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Elenco notifiche



Qualità della formazione


A.A. 2011/12
Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA DEI MATERIALI



Università: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Ingegneria Chimica e dei Materiali
Dipartimento: DISAT
Classe: LM-53 - SCIENZA E INGEGNERIA DEI MATERIALI
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Lingua in cui si tiene il corso:
Indirizzo internet del corso: https://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.offerta_formativa.corsi?p_sdu_cds=32:32&p_a_acc=2012&p_header=N&p_lang=IT&p_tipo_cds=Z
Tasse: https://didattica.polito.it/tasse_riduzioni
Modalità di svolgimento: Corso di studio convenzionale
Il Corso di Studio in breve
Negli ultimi decenni l¿utilizzo di materiali innovativi nella produzione di manufatti e dispositivi di largo utilizzo quotidiano ha rivoluzionato a più riprese lo stile di vita delle popolazioni dei paesi tecnologicamente avanzati.
A tale proposito basti pensare all¿impatto che ha avuto sulla società l¿utilizzo esteso delle materie plastiche dopo la seconda guerra mondiale e, nella seconda metà del secolo scorso, lo sviluppo dell¿elettronica in ogni settore della società. Tale trend sembra destinato a riproporsi nel futuro immediato in misura ancora più accelerata con lo sviluppo dei nano-materiali e delle nano-tecnologie.
L¿adozione di materiali strutturali diversi dai tradizionali materiali metallici (ovvero materiali polimerici, compositi ecc.) e la costante innovazione nel settore dei materiali funzionali per applicazioni nei campi dell¿elettronica e dell¿energia ha evidenziato nel secolo scorso la necessità di disporre di figure professionali in grado sia di sviluppare materiali innovativi sia di sfruttare questi ultimi nella progettazione ingegneristica.
In questo contesto è nata l¿Ingegneria dei Materiali, che si è posta fin dall¿inizio come una disciplina autonoma. Essa infatti non solo integra le conoscenze sui materiali e sul loro utilizzo nella progettazione proprie delle discipline tradizionali (Chimica, Fisica, Calcolo ingegneristico), ma affronta la tematica con un approccio originale. Tale approccio, proposto inizialmente all¿Università di Cambridge, è basato sulla definizione quantitativa dell¿indice di merito dei vari materiali (ovvero della loro capacità prestazionale) che è valutato in relazione all¿impiego specifico e a tutte le proprietà (meccaniche, termiche, fisiche, sensibilità ai processi di degradazione/corrosione e possibilità di riciclaggio).
Presso le Università più prestigiose del mondo sono da tempo attivi corsi di Bachelor, Master e PhD in Scienza e Ingegneria dei Materiali:
 MIT (Materials Science and Engineering)
 EPFL (Science et Génie des Matériaux)
 Cambridge (Mechanics, Materials and Design ; Materials Science)
 Imperial College (Materials Science and Engineering; Aerospace Materials; Materials and Nuclear Engineering; Biomaterials and Tissue Engineering)
 Oxford ¿ Faculty of Materials (Materials Science)
 University of Tokyo (Biomaterials; Ecomaterials; Nanomaterials; Materials Engineering)
 Technische Universitat Munchen (Advanced Materials Science)
 Université Joseph Fourier (Ingénieur de Polytech'Grenoble spécialité Materaux ; Ecole Doctorale Matériaux et Génie des Procédés)
 University of Toronto (Materials Science & Engineering)
 The University of South Wales ¿ Sidney (School of Materials Science and Engineering)
 Tsingua University ¿ Beijing (Material Science and Engineering)
In Italia la prima laurea in Ingegneria dei Materiali é stata istituita presso l¿Università di Trento nel 1983, successivamente il corso di laurea è stato attivato negli Atenei delle principali città Italiane. Presso il Politecnico di Torino il corso di laurea è stato istituito nell¿anno accademico 1991-92.
La rilevanza strategica di questa disciplina ha trovato un riconoscimento nei programmi di ricerca finanziati dalla Comunità Europea negli ultimi venti anni:
 Fourth Framework Programme (1994-1998): Industrial and Materials Technologies (BRITE/EURAM)
 Fifth Framework Programme (1998-2002): Competitive and sustainable growth (GROWTH)
 Sixth Framework Programme (2002-2006): Nanotechnologies and nano-sciences, knowledge-based multifunctional materials and new production processes and devices (NMP)
 Seventh Framework Programme (2007-2013): Nanosciences, nanotechnologies, materials & new production technologies (NMP)

Obiettivi formativi qualificanti

Attività formative dell'ordinamento didattico


Attività caratterizzanti

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Discipline dell'ingegneria CHIM/07 - FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE
ING-IND/21 - METALLURGIA
ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
53 73
Discipline fisiche e chimiche FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA
8 22

Attività affini o integrative

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Attività formative affini o integrative ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE
ING-IND/23 - CHIMICA FISICA APPLICATA
ING-IND/34 - BIOINGEGNERIA INDUSTRIALE
MAT/03 - GEOMETRIA
MAT/05 - ANALISI MATEMATICA
MAT/06 - PROBABILITÀ E STATISTICA MATEMATICA
MAT/08 - ANALISI NUMERICA
12 18

Altre attività

Ambito disciplinare Cfu min Cfu max
A scelta dello studente A scelta dello studente 14 14
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera Per la prova finale 16 30
Altre attività (art. 10) Abilità informatiche e telematiche - -
Altre attività (art. 10) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro 3 3
Altre attività (art. 10) Tirocini formativi e di orientamento - -
Altre attività (art. 10) Ulteriori conoscenze linguistiche - -
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - -
Esporta Excel Attività formative
Sezione A - Obiettivi della Formazione



Quadro A1 - Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale, della produzione di beni e servizi, delle professioni

Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore Modalità e tempi di studi e consultazioni Documentazione

Quadro A2a - Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Il profilo professionale che il CdS intende formare Principali funzioni e competenze della figura professionale


Quadro A2b - Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)

Codici ISTAT
2.2.1.2.1 
Ingegneri metallurgici 



Quadro A4a - Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo
Il percorso didattico prevede un primo anno sostanzialmente unitario, nel corso del quale vengono approfondite le conoscenze di struttura della materia, di scienza dei materiali e dei fenomeni di interfaccia e di superficie. Durante il primo anno sono inoltre approfondite le conoscenze su tecnologie di produzione e caratteristiche di materiali tradizionalmente utilizzati per le realizzazioni ingegneristiche (metallici, polimerici) e sono trattati in modo esteso i materiali compositi. Durante il secondo anno sono oggetto di studio i materiali per applicazioni biomediche, i materiali nano-strutturati e le tecniche di studio delle superfici. Durante il secondo anno è inoltre offerta la possibilità, operando scelte in relazione a interessi ed inclinazioni individuali, di approfondire la conoscenza su materiali per specifiche applicazioni oppure perfezionare la preparazione su altri aspetti dell'ingegneria dei materiali quali: l'uso di strumenti di modellazione e di tecniche avanzate di caratterizzazione, il riciclo dei materiali, l'utilizzo di materiali e dispositivi nell'ambito della tutela dell'ambiente. Completano l'offerta formativa corsi a scelta libera e la prova finale. Il corso di laurea magistrale è vocato alla forte integrazione con le industrie in ambito territoriale, nazionale ed europeo, nonché agli scambi culturali con altre istituzioni universitarie Europee ed extra-Europee. A tale scopo si perseguono accordi con altre Università rivolti ad offrire la possibilità di trascorrere un semestre di studio all'estero o di conseguire un doppio titolo di studio.
Gli ambiti formativi tipici sono quelli dell'innovazione, dello sviluppo, della progettazione, della qualificazione dei materiali e della programmazione e gestione di sistemi complessi.



Quadro A4b - Risultati di apprendimento attesi

Area di apprendimento Risultati di apprendimento attesi Insegnamenti / attivita formative
Discipline fisiche e chimiche   Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza approfondita degli aspetti teorico-scientifici sia della matematica, sia della fisica e della chimica degli stati condensati. Conoscenza degli strumenti della chimica-fisica e della meccanica quantistica e del loro utilizzo per correlare microstruttura e proprietà della materia. Conoscenza della proprietà delle interfacce e delle tecniche di indagine delle medesime. Conoscenza dei metodi di caratterizzazione e funzionalizzazione delle superfici.
Tali conoscenze saranno acquisite tramite la frequenza a lezioni, esercitazioni di calcolo e di laboratorio impartite nell'ambito degli specifici insegnamenti; la preparzione sarà verificata mediante esami individuali scritti ed orali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di progettare le proprietà dei materiali partendo dalle strutture atomiche e molecolari che li compongono.
Tali capacità saranno verificate mediante esami scritti ed orali.
 
Chimica fisica dei sistemi eterogenei - ING-IND/23 (6 cfu)
Ingegneria dei materiali - ING-IND/22 (10 cfu)
Struttura della materia - FIS/03 (10 cfu)
 
Discipline dell'Ingegneria dei Materiali   Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza di materiali avanzati (polimerici, metallici, ceramici, compositi e nanostrutturati) in termini di microstruttura, proprietà e principi dei metodi di produzione. Conoscenza delle tecnologie industriali di fabbricazione dei materiali e loro trasformazione in manufatti. Conoscenza delle problematiche legate all'utilizzo di materiali,strutturali e funzionali) in settori strategici (energia, elettronica, tutela dell'ambiente, biomedico). Conoscenza dei metodi matematici e dei modelli fisici di simulazione e previsione del comportamento dei materiali. Conoscenza delle problematiche concernenti il degrado (usura, frattura ecc.) dei materiali ed il loro riciclaggio.
Conoscenza dell'impatto ambientale degli impianti industriali di produzione di materiali e di loro trasformazione in manufatti.
Tali conoscenze saranno acquisite tramite la frequenza a lezioni, esercitazioni di calcolo e di laboratorio impartite nell'ambito degli specifici insegnamenti; la preparzione sarà verificata mediante esami individuali scritti ed orali.


Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Padronanza del metodo scientifico di indagine e delle strumentazioni di laboratorio.
Capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi di Ingegneria dei Materiali.
Capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi.
Tali capacità saranno verificate mediante esami scritti ed orali.

 
Biomateriali e materiali nanostrutturati - ING-IND/34 (6 cfu)
Ceramici avanzati - ING-IND/22 (6 cfu)
Chimica, fisica e ingegneria delle superfici - CHIM/07 (2 cfu)
Impianti metallurgici - ING-IND/21 (8 cfu)
Polimeri avanzati, degradazione e riciclo dei polimeri - ING-IND/22 (8 cfu)
Scienza e tecnologia dei materiali compositi - ING-IND/22 (10 cfu)
Tecnologia dei materiali polimerici - ING-IND/22 (8 cfu)
Tecnologie di formatura - ING-IND/21 (6 cfu)
 
Tesi   Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenze di contesto e capacità trasversali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Attitudine ad operare in team multi-disciplinari che richiedono anche competenze linguistiche.
Capacità organizzativa ed etica professionale.

 
Tesi - *** N/A *** (16 cfu)
 
Crediti liberi      

Quadro A4c - Risultati di apprendimento attesi (trasversali)
Autonomia di giudizio
Consapevolezza della rilevanza della scelta e del corretto utilizzo dei materiali e delle loro tecnologie di trasformazione nel contesto delle attività produttive. Acquisizione di principi etici professionali basati sulla capacità di valutazione delle implicazioni economiche, commerciali e sociali dell¿adozione di materiali e tecnologie innovative. Capacità di valutare i fattori di rischio connessi con la gestione di impianti e sistemi complessi. L'autonomia di giudizio viene contestualizzata richiedendo agli studenti di sviluppare un'attitudine al "problem solving" attraverso esercitazioni, attività progettuali e la gestione del progetto connesso alla Prova Finale. L'autonomia di giudizio e la capacità di affrontare con atteggiamento critico le problematiche sopra menzionate è verificata tramite la valutazione delle relazioni scritte prodotte nell'ambito delle esercitazioni e della tesi di laurea.
Abilità comunicative
Capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi operando in team multi-disciplinari.
Attitudine a lavorare in un contesto internazionale.
Le attivita' di studio ed esercitazione sono svolte tipicamente in gruppo, favorendo l'attitudine dello studente al "team working" quale pre-requisito formativo per la sua futura attività professionale.
La capacità di operare in modo autonomo (ideando e pianificando la propria attività ai fine della gestione di apparecchiature e sistemi) ancorché la capacità di operare in collaborazione con altri soggetti è verificata nell'ambito delle attività di esercitazione e di laboratorio previste dai singoli insegnamenti e della Prova Finale. I riscontri dell'eventuale partecipazione al progetto erasmus costituiscono un valido strumento per verificare la capacità di svolgere la propria attività in un contesto internazionale.
Capacità di apprendimento
Tra gli obbiettivi del corso di studio ricade l'acquisizione da parte degli studenti di strumenti adeguati per permettere un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze anche dopo la conclusione del proprio percorso di studi.
Acquisire i fondamenti scientifici e metodologici richiesti per proseguire gli studi ad un livello superiore (quale ad esempio il Dottorato di Ricerca).
L'acquisizione degli strumenti necessari per aggiornare le proprie conoscenze in modo autonomo e sulla base della letteratura scientifica è verificata nell'ambito della Prova Finale.  


Quadro A5 - Prova finale

La prova finale rappresenta un importante momento formativo del corso di laurea magistrale e consiste in una tesi che deve essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. E' richiesto che lo studente svolga autonomamente la fase di studio approfondito di un problema tecnico progettuale, prenda in esame criticamente la documentazione disponibile ed elabori il problema, proponendo soluzioni ingegneristiche adeguate. Il lavoro può essere svolto presso i dipartimenti e i laboratori dell'Ateneo, presso altre università italiane o straniere, presso laboratori di ricerca esterni e presso industrie e studi professionali con i quali sono stabiliti rapporti di collaborazione.
L'esposizione e la discussione dell'elaborato avvengono di fronte ad apposita commissione. Il laureando dovrà dimostrare capacità di operare in modo autonomo, padronanza dei temi trattati e attitudine alla sintesi nel comunicarne i contenuti e nel sostenere una discussione.
La Tesi può essere eventualmente redatta e presentata in lingua inglese.
Modalità di assegnazione e dettagli sullo svolgimento della prova finale sono precisati nel regolamento didattico di Corso di Laurea Magistrale.


Sezione B - Esperienza dello studente

Quadro B1a - Descrizione del percorso di formazione

Quadro B1 - Descrizione del percorso di formazione (regolamento didattico del corso di studio)
Quadro B1a - Descrizione del percorso di formazione

Schema grafico del corso di studio
Area di apprendimento 1° anno 2° anno
1° P.D. 2° P.D. 1° P.D. 2° P.D.
Discipline fisiche e chimiche
Chimica fisica dei sistemi eterogenei
Struttura della materia
Ingegneria dei materiali
Discipline dell'Ingegneria dei Materiali
Ceramici avanzati
Impianti metallurgici
Scienza e tecnologia dei materiali compositi
Tecnologia dei materiali polimerici
Biomateriali e materiali nanostrutturati
Chimica, fisica e ingegneria delle superfici
Polimeri avanzati, degradazione e riciclo dei polimeri
Tecnologie di formatura
Tesi
Tesi


Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei materiali (Torino)

A.Acc. 2011/12



nella visualizzazione per anno accademico vengono mostrati gli insegnamenti previsti per il dato anno accademico
(esempio gli insegnamenti del 2 anno dell'anno 2011/2012 sono quelli previsti per gli studenti immatricolati nell'anno accademico 2010/2011)

Visualizza l'offerta per l'anno accademico di immatricolazione (coorte)

INGEGNERIA I


Orientamenti:


Caso 1: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni), ma NON è concesso sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento Caso 2: la videoregistrazione sarà effettuata nell’a.a. in corso e pertanto NON sarà possibile sostenere l’esame prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento; le videolezioni saranno disponibili nel corso dell'anno Caso 3: la videoregistrazione è stata effettuata in aa.aa. precedenti (disponibilità immediata delle videolezioni) e l’esame può essere sostenuto prima dell’effettiva erogazione dell’insegnamento





Quadro B1b - Descrizione dei metodi di accertamento


Ogni "scheda insegnamento", in collegamento informatico al Quadro A4b2, indica, oltre al programma dell'insegnamento correlato ai risultati di apprendimento attesi, anche il modo con cui viene accertata l'effettiva acquisizione di questi risultati.


Quadro B2 - Calendario delle attivita formative e date delle prove di verifica dell'apprendimento
  Frequenza lezioni
  Sessioni esami di profitto
  Sessioni esami di laurea
  Orario delle lezioni

Quadro B3 - Docenti titolari di insegnamento

Elenco dei docenti titolari dei moduli di insegnamento del CdS, indicazione delle loro principali qualificazioni didattiche e scientifiche tramite collegamento informatico al CV.
ORARIO RICEVIMENTO Claudio Francesco Badini ORARIO RICEVIMENTO Mario Rosso
ORARIO RICEVIMENTO Donato Firrao ORARIO RICEVIMENTO Nunzio Russo
ORARIO RICEVIMENTO Alberto Frache ORARIO RICEVIMENTO Milena Salvo
ORARIO RICEVIMENTO Giovanni Maizza ORARIO RICEVIMENTO Marco Sangermano
ORARIO RICEVIMENTO Francesco Marino ORARIO RICEVIMENTO Daniele Ugues
ORARIO RICEVIMENTO Massimo Rossetto ORARIO RICEVIMENTO Enrica Verne'
ORARIO RICEVIMENTO Fausto Rossi



Quadro B4 - Infrastrutture

Infrastrutture a disposizione del Corso di Studio




Quadro B5 - Servizi di contesto






Quadro B6 - Opinioni studenti

Risultati dei questionari studenti, relativamente ai singoli insegnamenti e all'organizzazione annuale del Corso di Studio (comprendono le valutazioni ex L. 370/99 da trasmettere ad ANVUR entro il 30 aprile di ogni anno).



Risultati della ricognizione sulla efficacia complessiva del processo formativo del Corso di Studio percepita dai laureati.
Quadro B7 - Opinioni dei laureati


Link esterno: Quadro B7 - Opinioni dei laureati
Sezione C - Risultati della formazione

Quadro C1 - Dati di ingresso, di percorso e di uscita

Risultati dell'osservazione dei dati statistici sugli studenti: la loro numerosità, provenienza, percorso lungo gli anni del Corso, durata complessiva degli studi fino al conferimento del titolo.


Quadro C2 - Efficacia esterna

Statistiche di ingresso dei laureati nel mondo del lavoro.


Fonte dati: AlmaLaurea

Quadro C2 - Efficacia esterna

A.A.2011/12 - Ingegneria Dei Materiali (LM-53)

Quadro C3 - Opinioni enti e imprese con accordi di stage / tirocinio curriculare o extra-curriculare
Risultati della ricognizione delle opinioni di enti o aziende - che si offrono di ospitare o hanno ospitato uno studente per stage / tirocinio - sui punti di forza e aree di miglioramento nella preparazione dello studente.



Sezione D - Organizzazione e gestione della Qualità

Quadro D1 - Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo

Descrizione link: Sito web del Politecnico di Torino
Link inserito: http://www.polito.it/ateneo/organizzazione


Quadro D2 - Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio

Il Collegio dei Corsi di Studio è l'organo preposto all'organizzazione, gestione, coordinamento e armonizzazione dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a esso affidati su indicazione del Senato Accademico. Il suo Consiglio e' costituito da tutti i docenti strutturati interni ovvero di altre università afferenti a un Dipartimento interateneo, titolari di insegnamenti dei Corsi di Studio, secondo quanto stabilito dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi. Il Coordinatore del Collegio è eletto dal Consiglio del Collegio scegliendolo al suo interno tra i professori di ruolo e i ricercatori a tempo indeterminato.
Il Referente del Corso di Studio cura il funzionamento e assicura la qualità dei corsi. Egli è anche latore delle istanze culturali e delle proposte avanzate dal Dipartimento al quale i Corsi di Studio sono attribuiti. A tale scopo, il Referente può avvalersi del confronto diretto con i docenti strutturati interni titolari di insegnamenti di ciascun Corso di Studio, riuniti nel Consiglio del/i Corso/i di Studio. Il Senato Accademico individua il numero dei Referenti e il/i Corso/i di Studio di cui sono responsabili. Il Senato può deliberare che il Coordinatore di un Collegio ricopra anche il ruolo di Referente di ogni Corso di Studio afferente al Collegio. Il Referente è eletto dai membri effettivi del Collegio scelto tra una rosa di nominativi proposti dal Dipartimento di riferimento. Le attività e modalità di funzionamento sono disciplinate dal Regolamento dei Corsi di Studio e dei Collegi.
Per quanto riguarda specificamente l'organizzazione e le responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio, come stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo per i Corsi istituiti in applicazione del D.M. 270/04, nell'Ateneo è prevista una struttura a supporto del processo di Assicurazione interna della Qualità dei Corsi di Studio al fine di sviluppare adeguate procedure per rilevare e tenere sotto controllo i risultati delle attività formative e dei servizi offerti, con l'ulteriore obiettivo di realizzare un sistema di supporto all'accreditamento.
Tale struttura si articola in tre livelli:

  1. Il Referente di ciascun Corso di Studio, ovvero il Coordinatore facente funzione:
    • è responsabile della redazione della documentazione richiesta ai fini della assicurazione della qualità della formazione;
    • presidia il buon andamento dell'attività didattica, con poteri di intervento per azioni correttive a fronte di non conformità emergenti in itinere;
    • è responsabile della redazione del documento di Riesame annuale sottoposto all'approvazione del Collegio dei Corsi di Studio in cui si relaziona sugli interventi correttivi adottati durante l'anno accademico e sugli effetti delle azioni correttive adottate a valle dei Riesami degli anni precedenti e si propone l'adozione di eventuali modifiche al Corso di Studio.
  2. Il Collegio dei Corsi di Studio:
    • coordina gli strumenti di documentazione e di monitoraggio comuni ai Corsi di Studio, le procedure e i servizi che essi condividono anche al fine di una loro valutazione unitaria, interna ed esterna;
    • sorveglia che i Corsi di Studio afferenti soddisfino effettivamente i requisiti per l'Assicurazione della Qualità della formazione, e che venga prodotta regolarmente la documentazione prevista;
    • propone al Presidio della Qualità di Ateneo i Corsi di Studio accreditabili da organi esterni, nazionali o internazionali.
  3. Il Presidio della Qualità di Ateneo (descritto sinteticamente nel quadro D1)

Il Corso di Studio si avvale, ai fini della AQ, di un Gruppo di gestione AQ, presieduto dal Referente del CdS, ovvero dal Coordinatore facente funzione.
Esiste la possibilità di chiedere la partecipazione di invitati ad hoc per l'approfondimento di temi specifici.
Fa parte del Gruppo di gestione AQ anche lo studente rappresentante nel Consiglio del Collegio.
Esso è supportato da personale tecnico amministrativo competente in materia.



Quadro D3 - Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
La programmazione dei lavori per la gestione del CdS sono inquadrabili in cinque linee di attività, o processi:
  1. Progettazione del Corso di Studi e compilazione scheda SUA per l'a.a. successivo
  2. Monitoraggio e gestione operativa del CdS per l'a.a. di riferimento
  3. Gestione accademica delle carriere degli studenti
  4. Gestione Accordi e Progetti Didattici internazionali
  5. Gestione delle "non conformità"

Il dettaglio nel documento allegato.

Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative