari obbligatori è possibile approfondire alcuni campi attraverso i crediti liberi (12 cfu) che possono essere connessi anche al lavoro di ricerca della tesi;
- tesi: il 2° pd del 2° anno è interamente dedicato all'elaborazione della tesi (in italiano o in inglese). Allo studente vengono offerte due alternative: elaborazione di una tesi di ricerca o elaborazione di una tesi di carattere maggiormente professionalizzate, all'interno della quale è previsto un periodo di tirocinio. Sia la tesi che il tirocinio possono essere svolti all’estero indipendentemente dalla scelta dell’orientamento.

L’orientamento in italiano - Pianificare la città e il territorio – si articola secondo i seguenti obiettivi:
- l’obiettivo delle attività del 1 pd del 1 anno è quello di fornire allo studente solide basi nel campo degli strumenti e dei processi di pianificazione territoriale e strategica, del ruolo dell'Unione Europea nelle politiche urbane e territoriali, della pianificazione dei trasporti, e di acquisire apporti della storia del patrimonio territoriale, le conoscenze relative alle infrastrutture connesse ai problemi energetici, acustici, ambientali e al loro inserimento nel tessuto urbano;
- l'obiettivo delle attività del 2 pd del 1 anno è quello di permettere allo studente di acquisire una conoscenza approfondita degli aspetti normativi e dell'ordinamento istituzionale, di sviluppare la simulazione del processo di redazione e di applicazione di uno strumento di pianificazione paesaggistica e territoriale, di acquisire specifiche conoscenze nel campo dell'idrologia territoriale, necessarie per affrontare piani territoriali e paesaggistici e interagire con gli specialisti del settore;
- l’obiettivo delle attività del 1 pd del 2 anno è permettere allo studente di simulare un processo di redazione di uno strumento di pianificazione a livello locale, oltre ad acquisire una solida conoscenza della geografia urbana e territoriale e della sociologia dell'ambiente e del territorio.

L’orientamento in inglese - Planning for the Global Urban Agenda – si articola secondo i seguenti obiettivi:
- l’obiettivo delle attività del 1 pd del 1 anno è quello di fornire allo studente solide basi nei seguenti campi: sistemi di governo del territorio in Europa e nel mondo, storia dei fenomeni urbani e insediativi e dell’urbanistica, politiche europee ed internazionali per la natura, l’ambiente e il paesaggio, conoscenze relative alle infrastrutture connesse ai problemi energetici, acustici, ambientali e al loro inserimento nel tessuto urbano; inoltre, viene fornita una formazione avanzata nel campo delle analisi spaziali con strumenti GIS, utile a diverse applicazioni in altri insegnamenti.
- l’obiettivo delle attività del 2 pd del 1 anno è sviluppare la capacità di agire sul sistema insediativo esistente, in un’ottica di rigenerazione, che metta al centro sia il ruolo del patrimonio culturale e naturale, sia il ruolo dei gruppi sociali (e le metodologie inclusive e partecipative). Inoltre, sono fornite conoscenze sugli orientamenti di organismi internazionali come le Nazioni Unite (Agenda urbana e Sustainable Development Goals) e l’Unione Europea, sui relativi processi decisionali, sulle dinamiche di sviluppo connesse alla programmazione e partecipazione a iniziative di partenariato internazionali.
- l'obiettivo delle attività del 1 pd del 2 anno è quello di fornire allo studente solide basi in campi legati alla pianificazione a fronte dei cambiamenti climatici per l’adattamento di città e territori, concentrando l’attenzione sul campo d’azione degli strumenti della pianificazione spaziale. Allo studio si affiancano contributi sugli studi urbani e regionali e conoscenze nel campo dell’economia e dei meccanismi di gestione privata e pianificazione collettiva dei processi di sviluppo urbani e territoriali.

 Sbocchi occupazionali e professionali

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore" con competenze tali da permettergli di assumere responsabilmente la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica e strategica a varie scale, attività di pianificazione paesaggistica e di elaborazione di valutazione ambientale strategica, politiche e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale... Espandi...

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore" con competenze tali da permettergli di assumere responsabilmente la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica e strategica a varie scale, attività di pianificazione paesaggistica e di elaborazione di valutazione ambientale strategica, politiche e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale.
Il “pianificatore” è una figura in grado di cooperare con esperti in campi disciplinari diversi, di affrontare i temi della pianificazione transcalare, dalla scala locale a quella di area vasta, di affrontare con particolare attenzione la centralità attuale delle questioni urbane e territoriali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nelle diverse dimensioni e problematiche – approccio integrato allo sviluppo, all’inclusione sociale, al diritto alla città, alla questione energetica e del cambiamento climatico, alla difesa del suolo, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale, storico-culturale e paesaggistico e delle risorse disponibili. Una figura in grado di elaborare e supportare - anche grazie alle conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali, delle banche dati territoriali, delle analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un corretto uso delle risorse locali e coinvolgano i soggetti (istituzionali, economici, sociali) interessati; al pianificatore si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con soggetti non esperti, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell’iniziativa sul territorio.
Il mercato del lavoro di riferimento per il laureato magistrale è principalmente costituito da enti locali e territoriali (Comuni, Province e città metropolitane, Regioni), aziende di servizi municipalizzate, società di engineering, studi professionali, enti di ricerca, agenzie pubbliche e private in Italia e all’estero, enti del Terzo settore, imprese e assicurazioni.
E’ previsto che il laureato magistrale possa iscriversi, previo superamento di un esame di stato, alla sezione A dell’Ordine degli “Architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti”, con il titolo di “Pianificatore territoriale” per poter esercitare la libera professione in Italia ai sensi della legislazione vigente.

Il profilo professionale che il CdS intende formare Principali funzioni e competenze della figura professionale
Pianificatore territoriale, urbanista
 
* Funzione in un contesto di lavoro:
Pianificatore territoriale esperto nella redazione di piani, progetti e programmi urbanistici, territoriali ambientali e paesaggistici a varie scale. Svolge funzioni di coordinamento o direzione di équipe progettuali che operano nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale ed in rapporto con la pianificazione-programmazione di settore (ad es. trasporti, aree protette, energia, ecc.)
Il laureato magistrale può iscriversi, previo superamento di un esame di stato, alla sezione A dell’Ordine degli “Architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti”, con il titolo di “Pianificatore territoriale”.

* Competenze: capacità di
- collaborare con e coordinare specialisti dei diversi settori disciplinari e competenze tecniche coinvolti nel processo di pianificazione;
- fornire al lavoro di gruppo il quadro di riferimento istituzionale, legislativo e procedurale, nazionale ed europeo, relativo agli strumenti di governo della città e del territorio;
- curare nell’ambito del lavoro di gruppo la definizione degli aspetti spaziali dei piani di diverso livello, scenari previsionali, esplorativi e progettuali di usi del suolo;
- svolgere analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, ambientali, paesaggistiche ed energetiche, utilizzando una gamma di strumenti analitici;
- utilizzare banche dati territoriali, creare e gestire Sistemi informativi territoriali;
- scegliere e applicare in modo critico metodi, tecniche e strumenti per l'analisi e la strutturazione di problemi di pianificazione;
- curare nell’ambito del lavoro di gruppo la definizione degli aspetti relativi ad obiettivi di qualità paesaggistica e assetto del paesaggio e fornire indirizzi per la pianificazione e progettazione paesaggistica;
- svolgere attività di valutazione di piani e progetti, valutazioni immobiliari, studi di fattibilità urbanistica ed economica;
- Coordinare la redazione di valutazioni ambientali (VIA, VAS, verifiche di compatibilità paesaggistica degli interventi); e in particolare l’interazione tra valutazioni ambientali strategiche e il processo di formazione dei piani di vario livello;
- valutare gli effetti sul piano delle scelte relative alle attrezzature ed infrastrutture urbane e di trasporto interagendo con esperti del settore.

* Sbocchi professionali:
Il Pianificatore territoriale/urbanista può operare: (a) all’interno della pubblica amministrazione, (b) come libero professionista, (c) in imprese e aziende private, (d) presso enti del terzo settore.
(a) Il Pianificatore opera nella pubblica amministrazione, ad esempio come funzionario tecnico (con funzioni di responsabilità) all'interno di Istituzioni ed Enti territoriali cui compete per legge il compito di redigere determinati strumenti di pianificazione: nei Comuni per la redazione di Piani urbanistici comunali o intercomunali o di Strumenti urbanistici esecutivi-attuativi, nelle Province o nelle Città Metropolitane per la redazione di Piani territoriali di Coordinamento, di Piani territoriali e strategici metropolitani, nelle Regioni per la redazione di Piani Territoriali Regionali, Piani Paesaggistici, altri piani di settore (Piani Energetici Ambientali Regionali, dei Parchi, dei Trasporti…).
(b) Il Pianificatore opera in maniera autonoma come libero professionista, producendo studi e progetti relativi ad atti di pianificazione su incarico di Enti territoriali (vedi punto a); consulenze nel campo della progettazione europea, di programmi di varia natura, ad esempio di marketing territoriale; ma anche studi e progetti urbanistici per imprese nei settori delle costruzioni, studi di fattibilità in campo immobiliare.
Il laureato magistrale può ottenere l’abilitazione alla certificazione energetica degli edifici (art 2 del D.P.R. 75 del 16/4/2013), previo superamento dell’esame di stato (Albo Pianificatori territoriali) e dell'esame relativo a uno specifico corso di formazione per la certificazione energetica degli edifici.
(c) Il Pianificatore può essere impiegato in imprese private come analista e gestore di banche dati territoriali, di patrimoni immobiliari (ad es. in campo assicurativo, industriale, della logistica, del commercio).
(d) Il Pianificatore opera all’interno di Enti di ricerca o altri enti del terzo settore come analista di fenomeni spaziali (insediamenti, attività economiche, trasformazioni dell’ambiente, patrimonio territoriale, e molti altri) e collaboratore alla definizione di politiche.
 
Pianificatore territoriale, urbanista  * Funzione in un contesto di lavoro:
Pianificatore esperto nell'elaborazione di strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale.
Questa figura professionale svolge funzioni di esperto e/o di coordinatore per l'elaborazione di strategie e politiche di governo del territorio alle diverse scale e in modo intersettoriale.

* Competenze: capacità di
- collaborare con e coordinare specialisti dei diversi settori disciplinari per la definizione di strategie, politiche e progetti per la trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale;
- partecipare a processi di costruzione sociale delle azioni, dialogando anche con soggetti non esperti, costruendo tavoli di partecipazione;
- fornire al lavoro di gruppo il quadro di riferimento istituzionale e legislativo, nazionale ed internazionale, relativo agli strumenti di governo della città e del territorio;
- fornire soluzioni operative e procedurali per l’attuazione di politiche e progetti di natura urbana e territoriale;
- svolgere analisi nel campo dello sviluppo locale e dei sistemi locali, sociali ed ambientali;
- effettuare analisi spaziali attraverso la creazione e la gestione di Sistemi Informativi Territoriali avanzati e di banche dati territoriali (anche settoriali, per esempio su logistica, commercio, …).

* Sbocchi professionali:
Il Pianificatore territoriale/urbanista può operare: (a) all’interno della pubblica amministrazione, (b) come libero professionista, (c) in imprese e aziende private, (d) presso enti del terzo settore.
(a) Il Pianificatore opera nella pubblica amministrazione come funzionario (con funzioni di alta responsabilità) di Enti territoriali, che hanno il compito di redigere Programmi con ricadute spaziali alle diverse scale (regionale, nazionale, europea e internazionale), Piani strategici (in part. Città metropolitane), definire strategie e politiche integrate con una dimensione spaziale (ad esempio: piani di sviluppo locale, piani di sviluppo rurale, programmi territoriali integrati,...).
(b) Questa funzione può essere svolta anche in maniera autonoma come libero professionista a cui Enti ed Associazioni affidano incarichi di consulenza;
(c),(d) ma anche come impiegato o consulente in agenzie internazionali, centri di ricerca e di consulenza, enti del Terzo settore.
 

Preparazione per la prosecuzione degli studi Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi
Dottorato, Master di II livello, Scuola di Specializzazione
 
Le conoscenze acquisite dal laureato magistrale costituiscono un prerequisito per accedere a Corsi di Dottorato e di master di II livello. In particolare costituiscono una base necessaria per l'ulteriore proseguimento degli studi la conoscenza dei quadri di riferimento istituzionali e legislativi, degli strumenti di governo della città e del territorio, la capacità di riconoscere i problemi e di sviluppare analisi finalizzate alla redazione dei piani, la capacità di applicare le tecniche per la loro redazione e implementazione, la conoscenza di tecniche e strumenti applicabili nei processi di pianificazione, la capacità di costruzione di scenari previsionali anche di carattere spaziale, la costruzione di processi partecipativi, le conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi informativi territoriali, l’attitudine ad esercitare un’autonomia di giudizio, le abilità comunicative e la capacità di lavorare all'interno di gruppi interdisciplinari.
Al Politecnico di Torino, in particolare, è possibile proseguire gli studi attraverso il Corso di Dottorato interanteneo Urban and Regional Development, la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e Paesaggio. In particolare si segnala come sbocco in continuità il Master di 2°livello in "Metodi e tecniche per il governo di territori resilienti. Verso la gestione integrata dei rischi". 

 Risultati di apprendimento attesi

Il laureato deve possedere conoscenze approfondite sulle complesse relazioni fra le attività umane, l’ambiente fisico, i contesti istituzionali e i processi sociali che influenzano le condizioni dello sviluppo territoriale, tale da poter individuare gli opportuni strumenti di governo del territorio coordinare la loro formulazione. Deve avere una conoscenza adeguata degli strumenti di governo del territorio, delle innovazioni legislative in questo... Espandi...

Il laureato deve possedere conoscenze approfondite sulle complesse relazioni fra le attività umane, l’ambiente fisico, i contesti istituzionali e i processi sociali che influenzano le condizioni dello sviluppo territoriale, tale da poter individuare gli opportuni strumenti di governo del territorio coordinare la loro formulazione. Deve avere una conoscenza adeguata degli strumenti di governo del territorio, delle innovazioni legislative in questo campo, e delle politiche connesse, a livello nazionale, a livello dell’Unione Europea, a livello globale. Deve avere una conoscenza adeguata di strumenti tecnici dell’analisi spaziale e dell’urbanistica.
Il Corso propone un approccio alla pianificazione come processo integrato in cui si combinano attività analitiche, progettuali e valutative da prospettive disciplinari diverse. Il laureato deve quindi possedere conoscenze in molti campi disciplinari che riguardano sia aspetti analitici (analisi dei contesti storici, geografici, economico-sociali e territoriali), sia strumenti di pianificazione settoriale (trasporti e infrastrutture, energia, acque, paesaggio e aree protette) nelle loro relazioni con gli strumenti di governo del territorio. Il laureato possiede conoscenze approfondite sull’impostazione e la formulazione di piani a scale diverse, da quella locale a quella di area vasta, e dei piani per l’ambiente e per la conservazione del patrimonio costruito e paesaggistico (essendo la formazione particolarmente attenta ai temi della sostenibilità ambientale e del paesaggio).



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