Universita: Politecnico di Torino
Facolta: INGEGNERIA I
Classe: L-9 - INGEGNERIA INDUSTRIALE
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Cenni storici
Ingegneria industriale ¿.
Sino all¿anno accademico ¿.esiste il corso di Laurea in Ingegneria chimica .. Con il riordino nazionale degli studi in Ingegneria del 1989, ¿ DA COMPLETARE Nel 1996-97 nel Politecnico di Torino entra in vigore per tutti i corsi di laurea un nuovo ordinamento didattico, più articolato e sempre a base quinquennale. Il Decreto Ministeriale 509/1999 riforma profondamente l¿ordinamento degli studi universitari, istituendo il primo livello di studi che porta alla laurea in tre anni, e il secondo livello che porta alla laurea specialistica con ulteriori due anni. Dall'anno accademico 2000-2001 tale Decreto è applicato al Politecnico di Torino: il corso di studi in Ingegneria Chimica offre la laurea (triennale) in Ingegneria Chimica e la laurea specialistica (con ulteriori due anni e con la medesima denominazione) in Ingegneria Chimica. Successivamente, nel 2004-2005, la Prima Facoltà di Ingegneria razionalizza i piani degli studi. Il Decreto Ministeriale 270/2004, che corregge il 509/1999, sostituisce il titolo di laurea specialistica con quello di laurea magistrale e, con la sua completa attuazione, dall¿anno accademico 2010-2011 la laurea e la laurea magistrale, che assumono rispettivamente la denomina di Laurea in Ingegneria Chimica e Alimentare e Laurea magistrale in Ingegneria chimica e dei Processi Sostenibili prendono la forma qui presentata. |
Presentazione
Obiettivi formativi qualificanti della classe |
Il corso di studi in Ingegneria Chimica e Alimentare, inserendosi nel più ampio settore dell'Ingegneria Industriale, ha la finalità di formare una figura professionale caratterizzata da conoscenze scientifiche e tecnologiche tipiche sia dell'Ingegneria Industriale di base (con particolare attenzione all'ingegneria della sicurezza ed alle attività di protezione dell'ambiente, ed all'ingegneria dei materiali) sia, soprattutto, dello specifico settore culturale dell'Ingegneria Chimica. Il corso di laurea si propone dunque di assicurare agli studenti un-adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali nell'ambito disciplinare dell'ingegneria chimica e dei processi dell'industria alimentare, che consentano loro di entrare efficacemente nel mondo del lavoro anche al termine del ciclo di studi triennale.
Per conseguire questi risultati il programma del Corso di laurea dà ampio spazio sia alla preparazione di base (impostata su discipline appartenenti agli ambiti della matematica, della fisica, della chimica, del disegno, dell'informatica), sia alle discipline fondamentali dell'ingegneria industriale, fornendo le conoscenze di base di ingegneria strutturale, impiantistica, elettrotecnica, sia infine alle materie base dell'ingegneria chimica, atte sia indirizzare la caratterizzazione professionale del laureato sia a completare la formazione culturale per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. I laureati nel corso di laurea in Ingegneria chimica e alimentare saranno in grado di: - conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria; - conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli di una specifica area dell'ingegneria (non solo chimica) nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; - essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi, processi; - essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati; - essere capaci di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale; - conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche; - conoscere i contesti aziendali e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi; - conoscere i contesti contemporanei; - avere capacità relazionali e decisionali; - essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano; - possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. I laureati saranno in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l'assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l'analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in rapporto ai diversi ambiti applicativi tipici del settore industriale. |
Quadro A1 - Obiettivi formativi qualificanti della classe (Dettaglio) |
Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni |
Quadro A2 - Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (Dettaglio) |
Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati |
Il corso di laurea in Ingegneria Chimica e Alimentare prepara un professionista caratterizzato da conoscenze scientifiche e tecnologiche tipiche sia dell’Ingegneria Industriale, sia dell’Ingegneria Chimica. Partendo da una formazione di base interdisciplinare, ancorata ai contenuti concettuali e metodologici dell'ingegneria industriale, il corso di laurea fornisce una preparazione nello specifico settore culturale dell'Ingegneria Chimica. A questo riguardo si è aderito alle raccomandazioni della Federazione Europea di Ingegneria Chimica, per consentire all’allievo di presentarsi in ambito europeo con una formazione riconosciuta. Gli obiettivi formativi specifici sono:
- la conoscenza dei principi generali dell’Ingegneria di Processo: bilancio di energia, di materia, di quantità di moto, equilibri chimici e fisici, cinetica, chimica e fisica (trasporto di materia, calore, quantità di moto). - la conoscenza dei metodi di misura e dei concetti generali di controllo per la gestione del processo produttivo ed il controllo dei prodotti. - saper organizzare, realizzare e descrivere una esperienza semplice. - avere una conoscenza di base dei problemi di sicurezza e dell’ambiente. - conoscere il concetto di sviluppo sostenibile. - comprendere il concetto di Ingegneria del Prodotto: ‘formulazione, caratterizzazione, prestazione’. L’Ingegneria Chimica è soprattutto una ingegneria di processo, e considera con particolare attenzione le tecnologie di trasformazione dell’industria manifatturiera. Il corso di laurea approfondisce in particolare sia i processi chimici tradizionali, sia quelli dell'industria alimentare, che si caratterizzano e distinguono per la tipicità di alcune operazioni e apparecchiature. Il percorso formativo si propone di consentire al laureato di inserirsi con competenza nel settore dell'Ingegneria Chimica e di dialogare con proprietà di linguaggio tecnico e conoscenza dei concetti di base con tecnici di altri settori dell'ingegneria industriale e dell'informazione. Complessivamente l’articolazione delle diverse tipologie di insegnamenti risulta adeguata a garantire sia la formazione di base necessaria alla prosecuzione degli studi, senza debiti formativi verso le lauree magistrali di continuità, sia una preparazione professionalizzante idonea all’immediato inserimento nel mondo del lavoro. |
Le competenze acquisite consentono all’ingegnere chimico di trovare una collocazione nell’industria chimica, in quella farmaceutica, nonché in quella petrolchimica e petrolifera, e, più in generale, anche in quella di processo e di trasformazione, specialmente in ambito alimentare. Il laureato in Ingegneria Chimica è inoltre tradizionalmente in grado di operare in modo competente e versatile in svariati settori di attività dell'ingegneria industriale all'interno di società, aziende, enti privati e amministrazioni pubbliche, occupandosi spesso anche di problematiche energetiche e ambientali, mantenendo nel contempo la propria individuale ed esclusiva competenza in merito ai temi caratteristici del settore chimico.
Altre possibilità di lavoro sono offerte da laboratori industriali, strutture tecniche della pubblica amministrazione preposte alla sicurezza industriale ed alla tutela ambientale, società di consulenza e progettazione. Dopo aver superato l'esame di stato nella sezione B, l’ingegnere chimico può iscriversi all'Albo degli Ingegneri nella classe industriale (ingegnere junior) e svolgere attività professionale autonoma. |
Quadro A3 - Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Dettaglio) |
Requisiti di ammissione |
Le conoscenze richieste per l'accesso, le modalità di verifica del possesso di tali conoscenze e i cirteri per l'asssegnazione di specifici obblighi formativi aggiuntivi sono contenuti nella tabella B1 - Requisiti di ammissione. Per iscriversi al corso di laurea occorre sostenere una prova di ammissione, che si configura come strumento di orientamento per lo studente ed è uguale per tutti i corsi di laurea delle Facoltà di Ingegneria. Essa è suddivisa in sezioni di quesiti volti a verificare sia le conoscenze di base, sia le attitudini agli studi che si intendono intraprendere. |
Quadro B1 - Requisiti di ammissione (Dettaglio) |
Risultati di apprendimento attesi |
I contenuti scientifico-disciplinari suddivisi per area di apprendimento e definiti tramite i "descrittori di Dublino" sono riportati in tabella B2 - Risultati di apprendimento attesi. Il corso di laurea è presentato secondo quattro aree di apprendimento. La prima è relativa alla formazione scientifica di base matematica, chimica e fisica; la seconda riguarda la formazione ingegneristica generale; la terza riguarda la formazione ingegneristica caratterizzante l'ingegneria chimicae; la quarta, infine, perfeziona la formazione relazionale e di contesto. |
Quadro B2 - Risultati di apprendimento attesi (Dettaglio) |
Descrizione del percorso formativo |
Il percorso formativo è unico e comprende:
- La base scientifica, contenente i fondamenti scientifici e gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle scienze di base (fisica, chimica, biologia) riferite all'Ingegneria. I relativi insegnamenti sono collocati nella prima metà del percorso formativo. - La base ingegneristica, con riferimento ai contenuti tipici dell'ingegneria industriale che permettono di identificare, formulare e risolvere i problemi utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati. In particolare, vengono fornite conoscenze e competenze riguardanti il disegno tecnico industriale, la scienza e la tecnologia dei materiali, la meccanica strutturale, la meccanica delle macchine, l'elettrotecnica. - Un insieme di insegnamenti caratterizzanti l'ingegneria chimica e affini Il primo anno è identico a quelli dell'Ingegneria Industriale. Lo studente può seguire un insegnamento a scelta, fra quelli offerti dalla facoltà, ed in particolare ha la possibilità di frequentare un laboratorio sperimentale di chimica, per approfondire gli argomenti proposti nel corso base e meglio comprendere l'approccio sperimentale. Il secondo anno propone sia materie formative di base e di base ingegneristica, con un modulo di fondamenti di biologia molecolare e microbiologia, previsto nel core curriculum dell'ing. chimica europeo (che tratta in particolare gli aspetti di interesse per l'industria alimentare), integrato con chimica organica. Vengono inoltre proposti gli insegnamenti formativi per un ingegnere chimico, termodinamica per l'ingegneria chimica e fenomeni di trasporto e separazioni, in cui vengono trattate anche le operazioni a stadi. E' previsto inoltre un laboratorio interdisciplinare di ingegneria chimica, che sarà valutato ai fini della prova finale e del voto di laurea. Tale laboratorio prevede al secondo anno esercitazioni di scambio di calore, perdite di carico per moto di fluidi in condotti, assorbimento e scambio interfase, reazioni di equilibrio in soluzione. Il terzo anno presenta oltre ad alcuni insegnamenti della base ingegneristica comune a tutta l'ingegneria industriale (fondamenti di meccanica strutturale e meccanica delle macchine), gli insegnamenti che sono destinati a formare, anche professionalmente, l'ingegnere chimico. Il modulo di chimica industriale tratta i fondamenti della chimica industriale organica e inorganica, con elementi di catalisi e combustione e di strumentazione analitica di processo (e prevede inoltre un laboratorio nel quale saranno impiegate tali strumentazioni per le analisi di processo). Nell'insegnamento di reattori verranno trattati, oltre ai reattori più semplici, anche gli aspetti cinetici, incluse le cinetiche biologiche ed enzimatiche, con riguardo a quelle di interesse per l'industria alimentare. Il modulo è integrato con quello di sicurezza nei processi industriali, che approfondirà aspetti di igiene del lavoro, pericoli di incendio ed esplosione, evoluzioni non controllate dei reattori chimici. Il modulo di controllo di processo permetterà di comprendere le dinamiche dei processi e i fondamenti del loro controllo. Impianti per l'industria chimica e alimentare presenterà le principali operazioni unitarie e apparecchiature dell'industria chimica, e quelle, spesso peculiari, dell'industria alimentare. Lo studente avrà inoltre la possibilità di scegliere, fra gli insegnamenti a scelta libera, alcuni che gli permetteranno di approfondire le conoscenze relative ai processi dell'industria alimentare, o alle problematiche ambientali e a quelle del riciclo e riuso delle materie prime, o alla gestione della qualità nei processi industriali. Il laboratorio interdisciplinare comprenderà al terzo anno esercitazioni di scambio termico, mixing, pompaggio, controllo, fluidizzazione, reattori chimici, ad integrazione delle esercitazioni svolte nei corsi specifici. |
Quadro B3 - Descrizione del percorso formativo (Dettaglio) |
Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento |
Quadro B4 - Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento (Dettaglio) |
Docenti titolari di insegnamento |
Quadro C1 - Docenti titolari di insegnamento (Dettaglio) |
Infrastrutture |
Quadro C2 - Infrastrutture (Dettaglio) |
Servizi di contesto |
Quadro C3 - Servizi di contesto (Dettaglio) |
Dati di ingresso, di percorso e di uscita |
Quadro D1 - Dati di ingresso, di percorso e di uscita (Dettaglio) |
Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti |
Quadro D2 - Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti (Dettaglio) |
Efficacia esterna |
Quadro D3 - Efficacia esterna (Dettaglio) |