PORTALE DELLA DIDATTICA

PORTALE DELLA DIDATTICA

PORTALE DELLA DIDATTICA

Elenco notifiche



Qualità della formazione


A.A. 2011/12
Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA TESSILE (TEXTILE ENGINEERING)



Università: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Ingegneria Chimica e dei Materiali
Dipartimento: DISAT
Classe: LM-22 - INGEGNERIA CHIMICA
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Lingua in cui si tiene il corso:
Indirizzo internet del corso: https://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.offerta_formativa.corsi?p_sdu_cds=32:4&p_a_acc=2012&p_header=N&p_lang=IT&p_tipo_cds=Z
Tasse: https://didattica.polito.it/tasse_riduzioni
Modalità di svolgimento: Corso di studio convenzionale
Il Corso di Studio in breve
La storia dell¿industria tessile italiana, che è famosa in tutto il mondo per l¿elevata qualità dei tessuti e la fantasia creativa degli stilisti, ha radici molto antiche; quella dell¿Università Tessile in Italia è invece relativamente recente. Infatti solo nell¿a.a. 1988-89 presso la sede di Biella del Politecnico di Torino, nasceva il primo Corso Universitario triennale denominato ¿Scuola Diretta a fini speciali in Tecnologie Tessili¿, fortemente voluto dal distretto biellese, uno dei più famosi al mondo proprio per l¿eccellenza dei suoi prodotti lanieri. Il corso iniziale è passato attraverso i Diplomi Universitari e la Laurea in Ingegneria Tessile fino a diventare dall¿a.a. 2007-08 la Laurea triennale in Textile Engineering, unico corso italiano erogato completamente in lingua Inglese presso il Campus di Città Studi a Biella.
Esiste in Italia un solo altro corso di Laurea in Ingegneria Tessile in lingua italiana all¿Università di Bergamo. Le due Lauree hanno rappresentato fino ad oggi gli unici percorsi universitari di Ingegneria tessile del nostro paese, situazione assolutamente anomala rispetto a tutti gli altri paesi europei.
Tutte le migliori università tessili d¿Europa sono riunite nell¿associazione delle Università Tessili Europee AUTEX: il Politecnico di Torino è l¿unica Università italiana che ne fa parte.
Il gruppo di lavoro dell¿Associazione AUTEX (Education Horizontal Task Group) ha elaborato i dati di 16 Università europee (incluso il Politecnico) ed ha verificato che la formazione universitaria europea di laureati, sia come numero che come livello formativo, è di gran lunga inferiore a quelle che sono le reali necessità di un settore che è in rapida trasformazione.
Se osserviamo il caso dell¿Italia la situazione è ancor più disastrosa che nel resto d¿Europa.
In particolare il numero di ingegneri tessili (limitati finora solo al livello di Bachelor ) ¿prodotti¿ dall¿Università italiana (Politecnico di Torino ed Università di Bergamo) è così basso da non essere neanche in grado di garantire il ricambio generazionale del personale ad alta qualificazione tecnica delle aziende tessili italiane a più elevato livello tecnologico.
Dovendo riformulare la propria attività didattica alla luce delle restrizioni ministeriali sulla numerosità degli insegnamenti erogabili, ed osservando che altre Università europee, sempre per ragioni di sostenibilità della didattica, hanno eliminato i corsi di laurea triennali in Textile Engineering (soprattutto Francia e Germania), il Politecnico di Torino ha deciso di accendere per l¿a.a. 2010-11 soltanto un corso di Laurea Magistrale in Textile Engineering tenuto completamente in lingua inglese, che sarà verosimilmente l¿unico sul territorio italiano (in Europa ve ne sono almeno una ventina).
Il corso di Laurea Magistrale si pone l¿obiettivo di convogliare laureati italiani provenienti anche da altri corsi di Laurea triennale (in particolare Ingegneria Chimica, dei Materiali, Meccanica ed Energetica) e laureati stranieri (con corrispondenti Bachelor) in un percorso formativo che miri a conferire una preparazione atta sia al proseguimento nel Dottorato di ricerca sia all¿inserimento in aziende tessili, anche piccole e medie imprese (PMI) di eccellenza, che intendano investire nella ricerca e nel trasferimento tecnologico.
Obiettivi formativi qualificanti

Attività formative dell'ordinamento didattico


Attività caratterizzanti

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Ingegneria chimica ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
ING-IND/24 - PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA
ING-IND/25 - IMPIANTI CHIMICI
ING-IND/26 - TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI
ING-IND/27 - CHIMICA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA
45 64

Attività affini o integrative

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Attività formative affini o integrative CHIM/07 - FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE
ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE
IUS/14 - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
MAT/08 - ANALISI NUMERICA
SECS-P/08 - ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
SECS-S/01 - STATISTICA
SECS-S/02 - STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
18 32

Altre attività

Ambito disciplinare Cfu min Cfu max
A scelta dello studente A scelta dello studente 8 12
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera Per la prova finale 16 24
Altre attività (art. 10) Abilità informatiche e telematiche - -
Altre attività (art. 10) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro - -
Altre attività (art. 10) Tirocini formativi e di orientamento 10 14
Altre attività (art. 10) Ulteriori conoscenze linguistiche - -
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - -
Esporta Excel Attività formative
Sezione A - Obiettivi della Formazione



Quadro A1 - Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale, della produzione di beni e servizi, delle professioni

Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore Modalità e tempi di studi e consultazioni Documentazione

Quadro A2a - Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Il profilo professionale che il CdS intende formare Principali funzioni e competenze della figura professionale
Ingegnere Tessile  Funzioni:
- definisce i processi produttivi e di trasformazione e progetta gli impianti per l'industria di processo tessile;
- gestisce impianti industriali per produzioni tessili, chimico-tessili e meccano-tessili;
- progetta e gestisce impianti per il disinquinamento, per il trattamento dei reflui, per lo smaltimento dei rifiuti e per la depurazione acque;
- conduce l'analisi di rischio per processi e impianti per la trasformazione delle materie prime e per attività industriali in genere
- esegue la modellazione e la progettazione funzionale e costruttiva di apparecchiature e impianti per l'industria di processo.

Competenze:
Conoscenze sia di base che tecnologiche per la progettazione dei processi tessili sia tradizionali (per capi di abbigliamento) sia per tessili ad alto contenuto innovativo quali i tessili tecnici. E¿ fondamentale la conoscenza dei materiali tessili sia naturali sia artificiali e degli aspetti più complessi ed innovativi dei processi che consentono di ottenere nuove funzionalizzazioni dei tessuti (tessili intelligenti, materiali antifiamma, tessili conduttivi, medicali, ecc.). Conosce le tecniche di caratterizzazione dei tessuti e delle fibre. 
Ingegnere Industriale  Funzioni:
- esegue la progettazione esecutiva di componenti, macchine e impianti di produzione dell'industria manifatturiera;
- gestisce il sistema di controllo della qualità in impianti dell'industria tessile di processo e manifatturiera;
- esegue la sperimentazione su componenti o sistemi industriali utilizzando gli strumenti di misura convenzionali, impiegando metodologie di simulazione, definendo i protocolli e seguendo le operazioni di collaudo
- organizza il controllo della qualità del processo e del prodotto industriale, collaborando alla commercializzazione del prodotto stesso.

Competenze
Conoscenze generali dei processi industriali maturate sia durante le lauree triennali in Ingegneria Industriale, sia in modo più approfondito e specifico durante la laurea magistrale. Particolarmente formativi risultano inoltre la tesi ed il tirocinio svolto durante la laurea magistrale in cui viene sviluppato un tema di ricerca sovente in collaborazione con una azienda manifatturiera. 
Ingegnere di Ricerca e sviluppo   Funzioni:
Le aziende e i centri di ricerca che creano innovazione richiedono ingegneri tessili magistrali per svolgere mansioni di ricerca e sviluppo. In questi ambiti l¿ingegnere magistrale si occupa della progettazione di prototipi a vari livelli in tutti gli ambiti dell¿industria tessile. Caratterizza i prototipi in laboratorio utilizzando strumentazione avanzata. Studia nuove tecniche di produzione e brevetta nuovi dispositivi e tecniche. Presenta infine i risultati del suo lavoro a congressi del settore tessile e li pubblica in riviste specializzate.

Competenze:
Le competenze di un ricercatore tessile sono ad ampio spettro e riguardano innanzi tutto la conoscenza delle basi ingegneristiche che consentono di afferrare la piena comprensione dei fenomeni fisici e chimici alla base delle trasformazioni della materia oggetto degli studi della ricerca. Inoltre il ricercatore deve avere piena padronanza della tecnologia di fabbricazione di semilavorati e prodotti finiti tessili, delle tecniche di progettazione degli stessi e delle metodologie di caratterizzazione.  
Esperto Tecnico-Commerciale  Funzioni:
L¿ingegnere tessile magistrale che svolge mansioni tecnico-commerciali assiste il cliente in tutte le fasi della vendita e nel post-vendita di prodotti e semilavorati tessili ad altissimo contenuto tecnologico o di ambiti correlati. Propone soluzioni ad hoc per il cliente. Valuta e confronta le differenti soluzioni progettuali e realizzative. Partecipa inoltre a fiere specialistiche del settore tessile per la presentazione e dimostrazione di sistemi e innovativi. In un¿azienda, l¿ingegnere magistrale con ruolo tecnico-commerciale svolge anche il ruolo di interfaccia tra i progettisti e gli esperti di marketing.

Competenze:
La relazione con il cliente, privato, azienda o istituzione, che si avvale di processi o strumenti, specie se di elevato valore aggiunto e di complessità rilevante, richiede competenze tecniche specifiche oltre che attitudini alla comunicazione e alla gestione del processo di vendita. L¿ingegnere tessile magistrale impiegato nel settore tecnico-commerciale di un¿azienda possiede una solida conoscenza delle tecnologie oltre che degli aspetti di affidabilità, manutenzione, prestazioni, consumi energetici. E¿ in grado di valutare i diversi parametri economici (ad esempio costo, consumo, affidabilità) legati allo sviluppo di applicazioni basate su sistemi processuali tessili di varia complessità.  
Responsabile di laboratori tessili  Funzioni:
Il laureato in ingegneria tessile magistrale può essere impiegato in laboratori chimico-tessili di sviluppo o di produzione con mansioni di tecnico ad elevata specializzazione, o di direttore del laboratorio stesso. Nella mansione di direttore, si occupa dell¿organizzazione del lavoro all¿interno del team di personale tecnico, della definizione delle strategie di ricerca e sviluppo del committente, della selezione del personale tecnico ad alta specializzazione necessario al funzionamento del laboratorio.

Competenze:
Le competenze del direttore di un laboratorio chimico - tessile sono relative a tutte le fasi di progettazione, prototipazione e analisi di un processo tessile innovativo, anche di elevata complessità e realizzato con tecnologie a larghissima scala d¿integrazione. In particolare l¿ingegnere tessile magistrale impiegato in questo ruolo conosce le tecnologie di analisi e di produzione; sa utilizzare con perizia la strumentazione di laboratorio e il software di progettazione; ha competenze per gestire e se necessario approntare gli strumenti di produzione. Inoltre, possiede competenze nell¿ambito della gestione delle risorse umane.  
Libero professionista  Funzioni:
L¿ingegnere tessile magistrale libero professionista svolge attività di consulenza presso aziende, enti pubblici e altre organizzazioni. Propone soluzioni per l¿avvio di nuove attività e produzioni che richiedano l¿impiego di materiali tessili sia durante la produzione sia come prodotti finali. Suggerisce le migliori soluzioni di processo o di sistema, anche integrate per una data applicazione nell¿ambito della filiera tessile o in ambiti correlati. Progetta le fasi produttive e gestisce le fasi di fabbricazione.

Competenze:
Le competenze del libero professionista comprendono tutte le fasi di progettazione, prototipazione e produzione di un sistema o processo tessile, anche di elevatissima complessità e realizzato con tecnologie a larghissima scala d¿integrazione. Propone la realizzazione ed è in grado di progettare nuovi processi produttivi con i requisiti adeguati alle specifiche richieste. Ha inoltre competenze tecniche per suggerire l¿acquisto e se del caso progettare nuove attrezzature di produzione.  


Quadro A2b - Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)

Codici ISTAT
2.2.1 
Ingegneri e professioni assimilate 
2.2.1.5 
Ingegneri chimici, petroliferi e dei materiali 



Quadro A4a - Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo
Il percorso formativo è strutturato in modo da ottenere una figura chiaramente identificata, con competenze ampie in tutti i settori di applicazione della filiera tessile (a partire dal filato fino al capo confezionato o al prodotto tessile tecnico finale). Esso è articolato in più blocchi tematici tra di loro correlati:
- Complementi Scientifici e Metodologici dei processi chimico-tessili
- Ingegneria dei materiali e dei processi Tessili
- Prova Finale
All'inizio del primo anno di studi vengono conferiti alcuni contenuti di Complementi Scientifici e Metodologici, in particolare sulla statistica, sull'economia ed organizzazione industriale, sulla termodinamica applicata e sui fenomeni di trasporto (questi ultimi argomenti sono le basi indispensabili per il progetto dei processi chimico- tessili), che consentono di interagire efficacemente con altri settori tecnico-ingegneristici ed economico-organizzativi (in particolare gli aspetti inerenti i materiali, la sicurezza e l'ambiente). Altri insegnamenti sono il necessario raccordo tra la specializzazione metodologica e la tecnologia tessile e sono quelli relativi alla scienza dei materiali (con particolare riferimento alle fibre tessili) e alla chimica dei polimeri e dei coloranti. Nel secondo semestre del primo anno, che verrà svolto presso una Università europea, viene impartita la formazione avanzata dell'Ingegneria Tessile con particolare attenzione ai processi di produzione dei tessili tecnici ed a quelli relativi a tintura e finissaggio dei tessuti.
Nel corso del secondo anno tale formazione specialistica tessile viene ulteriormente completata prendendo in esame gli aspetti meccano-tessili e l'intensificazione dei processi con metodologie innovative e potrà essere personalizzata grazie alla possibilità di inserire insegnamenti a scelta; oltre a quelli offerti da cataloghi di Ateneo, lo studente potrà per esempio approfondire aspetti dell'ingegneria tessile legati ad applicazioni di tecniche di controllo avanzato agli impianti tessili o ai processi innovativi di trattamento di reflui provenienti dall'industria tessile (ozonizzazione, elettroflottazione, separazioni con membrane, ecc.), a materie specifiche del settore abbigliamento e moda. Il secondo semestre del secondo anno è riservato allo svolgimento della tesi di Laurea e del tirocinio. In questa fase lo studente integra le proprie conoscenze e mette a frutto le proprie competenze dedicandosi ad un¿attività di tipo teorico, applicativo e/o sperimentale in cui dovrà fornire il proprio contributo originale. Lo studente potrà anche scegliere, di sostituire un insegnamento a scelta con un ulteriore periodo di tirocinio industriale, o con un periodi di sperimentazione su impianti pilota presso i laboratori L.A.T.T. (Laboratori di Alta Tecnologia Tessile) di Biella.
La tesi potrà essere svolta presso l'ateneo o presso istituzioni esterne pubbliche o private, nazionali o internazionali, con cui sono stabiliti rapporti di collaborazione. Per gli studenti interessati a svolgere ulteriore attività all'estero, sono attivi accordi con atenei di altri paesi per svolgere la tesi in collaborazione con referenti locali.



Quadro A4b - Risultati di apprendimento attesi

Area di apprendimento Risultati di apprendimento attesi Insegnamenti / attivita formative
FONDAMENTI SCIENTIFICI E METODOLOGICI DEI PROCESSI CHIMICO-TESSILI   Conoscenza e capacità di comprensione
- modelli matematici di sistemi termodinamici complessi;
- applicazioni dei fondamenti dei fenomeni di trasporto a processi tessili di tintura e finissaggio;
- fondamenti chimico-fisici alla base dei sistemi di misura e caratterizzazione dei materiali tessili;
- applicazione della statistica al controllo di qualità nell'industria tessile.
Gli strumenti didattici comprendono lezioni frontali, esercitazioni con attività individuali o in gruppo, discussioni durante lezioni ed esercitazioni, libri di testo e dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e strumenti multimediali.
Conoscenza e capacità di comprensione vengono accertate attraverso prove scritte e orali.


Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Applicare metodi matematici per modellare e analizzare problematiche ingegneristiche.
Saper interpretare fenomeni fisici e chimici ed utilizzare le leggi che li governano.
Gli strumenti didattici comprendono esercitazioni con attività individuali o in gruppo, con impiego di libri di testo, dispense didattiche in lingua inglese e italiana, software dedicato e attrezzature di laboratorio.
Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio.

 
Complements of thermodynamics and transport phenomena - ING-IND/24 (8 cfu)
 
INGEGNERIA DEI MATERIALI TESSILI   Conoscenza e capacità di comprensione
Approfondimenti di scienza dei materiali e caratterizzazione dei materiali tessili.
- elettrofilatura (produzione di nanofibre);
- funzionalizzazione di nuovi materiali tessili (tessili conduttivi, tessili tecnici, applicazione delle nanotecnologie per produzione di materiali compositi).
Gli strumenti didattici comprendono lezioni frontali, esercitazioni con attività individuali o in gruppo, discussioni durante lezioni ed esercitazioni, libri di testo e dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato, strumenti multimediali, visite tecniche.
Conoscenza e capacità di comprensione vengono accertate attraverso prove scritte e orali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Le capacità del laureato magistrale in Ingegneria Tessile riguardano:
- l'applicazione di metodi di caratterizzazione di materiali tessili e polimerici;
- l'applicazione di modelli termodinamici per la definizione di condizioni di equilibrio;
- la progettazione di materiali con specifiche funzionalità per l'industria tessile;
- l'interpretazione di fonti legislative e normative riguardanti gli impianti tessili
Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio.

 
New application of textile technologies - ING-IND/13 (3 cfu)
New application of textile technologies - ING-IND/25 (5 cfu)
Textile Fibres and technology - ING-IND/26 (2 cfu)
Textile chemistry - CHIM/07 (6 cfu)
 
INGEGNERIA DEI PROCESSI TESSILI   Conoscenza e capacità di comprensione
- Approfondimenti dei principi dell'ingegneria di processo (bilanci microscopici di materia, quantità di moto ed energia, fenomeni di trasporto);
- progettazione di sistemi complessi quali i processi produttivi innovativi per prodotti tessili non tradizionali con un particolare riguardo agli aspetti del risparmio energetico e della protezione dell¿ambiente.
- aspetti legati alla sicurezza dei processi ed impianti industriali tessili (metodi, strumentazione e criteri necessari per condurre una attività sperimentale).
Definizione delle principali interazioni multidisciplinari dell'ingegneria tessile con altri rami dell¿ingegneria industriale quali quelli dell¿ingegneria meccanica, chimica e dei materiali.
Gli strumenti didattici comprendono lezioni frontali, esercitazioni con attività individuali o in gruppo, discussioni durante lezioni ed esercitazioni, libri di testo e dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e strumenti multimediali.
Conoscenza e capacità di comprensione vengono accertate attraverso prove scritte e orali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Le capacità del laureato magistrale in ingegneria tessile riguardano:
- l'uso di software scientifico di tipo generale e settoriale;
- la stima di dati necessari a calcoli o valutazioni di processo.
- il dimensionamento di parecchiature.
- la valutazione con accuratezza delle variabili di un problema e le quantità in gioco per individuare gli elementi fondamentali di un problema tecnico tessile;
- l'espressione in forma grafica di elementi e visioni progettuali;
- la comprensione dei fenomeni controllanti di un processo chimico fisico valutandone gli ordini di grandezza.
Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio.

 
Innovative process analysis and design - ING-IND/25 (8 cfu)
 
CREDITI LIBERI   Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenze dell'ingegneria tessile finalizzate all'impostazione di un progetto di vocazione teorica o applicativa/industriale. Approfondimento delle conoscenze acquisite e loro estensione anche al di fuori del campo tecnico.
La prova finale richiede allo studente di svolgere una tesi riferita ad un¿attività originale, estendendo le proprie conoscenze oltre i contenuti svolti nel percorso formativo precedente. La realizzazione di tale attività pone lo studente nelle condizioni di operare in autonomia, sotto la guida di uno o più relatori, stimolando le proprie capacità di comprensione della documentazione allo stato dell¿arte e delle modalità di impiego di risorse dedicate quali impianti pilota, programmi di calcolo, strumentazione di laboratorio, materiali per la realizzazione di manufatti. La prova finale pone altresì lo studente in condizioni di interagire con diversi soggetti esterni e di approfondire la conoscenza di leggi, normative e metodologie per valutazioni economiche, piani di sicurezza e controllo di qualità, oltre alle procedure per l¿approvvigionamento delle risorse e per l¿organizzazione del lavoro.
Conoscenza e capacità di comprensione vengono accertate attraverso prove scritte e orali per gli esami a scelta, ed attraverso la discussione della tesi secondo le modalità stabilite dai regolamenti didattici specifici.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Scrivere relazioni tecnico-scientifiche sui risultati ottenuti da un opportuno software di calcolo o da una serie di misure. Presentare oralmente una relazione o un progetto. Orientarsi in una struttura aziendale. Coordinarsi con il referente accademico o aziendale. Capacità di interpretare il contesto circostante le attività tessili.
Per le conoscenze di contesto, gli strumenti didattici comprendono esercitazioni con attività individuali o in gruppo, con impiego di libri di testo, dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e attrezzature di laboratorio. Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio.
Nella prova finale, la capacità applicative vengono evidenziate dalla produzione dell'elaborato di tesi e vengono accertate durante la discussione della tesi secondo le modalità stabilite dai regolamenti didattici specifici.

 
Elective courses - *** N/A *** (12 cfu)
Industrial training - *** N/A *** (10 cfu)
 
THESIS     Thesis - *** N/A *** (20 cfu)
 

Quadro A4c - Risultati di apprendimento attesi (trasversali)
Autonomia di giudizio
Consapevolezza di tutti i fattori tecnici, scientifici, economici, commerciali, sociali, istituzionali, ambientali ed umani che hanno implicazione per le attività tessili. L'autonomia di giudizio viene contestualizzata richiedendo agli studenti di sviluppare un'attitudine al "problem solving" attraverso esercitazioni ed impegnative attività progettuali. Normalmente la definizione delle specifiche del problema da sviluppare non è completa e lascia alcune incognite alla valutazione dello studente che deve essere, dunque, in grado di fare delle scelte personali.
Il laureato Magistrale in Ingegneria Tessile del Politecnico di Torino è in grado di:
- reperire, consultare e interpretare le principali fonti bibliografiche per la letteratura tecnica e la normativa nazionale, europea e internazionale del settore dell'Ingegneria tessile;
- aggiornarsi su metodi, tecniche e strumenti nel campo della ingegneria tessile;
- progettare e condurre esperimenti appropriati, raccogliere i dati, interpretare i dati e la loro incertezza, e trarne conclusioni;
- identificare, formulare e risolvere i problemi alla progettazione, alla gestione e all'adeguamento di impianti dell'industria tessile;
- operare in un laboratorio di analisi / ricerca tessile;
- condurre esperimenti ed interpretarne i risultati;
- individuare e valutare eventuali situazioni di rischio attinenti a un impianto industriale tessile.
Abilità comunicative
I laureati magistrali devono saper interagire con il mondo tecnico e scientifico ed essere aperti all¿interazione con esperti di aree disciplinari esterne al ristretto quadro di competenza. Devono possedere una spiccata attitudine a lavorare in un quadro internazionale.
Le attività di studio ed esercitazione sono svolte tipicamente in gruppo, incoraggiando l'attitudine dello studente al "team working" quale pre-requisito formativo per la sua futura attività professionale.
I laureati Magistrali in Ingegneria Tessile al Politecnico di Torino sono in grado di:
- scrivere con chiarezza e proprietà di linguaggio un problema tecnico, anche di tipo multidisciplinare;
- esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio la soluzione di un problema tecnico nell'ambito dell'ingegneria tessile e più in generale dell'ingegneria industriale;
- redigere relazioni tecniche relative ai progetti effettuati, interpretare relazioni tecniche scritte da collaboratori, superiori e subalterni, impiegando mezzi informatici;
- inserirsi proficuamente in team di analisi del processo e delle prestazioni di prodotti dell'industria di trasformazione.
Capacità di apprendimento
Disponibilità all¿aggiornamento delle proprie conoscenze. Tra gli obiettivi del corso di Laurea Magistrale ricade l'acquisizione da parte degli studenti di strumenti adeguati per permettere un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze anche dopo la conclusione del proprio percorso di studi.
Per coloro che intendono proseguire la formazione tecnica e scientifica ad un livello superiore (scuola di dottorato o master di 2° livello), il percorso permette di acquisire i fondamenti scientifici e metodologici a ciò necessari.  


Quadro A5 - Prova finale

La prova finale rappresenta un importante momento formativo del corso di laurea magistrale e consiste in una tesi che deve essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. E' richiesto che lo studente svolga autonomamente la fase di studio approfondito di un problema tecnico progettuale, prenda in esame criticamente la documentazione disponibile ed elabori il problema, proponendo soluzioni ingegneristiche adeguate. Il lavoro può essere svolto presso i dipartimenti e i laboratori dell'Ateneo, presso altre università italiane o straniere, presso laboratori di ricerca esterni e presso industrie e studi professionali con i quali sono stabiliti rapporti di collaborazione.
L'esposizione e la discussione dell'elaborato avvengono di fronte ad apposita commissione. Il laureando dovrà dimostrare capacità di operare in modo autonomo, padronanza dei temi trattati e attitudine alla sintesi nel comunicarne i contenuti e nel sostenere una discussione.
La Tesi può essere eventualmente redatta e presentata in lingua italiana.
Modalità di assegnazione e dettagli sullo svolgimento della prova finale sono precisati nel regolamento didattico di Corso di Laurea Magistrale.


Sezione B - Esperienza dello studente

Quadro B1a - Descrizione del percorso di formazione

Quadro B1 - Descrizione del percorso di formazione (regolamento didattico del corso di studio)
Quadro B1a - Descrizione del percorso di formazione

Schema grafico del corso di studio
Area di apprendimento 1° anno 2° anno
1° P.D. 2° P.D. 1° P.D. 2° P.D.
FONDAMENTI SCIENTIFICI E METODOLOGICI DEI PROCESSI CHIMICO-TESSILI
Complements of thermodynamics and transport phenomena
INGEGNERIA DEI MATERIALI TESSILI
Textile chemistry
 
New application of textile technologies
Textile Fibres and technology
INGEGNERIA DEI PROCESSI TESSILI
Innovative process analysis and design
CREDITI LIBERI
Elective courses
 
Industrial training
 
THESIS
Thesis


Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria tessile (textile engineering) (Torino)

A.Acc. 2011/12



nella visualizzazione per anno accademico vengono mostrati gli insegnamenti previsti per il dato anno accademico
(esempio gli insegnamenti del 2 anno dell'anno 2011/2012 sono quelli previsti per gli studenti immatricolati nell'anno accademico 2010/2011)

Visualizza l'offerta per l'anno accademico di immatricolazione (coorte)

INGEGNERIA I


Orientamenti:


Caso 1: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni), ma NON è concesso sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento Caso 2: la videoregistrazione sarà effettuata nell’a.a. in corso e pertanto NON sarà possibile sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento; le videolezioni saranno disponibili nel corso dell'anno Caso 3: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni) e l’esame può essere sostenuto prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento





Quadro B1b - Descrizione dei metodi di accertamento


Ogni "scheda insegnamento", in collegamento informatico al Quadro A4b2, indica, oltre al programma dell'insegnamento correlato ai risultati di apprendimento attesi, anche il modo con cui viene accertata l'effettiva acquisizione di questi risultati.


Quadro B2 - Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento
  Frequenza lezioni
  Sessioni esami di profitto
  Sessioni esami di laurea
  Orario delle lezioni

Quadro B3 - Docenti titolari di insegnamento

Elenco dei docenti titolari dei moduli di insegnamento del CdS, indicazione delle loro principali qualificazioni didattiche e scientifiche tramite collegamento informatico al CV.
ORARIO RICEVIMENTO Guido Belforte ORARIO RICEVIMENTO Stefania Specchia
ORARIO RICEVIMENTO Roberta Maria Bongiovanni ORARIO RICEVIMENTO Claudio Tonin
ORARIO RICEVIMENTO Ada Ferri ORARIO RICEVIMENTO Francesco Venuti
ORARIO RICEVIMENTO Domenico Augusto Francesco Maisano ORARIO RICEVIMENTO Milena Viassone



Quadro B4 - Infrastrutture

Infrastrutture a disposizione del Corso di Studio




Quadro B5 - Servizi di contesto






Quadro B6 - Opinioni studenti

Risultati dei questionari studenti, relativamente ai singoli insegnamenti e all'organizzazione annuale del Corso di Studio (comprendono le valutazioni ex L. 370/99 da trasmettere ad ANVUR entro il 30 aprile di ogni anno).



Risultati della ricognizione sulla efficacia complessiva del processo formativo del Corso di Studio percepita dai laureati.
Quadro B7 - Opinioni dei laureati


Link esterno: Quadro B7 - Opinioni dei laureati
Sezione C - Risultati della formazione

Quadro C1 - Dati di ingresso, di percorso e di uscita

Risultati dell'osservazione dei dati statistici sugli studenti: la loro numerosità, provenienza, percorso lungo gli anni del Corso, durata complessiva degli studi fino al conferimento del titolo.


Quadro C2 - Efficacia esterna

Statistiche di ingresso dei laureati nel mondo del lavoro.


Fonte dati: AlmaLaurea

Quadro C2 - Efficacia esterna

A.A.2011/12 - Ingegneria Tessile (Textile Engineering) (LM-22)

Quadro C3 - Opinioni enti e imprese con accordi di stage / tirocinio curriculare o extra-curriculare
Risultati della ricognizione delle opinioni di enti o aziende - che si offrono di ospitare o hanno ospitato uno studente per stage / tirocinio - sui punti di forza e aree di miglioramento nella preparazione dello studente.



Sezione D - Organizzazione e gestione della Qualità

Quadro D1 - Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo

Descrizione link: Sito web del Politecnico di Torino
Link inserito: http://www.polito.it/ateneo/organizzazione


Quadro D2 - Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio

Il Collegio dei Corsi di Studio è l'organo preposto all'organizzazione, gestione, coordinamento e armonizzazione dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a esso affidati su indicazione del Senato Accademico. Il suo Consiglio e' costituito da tutti i docenti strutturati interni ovvero di altre università afferenti a un Dipartimento interateneo, titolari di insegnamenti dei Corsi di Studio, secondo quanto stabilito dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi. Il Coordinatore del Collegio è eletto dal Consiglio del Collegio scegliendolo al suo interno tra i professori di ruolo e i ricercatori a tempo indeterminato.
Il Referente del Corso di Studio cura il funzionamento e assicura la qualità dei corsi. Egli è anche latore delle istanze culturali e delle proposte avanzate dal Dipartimento al quale i Corsi di Studio sono attribuiti. A tale scopo, il Referente può avvalersi del confronto diretto con i docenti strutturati interni titolari di insegnamenti di ciascun Corso di Studio, riuniti nel Consiglio del/i Corso/i di Studio. Il Senato Accademico individua il numero dei Referenti e il/i Corso/i di Studio di cui sono responsabili. Il Senato può deliberare che il Coordinatore di un Collegio ricopra anche il ruolo di Referente di ogni Corso di Studio afferente al Collegio. Il Referente è eletto dai membri effettivi del Collegio scelto tra una rosa di nominativi proposti dal Dipartimento di riferimento. Le attività e modalità di funzionamento sono disciplinate dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi.
Per quanto riguarda specificamente l'organizzazione e le responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio, come stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo per i Corsi istituiti in applicazione del D.M. 270/04, nell'Ateneo è prevista una struttura a supporto del processo di Assicurazione interna della Qualità dei Corsi di Studio al fine di sviluppare adeguate procedure per rilevare e tenere sotto controllo i risultati delle attività formative e dei servizi offerti, con l'ulteriore obiettivo di realizzare un sistema di supporto all'accreditamento.
Tale struttura si articola in tre livelli:

  1. Il Referente di ciascun Corso di Studio, ovvero il Coordinatore facente funzione:
    • è responsabile della redazione della documentazione richiesta ai fini della assicurazione della qualità della formazione;
    • presidia il buon andamento dell'attività didattica, con poteri di intervento per azioni correttive a fronte di non conformità emergenti in itinere;
    • è responsabile della redazione del documento di Riesame annuale sottoposto all'approvazione del Collegio dei Corsi di Studio in cui si relaziona sugli interventi correttivi adottati durante l'anno accademico e sugli effetti delle azioni correttive adottate a valle dei Riesami degli anni precedenti e si propone l'adozione di eventuali modifiche al Corso di Studio.
  2. Il Collegio dei Corsi di Studio:
    • coordina gli strumenti di documentazione e di monitoraggio comuni ai Corsi di Studio, le procedure e i servizi che essi condividono anche al fine di una loro valutazione unitaria, interna ed esterna;
    • sorveglia che i Corsi di Studio afferenti soddisfino effettivamente i requisiti per l'Assicurazione della Qualità della formazione, e che venga prodotta regolarmente la documentazione prevista;
    • propone al Presidio della Qualità di Ateneo i Corsi di Studio accreditabili da organi esterni, nazionali o internazionali.
  3. Il Presidio della Qualità di Ateneo (descritto sinteticamente nel quadro D1)

Il Corso di Studio si avvale, ai fini della AQ, di un Gruppo di gestione AQ, presieduto dal Referente del CdS, ovvero dal Coordinatore facente funzione.
Esiste la possibilità di chiedere la partecipazione di invitati ad hoc per l'approfondimento di temi specifici.
Fa parte del Gruppo di gestione AQ anche lo studente rappresentante nel Consiglio del Collegio.
Esso è supportato da personale tecnico amministrativo competente in materia.



Quadro D3 - Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
La programmazione dei lavori per la gestione del CdS sono inquadrabili in cinque linee di attività, o processi:
  1. Progettazione del Corso di Studi e compilazione scheda SUA per l'a.a. successivo
  2. Monitoraggio e gestione operativa del CdS per l'a.a. di riferimento
  3. Gestione accademica delle carriere degli studenti
  4. Gestione Accordi e Progetti Didattici internazionali
  5. Gestione delle "non conformità"

Il dettaglio nel documento allegato.

Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative