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Qualità della formazione A.A. 2012/13
Corso di Laurea Magistrale in PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE

Universita: Politecnico di Torino
Facolta: ARCHITETTURA II
Classe: LM-48 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11

Cenni storici

Il Corso di Laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale è una trasformazione del Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale, nato nell’anno accademico 2004-05 (Classe 54s, DM 509/99). Il Decreto Ministeriale 509/1999 riformava profondamente l’ordinamento degli studi universitari, istituendo il primo livello di studi che porta alla laurea in tre anni, e il secondo livello che porta alla laurea specialistica con ulteriori due anni. Fino alla riorganizzazione definita dal DM 509, che ha istituito una classe di laurea in Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, in Italia, a differenza di altri paesi europei, le attività professionali legate alla pianificazione territoriale e urbanistica erano svolte quasi esclusivamente da laureati in Architettura o in Ingegneria Civile. Nel tempo è apparso chiaro che la sempre maggiore complessità dei problemi da affrontare richiede conoscenze più ampie in campi anche molto diversi, scarsamente affrontati da parte di questi corsi. Di qui l’esigenza di prevedere percorsi formativi più rispondenti a queste domande.
Il Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale è l'unico Corso della sua classe presente nella realtà piemontese, e si propone quindi come opportunità per l'intera regione ed anche per la Valle d'Aosta.
L'organizzazione e i contenuti del Corso sono stati modificati più volte dopo la sua attivazione, non solo per migliorane metodi e obiettivi didattici, ma anche a seguito delle disposizioni ministeriali che si sono susseguite nel tempo, in particolare il Decreto Ministeriale 270/2004, in base al quale il Corso biennale specialistico ha assunto il titolo di Corso di laurea magistrale. Sia il DM 270/04 sia, più recentemente, il Decreto Ministeriale 17/2011, hanno imposto una serie di modifiche all'organizzazione didattica del Corso. Con l’attuazione del DM 17/2011 dall’anno accademico 2011-2012 il Corso di Laurea Magistrale assume la forma qui presentata.


Presentazione


Obiettivi formativi qualificanti della classe

Il Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale è l'unico Corso della sua classe (classe L21) presente nella realtà piemontese, e si propone quindi come opportunità per l'intera regione ed anche per la Valle d'Aosta. Per gli obiettivi formativi qualificanti della classe v. Tabella A1.
Quadro A1 - Obiettivi formativi qualificanti della classe (Dettaglio)


Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni

La progettazione del Corso di Laurea Magistrale è stata realizzata in collaborazione con le organizzazioni rappresentative del mondo degli enti locali, dei servizi e delle professioni, attraverso il Club delle Istituzioni, delle Aziende e delle Organizzazioni, costituito nel 2001 in occasione della progettazione del Corso di Laurea triennale omologo. Al Club partecipano rappresentanti di Comuni, Province, Regioni, Associazioni sindacali e di categoria, Fondazioni. Il Club si riunisce periodicamente e nella riunione del 24 maggio 2004 si è espresso favorevolmente sull’attivazione di un Corso biennale (allora Laurea Specialistica) in Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale e sul progetto presentato. Le riunioni periodiche del Club (20/7/2001) consentono di comprendere meglio i cambiamenti nel mercato del lavoro e quindi di aggiornare, anche su questa base, l’organizzazione del Corso. Inoltre i membri del Club forniscono la loro collaborazione per l’individuazione delle sedi in cui gli studenti svolgono il proprio tirocinio: le riunioni periodiche sono anche momenti di verifica dell'andamento dei tirocini.
Quadro A2 - Consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (Dettaglio)


Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore", in grado di assumere il ruolo di coordinatore di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica, strategica ed ambientale.
Le responsabilità della pianificazione oggi vanno al cuore dei rapporti della società contemporanea con la natura, l'ambiente e il territorio abitato: gran parte delle questioni cruciali concernenti il quadro di vita della popolazione e le sue prospettive di sviluppo chiamano in causa la pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica e la sua capacità di rispondere alle criticità strutturali dell'ambiente. Per questo le attività di pianificazione coinvolgono numerosi esperti in campi disciplinari molto diversi: caratteristica della formazione del pianificatore deve quindi essere la capacità di facilitare la cooperazione fra questi approcci, integrandone gli apporti e gestendo la complessità che ne deriva; questa capacità richiede un solido background di conoscenze multidisciplinari. D'altro canto la crescente importanza di modelli di sviluppo fondati sulla valorizzazione dell'identità dei luoghi, indotta dagli stessi processi di globalizzazione in atto, chiede alla pianificazione stessa una risposta in termini di elaborazione di strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un corretto uso delle risorse locali e coinvolgano i soggetti (istituzionali, economici, sociali) interessati. Al pianificatore si chiede quindi anche la capacità di interagire con soggetti non esperti, stimolandone le partecipazione. Il pianificatore che il Corso intende formare è quindi una figura con una formazione ampia e multidisciplinare e con una solida consapevolezza di tutti i fattori economici, sociali, istituzionali, ambientali ed anche etici che intervengono in un processo di pianificazione; una figura che presta particolare attenzione alle innovazioni che si profilano negli assetti istituzionali e legislativi che regolano le attività di governo, pianificazione e progetto della città, del territorio e del paesaggio, nel contesto nazionale e comunitario, e alla conseguente ridefinizione dei processi e degli strumenti di piano e della loro relazione con programmi di sviluppo locale.
Gli ambiti di attività tipici del laureato magistrale sono costituiti dalla libera professione e da attività in istituzioni, enti pubblici, privati e del terzo settore operanti per le trasformazioni e il governo della città, del territorio e dell'ambiente. Il suo mercato di riferimento è quindi costituito da un lato da enti locali (Comuni, Province, Regioni), aziende municipalizzate, società di engineering che operano nel campo della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica ed ambientale, dall’altro lato dalla libera professione. In base a quanto previsto dal DPR 5 giugno 2001 n. 328, infatti, il laureato magistrale può iscriversi, previo superamento di un esame di stato, alla sezione A dell’albo professionale degli “Architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti”, con il titolo di “pianificatore territoriale”, e svolgere quindi attività come libero professionista.
Le figure professionali che questo corso di laurea mira a formare sono figure in grado di svolgere attività volte a condurre ricerche o ad applicare le conoscenze esistenti in materia di pianificazione, conservazione, restauro e recupero urbanistico, territoriale e paesaggistico, svolgendo funzioni volte a sovrintendere, a dirigere e a coordinare le attività.
Quadro A3 - Obiettivi formativi specifici del Corso e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Dettaglio)


Requisiti di ammissione

Quadro B1 - Requisiti di ammissione (Dettaglio)


Risultati di apprendimento attesi

Il laureato deve possedere conoscenze approfondite sulle complesse relazioni fra le attività umane, l’ambiente fisico, i contesti istituzionali e i processi sociali che influenzano le condizioni dello sviluppo territoriale.
Per prima cosa deve avere una conoscenza adeguata degli strumenti di governo del territorio, delle innovazioni legislative in questo campo, e delle politiche connesse, sia a livello nazionale sia a livello dell’Unione Europea.
L’approccio alla pianificazione che il Corso propone è un approccio integrato perché il processo stesso di pianificazione viene visto come un processo integrato in cui si combinano attività analitiche e progettuali e prospettive disciplinari diverse. Il laureato deve quindi possedere conoscenze in molti campi disciplinari che riguardano sia aspetti analitici – analisi dei contesti storici, geografici, economico-sociali e territoriali -, sia strumenti di pianificazione settoriale – trasporti e infrastrutture – e le loro relazioni con gli strumenti di governo del territorio. Inoltre è un approccio multiscalare: il laureato deve essere in grado di affrontare i temi della pianificazione a scale diverse, da quella locale a quella di area vasta. La centralità attuale della questione ambientale richiede una formazione particolarmente attenta ai temi della sostenibilità - questione energetica, difesa del suolo - e del paesaggio – pianificazione paesaggistica.
Al laureato si richiede inoltre di aver acquisito concrete capacità nello sviluppare quelle attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica, strategica ed ambientale che si troverà di fronte nella pratica professionale in quanto possibile coordinatore di équipe progettuali.

Quadro B2 - Risultati di apprendimento attesi (Dettaglio)


Descrizione del percorso formativo

Il percorso formativo si snoda attorno a due esperienze formative centrali:
-la prima incentrata sulla pianificazione a livello locale,
-la seconda incentrata sulla pianificazione paesaggistica e territoriale.
La figura di pianificatore prima delineata richiede che il progetto formativo sia in grado di fornire allo studente contemporaneamente una molteplicità di apporti disciplinari e di far crescere la sua capacità di integrarli in visioni unitarie complesse: diversificazione e integrazione guidano l'organizzazione del percorso formativo.
A questo scopo il percorso è organizzato secondo due modalità didattiche:
- Unità Didattiche (UD) che forniscono contributi sistematici che fondano e ampliano la pluralità degli approcci disciplinari necessari;
- Unità Didattiche sviluppate attraverso la modalità del Atelier multidisciplinare (UDA), incentrate sulla definizione di strumenti di pianificazione a scale diverse, che simulano, attraverso gli apporti di discipline diverse, l'integrazione di una pluralità di punti di vista, propria delle équipe di pianificazione. Le UDA hanno uno sviluppo semestrale e danno luogo ad un solo esame.
L'obiettivo delle attività previste nel primo periodo didattico è quello di fornire allo studente solide basi di conoscenza in campi disciplinari strettamente legati alla formazione di strumenti di pianificazione a livello locale: dalla conoscenza approfondita degli aspetti normativi legati all'attività di pianificazione, agli apporti essenziali della geografia urbana e territoriale, della sociologia dell'ambiente e della storia del patrimonio territoriale, alle conoscenze relative alle infrastrutture a rete e di carattere puntuale connesse alla soluzione di problemi energetici, acustici, ambientali e al loro inserimento nel tessuto urbano. L'obiettivo delle attività previste nel secondo periodo didattico è quello di permettere allo studente di sviluppare la simulazione di un processo di redazione di uno strumento di pianificazione a livello locale, oltre al completamento delle conoscenze in campi disciplinari strettamente legati alla formazione di strumenti di pianificazione, come la pianificazione dei trasporti, nonché di acquisire una solida conoscenza del ruolo dell'Unione Europea nel campo delle politiche urbane e territoriali. L'obiettivo delle attività previste nel terzo periodo didattico è quello permettere allo studente di acquisire specifiche conoscenze nel campo della difesa del suolo e gestione delle acque, necessarie per affrontare piani territoriali e paesaggistici e interagire con gli specialisti del settore, di approfondire ulteriormente le conoscenze nel campo degli strumenti e dei processi di pianificazione territoriale e strategica, e di sviluppare la simulazione di un processo di redazione di uno strumento di pianificazione paesaggistica e territoriale. Il quarto periodo didattico è interamente dedicato all'elaborazione della tesi di laurea. Allo studente viene offerta un'alternativa: elaborazione di una tesi di carattere teorico o elaborazione di una tesi di carattere maggiormente professionalizzate, all'interno della quale è previsto un periodo di tirocinio.
Quadro B3 - Descrizione del percorso formativo (Dettaglio)


Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento

Quadro B4 - Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento (Dettaglio)


Docenti titolari di insegnamento

Quadro C1 - Docenti titolari di insegnamento (Dettaglio)


Infrastrutture

Quadro C2 - Infrastrutture (Dettaglio)


Servizi di contesto

Quadro C3 - Servizi di contesto (Dettaglio)


Dati di ingresso, di percorso e di uscita

Quadro D1 - Dati di ingresso, di percorso e di uscita (Dettaglio)


Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti

Quadro D2 - Efficacia del processo formativo percepita dagli studenti (Dettaglio)


Efficacia esterna

Quadro D3 - Efficacia esterna (Dettaglio)