PORTALE DELLA DIDATTICA
Qualità della formazione A.A. 2011/12
Corso di Laurea in INGEGNERIA AEROSPAZIALE

Universita: Politecnico di Torino
Facolta: INGEGNERIA I
Classe: L-9 - INGEGNERIA INDUSTRIALE
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11

Cenni storici

Fin dagli esordi dell'aeronautica il Politecnico di Torino seppe accettare la sfida che la nascente scienza del volo poneva alle istituzioni accademiche. Pochi dati storici sono significativi a questo riguardo. Nel dicembre del 1903 i fratelli Wright inaugurarono l'era del volo umano a motore e nel luglio del 1908 Léon Delagrange compì il suo primo volo a Torino. Pochissimi mesi più tardi, nel febbraio del 1909, il Consiglio dei Professori del Politecnico stabiliva che "dovesse aver luogo un Corso di Aeronautica", e provvide immediatamente ad istituire un ciclo di conferenze ad hoc. Né gli eventi successivi furono meno tempestivi: nel 1912 il Politecnico iniziò a realizzare un ampio Laboratorio di Aeronautica per prove sperimentali. Nel 1918 le conferenze di aeronautica ottennero la dignità di Corso (ufficiale) di Perfezionamento in Costruzioni aeronautiche, che un Regio Decreto del 1930 trasformò in Scuola di Perfezionamento in Ingegneria Aeronautica con titolo ad attribuire l'omonima Laurea. Negli anni '60 gli studi di ingegneria aeronautica furono integrati entro gli ordinari programmi quinquennali e il ruolo della Scuola divenne più specificatamente spaziale (anche nella denominazione che da "Aeronautica" passò prima ad "Aerospaziale" e poi ad "Astronautica") prima di essere cancellata dal DM 509 e dai nuovi ordinamenti degli studi.
Nel 1999/2000 il Politecnico di Torino varò il nuovo schema basato sui due livelli previsti dalla dichiarazione detta di Sorbonne - Bologna così attivando la Laurea (triennale) in Ingegneria Aerospaziale qui descritta.

A questa capacità di reazione dimostrata dal sistema Politecnico ha contribuito l'esistenza, fin dai primi anni del XX secolo, di un contesto aerospaziale piemontese capace di sollecitare il mondo universitario e di interagire attivamente con esso. Il passaggio di competenze tra Politecnico ed industria aeronautica (e più tardi anche spaziale) fu intensissimo per tutto il secolo: basti un nome per tutti, quello di Giuseppe Gabrielli, progettista industriale di aerei e allo stesso tempo professore universitario. Questo contesto territoriale non solo esiste tuttora ma si è rafforzato negli anni fino a costituire un sistema integrato che accorpa industrie, istituzioni locali e centri di ricerca.


Presentazione


Obiettivi formativi qualificanti della classe

I laureati della classe devono:
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria;
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli di una specifica area dell'ingegneria (non solo aerospaziale) nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi utilizzando metodi, tecniche e
strumenti aggiornati;
- essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi, processi;
- essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati;
- essere capaci di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
- conoscere i contesti aziendali e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi;
- conoscere i contesti contemporanei;
- avere capacità relazionali e decisionali;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano;
- possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

I laureati saranno in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l'assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l'analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in rapporto ai diversi ambiti applicativi tipici del settore industriale.
Quadro A1 - Obiettivi formativi qualificanti della classe (Dettaglio)


Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni

Una caratteristica specifica del Corso di Laurea è la stretta connessione con il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale (DIASP), dal quale attinge una quota significativa del personale docente di riferimento. Peraltro, i docenti coinvolti nella progettazione didattica svolgono comunque attività di ricerca in collaborazione con le principali aziende del settore aerospaziale, con coinvolgimento in programmi ed attività a livello regionale, nazionale ed internazionale.

Il corso di laurea triennale professionalizzante (percorso EASA Part66) prevede la supervisione delle attività formative da parte dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) quale afferente all'European Agency for Safety in Aviation (EASA). Questa interazione pluriennale ha consentito di rivedere ed aggiornare i contenuti dei corsi migliorando il collegamento tra università e operatori del settore manutentivo aeronautico. Ad esempio, il giorno 18/03/2009 presso il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino si è tenuta una riunione tra rappresentanti di Politecnico ed ENAC per approfondire le problematiche che l'attuazione del D.M. n. 270 avrebbe potuto causare nell'organizzazione del corso di Laurea di Primo Livello in Ingegneria Aerospaziale con Orientamento EASA Part 66.

Il Politecnico di Torino, inoltre, attraverso i suoi corsi di studio di 1° e di 2° livello in Ingegneria Aerospaziale, appartiene alla rete europea di eccellenza PEGASUS.
Quadro A2 - Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (Dettaglio)


Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Il corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale, inserito nel settore dell’ingegneria industriale, forma un professionista le cui conoscenze comprendono tutte le discipline e le tematiche che concorrono alla progettazione, produzione e gestione dei prodotti aerospaziali. La moderna ingegneria aeronautica e spaziale è un’ingegneria di sistema che sempre più deve integrare a priori gli elementi che concorrono nel progetto, o nella gestione, di un velivolo o di un complesso astronautico. La base culturale dell’ingegnere aerospaziale non è quindi specialistica, anche se comprende molte e varie conoscenze complesse. La finalizzazione al prodotto aeronautico e spaziale lungi dal restringere l’ambito della formazione, lo amplia, perché l’ingegnere aerospaziale, anche quando è impiegato in un contesto specialistico, deve essere in grado di vedere unitariamente i diversi aspetti di un problema, di assemblare conoscenze tratte da domini disciplinari spesso lontani tra loro e di inquadrarle nel contesto generale in cui tale prodotto viene concepito, costruito ed utilizzato.
Per conseguire questo obiettivo, il corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale prende le mosse da un’ampia formazione di base interdisciplinare, i cui contenuti talora sconfinano da quelli ristretti dell'ingegneria industriale (è il caso, per esempio, dell’elettronica, il cui ruolo in ambito aerospaziale è oggi ineludibile e che il progetto formativo non tralascia), sulla quale si innesta una molteplicità di discipline che includono sia quelle tipiche del settore aeronautico (e in misura minore di quello spaziale, al quale si dedica maggior attenzione nel corso di laurea magistrale), sia quelle necessarie a stabilire quel dialogo con esperti di aree contigue che un’ingegneria di sistema necessariamente richiede.
Questo percorso formativo è tale da permettere al laureato un immediato inserimento nel contesto lavorativo. In particolare il settore della manutenzione aeronautica è stato individuato come particolarmente accessibile all’ingegnere aerospaziale triennale ed a tal fine vengono offerte delle specifiche opzioni entro il percorso degli studi. Più in generale la formazione produce un professionista che ha consapevolezza di tutti gli aspetti, non solo tecnici, che intervengono nelle attività aerospaziali. Pur in assenza degli approfondimenti tipici dei corsi di laurea magistrale tale figura dispone di tutte le competenze necessarie all'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, all’attiva partecipazione al processo di innovazione tecnologica e, qualora lo decida, all’ulteriore prosecuzione degli studi.
Gli sbocchi occupazionali previsti dal corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale sono in primo luogo:
- le grandi industrie aeronautiche e spaziali aventi dimensione sia nazionale sia europea;
- le piccole e medie industrie, che delle prime rappresentano l’indotto;
- le agenzie e le imprese che curano la manutenzione degli aeromobili;
- le compagnie di trasporto aereo;
- gli enti per la gestione del traffico aereo;
- l’aeronautica militare e i settori aeronautici di altre armi;
- enti pubblici e privati per la sperimentazione in campo aerospaziale.
La natura multidisciplinare dell’ingegnere aerospaziale, nonché alcune sue peculiari competenze, nel campo della fluidodinamica e dell’aerodinamica, delle strutture sottili, l’attenzione al peso ed al risparmio di materiale nella progettazione, la familiarità con materiali e tecnologie avanzate, la visione di sistema, la sensibilità ai temi della sicurezza, lo rendono particolarmente apprezzato anche per impieghi esterni al comparto aerospaziale in cui l’innovazione, di prodotto e di processo, gioca un ruolo fondamentale. In base ai dati disponibili a livello europeo risulta che circa il 50% degli ingegneri aerospaziali si vede offrire impieghi al di fuori dello stretto comparto industriale di riferimento, anche nelle zone in cui le attività aerospaziali sono più fortemente rappresentate e offrono le più alte opportunità di impiego.
Quadro A3 - Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Dettaglio)


Requisiti di ammissione

Per iscriversi al corso di studi in Ingegneria Aerospaziale occorre soddisfare i requisiti di ammissione prescritti.
Occorre inoltre sostenere una prova di ammissione, che rappresenta uno strumento di orientamento (non vincolante) per lo studente ed è uguale per tutti i corsi di laurea delle Facoltà di Ingegneria. Essa è articolata in modo da verificare sia le conoscenze di base, sia le attitudini dei partecipanti agli studi che intendono intraprendere.
Sono inoltre accessibili i prerequisiti formativi, ovvero gli argomenti che gli studenti devono conoscere per affrontare e superare la prova di ammissione ai corsi delle Facoltà di Ingegneria.
Sono infine comunicati i vincoli e le opzioni per l'accesso alla formazione di secondo livello.
Quadro B1 - Requisiti di ammissione (Dettaglio)


Risultati di apprendimento attesi

I laureati saranno in possesso di conoscenze idonee a svolgere ruoli professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l'assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l'analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche.
Quadro B2 - Risultati di apprendimento attesi (Dettaglio)


Descrizione del percorso formativo

Il percorso formativo è articolato in più blocchi tematici:
- Fondamenti scientifici e metodologici
Sono qui comprese la matematica e le scienze di base (fisica e chimica) nella misura in cui queste discipline sono indispensabili all'ingegneria. I relativi insegnamenti sono collocati nei primi tre semestri, anche se al terzo anno (a riprova dell'importanza dei fondamenti e delle metodologie per l'ingegneria aerospaziale) sono offerti dei complementi di matematica e statistica tra le scelte libere.
- Ingegneria generale
Tale blocco, collocato nel secondo anno, fornisce la base ingegneristica comune a tutti gli ingegneri (industriali e non solo) trasmettendo loro anche la caratteristica "forma mentis". Esso comprende in particolare il disegno tecnico industriale, la scienza e la tecnologia dei materiali, la meccanica delle macchine, l'elettrotecnica, l'elettronica, la termodinamica applicata, la trasmissione del calore e la meccanica strutturale (le ultime tre discipline, pur condividendo il programma proposto agli altri allievi ingegneri industriali, sono trattate con maggior attenzione al raccordo con quelle successive di costruzioni aeronautiche e aerodinamica).
- Ingegneria aerospaziale
Questo blocco, collocato la terzo anno, comprende il tradizionale insieme di conoscenze su cui si basa l'ingegneria aerospaziale e che ne costituisce, per così dire, il "nocciolo duro". Esso include la meccanica del volo, le costruzioni e strutture aerospaziali, gli impianti e sistemi aerospaziali, la fluidodinamica e l'aerodinamica, la propulsione aerospaziale. Su tali basi si formano la competenza tecnica principale del laureato, la sua capacità di ulteriori aggiornamenti nella vita lavorativa e la sua predisposizione alla prosecuzione degli studi.
- Manutenzione aeronautica
Come obiettivo formativo di natura più operativa sono proposte delle opzioni, localizzate al terzo anno, miranti a creare una figura professionale direttamente spendibile sul mercato del lavoro e focalizzata sulle attività relative alla manutenzione degli aeromobili. A garanzia dell'operabilità, è assicurata la supervisione delle attività formative da parte dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) quale afferente all'European Agency for Safety in Aviation (EASA), che le riconosce integralmente ai fini dell'attribuzione ai laureati della Licenza di Manutentore Aeronautico Classi B1/B2/C, secondo la norma internazionale EASA Part 66.
- Conoscenze di contesto e prova finale
Le conoscenze di contesto generano la visione d'insieme richiesta dalla natura di sistema all'ingegneria aerospaziale e aprono alle tematiche esterne (economiche, normative, ambientali, umane, linguistiche) il cui peso nelle attività aerospaziali è crescente. Esse (spesso integrate entro insegnamenti con denominazioni più ampie) sono distribuite lungo il percorso e includono al primo anno un insegnamento sull'evoluzione dell'aviazione (con informazioni sugli attuali scenari internazionali delle attività aerospaziali), uno di lingua inglese ed uno di informatica, nonché al secondo anno un ampio insegnamento di economia con nozioni di normative aeronautiche e di sicurezza d'impresa. Nell'offerta formativa dell'ateneo lo studente ha inoltre a disposizione ulteriori insegnamenti di economia, scienze umane e tematiche emergenti proprie dell'ingegneria.
La conclusione del percorso formativo prevede una prova finale basata su un lavoro svolto autonomamente dallo studente e sfociante nella redazione di un elaborato e nella sua presentazione di fronte ad una commissione di giudizio. Sia l'elaborato che la presentazione devono essere organizzati secondo gli attuali standard della comunicazione tecnica.
Per il conseguimento della laurea è richiesta la certificazione della conoscenza della lingua inglese al livello PET with merit.
Quadro B3 - Descrizione del percorso formativo (Dettaglio)


Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento

Vengono riportati il calendario delle attività formative e le date delle prove di verifica dell'apprendimento.
Nello specifico:
- il calendario e l'orario delle lezioni,
- il calendario delle prove di verifica dell'apprendimento e la composizione delle commissioni d¿esame,
- il calendario delle prove finali e la composizione delle commissioni per la valutazione delle prove stesse.
Per ciascuna di queste voci è indicata la data entro la quale l'informazione definitiva deve essere reperibile sul sito di Ateneo.
Quadro B4 - Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento (Dettaglio)


Docenti titolari di insegnamento

Il corso di studi dispone di personale docente, infrastrutture (aule per lo svolgimento delle lezioni, aule o sale studio, laboratori, biblioteche) e servizi generali organizzati in modo da semplificare il raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi.
Viene reso disponibile un elenco completo del personale docente, con la possibilità di visualizzare il profilo didattico-scientifico individuale.
Quadro C1 - Docenti titolari di insegnamento (Dettaglio)


Infrastrutture

Vengono riportate le infrastrutture direttamente utilizzate dal Corso di Studio, distinguendo tra Aule, Laboratori ed Aule informatiche. Sono inoltre dettagliate le Sale Studio e le Biblioteche a disposizione degli studenti del Corso.
Quadro C2 - Infrastrutture (Dettaglio)


Servizi di contesto

Vengono illustrati i servizi di informazione, assistenza e supporto che sono messi a disposizione degli studenti per facilitare il loro avanzamento negli studi:
- orientamento in ingresso,
- orientamento e tutorato in itinere,
- assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno,
- assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti,
- accompagnamento al lavoro.
Quadro C3 - Servizi di contesto (Dettaglio)


Dati di ingresso, di percorso e di uscita

Vengono riportati i dati di ingresso, di percorso e di uscita per ricostruire con l'ausilio di tabelle e di grafici, i numeri di studenti, la loro provenienza, il loro percorso lungo gli anni in cui il Corso di Studio si articola, la durata complessiva degli studi fino al conferimento del titolo.

Quadro D1 - Dati di ingresso, di percorso e di uscita (Dettaglio)


Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti

Vengono esposti i risultati della raccolta delle opinioni degli studenti frequentanti per i singoli insegnamenti seguiti (rilevazione dati studenti e monitoraggi a cura del Comitato Paritetico per la Didattica). Inoltre vengono raccolte le opinioni dei laureandi sul Corso di Studio nel suo insieme tramite questionari sul loro livello di soddisfazione complessiva.
Quadro D2 - Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti (Dettaglio)


Efficacia esterna

L'analisi dell'efficacia esterna raccoglie le percentuali di studenti che trovano lavoro a 12 mesi dalla laurea. Tramite il canale
Quadro D3 - Efficacia esterna (Dettaglio)