Il corso di Laurea in Ingegneria Chimica nacque con la riforma nel 1960, quando i corsi di Meccanica, Elettrotecnica e Chimica cessarono di essere sezioni dell’Ingegneria Industriale per diventare Corsi di Laurea autonomi. Da allora la disciplina è stata sempre presente nell’ordinamento del Politecnico di Torino attraverso le varie vicende e riforme che hanno attraversato l’Università italiana. Dall’anno accademico 2010-2011 il corso di studio di secondo livello assume la denominazione di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili, aprendosi dunque verso un nuovo campo di interesse, che è quello della “sostenibilità” di processi e prodotti, sia in termini ambientali, che energetici e di sfruttamento delle materie prime. Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili è il naturale proseguimento del corso di Laurea di primo livello in Ingegneria Chimica e Alimentare, erogato dal Politecnico di Torino, ma può essere scelto anche da studenti che abbiano conseguito titoli di studio di primo livello da corsi affini.
L’Ingegneria Chimica è soprattutto una ingegneria di processo, e considera con particolare attenzione le tecnologie di trasformazione dell’industria manifatturiera. Il Corso di Laurea approfondisce i processi chimici tradizionali, descrivendone gli aspetti di forte complessità (processi non lineari, accoppiamento di fenomeni fisici e chimici di natura diversa, apparecchiature multifunzionali) e guarda più in dettaglio ai processi con maggior grado di innovazione, ad esempio in campo energetico o in quello alimentare. Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili ha come obiettivo la formazione di ingegneri in grado di produrre e gestire l'innovazione tecnologica nell'industria di processo (in particolare nei settori chimico, farmaceutico, ambientale, energetico, biotecnologico, alimentare e dei nuovi materiali) mediante lo sviluppo di processi chimico-fisici sostenibili ovvero operando in modo da ridurre o eliminare l'uso e la generazione di sostanze pericolose, prevenendo all'origine i rischi chimici e l'inquinamento ambientale. Il percorso formativo si articola in quattro orientamenti - Biotecnologico- alimentare, Progettazione e Sviluppo di Processo, Sostenibilità di processi e prodotti nell'industria chimica, Chemical Engineering for Green Transition (erogato completamente in inglese) - cui si affiancano insegnamenti comuni a tutti gli orientamenti, insegnamenti a libera scelta e, infine, la Tesi di Laurea. Il percorso formativo si propone inoltre di consentire al laureato di inserirsi con competenza nell’ingegneria di processo con una forte capacità di adattamento ai diversi settori, e di dialogare con proprietà di linguaggio tecnico e conoscenza dei concetti di base con tecnici di altre aree dell'ingegneria industriale e dell'informazione. Il laureato è dunque un professionista in grado di operare tanto nel settore industriale quanto in quello dei servizi, svolgendo funzioni di natura tecnica, di pianificazione e coordinamento per quanto riguarda la ricerca e sviluppo di nuovi processi, il progetto, la gestione e l’ottimizzazione di un impianto di processo. I laureati troveranno ampi spazi occupazionali, tra cui: - società di ingegneria, come addetti alla progettazione, supervisione, costruzione di impianti produttivi industriali; - centri di ricerca pubblici e privati, come addetti e/o coordinatori di attività di ricerca e sviluppo; - aziende appartenenti all'industria di trasformazione della materia (chimica propriamente detta, petrolifera e petrolchimica, metallurgica, farmaceutica, alimentare, ecc.), per la gestione e supervisione degli impianti produttivi; - aziende di produzione, come addetti o responsabili dei settori qualità, ambiente e sicurezza; - società di servizi e nella pubblica amministrazione, come coordinamento tecnico; - attività di libera professione e consulenza specialistica in favore di aziende e gruppi che non dispongono in proprio di specifiche competenze; - aziende per la produzione, la trasformazione e lo sviluppo dei materiali applicabili nei campi dell'industria chimica, meccanica, elettrica, elettronica, dell'energia, dell'edilizia, dei trasporti, ed in quello biomedico, e della conservazione dei beni culturali. Lo studente che sceglie il percorso magistrale dell’Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili al Politecnico di Torino si trova immerso in un contesto internazionale. La classe presenta una composizione eterogenea con studenti provenienti da Paesi stranieri, per la presenza di studenti in programmi di mobilità internazionale, e studenti italiani provenienti, almeno per metà, da fuori regione. Dall’AA 2024-2025 è attivato anche un percorso internazionale nel contesto del programma europeo Erasmus Mundus Joint Masters. Il Politecnico di Torino, infatti, partecipa a MULTIPHASE - Multiphase Systems for Sustainable Engineering, che prevede la costituzione di un programma congiunto di Laurea Magistrale con Technische Universität München, School of Engineering and Design, Germany, e con École des Mines de Saint-Étienne, centre SPIN, France. Inoltre, dall’AA 2025-2026 è proposto un orientamento offerto interamente in lingua inglese (Chemical Engineering for Green Transition), che si focalizza in modo multidisciplinare sulle tematiche della transizione ambientale ed energetica, aprendosi a contenuti legati alla produzione, gestione e distribuzione dell’energia e all’ingegneria per l’ambiente, così da fornire ai laureati anche le basi per conseguire un secondo titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica e Nucleare o in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. La richiesta sempre più forte di svolgere la Tesi di Laurea presso Istituzioni estere o aziende, di lavorare in team multidisciplinari, di possedere abilità interpersonali e di sviluppare soluzioni non convenzionali a problemi complessi si realizza in alcuni esami specialistici, in un’offerta molto ampia di scambi internazionali e nella possibilità di partecipare ad un tirocinio o ad una Challenge@PoliTO, generando un ambiente fortemente stimolante per lo studente e una formazione molto apprezzata dalle aziende del settore. |
a) Obiettivi culturali della classe
I corsi della classe hanno l'obiettivo di formare laureate e laureati specialisti in ingegneria chimica, con approfondite conoscenze interdisciplinari, in grado di inserirsi nel mondo del lavoro in posizioni di responsabilità. In particolare le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe devono: - conoscere aspetti teorico-applicativi della matematica e delle altre scienze di base, conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo specifico le tematiche dell'ingegneria chimica, ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere problemi complessi che richiedono un approccio interdisciplinare; - saper analizzare, interpretare, formalizzare e risolvere problemi complessi legati alla progettazione, conduzione e ottimizzazione dei processi di trasformazione chimico-fisica e biologica della materia e dell'energia, avendo la capacità di reperire e stimare i dati necessari, prestando attenzione sia alla sostenibilità sia alla sicurezza dei processi; - saper operare con un approccio basato sui principi dell'economia circolare creando i presupposti per la conservazione del prodotto finale e la gestione del fine-vita o del riciclo; - avere padronanza del metodo scientifico di indagine e delle strumentazioni di laboratorio ed essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale e dell'etica professionale. b) Contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe I corsi della classe comprendono attività finalizzate: - all'acquisizione di conoscenze avanzate nei campi della termodinamica, dei fenomeni di trasporto, della reattoristica e della cinetica chimica, della catalisi, delle operazioni unitarie e dell'impiantistica chimica, dei metodi matematici per l'analisi, la modellizzazione, l'identificazione e la simulazione di sistemi dell'industria di processo, della sicurezza e della sostenibilità ambientale dei processi; - allo sviluppo della capacità di applicare le conoscenze acquisite a contesti reali, e della capacità di gestire i processi integrando tutte le scale coinvolte (dalla molecolare alla macroscopica). c) Competenze trasversali non disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe devono: - saper comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, con particolare riferimento al lessico proprio delle discipline scientifiche e ingegneristiche; - avere capacità relazionali e decisionali ed essere in grado di operare in gruppi di lavoro interdisciplinari mediante la conoscenza dei diversi linguaggi tecnico-scientifici e dei metodi della comunicazione; - essere in grado di interagire con gruppi di lavoro interdisciplinari mediante la conoscenza dei diversi linguaggi tecnico-scientifici e dei metodi della comunicazione; - essere in grado di operare in contesti aziendali e professionali; - essere in grado di prevedere e gestire le implicazioni delle proprie attività in termini di sostenibilità ambientale; - essere in grado di promuovere e gestire la digitalizzazione dei processi, sia nell'ambito industriale sia in quello dei servizi. d) Possibili sbocchi occupazionali e professionali dei corsi della classe Le laureate e i laureati magistrali della classe potranno gestire, progettare e ottimizzare impianti, processi e sistemi, nei settori della produzione e trasformazione di sostanze chimiche, della sicurezza, prevenzione e protezione ambientale, della riduzione dell'inquinamento, della produzione di acqua potabile, della conversione e accumulo dell'energia, e dell'utilizzo sostenibile delle risorse. Le laureate e i laureati magistrali potranno trovare occupazione, sia come dipendenti sia nella libera professione, nei settori delle industrie chimiche, alimentari, cosmetiche, farmaceutiche e biotecnologiche, di componentistica per l'elettronica e per i trasporti, di produzione e trasformazione di materiali, della protezione ambientale, del riciclo dei materiali, e della sicurezza dei processi industriali. e) Livello di conoscenza di lingue straniere in uscita dai corsi della classe Oltre l'italiano, le laureate e i laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente almeno una lingua straniera, in forma scritta e orale, con riferimento anche ai lessici disciplinari. f) Conoscenze e competenze richieste per l'accesso a tutti i corsi della classe L'ammissione ai corsi della classe richiede il possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline di base e dell'ingegneria propedeutiche a quelle caratterizzanti della presente classe. g) Caratteristiche della prova finale per tutti i corsi della classe I corsi della classe devono prevedere una prova finale che comprenda la discussione di una tesi, redatta a valle di una importante attività di progettazione o di ricerca, che dimostri la padronanza degli argomenti sul piano teorico e applicativo, la capacità di operare in modo autonomo e capacità di comunicazione. h) Attività pratiche e/o laboratoriali previste per tutti i corsi della classe Le conoscenze sono trasmesse anche tramite esercitazioni pratiche e di laboratorio al fine di avvicinare lo studente alla dimensione progettuale e ai contesti applicativi dell'ingegneria chimica. i) Tirocini previsti per tutti i corsi della classe I corsi di laurea magistrale della classe possono prevedere tirocini formativi, in Italia o all'estero, presso imprese, enti pubblici e privati e studi professionali, finalizzati all'approfondimento di tematiche oggetto del percorso formativo e all'acquisizione di specifiche competenze tecnico-scientifiche. |
Attività formative dell'ordinamento didattico
La tabella delle attività formative sottostante è da adeguare rispetto a quanto previsto dalla nuova declaratoria delle classi di laurea magistrale ai sensi del D.M. 1649/2023.
La presente tabella delle attività formative riporta l'indicazione di tutti i SSD affini e integrativi - e non solo dell'intervallo in termini di CFU ad esse attribuito - dettaglio che verrà riportato nel regolamento didattico del CdS |
Attività caratterizzanti
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
Ingegneria chimica |
ING-IND/21 - METALLURGIA
ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI ING-IND/23 - CHIMICA FISICA APPLICATA ING-IND/24 - PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA ING-IND/25 - IMPIANTI CHIMICI ING-IND/26 - TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI ING-IND/27 - CHIMICA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA |
50 | 77 |
Attività affini o integrative
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
Attività formative affini o integrative |
BIO/10 - BIOCHIMICA
ICAR/03 - INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE ING-IND/08 - MACCHINE A FLUIDO ING-IND/09 - SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE ING-IND/14 - PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE ING-IND/23 - CHIMICA FISICA APPLICATA ING-IND/29 - INGEGNERIA DELLE MATERIE PRIME ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE MAT/08 - ANALISI NUMERICA SECS-S/01 - STATISTICA SECS-S/02 - STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA |
14 | 34 |
Altre attività
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
A scelta dello studente | A scelta dello studente | 8 | 14 |
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la prova finale | 16 | 30 |
Altre attività (art. 10) | Abilità informatiche e telematiche | - | - |
Altre attività (art. 10) | Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | - | - |
Altre attività (art. 10) | Tirocini formativi e di orientamento | - | - |
Altre attività (art. 10) | Ulteriori conoscenze linguistiche | - | - |
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - |