Universita: Politecnico di Torino
Facolta: INGEGNERIA I
Classe: L-9 - INGEGNERIA INDUSTRIALE
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Cenni storici
Negli ultimi decenni l'utilizzo di materiali innovativi nella produzione di manufatti e dispositivi di largo utilizzo quotidiano ha rivoluzionato a più riprese lo stile di vita delle popolazioni dei paesi tecnologicamente avanzati.
A tale proposito basti pensare all'impatto che ha avuto sulla società l'utilizzo esteso delle materie plastiche dopo la seconda guerra mondiale e, nella seconda metà del secolo scorso, lo sviluppo dell'elettronica in ogni settore della società. Tale trend sembra destinato a riproporsi nel futuro immediato in misura ancora più accelerata con lo sviluppo dei nano-materiali e delle nano-tecnologie. L'adozione di materiali strutturali diversi dai tradizionali materiali metallici (ovvero materiali polimerici, compositi ecc.) e la costante innovazione nel settore dei materiali funzionali per applicazioni nei campi dell'elettronica e dell'energia ha evidenziato nel secolo scorso la necessità di disporre di figure professionali in grado sia di sviluppare materiali innovativi sia di sfruttare questi ultimi nella progettazione ingegneristica. In questo contesto è nata l'Ingegneria dei Materiali, che si è posta fin dall'inizio come una disciplina autonoma. Essa infatti non solo integra le conoscenze sui materiali e sul loro utilizzo nella progettazione proprie delle discipline tradizionali (Chimica, Fisica, Calcolo ingegneristico), ma affronta la tematica con un approccio originale. Tale approccio, proposto inizialmente all'Università di Cambridge, è basato sulla definizione quantitativa dell'indice di merito dei vari materiali (ovvero della loro capacità prestazionale) che è valutato in relazione all'impiego specifico e a tutte le proprietà (meccaniche, termiche, fisiche, sensibilità ai processi di degradazione/corrosione e possibilità di riciclaggio). Presso le Università più prestigiose del mondo sono da tempo attivi corsi di Bachelor, Master e PhD in Scienza e Ingegneria dei Materiali: MIT (Materials Science and Engineering) EPFL (Science et Génie des Matériaux) Cambridge (Mechanics, Materials and Design ; Materials Science) Imperial College (Materials Science and Engineering; Aerospace Materials; Materials and Nuclear Engineering; Biomaterials and Tissue Engineering) Oxford ¿ Faculty of Materials (Materials Science) University of Tokyo (Biomaterials; Ecomaterials; Nanomaterials; Materials Engineering) Technische Universitat Munchen (Advanced Materials Science) Université Joseph Fourier (Ingénieur de Polytech'Grenoble spécialité Materaux ; Ecole Doctorale Matériaux et Génie des Procédés) University of Toronto (Materials Science & Engineering) The University of South Wales ¿ Sidney (School of Materials Science and Engineering) Tsingua University ¿ Beijing (Material Science and Engineering) In Italia la prima laurea in Ingegneria dei Materiali é stata istituita presso l'Università di Trento nel 1983, successivamente il corso di laurea è stato attivato negli Atenei delle principali città Italiane. Presso il Politecnico di Torino il corso di laurea è stato istituito nell'anno accademico 1991-92. La rilevanza strategica di questa disciplina ha trovato un riconoscimento nei programmi di ricerca finanziati dalla Comunità Europea negli ultimi venti anni: Fourth Framework Programme (1994-1998): Industrial and Materials Technologies (BRITE/EURAM) Fifth Framework Programme (1998-2002): Competitive and sustainable growth (GROWTH) Sixth Framework Programme (2002-2006): Nanotechnologies and nano-sciences, knowledge-based multifunctional materials and new production processes and devices (NMP) Seventh Framework Programme (2007-2013): Nanosciences, nanotechnologies, materials & new production technologies (NMP) |
Presentazione
Obiettivi formativi qualificanti della classe |
Quadro A1 - Obiettivi formativi qualificanti della classe (Dettaglio) |
Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni |
Quadro A2 - Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (Dettaglio) |
Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati |
Il Corso di Laurea in Ingegneria dei Materiali, attraverso una impostazione scientifica marcatamente interdisciplinare, forma un professionista che si avvale di conoscenze approfondite nel campo dei materiali e delle loro tecnologie di produzione e trasformazione.
Nello svolgere tali attività l’ingegnere dei materiali si avvale delle conoscenze acquisite sia sui materiali strutturali (metallici, ceramici e polimerici) sia sui materiali funzionali (ad esempio materiali avanzati per l’industria micromeccanica ed elettronica). Le competenze specifiche, nell’ambito di ogni classe di materiali, sono basate sulla comprensione delle relazioni che intercorrono tra microstruttura dei materiali e loro proprietà (meccaniche, termiche, elettriche ecc.), competenze che si innestano sulla formazione di base comune agli ingegneri industriali. L’ingegnere dei materiali dispone, inoltre, degli strumenti necessari per la caratterizzazione dei materiali, nonché per i trattamenti e la funzionalizzazione dei medesimi. |
Questa figura professionale trova occupazione prevalentemente nel settore industriale pubblico e privato (manifatturiero, dell’energia ecc.) con mansioni tecniche e gestionali, inoltre svolge attività anche come libero professionista o come lavoratore dipendente nell’ambito di società di servizi e consulenza.
L’ingegnere dei materiali, operante nell’ambito industriale, è un tecnico capace di collaborare alla gestione degli impianti industriali di produzione di materiali per la trasformazione in prodotti finiti; alla definizione ed esecuzione delle procedure di controllo della qualità; alla progettazione di prodotti industriali e dei relativi cicli produttivi, fornendo un contributo specifico in termini di selezione dei materiali, delle tecnologie e dei parametri di processo più idonei. Le competenze prevalenti saranno rivolte a: - gestire il processo produttivo: impianti di produzione di materiali, impianti di trattamento termico, semilavorati e manufatti; - gestire laboratori di controllo della qualità del prodotto che effettuano indagini analitiche e strutturali; - collaborare alla selezione di materiali innovativi nel contesto di attività di progettazione ed innovazione di prodotto; - collaborare, nell’ambito di team di ricerca multi-disciplinari, alla ricerca di base ed applicata rivolta allo sviluppo di materiali avanzati o allo sviluppo di tecnologie industriali innovative di trasformazione dei materiali. L’ingegnere dei materiali operante nell’ambito della libera professione, dei servizi e della pubblica amministrazione è un tecnico capace di operare in società di professionisti che forniscono servizi e consulenza a enti pubblici ed imprese private nell’ambito delle tematiche del controllo/certificazione di qualità, della protezione ambientale e della protezione dei beni culturali. Potrà avere le funzioni di: - consulente/tecnico per la gestione dei cicli produttivi in termini di controllo della qualità e certificazione della qualità del processo e del prodotto; - consulente/tecnico per lo smaltimento di sottoprodotti industriali; - consulente/tecnico per il riciclaggio dei materiali; - consulente/tecnico per il controllo e riduzione delle emissioni inquinanti; - consulente/tecnico per la conservazione ed il recupero dei beni culturali; Le attività di tipo professionale, comportanti quindi responsabilità nei confronti di terzi, avvengono con l’iscrizione all’Ordine degli ingegneri, nella sezione B (ingegnere junior), dopo il superamento dell’esame di Stato. |
Quadro A3 - Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Dettaglio) |
Requisiti di ammissione |
Quadro B1 - Requisiti di ammissione (Dettaglio) |
Risultati di apprendimento attesi |
Quadro B2 - Risultati di apprendimento attesi (Dettaglio) |
Descrizione del percorso formativo |
Il percorso formativo (espresso dalla formulazione da parte dello studente del Piano di Studio) è articolato in più blocchi tematici tra di loro correlati:
- Fondamenti Scientifici e Metodologici - Ingegneria Generale - Ingegneria dei Materiali - Conoscenze di Contesto e Prova Finale. Nel primo anno di studi prevalgono i contenuti legati a Fondamenti Scientifici e Metodologici. Tali fondamenti sono impartiti (durante il primo anno ed il primo semestre del secondo anno) negli insegnamenti di Analisi Matematica (I e II), Geometria, Chimica, Fisica (I e II) e Disegno. Nel corso del secondo anno vengono inseriti principalmente gli insegnamenti dell'Ingegneria Generale che includono le conoscenze di base della Scienza e Tecnologia dei Materiali. Le basi ingegneristiche sono acquisite con gli insegnamenti del secondo anno di Meccanica delle Macchine, Elettrotecnica/Macchine Elettriche, Termodinamica Applicata e Trasmissione del Calore, Scienza e Tecnologia dei Materiali e perfezionate durante il terzo anno con i corsi di Fondamenti di Meccanica Strutturale e Fondamenti di Macchine. Infine, il terzo anno è prevalentemente dedicato alla formazione relativa alle materie dell'Ingegneria dei Materiali a cui si affiancano le Conoscenze di Contesto e la Prova Finale. Costituiscono bagaglio culturale specifico dell'ingegnere dei materiali le competenze sulle varie classi di materiali, che sono acquisite nell'ambito degli insegnamenti di Materiali Metallici, Scienza e Tecnologia dei Materiali Polimerici, Scienza e Tecnologia dei Materiali Funzionali, Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici. Le Conoscenze di Contesto (trattate durante l'intero triennio) si riferiscono alla preparazione culturale generale, che comprende lo studio della lingua Inglese e dell'informatica, le problematiche della sicurezza, nonché di materie di tipo economico, giuridico o storico (che possono essere acquisite seguendo insegnamenti scelti liberamente dallo studente nell'ambito di un catalogo di Facoltà). La prova finale consiste nella redazione di una monografia concernente lo stato dell'arte per uno specifico aspetto della Ingegneria dei Materiali scelto liberamente dallo studente. |
Quadro B3 - Descrizione del percorso formativo (Dettaglio) |
Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento |
Quadro B4 - Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento (Dettaglio) |
Docenti titolari di insegnamento |
Quadro C1 - Docenti titolari di insegnamento (Dettaglio) |
Infrastrutture |
Quadro C2 - Infrastrutture (Dettaglio) |
Servizi di contesto |
Quadro C3 - Servizi di contesto (Dettaglio) |
Dati di ingresso, di percorso e di uscita |
Quadro D1 - Dati di ingresso, di percorso e di uscita (Dettaglio) |
Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti |
Quadro D2 - Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti (Dettaglio) |
Efficacia esterna |
Quadro D3 - Efficacia esterna (Dettaglio) |