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Modello Informativo SUA-CdS 2022/23

Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA EDILE- A.A.2022/23



Università: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Ingegneria Edile
Dipartimento: DISEG
Classe: LM-24 - INGEGNERIA DEI SISTEMI EDILIZI
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Lingua in cui si tiene il corso: multilingua inglese
Indirizzo internet del corso: https://www.polito.it/corsi/32-34
Tasse: https://www.polito.it/didattica/servizi-e-vita-al-politecnico/diritto-allo-studio-e-contribuzione-studentesca/contribuzione-studentesca
Modalità di svolgimento: Corso di studio convenzionale

Referenti e Strutture


Referente del CdS: Andrea Maria Lingua
Organo Collegiale di gestione del Corso di Studio: Collegio Di Ingegneria Edile
Struttura didattica di Riferimento: Dipart. Di Ing. Strutturale, Edile E Geotecnica
Docenti di riferimento: Paola Antonaci, Monica Barbero, Mauro Borri Brunetto, Ilaria Butera, Andrea Maria Lingua, Roberto Vancetti
Rappresentanti degli Studenti eletti nel Collegio: Andrea Ramondetti, Giulia Valentini
Gruppo di Gestione AQ: Paolo Castaldo, Matteo Del Giudice, Andrea Maria Lingua, Manuela Rebaudengo, Giuseppina Zampino
Tutor: Paola Antonaci, Monica Barbero, Ilaria Butera, Andrea Maria Lingua

Il Corso di Studio in breve

Il Corso di Laurea magistrale in Ingegneria edile forma un professionista avente specifiche conoscenze e competenze per lavorare con metodologia BIM (progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione) in relazione a opere nel settore dell'edilizia e anche per coordinare altri specialisti operanti nell'architettura, nell'ingegneria in genere, nell'urbanistica, con attitudini a gestire i rapporti interdisciplinari e l'innovazione.
Egli ha la consapevolezza della complessità del sistema edilizio, sia in rapporto con i suoi sottosistemi che in rapporto con il sovrasistema ambientale, e ha la competenza per la sua gestione, secondo conseguenti criteri etici e di eco-sostenibilità, in piena e autonoma responsabilità.

L'ingegnere edile:
- coordina e sviluppa il progetto nei diversi livelli di approfondimento, fattibilità, definitivo, esecutivo, costruttivo;
- dirige la realizzazione di opere in cantieri tradizionali e industrializzati, sia per interventi di nuova edificazione che di recupero del patrimonio edilizio esistente;
- opera nel settore della gestione e organizzazione dell'operazione immobiliare;
- opera nel settore della gestione e organizzazione del processo edilizio, relativamente alle prestazioni attese dei materiali, dei prodotti e dei componenti;
- opera nel settore del rilievo e della valutazione del patrimonio edilizio;
- opera nel settore della sicurezza dei cantieri secondo il Dlgs 81/2008 e s.m.i. mediante un percorso opzionale che fornisce l'equipollenza per ottenere l'abilitazione professionale relativa;
- opera nel settore della sicurezza antincendio secondo il Codice di Prevenzione incendi (D.M. 3 agosto 2015).

Il percorso formativo è strutturato in due anni, con due orientamenti: Resilienza del costruito (offerto in lingua italiana) e Green Building (offerto in lingua inglese).
Entrambe gli orientamenti contemplano una offerta formativa obbligatoria al primo anno e una offerta formativa “libera” al secondo anno. Infatti, il secondo anno, oltre a prevedere la tesi, disciplina che gli studenti possano scegliere 4 insegnamenti professionalizzanti tra un insieme di proposte di "Corsi di Ingegneria Edile/Building Engineering Courses" e 2/3 insegnamenti tra i Crediti liberi. Mentre i Crediti liberi sono tutti offerti ad entrambe gli indirizzi, i Corsi di Ingegneria Edile/Building Engineering Courses sono offerti in parte nella lingua specifica dell'orientamento (perché ritenuti professionalizzanti l’orientamento stesso) e in parte in lingua inglese (perché ritenuti professionalizzanti la figura dell’ingegnere edile in generale).
I due orientamenti, fortemente focalizzati all'intervento sul costruito, rispondono a due esigenze specifiche: (i) i cambiamenti climatici comportano rischi sempre più gravi e frequenti per il territorio, per l’uomo e anche per l’economia; (ii) l’Italia è un Paese fragile. L'obiettivo è quello di insegnare agli studenti a definire nuovi modelli di gestione, di prevenzione e di intervento basati su un approccio multidisciplinare capace di analizzare, sintetizzare, progettare e verificare gli ambiti di azione, utilizzando le tecnologie più innovative a partire da una approfondita conoscenza del passato.

Nell'orientamento Resilienza del Costruito, lavorando alla scala tipicamente urbana, il primo anno forma l'allievo sul metodo della conoscenza e della progettazione integrale, sviluppando e coordinando tutti gli aspetti tipici della progettazione, della realizzazione e della manutenzione di interventi sul costruito (comprese eventuali ricostruzioni) con visione sistemica e con valutazioni economiche di trasformazioni urbane, secondo i principi della sicurezza (con particolare attenzione a quella antisimica), utilizzando volta per volta strumenti innovativi.
Nell'orientamento Green Building, lavorando alla scala tipicamente edilizia, il primo anno forma l'allievo sul metodo della conoscenza del costruito e della progettazione integrale, sviluppando e coordinando tutti gli aspetti tipici della progettazione, della realizzazione e della manutenzione di interventi sul costruito o di nuova costruzione con visione sistemica e con integrazioni impiantistiche, secondo i principi della sostenibilità energetica, utilizzando volta per volta strumenti innovativi.
Il secondo anno di entrambe gli orientamenti, offre all'allievo l'opportunità di costruire un percorso di approfondimento "personalizzato", basato su tematiche professionalizzanti e a crediti liberi progettate per formare una figura professionale abile nel problem solving con un approccio multidisciplinare.

La formazione può essere perfezionata anche con attività organizzata di team studenteschi, con obiettivi mirati e sotto la guida di docenti. Tali attività sono sostenute da contributi destinati al finanziamento della progettualità studentesca e delle attività culturali degli studenti del Politecnico di Torino.

Una breve storia del corso di studi.
Sino all'anno accademico 1989-90, Ingegneria Edile è una sezione del corso di laurea quinquennale in Ingegneria Civile. In conseguenza del riordino nazionale degli studi in Ingegneria del 1989, dal 1990-91 Ingegneria Edile diventa un corso di laurea autonomo, sempre quinquennale. Nel 1996-97 nel Politecnico di Torino entra in vigore per tutti i corsi di laurea un nuovo ordinamento didattico, più articolato e sempre a base quinquennale. Nel 1999 il Decreto Ministeriale 509/1999 riforma profondamente l'ordinamento degli studi universitari, istituendo il primo livello di studi che porta alla laurea in tre anni, e il secondo livello che porta alla laurea specialistica con ulteriori due anni. Dal 2000-2001 tale Decreto è applicato al Politecnico di Torino: il corso di studi in Ingegneria Edile offre la laurea (triennale) in Ingegneria Edile e la laurea specialistica (con ulteriori due anni e con la medesima denominazione) in Ingegneria Edile. Successivamente, nel 2004-2005, la Prima Facoltà di Ingegneria razionalizza i piani degli studi.
Nel 2004 il Decreto Ministeriale 270/2004 corregge il 509/1999 e sostituisce il titolo di laurea specialistica con quello di laurea magistrale, trovando una sua completa attuazione dal 2010-2011 fino al 2019-2020, anno in cui viene avviata una complessiva revisione e ottimizzazione dei contenuti dell'offerta formativa, che ha portato alla forma di laurea e laurea magistrale in Ingegneria Edile qui presentata.

Obiettivi formativi qualificanti

I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
• conoscere approfonditamente gli aspetti storici e teorico-scientifici afferenti all'edilizia, alla sua realizzazione, riabilitazione e recupero, alle articolazioni specialistiche della sua progettazione, al controllo del suo ciclo economico e produttivo;
• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici, le strumentazioni tecniche e le metodiche operative afferenti all'edilizia, relativamente agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio seguito, ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedano un approccio interdisciplinare;
• avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
• essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline delle scienze e tecniche dell'edilizia, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale.

I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono:
- la progettazione, attraverso gli strumenti propri dell'ingegneria dei sistemi edili, con padronanza dei relativi strumenti, delle operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico e dell'ambiente costruito, con piena conoscenza degli aspetti distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea;
- la predisposizione di progetti di opere edilizie e la relativa realizzazione e il coordinamento, a tali fini, ove necessario, di altri operatori del settore.

I laureati magistrali potranno svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione delle città e del territorio.

Gli atenei organizzano attività esterne come tirocini e stages.

Attività formative dell'ordinamento didattico

La presente tabella delle attività formative riporta l'indicazione di tutti i SSD affini e integrativi - e non solo dell'intervallo in termini di CFU ad esse attribuito - dettaglio che verrà riportato nel regolamento didattico del CdS

Attività caratterizzanti

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Architettura e urbanistica ICAR/10 - ARCHITETTURA TECNICA
ICAR/11 - PRODUZIONE EDILIZIA
ICAR/17 - DISEGNO
ICAR/21 - URBANISTICA
22 36
Edilizia e ambiente ICAR/01 - IDRAULICA
ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/07 - GEOTECNICA
ICAR/08 - SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/09 - TECNICA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/22 - ESTIMO
ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE
ING-IND/33 - SISTEMI ELETTRICI PER L'ENERGIA
24 42

Attività affini o integrative

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
A11 ICAR/10 - ARCHITETTURA TECNICA
ICAR/17 - DISEGNO
ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
0 18
A12 ICAR/01 - IDRAULICA
ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/07 - GEOTECNICA
ICAR/08 - SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/09 - TECNICA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/22 - ESTIMO
ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE
ING-IND/33 - SISTEMI ELETTRICI PER L'ENERGIA
0 18
A13 ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
MAT/08 - ANALISI NUMERICA
SECS-S/01 - STATISTICA
0 6

Altre attività

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
A scelta dello studente A scelta dello studente 8 12
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera Per la prova finale 16 20
Altre attività (art. 10) Abilità informatiche e telematiche - -
Altre attività (art. 10) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro - 12
Altre attività (art. 10) Tirocini formativi e di orientamento - 6
Altre attività (art. 10) Ulteriori conoscenze linguistiche - -
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - -
Esporta Excel Attività formative