A.A. 2011/12
Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA CHIMICA E DEI PROCESSI SOSTENIBILI
Attività formative dell'ordinamento didattico
Attività caratterizzanti
| Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
|---|---|---|---|
| Min | Max | ||
| Ingegneria chimica |
ING-IND/21 - METALLURGIA
ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI ING-IND/24 - PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA ING-IND/25 - IMPIANTI CHIMICI ING-IND/26 - TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI ING-IND/27 - CHIMICA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA |
57 | 77 |
Attività affini o integrative
| Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
|---|---|---|---|
| Min | Max | ||
| A11 |
ING-IND/08 - MACCHINE A FLUIDO
ING-IND/09 - SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE ING-IND/14 - PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE ING-IND/23 - CHIMICA FISICA APPLICATA MAT/08 - ANALISI NUMERICA |
14 | 34 |
| A12 |
ICAR/03 - INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE ING-IND/29 - INGEGNERIA DELLE MATERIE PRIME ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE SECS-S/01 - STATISTICA SECS-S/02 - STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA |
0 | 10 |
Altre attività
| Ambito disciplinare | Cfu min | Cfu max | |
|---|---|---|---|
| A scelta dello studente | A scelta dello studente | 8 | 12 |
| Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la prova finale | 16 | 30 |
| Altre attività (art. 10) | Abilità informatiche e telematiche | - | - |
| Altre attività (art. 10) | Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | - | - |
| Altre attività (art. 10) | Tirocini formativi e di orientamento | - | - |
| Altre attività (art. 10) | Ulteriori conoscenze linguistiche | - | - |
| Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - |
| Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione | Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore | Modalità e tempi di studi e consultazioni | Documentazione |
| Il profilo professionale che il CdS intende formare | Principali funzioni e competenze della figura professionale |
| Ingegnere Chimico
|
Le funzioni tipiche dei laureati magistrali in Ingegneria chimica sono quelle riguardanti l¿innovazione e lo sviluppo della produzione, la progettazione avanzata, la pianificazione, la programmazione e la gestione di sistemi complessi nell'industria di processo, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche.
Nel seguito sono illustrate le principali competenze specifiche dell'ingegnere chimico: - Sviluppare processi industriali innovativi sostenibili in termini di impatto ambientale e sicurezza. - Progettare i sistemi di controllo di processi industriali complessi. - Analizzare processi esistenti al fine di aumentarne la redditività e/o la sostenibilità. - Progettare apparecchiature industriali impiegate nell¿industria di processo. - Gestire la sicurezza e la protezione ambientale degli impianti nell¿industria di processo. - Gestire la conduzione di impianti complessi dell¿industria di processo. - Pianificare e condurre l¿esecuzione di complessi esperimenti atti a convalidare teorie e/o modelli matematici di processi chimico-fisici, apparecchiature o impianti dell¿industria di processo. |
| Codici ISTAT | |
| 2.2.1.5.1 |
Ingegneri chimici e petroliferi |
| Il percorso formativo fornirà le necessarie integrazioni di conoscenze tecnico-scientifiche e matematiche relative a metodi numerici, fluidodinamica computazionale, fenomeni di trasporto avanzati, reattoristica chimica multifase, sistemi dispersi e modellazione molecolare. Il trasferimento di energia, materia e quantità di moto in sistemi complessi interfase sarà studiato nei suoi fondamenti e applicato alla progettazione di apparecchiature di separazione e reattori chimici multifasici. Particolare attenzione sarà dedicata allo studio del comportamento di sistemi finemente dispersi quali emulsioni e sospensioni, alla fisica della turbolenza e alle sue applicazioni nell'ambito della fluidodinamica computazionale per risolvere problemi complessi dell'industria di processo. Successivamente si approfondirà lo studio del controllo dei processi estendendo la trattazione ai sistemi multi variabili e introducendo concetti di controllo avanzato. Si svilupperà la capacità di analizzare e progettare uno schema di processo strumentato, e di valutare la necessità di utilizzare sistemi avanzati in sostituzione di quelli tradizionali. Infine, queste conoscenze saranno applicate nell'esecuzione di specifiche esercitazioni di progetto.
Il percorso formativo permette poi di approfondire le conoscenze sui processi dell'industria alimentare, sui prodotti e processi biotecnologi e sui processi speciali di separazione che si applicano in questo settore; oppure, per sviluppare le capacità progettuali degli studenti, permetet di apprendere i criteri e le metodologie ingegneristiche applicabili allo sviluppo dei processi chimico-fisici sostenibili. Le esercitazioni riguarderanno l'ideazione e lo sviluppo di processi chimico-fisici innovativi. Gli allievi operando in gruppo potranno applicare le metodologie di progettazione, sviluppo e analisi di processo acquisite per risolvere problemi complessi ed eseguire una progettazione completa dell'impianto che sarà oggetto di discussione. Alcuni insegnamenti a scelta permetteranno allo studente sia di ampliare le conoscenze relative alla ingegneria chimica in senso stretto, acquisendo per esempio ulteriori competenze relative alla scelta dei materiali o all'applicazione di processi catalitici a fini ambientali e energetici, sia di diversificare la propria formazione inserendo insegnamenti relativi ad altri argomenti dal catalogo di ateneo. Alcuni insegnamenti, specie quelli di carattere progettuale in cui gli studenti devono lavorare in gruppo sotto la guida di doente e esercitatori, potranno essere tenuti completamente o parzialmente in lingua inglese. Nelal maggior parte dei corsi sarà comunque fornito materiale (testi, dispense o lucidi delel lezioni)in lingua inglese. |
| Area di apprendimento | Risultati di apprendimento attesi | Insegnamenti / attivita formative |
| Base ingegneristica |
Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenze dei metodi numerici per la risoluzione dei problemi ingegneristici: -approssimazione di dati e funzioni; -risoluzione di sistemi di equazioni non lineari; -risoluzione di equazioni differenziali ordinarie; -risoluzione di equazioni differenziali alle derivate parziali. Approfondimento delle conoscenze relativa alla meccanica strutturale ed alle macchine termiche, di interesse per l'ingegnere chimico. Gli strumenti didattici comprendono esercitazioni con attività individuali o in gruppo, con impiego di libri di testo, dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e attrezzature di laboratorio. Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di risolvere analiticamente o numericamente problemi complessi, anche alle derivate parziali. Capacità di fare valutazioni di resistenza strutturale di componenti, anche finalizzate ad analisi di rischio, e di analizzare gli aspetti energetici dei processi. Gli strumenti didattici comprendono esercitazioni con attività individuali o in gruppo, con impiego di libri di testo, dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e attrezzature di laboratorio. Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio. |
Calcolo numerico - MAT/08 (8 cfu)
Costruzione di apparecchiature per l'industria chimica - ING-IND/14 (6 cfu) Macchine a fluido - ING-IND/08 (8 cfu) Processi e tecnologie dell'industria alimentare - ING-IND/24 (4 cfu) |
| Ingegneria chimica |
Conoscenza e capacità di comprensione I laureati magistrali dovranno acquisire un¿approfondita conoscenza e comprensione dei fondamenti scientifici e delle metodologie caratteristiche dell¿ingegneria chimica, in particolare quelle impiegate nell¿analisi e nello sviluppo dei processi industriali. Dovranno quindi conoscere: - I modelli matematici comunemente utilizzati per rappresentare sistemi e processi chimico-fisici. - Le metodologie e i criteri da impiegare nella formulazione di modelli matematici innovativi adatti a risolvere specifici problemi complessi. - I fondamenti scientifici e metodologici per l¿analisi e lo sviluppo di processi chimici sostenibili. - I fondamenti scientifici e metodologici per progettare e controllare processi chimici. - Metodi e procedure da applicare per la conduzione di impianti dell¿industria di processo. Gli strumenti didattici comprendono esercitazioni con attività individuali o in gruppo, con impiego di libri di testo, dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e attrezzature di laboratorio. Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Il laureato magistrale dovrà applicare le competenze che ha acquisito allo scopo di: - Valutare criticamente i modelli e in modo da identificarne i loro limiti e campo di applicazione. - Selezionare i modelli e i metodi più adeguati ed eventualmente introdurre nuovi modelli o metodi per formulare e risolvere specifici problemi complessi. - Applicare le conoscenze scientifiche e metodologiche alla analisi e allo sviluppo di processi chimici sostenibili. - Applicare le conoscenze scientifiche e metodologiche alla progettazione, al controllo e alla conduzione di impianti dell¿industria di processo. Gli strumenti didattici comprendono esercitazioni con attività individuali o in gruppo, con impiego di libri di testo, dispense didattiche in lingua italiana e inglese, software dedicato e attrezzature di laboratorio. Le capacità applicative vengono accertate attraverso prove scritte e orali e presentazioni delle applicazioni svolte, anche con discussione della documentazione preparata dagli studenti contenente i risultati ottenuti da calcoli, software e prove di laboratorio. |
Chimica industriale e simulazione di processo - ING-IND/27 (5 cfu)
Chimica industriale e simulazione di processo - ING-IND/26 (3 cfu) Fenomeni di trasporto e Fluidodinamica computazionale - Fenomeni di trasporto - ING-IND/24 (5 cfu) Fenomeni di trasporto e Fluidodinamica computazionale - Fluidodinamica computazionale - ING-IND/26 (5 cfu) Fondamenti di sviluppo dei processi chimici - ING-IND/26 (8 cfu) Impianti chimici - ING-IND/25 (8 cfu) Modulo di orientamento - *** N/A *** (12 cfu) Modulo di orientamento - *** N/A *** (8 cfu) Reattori chimici ed elettrochimici - ING-IND/24 (8 cfu) |
| Crediti liberi | ||
| Tesi |
Tesi - *** N/A *** (16 cfu)
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| Autonomia di giudizio |
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Il Laureato Magistrale in Ingegneria Chimica sviluppa la sua autonomia di giudizio applicando le teorie e metodologie caratteristiche dell¿ingegneria chimica alla risoluzione di problemi complessi nell¿ambito dell¿industria di processo. Gli insegnamenti di carattere applicativo, in particolare quelli di progettazione e sviluppo, abbinano alla formazione teorica esempi applicativi e coinvolgono gli allievi individualmente e in gruppo nella risoluzione di specifici problemi che riguardano l¿analisi, il controllo o lo sviluppo di processi innovativi sostenibili.
L'autonomia di giudizio viene acquisita attraverso il lavoro di studio personale o la discussione in attività di gruppo, la predisposizione di relazioni su problemi specifici, anche partendo da informazioni limitate o incomplete, e la preparazione della dissertazione finale. Il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti viene verificato nelle singole prove d'esame e nella prova finale. |
| Abilità comunicative |
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Il laureato magistrale in ingegneria chimica è in grado di interagire con persone di aree culturali aventi competenze tecniche e scientifiche diverse al fine di ottimizzare l¿efficacia delle attività svolte da un gruppo di lavoro. Il laureato è in grado di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale informazioni idee e soluzioni ad un elevato livello di conoscenza e competenza. Durante il percorso formativo, lo studente viene stimolato ad esprimere la propria attitudine ad assumere ruoli di responsabilità nei quali le informazioni organizzative o tecniche vengono comunicate con chiarezza e determinazione. In particolare, la capacità di comunicare in modo chiaro e puntuale le conclusioni ottenute su temi specifici viene stimolata dalla richiesta di redigere relazioni tecniche, tramite attività formative che prevedono laboratori ed esercitazioni individuali o di gruppo, dalle discussioni in aula nel corso delle lezioni e dalle modalità di verifica delle prove d¿esame, in cui in genere si predilige la forma orale. Inoltre, lo studente può affinare le proprie abilità comunicative svolgendo la prova finale in collaborazione con entità esterne nazionali o internazionali.
Il percorso formativo promuove l¿attitudine a lavorare in un quadro internazionale attraverso attività e documentazione in lingua inglese, oppure svolgendo all¿estero periodi di studio o percorsi di doppia laurea organizzati dall¿ateneo sulla base di accordi internazionali. La discussione della prova finale (tesi) rappresenta il momento conclusivo del percorso formativo in cui lo studente esprime, insieme alle proprie competenze, le proprie abilità di comunicazione. |
| Capacità di apprendimento |
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Il percorso formativo offerto permette allo studente di sviluppate quelle capacità di apprendimento che consentono di approfondire ed estendere in modo autonomo le proprie conoscenze. La disponibilità di materiale di diverso tipo (libri e monografie, software, materiale multimediale, accesso alle risorse on-line presso laboratori informatici e connessioni wireless indirizzati nel dominio dell'ateneo) consente allo studente di reperire facilmente informazioni. In questo modo lo studente è in grado di tenersi aggiornato sull¿evoluzione dei metodi, delle tecnologie, delle normative, delle tecniche e degli strumenti di studio, di analisi e di progetto, in particolare nel settore dell'ingegneria elettrica.
Il percorso formativo permette al laureato di acquisire i fondamenti scientifici e metodologici necessari per proseguire la formazione tecnica e scientifica a livello superiore (scuola di dottorato o master post-laurea) o per inserirsi proficuamente in percorsi di formazione continua. Le capacità di apprendimento vengono verificate durante le prove d¿esame, ed in particolare nella prova finale svolta su temi che richiedono un approfondimento delle conoscenze rispetto ai contenuti degli esami. |
| Area di apprendimento | 1° anno | 2° anno | ||||||
| 1° P.D. | 2° P.D. | 1° P.D. | 2° P.D. | |||||
| Base ingegneristica |
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| Ingegneria chimica |
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| Tesi |
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A.Acc. 2011/12
nella visualizzazione per anno accademico vengono mostrati gli insegnamenti previsti per il dato anno accademico
(esempio gli insegnamenti del 2 anno dell'anno 2011/2012
sono quelli previsti per gli studenti immatricolati nell'anno accademico 2010/2011)
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INGEGNERIA I |
Orientamenti:
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Caso 1: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni), ma NON è concesso sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento Caso 2: la videoregistrazione sarà effettuata nell’a.a. in corso e pertanto NON sarà possibile sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento; le videolezioni saranno disponibili nel corso dell'anno Caso 3: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni) e l’esame può essere sostenuto prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento
| Frequenza lezioni | |
| Sessioni esami di profitto | |
| Sessioni esami di laurea | |
| Orario delle lezioni |

| Descrizione link: Sito web del Politecnico di Torino Link inserito: http://www.polito.it/ateneo/organizzazione |
Il Collegio dei Corsi di Studio è l'organo preposto all'organizzazione, gestione, coordinamento e armonizzazione dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a esso affidati su indicazione del Senato Accademico. Il suo Consiglio e' costituito da tutti i docenti strutturati interni ovvero di altre università afferenti a un Dipartimento interateneo, titolari di insegnamenti dei Corsi di Studio, secondo quanto stabilito dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi. Il Coordinatore del Collegio è eletto dal Consiglio del Collegio scegliendolo al suo interno tra i professori di ruolo e i ricercatori a tempo indeterminato.
Il Referente del Corso di Studio cura il funzionamento e assicura la qualità dei corsi. Egli è anche latore delle istanze culturali e delle proposte avanzate dal Dipartimento al quale i Corsi di Studio sono attribuiti. A tale scopo, il Referente può avvalersi del confronto diretto con i docenti strutturati interni titolari di insegnamenti di ciascun Corso di Studio, riuniti nel Consiglio del/i Corso/i di Studio. Il Senato Accademico individua il numero dei Referenti e il/i Corso/i di Studio di cui sono responsabili. Il Senato può deliberare che il Coordinatore di un Collegio ricopra anche il ruolo di Referente di ogni Corso di Studio afferente al Collegio. Il Referente è eletto dai membri effettivi del Collegio scelto tra una rosa di nominativi proposti dal Dipartimento di riferimento. Le attività e modalità di funzionamento sono disciplinate dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi.
Per quanto riguarda specificamente l'organizzazione e le responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio, come stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo per i Corsi istituiti in applicazione del D.M. 270/04, nell'Ateneo è prevista una struttura a supporto del processo di Assicurazione interna della Qualità dei Corsi di Studio al fine di sviluppare adeguate procedure per rilevare e tenere sotto controllo i risultati delle attività formative e dei servizi offerti, con l'ulteriore obiettivo di realizzare un sistema di supporto all'accreditamento.
Tale struttura si articola in tre livelli: