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Modello Informativo SUA-CdS 2019/20

Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA CHIMICA E DEI PROCESSI SOSTENIBILI- A.A.2019/20



Università: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Ingegneria Chimica e dei Materiali
Dipartimento: DISAT
Classe: LM-22 - INGEGNERIA CHIMICA
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Lingua in cui si tiene il corso: multilingua
Indirizzo internet del corso: https://www.polito.it/corsi/32-29
Tasse: https://www.polito.it/didattica/servizi-e-vita-al-politecnico/diritto-allo-studio-e-contribuzione-studentesca/contribuzione-studentesca
Modalità di svolgimento: Corso di studio convenzionale

Referenti e Strutture


Referente del CdS: Davide Fissore
Organo Collegiale di gestione del Corso di Studio: Collegio Di Ingegneria Chimica E Dei Materiali
Struttura didattica di Riferimento: Dipartimento Scienza Applicata E Tecnologia
Docenti di riferimento: Mauro Banchero, Antonello Barresi, Samir Bensaid, Fulvia Chiampo, Micaela Demichela, Davide Fissore, Daniele Marchisio, Stefania Specchia
Rappresentanti degli Studenti eletti nel Collegio: Andrea Di Miceli, Seyedehfahimeh Mohammadi, Mina Ouallaf, Erica Sidoti
Gruppo di Gestione AQ: Samir Bensaid, Davide Fissore, Raffaele Pirone, Andrea Strazzolini, Marco Vanni
Tutor: Mauro Banchero, Antonello Barresi, Davide Fissore, Stefania Specchia

Il Corso di Studio in breve

Il corso di Laurea in Ingegneria Chimica nacque con la riforma nel 1960, quando i corsi di Meccanica, Elettrotecnica e Chimica cessarono di essere sezioni dell’Ingegneria Industriale per diventare Corsi di Laurea autonomi. Da allora la disciplina è stata sempre presente nell’ordinamento del Politecnico di Torino attraverso le varie vicende e riforme che hanno attraversato l’Università italiana. Dall’anno accademico 2010-2011 il corso di studio di secondo livello assume la denominazione di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili, aprendosi dunque verso un nuovo campo di interesse, che è quello della “sostenibilità” di processi e prodotti, sia in termini ambientali, che energetici, economici e di sfruttamento delle materie prime. Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili è il naturale proseguimento del corso di Laurea di primo livello in Ingegneria Chimica e Alimentare, erogato dal Politecnico di Torino, ma può essere scelto anche da studenti che abbiano conseguito titoli di studio di primo livello da corsi affini.

L’Ingegneria Chimica è soprattutto una ingegneria di processo, e considera con particolare attenzione le tecnologie di trasformazione dell’industria manifatturiera. Il Corso di Laurea approfondisce i processi chimici tradizionali, descrivendone gli aspetti di forte complessità (processi non lineari, accoppiamento di fenomeni fisici e chimici di natura diversa, apparecchiature multifunzionali) e guarda più in dettaglio ai processi con maggior grado di innovazione, sia in campo energetico che in quello alimentare. Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili ha come obiettivo la formazione di ingegneri in grado di produrre e gestire l'innovazione tecnologica nell'industria di processo (in particolare nei settori chimico, farmaceutico, ambientale, energetico, biotecnologico, alimentare e dei nuovi materiali) mediante lo sviluppo di processi chimico-fisici sostenibili ovvero operando in modo da ridurre o eliminare l'uso e la generazione di sostanze pericolose, prevenendo all'origine i rischi chimici e l'inquinamento ambientale. Il percorso formativo si propone inoltre di consentire al laureato di inserirsi con competenza nell’ingegneria di processo con una forte capacità di adattamento ai diversi settori, e di dialogare con proprietà di linguaggio tecnico e conoscenza dei concetti di base con tecnici di altre aree dell'ingegneria industriale e dell'informazione. Il laureato è dunque un professionista in grado di operare tanto nel settore industriale quanto in quello dei servizi, svolgendo funzioni di natura tecnica, di pianificazione e coordinamento per quanto riguarda la ricerca e sviluppo di nuovi processi, il progetto, la gestione e l’ottimizzazione di un impianto di processo.

I laureati troveranno ampi spazi occupazionali, tra cui:

- società di ingegneria, come addetti alla progettazione, supervisione, costruzione di impianti produttivi industriali;
- centri di ricerca pubblici e privati, come addetti e/o coordinatori di attività di ricerca e sviluppo;
- aziende appartenenti all'industria di trasformazione della materia (chimica propriamente detta, petrolifera e petrolchimica, metallurgica, farmaceutica, alimentare, ecc.), per la gestione e supervisione degli impianti produttivi;
- aziende di produzione, come addetti o responsabili dei settori qualità, ambiente e sicurezza;
- società di servizi e nella pubblica amministrazione, come coordinamento tecnico;
- attività di libera professione e consulenza specialistica in favore di aziende e gruppi che non dispongono in proprio di specifiche competenze;
- aziende per la produzione, la trasformazione e lo sviluppo dei materiali applicabili nei campi dell'industria chimica, meccanica, elettrica, elettronica, dell'energia, dell'edilizia, dei trasporti, ed in quello biomedico, e della conservazione dei beni culturali.

Lo studente che sceglie il percorso magistrale dell’Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili al Politecnico di Torino si trova immerso in un contesto internazionale. Nel secondo dei due anni, la classe presenta un numero rilevante di studenti provenienti da Paesi stranieri, soprattutto per la forte presenza di studenti in programmi di mobilità internazionale. Anche la componente italiana è fortemente eterogenea, provenendo dal Piemonte meno della metà degli studenti Italiani, mentre la restante parte copre praticamente tutte le regioni del centro-sud. Inoltre, una forte percentuale dei laureandi sceglie di realizzare la Tesi finale presso Istituzioni estere o aziende. Tale eterogeneità, assieme alla richiesta sempre più forte di lavoro in team che si realizza in alcuni esami specialistici, genera un ambiente fortemente stimolante per lo studente e una formazione molto apprezzata dalle aziende del settore.

Obiettivi formativi qualificanti

Attività formative dell'ordinamento didattico


Attività caratterizzanti

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Ingegneria chimica ING-IND/21 - METALLURGIA
ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
ING-IND/24 - PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA
ING-IND/25 - IMPIANTI CHIMICI
ING-IND/26 - TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI
ING-IND/27 - CHIMICA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA
57 77

Attività affini o integrative

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
A11 BIO/10 - BIOCHIMICA
ING-IND/08 - MACCHINE A FLUIDO
ING-IND/09 - SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE
ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
ING-IND/14 - PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE
ING-IND/23 - CHIMICA FISICA APPLICATA
MAT/08 - ANALISI NUMERICA
14 34
A12 ICAR/03 - INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE
ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE
ING-IND/29 - INGEGNERIA DELLE MATERIE PRIME
ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE
SECS-S/01 - STATISTICA
SECS-S/02 - STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
0 10

Altre attività

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
A scelta dello studente A scelta dello studente 8 14
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera Per la prova finale 16 30
Altre attività (art. 10) Abilità informatiche e telematiche - -
Altre attività (art. 10) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro - -
Altre attività (art. 10) Tirocini formativi e di orientamento - -
Altre attività (art. 10) Ulteriori conoscenze linguistiche - -
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - -
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