A.A. 2011/12
Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA DEI MATERIALI
Negli ultimi decenni l¿utilizzo di materiali innovativi nella produzione di manufatti e dispositivi di largo utilizzo quotidiano ha rivoluzionato a più riprese lo stile di vita delle popolazioni dei paesi tecnologicamente avanzati.
A tale proposito basti pensare all¿impatto che ha avuto sulla società l¿utilizzo esteso delle materie plastiche dopo la seconda guerra mondiale e, nella seconda metà del secolo scorso, lo sviluppo dell¿elettronica in ogni settore della società. Tale trend sembra destinato a riproporsi nel futuro immediato in misura ancora più accelerata con lo sviluppo dei nano-materiali e delle nano-tecnologie. L¿adozione di materiali strutturali diversi dai tradizionali materiali metallici (ovvero materiali polimerici, compositi ecc.) e la costante innovazione nel settore dei materiali funzionali per applicazioni nei campi dell¿elettronica e dell¿energia ha evidenziato nel secolo scorso la necessità di disporre di figure professionali in grado sia di sviluppare materiali innovativi sia di sfruttare questi ultimi nella progettazione ingegneristica. In questo contesto è nata l¿Ingegneria dei Materiali, che si è posta fin dall¿inizio come una disciplina autonoma. Essa infatti non solo integra le conoscenze sui materiali e sul loro utilizzo nella progettazione proprie delle discipline tradizionali (Chimica, Fisica, Calcolo ingegneristico), ma affronta la tematica con un approccio originale. Tale approccio, proposto inizialmente all¿Università di Cambridge, è basato sulla definizione quantitativa dell¿indice di merito dei vari materiali (ovvero della loro capacità prestazionale) che è valutato in relazione all¿impiego specifico e a tutte le proprietà (meccaniche, termiche, fisiche, sensibilità ai processi di degradazione/corrosione e possibilità di riciclaggio). Presso le Università più prestigiose del mondo sono da tempo attivi corsi di Bachelor, Master e PhD in Scienza e Ingegneria dei Materiali: MIT (Materials Science and Engineering) EPFL (Science et Génie des Matériaux) Cambridge (Mechanics, Materials and Design ; Materials Science) Imperial College (Materials Science and Engineering; Aerospace Materials; Materials and Nuclear Engineering; Biomaterials and Tissue Engineering) Oxford ¿ Faculty of Materials (Materials Science) University of Tokyo (Biomaterials; Ecomaterials; Nanomaterials; Materials Engineering) Technische Universitat Munchen (Advanced Materials Science) Université Joseph Fourier (Ingénieur de Polytech'Grenoble spécialité Materaux ; Ecole Doctorale Matériaux et Génie des Procédés) University of Toronto (Materials Science & Engineering) The University of South Wales ¿ Sidney (School of Materials Science and Engineering) Tsingua University ¿ Beijing (Material Science and Engineering) In Italia la prima laurea in Ingegneria dei Materiali é stata istituita presso l¿Università di Trento nel 1983, successivamente il corso di laurea è stato attivato negli Atenei delle principali città Italiane. Presso il Politecnico di Torino il corso di laurea è stato istituito nell¿anno accademico 1991-92. La rilevanza strategica di questa disciplina ha trovato un riconoscimento nei programmi di ricerca finanziati dalla Comunità Europea negli ultimi venti anni: Fourth Framework Programme (1994-1998): Industrial and Materials Technologies (BRITE/EURAM) Fifth Framework Programme (1998-2002): Competitive and sustainable growth (GROWTH) Sixth Framework Programme (2002-2006): Nanotechnologies and nano-sciences, knowledge-based multifunctional materials and new production processes and devices (NMP) Seventh Framework Programme (2007-2013): Nanosciences, nanotechnologies, materials & new production technologies (NMP) |
Attività formative dell'ordinamento didattico
Attività caratterizzanti
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
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Min | Max | ||
Discipline dell'ingegneria |
CHIM/07 - FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE
ING-IND/21 - METALLURGIA ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI |
53 | 73 |
Discipline fisiche e chimiche |
FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA
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8 | 22 |
Attività affini o integrative
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
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Min | Max | ||
Attività formative affini o integrative |
ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE
ING-IND/23 - CHIMICA FISICA APPLICATA ING-IND/34 - BIOINGEGNERIA INDUSTRIALE MAT/03 - GEOMETRIA MAT/05 - ANALISI MATEMATICA MAT/06 - PROBABILITÀ E STATISTICA MATEMATICA MAT/08 - ANALISI NUMERICA |
12 | 18 |
Altre attività
Ambito disciplinare | Cfu min | Cfu max | |
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A scelta dello studente | A scelta dello studente | 14 | 14 |
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la prova finale | 16 | 30 |
Altre attività (art. 10) | Abilità informatiche e telematiche | - | - |
Altre attività (art. 10) | Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | 3 | 3 |
Altre attività (art. 10) | Tirocini formativi e di orientamento | - | - |
Altre attività (art. 10) | Ulteriori conoscenze linguistiche | - | - |
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - |
Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione | Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore | Modalità e tempi di studi e consultazioni | Documentazione |
Il profilo professionale che il CdS intende formare | Principali funzioni e competenze della figura professionale |
Codici ISTAT | |
2.2.1.2.1 |
Ingegneri metallurgici |
Il percorso didattico prevede un primo anno sostanzialmente unitario, nel corso del quale vengono approfondite le conoscenze di struttura della materia, di scienza dei materiali e dei fenomeni di interfaccia e di superficie. Durante il primo anno sono inoltre approfondite le conoscenze su tecnologie di produzione e caratteristiche di materiali tradizionalmente utilizzati per le realizzazioni ingegneristiche (metallici, polimerici) e sono trattati in modo esteso i materiali compositi. Durante il secondo anno sono oggetto di studio i materiali per applicazioni biomediche, i materiali nano-strutturati e le tecniche di studio delle superfici. Durante il secondo anno è inoltre offerta la possibilità, operando scelte in relazione a interessi ed inclinazioni individuali, di approfondire la conoscenza su materiali per specifiche applicazioni oppure perfezionare la preparazione su altri aspetti dell'ingegneria dei materiali quali: l'uso di strumenti di modellazione e di tecniche avanzate di caratterizzazione, il riciclo dei materiali, l'utilizzo di materiali e dispositivi nell'ambito della tutela dell'ambiente. Completano l'offerta formativa corsi a scelta libera e la prova finale. Il corso di laurea magistrale è vocato alla forte integrazione con le industrie in ambito territoriale, nazionale ed europeo, nonché agli scambi culturali con altre istituzioni universitarie Europee ed extra-Europee. A tale scopo si perseguono accordi con altre Università rivolti ad offrire la possibilità di trascorrere un semestre di studio all'estero o di conseguire un doppio titolo di studio.
Gli ambiti formativi tipici sono quelli dell'innovazione, dello sviluppo, della progettazione, della qualificazione dei materiali e della programmazione e gestione di sistemi complessi. |
Area di apprendimento | Risultati di apprendimento attesi | Insegnamenti / attivita formative |
Discipline fisiche e chimiche |
Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza approfondita degli aspetti teorico-scientifici sia della matematica, sia della fisica e della chimica degli stati condensati. Conoscenza degli strumenti della chimica-fisica e della meccanica quantistica e del loro utilizzo per correlare microstruttura e proprietà della materia. Conoscenza della proprietà delle interfacce e delle tecniche di indagine delle medesime. Conoscenza dei metodi di caratterizzazione e funzionalizzazione delle superfici. Tali conoscenze saranno acquisite tramite la frequenza a lezioni, esercitazioni di calcolo e di laboratorio impartite nell'ambito degli specifici insegnamenti; la preparzione sarà verificata mediante esami individuali scritti ed orali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di progettare le proprietà dei materiali partendo dalle strutture atomiche e molecolari che li compongono. Tali capacità saranno verificate mediante esami scritti ed orali. |
Chimica fisica dei sistemi eterogenei - ING-IND/23 (6 cfu)
Ingegneria dei materiali - ING-IND/22 (10 cfu) Struttura della materia - FIS/03 (10 cfu) |
Discipline dell'Ingegneria dei Materiali |
Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza di materiali avanzati (polimerici, metallici, ceramici, compositi e nanostrutturati) in termini di microstruttura, proprietà e principi dei metodi di produzione. Conoscenza delle tecnologie industriali di fabbricazione dei materiali e loro trasformazione in manufatti. Conoscenza delle problematiche legate all'utilizzo di materiali,strutturali e funzionali) in settori strategici (energia, elettronica, tutela dell'ambiente, biomedico). Conoscenza dei metodi matematici e dei modelli fisici di simulazione e previsione del comportamento dei materiali. Conoscenza delle problematiche concernenti il degrado (usura, frattura ecc.) dei materiali ed il loro riciclaggio. Conoscenza dell'impatto ambientale degli impianti industriali di produzione di materiali e di loro trasformazione in manufatti. Tali conoscenze saranno acquisite tramite la frequenza a lezioni, esercitazioni di calcolo e di laboratorio impartite nell'ambito degli specifici insegnamenti; la preparzione sarà verificata mediante esami individuali scritti ed orali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Padronanza del metodo scientifico di indagine e delle strumentazioni di laboratorio. Capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi di Ingegneria dei Materiali. Capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi. Tali capacità saranno verificate mediante esami scritti ed orali. |
Biomateriali e materiali nanostrutturati - ING-IND/34 (6 cfu)
Ceramici avanzati - ING-IND/22 (6 cfu) Chimica, fisica e ingegneria delle superfici - CHIM/07 (2 cfu) Impianti metallurgici - ING-IND/21 (8 cfu) Polimeri avanzati, degradazione e riciclo dei polimeri - ING-IND/22 (8 cfu) Scienza e tecnologia dei materiali compositi - ING-IND/22 (10 cfu) Tecnologia dei materiali polimerici - ING-IND/22 (8 cfu) Tecnologie di formatura - ING-IND/21 (6 cfu) |
Tesi |
Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenze di contesto e capacità trasversali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Attitudine ad operare in team multi-disciplinari che richiedono anche competenze linguistiche. Capacità organizzativa ed etica professionale. |
Tesi - *** N/A *** (16 cfu)
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Crediti liberi |
Autonomia di giudizio |
Consapevolezza della rilevanza della scelta e del corretto utilizzo dei materiali e delle loro tecnologie di trasformazione nel contesto delle attività produttive. Acquisizione di principi etici professionali basati sulla capacità di valutazione delle implicazioni economiche, commerciali e sociali dell¿adozione di materiali e tecnologie innovative. Capacità di valutare i fattori di rischio connessi con la gestione di impianti e sistemi complessi. L'autonomia di giudizio viene contestualizzata richiedendo agli studenti di sviluppare un'attitudine al "problem solving" attraverso esercitazioni, attività progettuali e la gestione del progetto connesso alla Prova Finale. L'autonomia di giudizio e la capacità di affrontare con atteggiamento critico le problematiche sopra menzionate è verificata tramite la valutazione delle relazioni scritte prodotte nell'ambito delle esercitazioni e della tesi di laurea. |
Abilità comunicative |
Capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi operando in team multi-disciplinari.
Attitudine a lavorare in un contesto internazionale. Le attivita' di studio ed esercitazione sono svolte tipicamente in gruppo, favorendo l'attitudine dello studente al "team working" quale pre-requisito formativo per la sua futura attività professionale. La capacità di operare in modo autonomo (ideando e pianificando la propria attività ai fine della gestione di apparecchiature e sistemi) ancorché la capacità di operare in collaborazione con altri soggetti è verificata nell'ambito delle attività di esercitazione e di laboratorio previste dai singoli insegnamenti e della Prova Finale. I riscontri dell'eventuale partecipazione al progetto erasmus costituiscono un valido strumento per verificare la capacità di svolgere la propria attività in un contesto internazionale. |
Capacità di apprendimento |
Tra gli obbiettivi del corso di studio ricade l'acquisizione da parte degli studenti di strumenti adeguati per permettere un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze anche dopo la conclusione del proprio percorso di studi.
Acquisire i fondamenti scientifici e metodologici richiesti per proseguire gli studi ad un livello superiore (quale ad esempio il Dottorato di Ricerca). L'acquisizione degli strumenti necessari per aggiornare le proprie conoscenze in modo autonomo e sulla base della letteratura scientifica è verificata nell'ambito della Prova Finale. |
Area di apprendimento | 1° anno | 2° anno | ||||||
1° P.D. | 2° P.D. | 1° P.D. | 2° P.D. | |||||
Discipline fisiche e chimiche |
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Discipline dell'Ingegneria dei Materiali |
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Tesi |
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A.Acc. 2011/12
nella visualizzazione per anno accademico vengono mostrati gli insegnamenti previsti per il dato anno accademico
(esempio gli insegnamenti del 2 anno dell'anno 2011/2012
sono quelli previsti per gli studenti immatricolati nell'anno accademico 2010/2011)
INGEGNERIA I |
Orientamenti:
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Caso 1: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni), ma NON è concesso sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento Caso 2: la videoregistrazione sarà effettuata nell’a.a. in corso e pertanto NON sarà possibile sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento; le videolezioni saranno disponibili nel corso dell'anno Caso 3: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni) e l’esame può essere sostenuto prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento
Frequenza lezioni | |
Sessioni esami di profitto | |
Sessioni esami di laurea | |
Orario delle lezioni |
Claudio Francesco Badini | Mario Rosso |
Donato Firrao | Nunzio Russo |
Alberto Frache | Milena Salvo |
Giovanni Maizza | Marco Sangermano |
Francesco Marino | Daniele Ugues |
Massimo Rossetto | Enrica Verne' |
Fausto Rossi |
Descrizione link: Sito web del Politecnico di Torino Link inserito: http://www.polito.it/ateneo/organizzazione |
Il Collegio dei Corsi di Studio è l'organo preposto all'organizzazione, gestione, coordinamento e armonizzazione dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a esso affidati su indicazione del Senato Accademico. Il suo Consiglio e' costituito da tutti i docenti strutturati interni ovvero di altre università afferenti a un Dipartimento interateneo, titolari di insegnamenti dei Corsi di Studio, secondo quanto stabilito dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi. Il Coordinatore del Collegio è eletto dal Consiglio del Collegio scegliendolo al suo interno tra i professori di ruolo e i ricercatori a tempo indeterminato.
Il Referente del Corso di Studio cura il funzionamento e assicura la qualità dei corsi. Egli è anche latore delle istanze culturali e delle proposte avanzate dal Dipartimento al quale i Corsi di Studio sono attribuiti. A tale scopo, il Referente può avvalersi del confronto diretto con i docenti strutturati interni titolari di insegnamenti di ciascun Corso di Studio, riuniti nel Consiglio del/i Corso/i di Studio. Il Senato Accademico individua il numero dei Referenti e il/i Corso/i di Studio di cui sono responsabili. Il Senato può deliberare che il Coordinatore di un Collegio ricopra anche il ruolo di Referente di ogni Corso di Studio afferente al Collegio. Il Referente è eletto dai membri effettivi del Collegio scelto tra una rosa di nominativi proposti dal Dipartimento di riferimento. Le attività e modalità di funzionamento sono disciplinate dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi.
Per quanto riguarda specificamente l'organizzazione e le responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio, come stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo per i Corsi istituiti in applicazione del D.M. 270/04, nell'Ateneo è prevista una struttura a supporto del processo di Assicurazione interna della Qualità dei Corsi di Studio al fine di sviluppare adeguate procedure per rilevare e tenere sotto controllo i risultati delle attività formative e dei servizi offerti, con l'ulteriore obiettivo di realizzare un sistema di supporto all'accreditamento.
Tale struttura si articola in tre livelli: