A.A. 2016/17
Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
| Il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è finalizzato alla formazione di un professionista dotato di una cultura di base multidisciplinare e di competenze specifiche inerenti opere, impianti e processi del settore dell'ambiente e del territorio. E' nato agli inizi degli Anni Novanta (dall'a.a. 1990/91) grazie all'apporto di due diverse anime dell'ingegneria: l'ingegneria mineraria e l'ingegneria chimica-ambientale. Si è poi arricchito nel tempo di altri contributi culturali derivanti dal settore dell'ingegneria del territorio ed in particolare di tutte quelle discipline che mirano alla protezione e alla salvaguardia del territorio.
Con il Decreto Ministeriale 509/1999 si riforma l'ordinamento degli studi universitari, istituendo il primo livello di studi con il corso di laurea di tre anni, e il secondo livello con il corso di laurea specialistica di ulteriori due anni. Il successivo Decreto Ministeriale 270/2004, sostituisce il titolo di laurea specialistica con quello di laurea magistrale e, con la sua completa attuazione, dall'anno accademico 2010/11 la laurea e la laurea magistrale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio prendono la forma attuale qui presentata. Il corso di laurea appartiene alla classe L7 (Ingegneria civile-ambientale) e prevede un primo anno comune a tutte le ingegnerie, un secondo anno con discipline ingegneristiche di base comuni al settore dell'ingegneria delle costruzioni, un terzo anno con discipline proprie della classe di laurea L7 e con quelle specifiche del corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e Territorio. Durante il terzo anno lo studente può scegliere di seguire un tirocinio in azienda. Nel corso dei tre anni vengono proposte esercitazioni e laboratori che consentono di applicare le conoscenze e le competenze apprese all'analisi e alla soluzione di problemi nel settore dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio. Il corso di laurea fornisce la preparazione specifica di un ingegnere per l’ambiente e il territorio che potrà collaborare alla progettazione e alla direzione dei lavori dei seguenti interventi: di scavo in superficie e nel sottosuolo, in terreni e rocce; di ripristino a seguito di dissesti territoriali avvenuti per cause naturali o dovute alle azioni dell’uomo; di protezione dai rischi naturali; di contenimento delle emissioni inquinanti al fine della riduzione degli impatti ambientali; di depurazione dei reflui liquidi e delle emissioni gassose; di bonifica dei suoli inquinati. Egli potrà poi anche avere responsabilità di gestione delle infrastrutture ambientali (discariche di rifiuti, impianti di trattamento e recupero dei rifiuti, sistemi per il controllo, monitoraggio e rilievo dell'ambiente e del territorio) e realizzare misure e rilievi per il controllo delle opere e degli impianti e per il monitoraggio dell’ambiente e del territorio. |
Attività formative dell'ordinamento didattico
Attività di base
| Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
|---|---|---|---|
| Min | Max | ||
| Fisica e chimica |
CHIM/07 - FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE
FIS/01 - FISICA SPERIMENTALE FIS/07 - FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) |
18 | 30 |
| Matematica, informatica e statistica |
ING-INF/05 - SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
MAT/03 - GEOMETRIA MAT/05 - ANALISI MATEMATICA MAT/06 - PROBABILITÀ E STATISTICA MATEMATICA MAT/08 - ANALISI NUMERICA SECS-S/02 - STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA |
28 | 40 |
Attività caratterizzanti
| Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
|---|---|---|---|
| Min | Max | ||
| Ingegneria ambientale e del territorio |
BIO/07 - ECOLOGIA
GEO/05 - GEOLOGIA APPLICATA GEO/11 - GEOFISICA APPLICATA ICAR/01 - IDRAULICA ICAR/03 - INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA ICAR/07 - GEOTECNICA ING-IND/28 - INGEGNERIA E SICUREZZA DEGLI SCAVI |
46 | 66 |
| Ingegneria civile |
ICAR/01 - IDRAULICA
ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA |
8 | 12 |
| Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio |
ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/08 - SCIENZA DELLE COSTRUZIONI |
8 | 12 |
Attività affini o integrative
| Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
|---|---|---|---|
| Min | Max | ||
| Attività formative affini o integrative |
ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE
ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE ING-IND/19 - IMPIANTI NUCLEARI ING-IND/21 - METALLURGIA ING-IND/22 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI MAT/07 - FISICA MATEMATICA SECS-S/01 - STATISTICA |
20 | 28 |
Altre attività
| Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
|---|---|---|---|
| Min | Max | ||
| A scelta dello studente | A scelta dello studente | 12 | 12 |
| Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la conoscenza di almeno una lingua straniera | 3 | 3 |
| Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la prova finale | 3 | 3 |
| Altre attività (art. 10) | Abilità informatiche e telematiche | - | - |
| Altre attività (art. 10) | Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | - | - |
| Altre attività (art. 10) | Tirocini formativi e di orientamento | - | - |
| Altre attività (art. 10) | Ulteriori conoscenze linguistiche | - | - |
| Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - |
| Domanda di formazione (Quadri A1, A2)
I quadri A1 e A2 (a,b) di questa Sezione descrivono gli obiettivi di formazione che il Corso di Studio si propone di realizzare attraverso la progettazione e la messa in opera del Corso, definendo la Domanda di formazione e i Risultati di apprendimento attesi. Questa sezione risponde alla domanda “A cosa mira il Corso di Studio?” Si tratta di una sezione pubblica accessibile senza limitazioni sul portale web dell’Ateneo ed è concepita per essere letta da potenziali studenti e loro famiglie, potenziali datori di lavoro, eventuali esperti durante il periodo in cui sia stato loro affidato un mandato di valutazione o accreditamento del CdS. Ai fini della progettazione del Corso di Studio si tiene conto sia della domanda di competenze del mercato del lavoro e del settore delle professioni sia della richiesta di formazione da parte di studenti e famiglie: queste vengono definite attraverso le funzioni o i ruoli professionali che il Corso di Studio prende a riferimento in un contesto di prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale. Un’accurata ricognizione e una corretta definizione hanno lo scopo di facilitare l’incontro tra la domanda di competenze e la richiesta di formazione per l’accesso a tali competenze. Hanno inoltre lo scopo di facilitare l’allineamento tra la domanda di formazione e i risultati di apprendimento che il Corso di Studio persegue. Risultati di apprendimento attesi (Quadri A3, A4, A5) I risultati di apprendimento attesi sono quanto uno studente dovrà conoscere, saper utilizzare ed essere in grado di dimostrare alla fine di ogni segmento del percorso formativo seguito. I risultati di apprendimento sono stabiliti dal Corso di Studio in coerenza con le competenze richieste dalla domanda di formazione e sono articolati in una progressione che consenta all’allievo di conseguire con successo i requisiti posti dalla domanda di formazione esterna. Il piano degli studi è composto di moduli di insegnamento organizzati in modo da conseguire obiettivi di costruzione delle conoscenze e delle abilità. Ciascun modulo presuppone un certo numero di conoscenze già acquisite o di qualificazioni ottenute in precedenza. Per ogni area di apprendimento, che raggruppa moduli di insegnamento in accordo agli obiettivi comuni che li caratterizzano, vengono descritte le conoscenze e le abilità che in generale quell’area si propone come obiettivo. È possibile poi aprire tutte le schede dove ciascun modulo di insegnamento espone in dettaglio i suoi propri risultati di apprendimento particolari che concorrono all’obiettivo di area. Vengono infine descritte le caratteristiche del lavoro da sviluppare per la prova finale, ossia il progetto finale che lo studente deve affrontare al fine di completare la sua formazione dimostrando di aver raggiunto il livello richiesto di autonomia. |
| La consultazione con il sistema socio-economico e le parti interessate, è avvenuta il 18 gennaio 2010 in un incontro della Consulta di Ateneo, a cui sono stati invitati 28 rappresentanti di organizzazioni della produzione, dei servizi e delle professioni, aziende di respiro locale, nazionale ma anche internazionale; presenti anche importanti rappresentanti di esponenti della cultura. Nell'incontro sono stati delineati elementi di carattere generale rispetto alle attività dell'ateneo, una dettagliata presentazione della riprogettazione dell'offerta formativa ed il percorso di deliberazione degli organi di governo. Sono stati illustrati gli obiettivi formativi specifici dei corsi di studio, le modalità di accesso ai corsi di studio, la struttura e i contenuti dei nuovi percorsi formativi e gli sbocchi occupazionali. Sono emersi ampi consensi per lo sforzo di razionalizzazione fatto sui corsi, sia numerico sia geografico, anche a fronte di una difficoltà attuativa ma guidata da una chiarezza di sostenibilità economica al fine di perseguire un sempre più alto livello qualitativo con l'attenzione anche all'internazionalizzazione. Consensi che hanno trovato riscontro in una votazione formale con esito unanime rispetto al percorso e alle risultanze della riprogettazione dell'Offerta formativa. |
| Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione | Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore | Modalità e tempi di studi e consultazioni | Documentazione |
| La consultazione di Ateneo con il sistema socio-economico e le parti interessate si è conclusa il 24 febbraio 2015 attraverso una convocazione telematica con i rappresentanti di organizzazioni della produzione, dei servizi e delle professioni, aziende di respiro locale, nazionale e internazionale e rappresentanti di esponenti della Cultura (Regione Piemonte, Comune di Torino, Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital (AIFI), Alenia Aermacchi SpA, Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino (API), Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), Avio SpA, Camera Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Torino (CCIAA), CGIL -CISL - UIL, Compagnia di San Paolo, Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte, ENI SpA, FCA (FIAT Group), Fondazione CRT, GM Powertrain Europe, IBM Italia, Microsoft SRL, Pirelli Tyre SpA, Provveditorato per le Opere Pubbliche di Piemonte e Valle d'Aosta, ST Microelectronics, Telecom Italia SpA, Unione Industriale Torino). Ai componenti della Consulta sono state presentate le proposte di modifica alla scheda SUA/RAD del corso di studio. Sono emersi ampi consensi che hanno trovato riscontro in una espressione favorevole.
I contatti con il sistema socio-economico rappresentano un aspetto importante per mantenere il percorso formativo in sintonia con le professionalità richieste dal mondo del lavoro. L'aggiornamento del piano degli studi e la verifica dei contenuti degli insegnamenti sono influenzati da tale attività di consultazione. Tali contatti sono, inoltre, importanti anche per poter potenziare la trasmissione delle conoscenze agli studenti, sia negli insegnamenti sia nel tirocinio, attraverso il contributo di professionalità esterne all'università. Il Collegio di Corso di Studi in Ingegneria per l'ambiente e il territorio ha istituito nel 2012 la Commissione Orientamento e Lavoro, costituita da docenti del corso di studi; più recentemente, tale Commissione si è ampliata a rappresentanti del mondo esterno (enti pubblici, associazioni di categoria, ordini professionali e società private) (in allegato l’elenco dei componenti ed i verbali della Commissione Orientamento e Lavoro). Attraverso tale Commissione è possibile procedere ad una continua verifica dei contenuti del corso di studi con le professionalità richieste dal mondo del lavoro. Sono, inoltre, presenti due referenti del Collegio di corso di studi, uno per i tirocini (con il compito di mantenere i contatti con le imprese, per migliorare le potenzialità di tale importante strumento didattico), prof. S. Fiore, uno per i contatti con l'Ordine degli Ingegneri (con il compito di acquisire informazioni sulla figura dell'ingegnere libero professionista e sulla sua evoluzione nel corso del tempo), prof. G. Comoglio. Il referente per i tirocini procede periodicamente ad interviste con le società che hanno ospitato i tirocinanti, per avere indicazioni utili sulle capacità che gli studenti hanno mostrato nell’espletamento del tirocinio e sulle eventuali lacune che sono emerse. Lo stesso referente ha regolarmente contatti con l’Ufficio Stage and Job del Politecnico per la verifica delle disponibilità delle varie aziende ad ospitare i tirocinanti ed accede alla documentazione per l’analisi delle risposte che le aziende danno ai formulari predisposti dall’Ateneo, sul grado di soddisfazione relativo ai tirocinanti nostri studenti. Tale attività consente una verifica continua dell’importanza delle conoscenze trasferite agli studenti nei singoli insegnamenti e l’individuazione di eventuali carenze o lacune riscontrate. |
| Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione | Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore | Modalità e tempi di studi e consultazioni | Documentazione |
|---|---|---|---|
| Consulta Politecnico/sistema socio-economico | A livello di Ateneo è istituita la Consulta “Politecnico/sistema socio-economico” sulla formazione, con la finalità di definire linee di indirizzo per la programmazione dell’offerta formativa e reperire i pareri utili ai fini di una eventuale riprogettazione della stessa. | Le strutture di consultazione si esprimono periodicamente sia sul processo sia sul prodotto per ognuno dei singoli corsi di studio attivati. |
verbale consulta 20100118.pdf verbale_consulta_20140210.pdf verbale consulta_20150224.pdf |
| Commissione Orientamento e Lavoro | La Commissione Orientamento e Lavoro prevede la presenza 4 membri esterni al Politecnico, che sono in grado di trasferire informazioni ed esigenze del mondo produttivo esterno agli organi decisionali del corso di laurea. | La Commissione Orientamento e Lavoro si riunisce periodicamente e redige verbali sugli argomenti trattati in ciascuna riunione. | |
| Giornata sulla figura professionale dell'ingegnere per l'ambiente e il territorio, tenutasi al Politecnico di Torino il 5 giugno 2015. | Hanno partecipato alla manifestazione associazioni culturali e di categoria, l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. | I rappresentanti delle Associazioni e degli Enti intervenuti, sono intervenuti attraverso relazioni e partecipando alla Tavola Rotonda. |
locandina e resoconto giornata del 5 giugno 2015 ing a&t.pdf |
| La figura dell'Ingegnere per l'Ambiente e il Territorio è fortemente multidisciplinare e trasversale, con una solida base formativa ingegneristica; tali caratteristiche consentono un'ampia visione e comprensione delle problematiche attuali e un'alta flessibilità nel mondo del lavoro, sempre più dinamico e mutevole.
Per i laureati sono possibili sia mansioni più propriamente di ufficio (gestione e controllo delle opere o dei processi, collaborazione nelle fasi della progettazione) sia lavori sul campo (responsabilità nella realizzazione di opere, impianti e infrastrutture). Gli sbocchi professionali sono possibili in strutture pubbliche e private e nella libera professione. Nell'ambito della Pubblica Amministrazione l'ingegnere per l'ambiente e il territorio trova impiego nel controllo delle attività produttive e della sicurezza ambientale e territoriale e nella realizzazione e gestione di interventi di recupero ambientale. Nelle industrie private può essere direttore di cantiere dei lavori di scavo, di sondaggio e di consolidamento del terreno, di difesa del suolo e di protezione del territorio, di realizzazione di impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi o liquidi, di realizzazione di discariche di rifiuti solidi urbani o rifiuti industriali. Può inoltre avere responsabilità di gestione delle infrastrutture ambientali (discariche di rifiuti, impianti di trattamento e recupero dei rifiuti, sistemi per il controllo, monitoraggio e rilievo dell'ambiente e del territorio). Come libero professionista il laureato collabora alle fasi di progettazione delle opere e impianti del settore dell’ingegneria per l’ambiente e territorio, collabora alla direzione dei lavori per la realizzazione delle opere e degli impianti, realizza misure e rilievi per il controllo delle opere e degli impianti e per il monitoraggio dell’ambiente e del territorio. |
| Il profilo professionale che il CdS intende formare | Principali funzioni e competenze della figura professionale | ||||||
| Ingegnere esperto nella tutela dell'ambiente | FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:
Sovrintende alla realizzazione, gestisce e controlla i sistemi di salvaguardia dell'ambiente, le strutture produttive e le infrastrutture ambientali, con particolare attenzione alla protezione dell'ambiente. E' in grado, inoltre, di affrontare, con la giusta conoscenza: i problemi relativi alla gestione e conservazione delle risorse (con particolare riferimento alla sostenibilità dello sviluppo), le tematiche relative al ripristino ed ai recuperi ambientali, gli studi dei sistemi di gestione del territorio finalizzati al miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente. COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE: Può occuparsi in particolare di: gestione e controllo di impianti di trattamento e recupero di acque, rifiuti, suoli ed emissioni atmosferiche; valutazione di eco-compatibilità dei processi e recupero delle aree contaminate; realizzazione di reti di monitoraggio per acquisire e gestire i dati ambientali; analisi degli aspetti ambientali e di sicurezza (dei lavoratori e dei terzi) nelle imprese costruttive e produttive; direzione degli uffici responsabili della qualità dei processi produttivi e degli aspetti ambientali delle piccole e medie imprese; analisi dell'impatto ambientale di processi, impianti, prodotti. SBOCCHI PROFESSIONALI: Possono riguardare strutture pubbliche o private e la libera professione. Nell'ambito della Pubblica Amministrazione trova spazi operativi nel controllo delle attività produttive, della sicurezza ambientale ed occupazionale, e nella realizzazione e gestione di interventi per il recupero ambientale. Nelle industrie private può essere direttore di cantiere, dei lavori di realizzazione di impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi o liquidi, tecnico del servizio di prevenzione e protezione. Può inoltre avere responsabilità di gestione delle infrastrutture ambientali (impianti di trattamento e recupero dei rifiuti, sistemi per il controllo, monitoraggio e rilievo dell'ambiente e del territorio, discariche dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti industriali). Nel campo della libera professione può collaborare alla progettazione o alla direzione dei lavori di opere e impianti per il trattamento e recupero dei rifiuti, per la messa in dimora dei rifiuti e per la bonifica ambientale. Può, inoltre, realizzare misure e rilievi per il controllo delle opere e degli impianti e per il monitoraggio dell’ambiente. |
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| Ingegnere esperto nella costruzione delle grandi opere che impattano sul territorio e nella protezione del territorio | FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:
Sovrintende alla realizzazione, gestisce e controlla le grandi opere che impattano sul territorio, con particolare attenzione alla protezione dell'ambiente e del territorio. E' in grado inoltre di affrontare, con la giusta conoscenza: i problemi relativi alla gestione e conservazione delle risorse (con particolare riferimento alla sostenibilità dello sviluppo), le tematiche relative alla definizione delle caratteristiche costitutive del suolo e del sottosuolo attraverso sondaggi geognostici e tecniche geofisiche, gli studi delle macchine e delle tecniche di scavo per la realizzazione di opere in superficie e in sotterraneo. COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE: Può occuparsi in particolare di: realizzazione delle grandi opere di scavo che interagiscono con il territorio; gestione e controllo delle grandi opere infrastrutturali e delle attività estrattive; realizzazione e controllo delle opere in terra (rilevati, dighe, argini); realizzazione di rilievi e misurazioni sul terreno e in laboratorio; gestione dei cantieri di scavo e dei cantieri delle grandi infrastrutture. SBOCCHI PROFESSIONALI: Possono riguardare strutture pubbliche o private e la libera professione. Nell'ambito della Pubblica Amministrazione trova spazi operativi nella pianificazione territoriale, nella sicurezza e gestione del territorio. Nelle industrie private può essere direttore di cantiere dei lavori di scavo e di costruzione delle gallerie, di realizzazione dei sondaggi e di consolidamento dei terreni, di difesa del suolo e protezione del territorio. Può, inoltre, essere tecnico dei servizi di prevenzione e protezione. Nel campo della libera professione può collaborare alla progettazione o alla direzione dei lavori di opere e scavi che impattano sul territorio, di opere per la protezione del territorio da eventi naturali catastrofici (frane, alluvioni, terremoti, etc.). Può, inoltre, realizzare misure e rilievi per il controllo delle opere e per il monitoraggio e il rilievo del territorio. |
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| Preparazione per la prosecuzione degli studi | Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi | ||||||
| Proseguimento degli studi nella Laurea Magistrale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio, della Classe LM35 (Ingegneria per l'ambiente e il territorio) | I laureati in Ingegneria per l'ambiente e il territorio devono:
- conoscere gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base, ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria; - conoscere gli aspetti metodologico-operativi delle discipline ingegneristiche di base ed essere in grado di risolvere semplici problemi ingegneristici utilizzando gli strumenti di calcolo appresi; - conoscere gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari dell'ingegneria sanitaria-ambientale e dell'ingegneria degli scavi, ed essere in grado di identificare, formulare e risolvere i problemi utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; devono essere in grado altresì di ideare e sostenere argomentazioni in tali ambiti disciplinari; - conoscere la complessità della progettazione e della realizzazione di opere e impianti nel settore dell'ambiente e del territorio e gli strumenti per gestirla; - essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea (l’Inglese), oltre l’Italiano. ... |
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| Codici ISTAT | |
| 3.1.3.2.2 |
Tecnici minerari |
| 3.1.3.5.0 |
Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate |
| 3.1.5.1.0 |
Tecnici di produzione in miniere e cave |
| 3.1.8.2.0 |
Tecnici della sicurezza sul lavoro |
| 3.1.8.3.1 |
Tecnici del controllo ambientale |
| 3.2.1.5.1 |
Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro |
| Per l’ammissione al corso di laurea occorre essere in possesso del titolo di scuola superiore richiesto dalla normativa in vigore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo, nonché il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale. Poiché il Corso è a numero programmato è richiesto il sostenimento di un test di ammissione unico per tutte le lauree triennali dell’Area dell’Ingegneria (TIL – I Test In Laib Ingegneria) somministrato esclusivamente presso i laboratori informatici di Ateneo. La prova consiste nel rispondere a quesiti su 4 aree disciplinari (matematica, comprensione verbale, logica e fisica).
Il dettaglio delle conoscenze richieste per l'accesso al corso di laurea, le relative modalità di verifica, nonché la modalità di recupero delle carenze formative sono riportate nel regolamento didattico del corso di studio. |
| Il numero degli studenti ammissibili è definito annualmente dagli organi di governo in base alla programmazioni locale, tenuto contro delle strutture e del rapporto studenti docenti.
Per l'immatricolazione al corso di laurea è richiesto il sostenimento di un test di ammissione (TIL – I Test in Laib Ingegneria) somministrato esclusivamente presso i laboratori informatici, in Italia e all’estero, in più date, come indicato nelle pagine del sito dedicate all’orientamento. La soglia minima per l’inserimento in graduatoria è fissata a 20%; la soglia che garantisce l'immatricolazione è fissata in un punteggio maggiore o uguale al 50% del totale. I candidati con un punteggio inferiore potranno attendere la predisposizione della graduatoria finale, al termine di tutte le sessioni di test, oppure sostenere nuovamente il TIL-I in una o più sessioni successive; in questo caso il risultato dell'ultima prova annulla quello precedentemente acquisito. L'immatricolazione sugli eventuali posti residui avverrà in ordine di graduatoria, fino ad esaurimento dei posti disponibili. La prova consiste nel rispondere a 42 quesiti in h. 1.30, i quesiti sono suddivisi in 4 sezioni relative a 4 diverse aree disciplinari: matematica, comprensione verbale, logica e fisica. L’essere in possesso dei certificati SAT, GRE e GMAT, con i punteggi indicati nell’apposita sezione alla pagina http://orienta.polito.it/ , esonera dalla prova. Sono inoltre esonerati dal TIL i candidati in possesso di un titolo di studio che rientra nell’apposita tabella pubblicata sul sito dedicato all’orientamento. Per ogni informazione relativa alla procedura di immatricolazione e di iscrizione alla prova, è possibile consultare l’apposita sezione alla pagina http://orienta.polito.it/. Laddove sia prevista la possibilità di avviare il percorso di studio in lingua inglese, lo studente deve essere in possesso di certificazione di conoscenza della lingua inglese IELTS con punteggio 5.0 (o equivalente o superiore). |
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Il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è finalizzato alla formazione di una figura professionale di ingegnere con cultura multidisciplinare e con una specifica connotazione verso conoscenze e competenze inerenti opere, impianti e processi del settore dell'ambiente e del territorio. Partendo da una formazione di base interdisciplinare, ancorata ai contenuti concettuali e metodologici dell'ingegneria industriale e dell'ingegneria civile, il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio fornisce una solida preparazione specifica che prepara gli allievi alla realizzazione e gestione di interventi: di scavo in superficie e nel sottosuolo in terreni e rocce, di ripristino a seguito di dissesti territoriali avvenuti per cause naturali o antropiche, di protezione dai rischi naturali (sismico, vulcanico e alluvionale), di contenimento delle emissioni inquinanti al fine della mitigazione degli impatti ambientali, di depurazione dei reflui liquidi e delle emissioni gassose. di bonifica in situ dei suoli inquinati. Sviluppa altresì gli aspetti relativi: alle tecniche di analisi del sottosuolo mediante sondaggi e indagini geofisiche, ai metodi di misura in laboratorio ed in situ delle caratteristiche del sottosuolo e dei fluidi, alle analisi del rischio ambientale indotto da attività e da insediamenti antropici, allo studio di impatto ambientale di opere e infrastrutture, all'analisi del rischio di eventi incidentali di natura ambientale, allo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, di sicurezza e di monitoraggio dei principali parametri di misura degli impatti, alla prevenzione e controllo del rischio idro-geologico, al monitoraggio dell'evoluzione del territorio. Il percorso formativo è unico (senza indirizzi nè orientamenti) ed è progettato per creare una figura professionale capace di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche applicate all'area dell'ambiente e del territorio nel contesto sociale e fisico-ambientale, fornendo gli strumenti cognitivi necessari per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, in modo da partecipare attivamente al processo di innovazione tecnologica. Il percorso formativo è organizzato in aree tematiche interconnesse: materie scientifiche di base (primo e secondo anno), materie ingegneristiche di base (secondo e terzo anno), materie scientifiche specifiche e ingegneristiche specifiche (secondo e terzo anno). Le materie scientifiche di base (Analisi Matematiche, Fisiche, Informatica, Chimica, Geometria) e ingegneristiche di base (Disegno, Meccanica razionale, Scienza e tecnologia dei materiali, Idraulica, Scienza delle Costruzioni) permettono di fornire inizialmente le nozioni e gli strumenti per poter comprendere il mondo fisico e per simulare eventi, processi, azioni che in esso si instaurano. Le materie scientifiche specifiche (Geologia applicata, Geofisica, Topografia, Ecologia applicata all’ing., Chimica ambientale) e ingegneristiche specifiche (Geotecnica, Ingegneria sanitaria ambientale, Ingegneria degli scavi) coprono il vasto ambito disciplinare dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio, in modo da poter avere una preparazione ad ampio spettro necessaria a poter entrare nel mondo del lavoro o proseguire negli studi senza lacune nella conoscenza e, nello stesso tempo, avere tutti gli strumenti per poter approfondire le tematiche di interesse o specializzarsi in un settore più ristretto. Lo studente ha inoltre la possibilità di selezionare, all'interno dell'offerta formativa dell'area di formazione, ulteriori insegnamenti attraverso i crediti liberi, per completare ed approfondire la sua preparazione su tematiche emergenti proprie dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio. La conclusione del percorso formativo prevede il superamento di una prova finale riferita ad un lavoro svolto autonomamente dallo studente, pur senza richiedere una particolare originalità, con preparazione del relativo elaborato finale. |
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| Risultati di apprendimento attesi |
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Conoscenza e capacità di comprensione Gli insegnamenti del corso di laurea sono stati suddivisi nelle seguenti categorie: discipline scientifiche di base, discipline ingegneristiche di base, discipline ingegneristiche specifiche del corso di laurea. Discipline scientifiche di base: Gli insegnamenti di questa area di apprendimento forniscono la conoscenza e la capacità di comprensione dei metodi matematici e dei fenomeni fisici e chimici essenziali per le discipline ingegneristiche. Essi costituiscono la cerniera tra l'insegnamento della scuola media superiore e l'insegnamento universitario. Discipline ingegneristiche di base: Gli insegnamenti di questa area di apprendimento forniscono la conoscenza e la capacità di comprensione dei metodi e delle applicazioni delle scienze di base e delle tecnologie realizzative di carattere generale applicabili ai sistemi e ai processi dell'ambiente e del territorio. Discipline ingegneristiche specifiche per l'ingegneria per l’ambiente e il territorio: Le discipline scientifiche specifiche dell'area dell'Ingegneria per l'ambiente e il territorio permettono di comprendere il comportamento dei materiali e dei sistemi naturali, coprendo tutto l'ampio spettro delle conoscenze nel settore dell'ambiente e del territorio. Tali discipline analizzano nel dettaglio i processi e le tecniche impiegate per conseguire gli obiettivi ingegneristici del corso di laurea (realizzazione in sicurezza di scavi e opere sul territorio, di impianti di trattamento e recupero dei rifiuti, di bonifica dei suoli, dell'aria e delle acque dagli inquinanti; gestione di impianti e infrastrutture in modo eco-compatibile; sfruttamento sostenibile delle risorse naturali). Modalità didattiche. Le conoscenze e le capacità vengono acquisite dagli studenti attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e in laboratori. In alcuni insegnamenti sono previste attività condotte in modo autonomo da ciascuno studente o da gruppi di studenti, secondo le modalità indicate dai docenti. Le attività autonome hanno specifici obiettivi e l’assistenza dei docenti. Modalità di accertamento. L'accertamento delle conoscenze e della capacità di comprensione avviene tramite esami scritti e orali, che possono comprendere test a risposte chiuse, esercizi di tipo algebrico o numerico, quesiti relativi agli aspetti teorici, l’eventuale discussione dei risultati delle attività autonome singole o di gruppo. Si richiede, inoltre, la capacità di integrare le conoscenze acquisite in insegnamenti e contesti diversi, e la capacità di valutazione critica e di scelta di modelli e metodi di soluzione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Discipline scientifiche di base: Tali insegnamenti permettono di applicare la conoscenza e la comprensione all'analisi e alla modellazione di problemi ingegneristici, utilizzando consapevolmente metodi matematici e leggi che governano i fenomeni fisici e chimici. Discipline ingegneristiche di base: Gli ingegneri per l'ambiente e il territorio saranno in grado di valutare la consistenza e il funzionamento di sistemi, macchine, strutture, materiali sia naturali che costruiti dall'uomo, in modo da poter operare scelte, definire i necessari interventi, gestire correttamente i processi, le macchine e gli impianti inerenti il settore ingegneristico dell'ambiente e del territorio. Discipline ingegneristiche specifiche per l'ingegneria per l’ambiente e il territorio: Gli insegnamenti ingegneristici specifici preparano l'ingegnere per l'ambiente e il territorio ad utilizzare gli strumenti scientifici di base a diversi tipi di aspetti tecnici. I collegamenti tra i vari corsi e i diversi ambiti disciplinari aiutano l'ingegnere nella ricerca di soluzioni per i problemi che si possono incontrare durante l'attività lavorativa. Modalità didattiche. La capacità di applicare conoscenze e comprensione sono acquisite dallo studente tramite lo sviluppo di esercizi guidati e di semplici progetti, che richiedono l'uso dei modelli e delle metodologie descritte nelle lezioni. Le esercitazioni di laboratorio mirano anche a individuare criticità e limiti dei modelli matematici rispetto alle situazioni reali. Viene curata l'applicazione integrata di conoscenze acquisite in differenti insegnamenti o in modo autonomo. Modalità di accertamento. Le verifiche avvengono con esami scritti e orali, che prevedono quesiti relativi agli aspetti teorici, ad esercizi di calcolo, la stesura e il commento di brevi relazioni su specifici argomenti. |
| I risultati di apprendimento attesi sono riportati nel seguito per le diverse tipologie di discipline in termini di "conoscenza e comprensione" e "Capacita di applicare conoscenza e comprensione". |
| Area di apprendimento | Risultati di apprendimento attesi | Insegnamenti / attivita formative |
| DISCIPLINE SCIENTIFICHE DI BASE |
Conoscenza e comprensione La base scientifica comprende i metodi matematici, i fenomeni fisici e chimici essenziali per le discipline ingegneristiche, forniti dai corsi di matematica, fisica e chimica, con i seguenti risultati attesi da parte dello studente: 1. Conoscere le nozioni fondamentali dell'algebra lineare, della geometria analitica, dello studio di funzioni, del calcolo differenziale e integrale, anche includendo elementi della teoria delle serie numeriche e di funzioni e dei sistemi di equazioni differenziali. 2. Comprendere e interpretare i principali fenomeni chimici e fisici essenziali per le discipline ingegneristiche. 3. Conoscere le nozioni di base riguardanti la struttura della materia, la classificazione degli elementi, l'elettrochimica e gli elementi di chimica organica ed inorganica. 4. Conoscere le leggi fondamentali della meccanica classica, della termodinamica, dei fenomeni elettromagnetici e delle onde, sottolineando le metodologie di indagine e il rigore della descrizione dei fenomeni trattati, la misurazione di grandezze fisiche e l'interpretazione dei dati. 5. Comprendere le principali metodologie di misura delle grandezze fisiche e comprenderne i contesti di utilizzo. 6. Comprendere i fondamenti dell’analisi complessa. Gli strumenti didattici per fornire le conoscenze della base scientifica comprendono lezioni frontali, esercitazioni in aula individuali o in piccoli gruppi, attività di laboratorio, consultazione di testi, impiego di software dedicato e supporti multimediali, ed attività autonoma dello studente. La valutazione delle conoscenze avviene tipicamente tramite esami orali e/o scritti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Applicare metodi matematici per modellare e analizzare problematiche ingegneristiche. Saper interpretare fenomeni fisici e chimici ed utilizzare le leggi che li governano. Utilizzare le conoscenze scientifiche ed ingegneristiche di base per leggere in modo critico documenti scientifici e tecnici. Utilizzare gli strumenti informatici per la modellazione e la comunicazione (preparazione di report e presentazioni). |
Algebra lineare e geometria - 01RKCMO - MAT/08 (3 cfu)
Algebra lineare e geometria - 01RKCMO - MAT/03 (7 cfu) Analisi matematica I - 16ACFMO - MAT/05 (10 cfu) Analisi matematica II - 23ACIMO - MAT/05 (8 cfu) Chimica - 16AHMMO - CHIM/07 (8 cfu) Disegno - 13AOOMO - ICAR/17 (6 cfu) Fisica I - 17AXOMO - FIS/01 (10 cfu) Fisica II - 17AXPMO - FIS/01 (6 cfu) Informatica - 12BHDMO - ING-INF/05 (8 cfu) Meccanica razionale - 07BPTMO - MAT/07 (6 cfu) |
| INGEGNERIA DI BASE |
Conoscenza e comprensione Le nozioni dell’ingegneria di base comprendono i seguenti risultati attesi da parte dello studente: Conoscere le nozioni fondamentali dell’ingegneria di base ovvero dei metodi e delle applicazioni delle scienze di base e delle discipline che riguardano il territorio e l’ambiente; conoscere gli elementi di base del disegno tecnico e della topografia, della fisica tecnica e della scienza e tecnologia dei materiali come approfondimento applicativo degli elementi acquisiti dagli insegnamenti delle aree della fisica e della chimica, per affrontare in maniera più completa lo studio dell’ambiente e del territorio; conoscere i principi teorici fondamentali che riguardano la meccanica del continuo con riferimento sia ai solidi elastici sia ai fluidi. Nel caso della scienza delle costruzioni vengono forniti gli elementi necessari per l'analisi dei sistemi di travi, mentre per quel che riguarda l'idraulica viene trattato lo studio di problemi di idrostatica e di idrodinamica; per la geotecnica vengono forniti i principi del comportamento meccanico dei terreni, anche in presenza dell’acqua in pressione nei pori. Gli strumenti didattici per fornire le conoscenze ingegneristiche di base comprendono lezioni frontali, esercitazioni in aula individuali o in piccoli gruppi, attività di laboratorio, consultazione di testi, impiego di software dedicato e supporti multimediali, ed attività autonoma dello studente. La valutazione delle conoscenze avviene tipicamente tramite esami orali e/o scritti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Selezionare le più opportune tecniche e saperle utilizzare nella rappresentazione del territorio. Risolvere semplici temi progettuali, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale. Tali capacità riguardano anche l'ottimizzazione dei sistemi sotto il profilo dell’impatto ambientale. Determinazione quantitativamente le condizioni di sollecitazione, deformazione e flusso: determinazione degli stati tensionali e deformativi nel continuo, delle spinte statiche e dinamiche su strutture di contenimento, nonché lo studio del comportamento delle correnti in diverse condizioni di moto. Lo studente si avvarrà di esercizi guidati che richiedono l'uso dei modelli e delle metodologie descritte nelle lezioni. Le esercitazioni di laboratorio mirano anche a individuare criticità e limiti dei modelli matematici rispetto alle situazioni reali. Le verifiche avvengono con esami scritti e orali, comprensivi di esercizi di progetto (tipo "problem solving", che richiedono scelte aggiuntive rispetto alle specifiche), la stesura di relazioni riguardanti argomenti monografici e le esperienze condotte dagli stessi studenti in laboratorio. Un accertamento complessivo avviene con la prova finale, che richiede l'integrazione di conoscenze acquisite in diversi insegnamenti. |
Fisica tecnica - 10AXYMO - ING-IND/11 (8 cfu)
Geotecnica - 09BCOMO - ICAR/07 (10 cfu) Idraulica - 08BEKMO - ICAR/01 (10 cfu) Scienza delle costruzioni - 01CFOMO - ICAR/08 (10 cfu) Scienza e tecnologia dei materiali - 04CFRMO - ING-IND/22 (6 cfu) Topografia - 03CWRMO - ICAR/06 (6 cfu) |
| INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO |
Conoscenza e comprensione Lo studente avrà modo di conoscere le nozioni più strettamente connesse alla ingegneria per l’ambiente e il territorio. La chimica ambientale, l’ecologia applicata la geologia applicata la geofisica gli forniranno le specifiche competenze necessarie per affrontare le problematiche più frequenti in questo contesto sia dal punto di vista della protezione del territorio, che da quello della tutela dell’ambiente e degli interventi necessari per le infrastrutture. Nei due corsi ingegneristici specifici ("ingegneria sanitaria ambientale" per la parte ambiente e "ingegneria degli scavi" per la parte del territorio e geoingegneria) vengono applicate le conoscenze di base e specialistiche e le nozioni ingegneristiche di base apprese nei corsi precedenti, facendo esteso ricorso ad esercitazioni in sede e sul campo e ad elaborati di approfondimento sviluppati dagli studenti, da soli o in gruppi di lavoro. Queste conoscenze e capacità vengono acquisite dagli studenti attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e in laboratori informatici. In alcuni insegnamenti sono previste attività condotte in modo autonomo da ciascuno studente o da gruppi di lavoro, secondo modalità indicate dai docenti. Ogni insegnamento indica quanti crediti sono riservati a ciascuna modalità didattica. L'accertamento delle conoscenze e della capacità di comprensione avviene tramite esami scritti e orali, che possono comprendere test a risposte chiuse, esercizi di tipo algebrico o numerico, quesiti relativi agli aspetti teorici. Le tipologie di esame dei vari insegnamenti sono definite in modo da esporre ogni studente a diverse modalità di accertamento. Capacità di applicare conoscenza e comprensione La capacità di applicare conoscenze e comprensione sono acquisite dallo studente tramite lo sviluppo di esercizi guidati e di semplici progetti, che richiedono l'uso dei modelli e delle metodologie descritte nelle lezioni. Ogni insegnamento indica quanti crediti sono riservati a ciascuna modalità didattica. Le verifiche avvengono con esami scritti e orali, comprensivi di esercizi, la stesura di relazioni riguardanti argomenti monografici e piccoli progetti. Un accertamento complessivo avviene con la prova finale, che richiede l'integrazione di conoscenze acquisite in diversi insegnamenti e può essere correlata ad una attività di tirocinio svolta presso aziende. |
Chimica ambientale/Ecologia applicata all'ingegneria - Chimica ambientale - 02NIWMO - ICAR/03 (6 cfu)
Chimica ambientale/Ecologia applicata all'ingegneria - Ecologia applicata all'ingegneria - 02NIWMO - ICAR/03 (6 cfu) Geologia applicata/Geofisica - Geofisica - 01NIYMO - GEO/11 (6 cfu) Geologia applicata/Geofisica - Geologia applicata - 01NIYMO - GEO/05 (6 cfu) Ingegneria degli scavi - 01BHYMO - ING-IND/28 (8 cfu) Ingegneria sanitaria ambientale - 05BIKMO - ICAR/03 (8 cfu) |
| Lingua Inglese Primo Livello |
Conoscenza e comprensione Acquisizione degli elementi di lingua inglese nelle quattro abilità comunicative principali (produzione verbale e scritta, ascolto, lettura) finalizzati ad ottenere il punteggio 5.0 all'esame IELTS. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Discreta padronanza della lingua inglese nelle quattro abilità comunicative principali (produzione verbale e scritta, ascolto, lettura), sia in contesto personale che professionale. |
Lingua inglese I livello - 07LKIMO - L-LIN/12 (3 cfu)
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| Crediti liberi |
Crediti liberi del 1° anno - 01PNNMO - *** N/A *** (6 cfu)
Crediti liberi del 3° anno - 01PNOMO - *** N/A *** (6 cfu) |
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| Prova finale |
Prova finale - 16IBNMO - *** N/A *** (3 cfu)
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| Autonomia di giudizio |
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La struttura della didattica, tipica dell'area politecnica dell'ingegneria, impartisce conoscenze teoriche seguite da applicazioni nelle esercitazioni. Sono appunto queste ultime che stimolano nello studente la opportunità e la necessità di compiere scelte, basate sulla interpretazione di dati organizzati in categorie.
Le esercitazioni dell'area della formazione scientifica di base abituano all'analisi e alla modellazione. Queste vengono arricchite con le conoscenze applicate al sistema ambiente e territorio. La tesi finale permette di sintetizzare tutte le conoscenze acquisite e di svolgere un elaborato in cui lo studente autonomamente risolve particolari problemi tecnici o approfondisce alcune tematiche affrontate durante il corso di studi, formulando propri giudizi e commenti. |
| Abilità comunicative |
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Le attività di apprendimento sono sia singole che di gruppo. All'interno del gruppo si sviluppano e si sperimentano le capacità di lavoro, tramite collaborazione, confronto, rispetto, governo del personale e disponibilità a essere guidati. Nel confronto con l'esterno, il corso di laurea favorisce la crescita dell'offerta e della ricerca di informazioni, idee, problemi e soluzioni, utilizzando opportunamente linguaggi specialistici e non specialistici.
Anche le prove d'esame orale di parecchi insegnamenti e la prova finale, con marcate caratteristiche di sintesi, accrescono le abilità comunicative. |
| Capacità di apprendimento |
| Sia nel caso di prosecuzione degli studi, che in quello di ingresso nel lavoro, il corso di laurea si preoccupa di fornire all'allievo metodi, strumenti e comportamenti dotati di un alto grado di autonomia. Tale caratteristica è fondamentale per la successiva formazione continua, che presume disponibilità all'aggiornamento delle proprie conoscenze, interazione col mondo delle scienze applicate, capacità di controllare e verificare le fonti documentarie e corrispondente capacità di spiegare e documentare le proprie scelte. |
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