Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica ha l’obiettivo di formare figure in grado di progettare, produrre, far funzionare, organizzare e mantenere nel ciclo di vita sistemi, strumenti, attrezzature, impianti, macchinari e mezzi per il movimento e il trasporto, anche complessi, garantendo la capacità di rinnovare le proprie competenze attraverso l’integrazione di nuovi metodi, modelli, tecniche, tecnologie e servizi.
La figura professionale che deriva da tale corso può contare su un variegato tessuto territoriale che comprende vari insediamenti industriali, professionali e di società di servizi, in grado di permettere un’applicazione delle conoscenze acquisite nell'ambito dei veicoli terrestri, degli impianti e della manifattura avanzata, dell’industria alimentare e dell’automazione, fino alla realizzazione di sistemi complessi di varia natura. Sempre più frequente è però il trasferimento non solo verso altre regioni italiane ma anche verso l’estero, a testimoniare che la preparazione raggiunta con il corso di studi consente di adattarsi a condizioni differenti e viene apprezzata sul mercato del lavoro. La Laurea Magistrale (LM) in Ingegneria Meccanica è stata istituita con D.M. 270 del 2004 e trae origine dal Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica nato con la riforma del 1960, quando venne creato il corso di Ingegneria Meccanica, già sezione dell’Ingegneria Industriale. Il Corso di Laurea di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Torino trae le sue origini, insieme con quello dell’Ingegneria Civile, dal Corpo degli Ingegneri, fondato a Torino nel 1739 per l'esercito sabaudo del Re di Sardegna. Da tale scuola militare derivò, nel sec. XIX, il Corpo del Genio Militare e Civile (1814) poi ridefinito Corpo Reale del Genio, con competenze sempre più specializzate dell'ingegneria produttiva industriale, meccanica ed elettrica, spaziando dalla produzione alla progettazione di macchine, motori, impianti, attrezzature, ai veicoli nelle loro varie declinazioni, fino alla logistica industriale ed ai sistemi di trasporto. E’ del 1906 la promulgazione n. 321 del Re d'Italia che recita "La Regia Scuola d'applicazione per gli ingegneri ed il Museo industriale italiano di Torino sono fusi in un unico Istituto di istruzione tecnica superiore col nome di Regio Politecnico di Torino. Esso è costituito e riconosciuto come ente morale autonomo sotto la vigilanza del Ministero della pubblica istruzione". Nell'arco di due secoli, la connotazione prettamente industriale della Laurea in Ingegneria Meccanica e dei connessi servizi ha mostrato continuo rinnovamento verso le necessità delle persone, delle cose e della società in generale, tanto da essere identificata come punto di riferimento per numerose industrie e società di servizi, sul territorio piemontese, nazionale e internazionale, integrando alcune componenti tecnico-scientifiche di più recente sviluppo, ma di interesse per ampli settori di mercato, della meccatronica, della tecnologia meccanica avanzata, dei sistemi di trasporto automatici, della prognostica e della telediagnostica, per citarne alcuni. Il Corso è tradizionalmente caratterizzato da una forte connotazione interdisciplinare e da una solida preparazione di base, con uno spettro di competenze trasversale. Gli indirizzi e gli orientamenti che si sono succeduti e aggiornati nel tempo ne hanno individuato gli aspetti più applicativi e professionali, che sono poi evoluti gemmando altri Corsi di Laurea. Nel 1990 il Corso di Laurea contava venti tra indirizzi e orientamenti, quando era già stato gemmato il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, in cui era confluito l’omonimo indirizzo Economico-Organizzativo. Qualche anno dopo, anche l’indirizzo “Biomedica” diventava una componente fondamentale del nascente Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica; inoltre, intorno al 2000, dall'indirizzo “Veicoli terrestri” nasceva anche il Corso di Studi in Ingegneria dell’Autoveicolo e l’orientamento “Tessile” confluiva nel Corso di Laurea in “Textile Engineering”. Nonostante le varie gemmazioni via via susseguitesi, il corso di Ingegneria Meccanica continua a mantenere i consueti caratteri di trasversalità e multidisciplinarietà, rappresentando la frontiera più innovativa del processo di progettazione, svolgendo quindi un ruolo di riferimento anche per altri settori dell’Ingegneria. Questo produce un forte gradimento da parte del mondo industriale e consente ai laureati un facile inserimento nel mondo del lavoro. Il Corso, quindi, continua ad esercitare una forte attrazione, come mostrano anche i dati delle immatricolazioni e degli iscritti. Attualmente, con la scomparsa delle Facoltà, il Corso è inserito nel Collegio di Ingegneria Meccanica, Aerospaziale e dell’Autoveicolo. |
a) Obiettivi culturali della classe
I corsi della classe hanno l'obiettivo di formare laureate e laureati specialisti capaci di ideare, pianificare, modellare, progettare, produrre, e gestire prodotti, processi, impianti, apparecchiature, componenti, sistemi, e servizi per gli ambiti di interesse dell'ingegneria meccanica. In particolare, le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe devono: - conoscere aspetti teorico-applicativi della matematica e delle altre scienze di base, conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia quelli generali sia, in modo specifico, le tematiche dell'ingegneria meccanica, ed essere in grado di usare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere problemi anche complessi che richiedono un approccio interdisciplinare; - avere la capacità critica di scegliere le migliori alternative tecnologiche, gli strumenti e i metodi per ideare, modellare, progettare, produrre e gestire macchine, prodotti, processi, impianti, apparecchiature, componenti, sistemi e servizi; - essere capaci di pianificare, progettare, gestire strumenti e sistemi di misura e condurre e interpretare esperimenti, anche di elevata complessità su: macchine, componenti e sistemi meccanici; - essere in grado di ideare, realizzare e usare modelli fisici, matematici e numerici per la modellazione, la progettazione e la simulazione del comportamento di materiali, componenti, dispositivi, macchine, processi e sistemi anche complessi; - essere capaci di contribuire all'innovazione di metodi, prodotti, processi, servizi e al trasferimento tecnologico; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale e dell'etica professionale. b) Contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe Le attività formative caratterizzanti dei corsi della classe prevedono l'acquisizione di conoscenze approfondite su: funzionamento, progettazione, simulazione, disegno, modellazione, prototipazione, costruzione, ingegnerizzazione dei processi e delle metodologie di lavorazione, gestione, sperimentazione e collaudo di componenti, processi, macchine, impianti e sistemi industriali. c) Competenze trasversali non disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe devono: - saper comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, con particolare riferimento al lessico proprio delle discipline scientifiche e ingegneristiche; - avere capacità relazionali e decisionali ed essere in grado di operare in gruppi di lavoro; - essere in grado di interagire con gruppi di lavoro interdisciplinari mediante la conoscenza dei diversi linguaggi tecnico-scientifici e dei metodi della comunicazione; - essere in grado di operare in contesti aziendali e professionali; - essere in grado di prevedere e gestire le implicazioni delle proprie attività in termini di sostenibilità ambientale; - essere in grado di promuovere e gestire la digitalizzazione dei processi, sia nell'ambito industriale sia in quello dei servizi. d) Possibili sbocchi occupazionali e professionali dei corsi della classe I principali sbocchi occupazionali per le laureate e i laureati della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo, della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, nelle imprese manifatturiere e di servizi, nelle amministrazioni pubbliche, e nella libera professione. Gli ambiti occupazionali tipici comprendono: industrie meccaniche ed elettromeccaniche, aziende ed enti operanti nel settore dell'energia, imprese impiantistiche, industrie per l'automazione e la robotica, imprese manifatturiere in genere, imprese operanti nel settore dei veicoli terrestri, marini, aeronautici, spaziali, nelle imprese dei trasporti e della logistica e nelle industrie di processo e di servizi. e) Livello di conoscenza di lingue straniere in uscita dai corsi della classe Oltre l'italiano, le laureate e i laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente almeno una lingua straniera, in forma scritta e orale, con riferimento anche ai lessici disciplinari. f) Conoscenze e competenze richieste per l'accesso a tutti i corsi della classe L'ammissione ai corsi della classe richiede il possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline di base e dell'ingegneria propedeutiche a quelle caratterizzanti della presente classe. g) Caratteristiche della prova finale per tutti i corsi della classe I corsi della classe devono prevedere una prova finale che comprenda la discussione di una tesi, redatta a valle di una importante attività di progettazione o di ricerca, che dimostri la padronanza degli argomenti sul piano teorico e applicativo, la capacità di operare in modo autonomo e capacità di comunicazione. h) Attività pratiche e/o laboratoriali previste per tutti i corsi della classe Le conoscenze sono trasmesse anche tramite esercitazioni pratiche e di laboratorio al fine di avvicinare lo studente alla dimensione progettuale e ai contesti applicativi dell'ingegneria meccanica. i) Tirocini previsti per tutti i corsi della classe I corsi della classe possono prevedere tirocini formativi, in Italia o all'estero, presso enti o istituti di ricerca, università, laboratori, aziende e/o amministrazioni pubbliche, anche nel quadro di accordi internazionali. |
Attività formative dell'ordinamento didattico
La tabella delle attività formative sottostante è da adeguare rispetto a quanto previsto dalla nuova declaratoria delle classi di laurea magistrale ai sensi del D.M. 1649/2023.
La presente tabella delle attività formative riporta l'indicazione di tutti i SSD affini e integrativi - e non solo dell'intervallo in termini di CFU ad esse attribuito - dettaglio che verrà riportato nel regolamento didattico del CdS |
Attività caratterizzanti
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
Ingegneria meccanica |
ING-IND/08 - MACCHINE A FLUIDO
ING-IND/09 - SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE ING-IND/12 - MISURE MECCANICHE E TERMICHE ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE ING-IND/14 - PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE ING-IND/15 - DISEGNO E METODI DELL'INGEGNERIA INDUSTRIALE ING-IND/16 - TECNOLOGIE E SISTEMI DI LAVORAZIONE ING-IND/17 - IMPIANTI INDUSTRIALI MECCANICI |
50 | 74 |
Attività affini o integrative
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
Attività formative affini o integrative |
ICAR/05 - TRASPORTI
ING-IND/21 - METALLURGIA ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE ING-INF/04 - AUTOMATICA L-LIN/01 - GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA L-LIN/04 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE L-LIN/07 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA L-LIN/12 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE L-OR/21 - LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE MAT/08 - ANALISI NUMERICA |
12 | 36 |
Altre attività
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
A scelta dello studente | A scelta dello studente | 12 | 12 |
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la prova finale | 18 | 30 |
Altre attività (art. 10) | Abilità informatiche e telematiche | - | - |
Altre attività (art. 10) | Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | - | - |
Altre attività (art. 10) | Tirocini formativi e di orientamento | - | - |
Altre attività (art. 10) | Ulteriori conoscenze linguistiche | - | - |
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - |