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Qualità della formazione


A.A. 2024/25
Corso di Laurea Magistrale in PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE



Università: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Pianificazione e Progettazione
Dipartimento: DIST
Classe: LM-48 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11
Lingua in cui si tiene il corso:
Indirizzo internet del corso: https://www.polito.it/corsi/82-9
Tasse: https://www.polito.it/didattica/servizi-e-vita-al-politecnico/diritto-allo-studio-e-contribuzione-studentesca/contribuzione-studentesca
Modalità di svolgimento: Corso di studio convenzionale

Referenti e Strutture


Referente del CdS: Angioletta Voghera
Organo Collegiale di gestione del Corso di Studio: Collegio Di Pianificazione E Progettazione
Struttura didattica di Riferimento: Dip. Interat. Di Scienze, Prog. E P. Del Territ
Docenti di riferimento:
Rappresentanti degli Studenti eletti nel Collegio: Enrica Russo
Gruppo di Gestione AQ: Claudia Cassatella, Elena De Angelis, Giorgio Gialli, Guglielmina Mutani, Valentina Nardelli, Angioletta Voghera
Tutor:

Il Corso di Studio in breve

Il Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Urbanistica e Territoriale prepara Pianificatori territoriali capaci di interpretare, prefigurare, valutare e gestire le trasformazioni di città e ambiente, attraverso contributi tecnici e progettuali per il governo del territorio. Tale professionalità, riconosciuta dalla Direttiva Europea 2005/36/CE, ha una lunga tradizione e corrispondenze nei paesi europei e non solo (Town and Country Planning, Spatial Planning, Urbanisme), mentre in Italia è stata svolta da Architetti e Ingegneri fino alla riforma delle professioni del 2001, che ha istituito l’Albo del Pianificatore territoriale presso l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il presente Corso è nato nell’AA 2004/05 (come Laurea Specialistica, poi Magistrale in Pianificazione Territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale) e dall’AA 2017/18 ha sviluppato anche un curriculum in lingua inglese per fornire più strumenti utili ad affrontare le sfide globali e la professione nel mercato internazionale (si veda Progetto “SDG11. Planning Circles”, 2022). Il Corso intende infatti contribuire all’attuazione dell’Agenda 2030 e dell’Agenda Urbana delle Nazioni Unite, che chiama in causa direttamente la formazione dei pianificatori (punto 102).
Il piano di studi prepara un pianificatore capace di operare a diverse scale e livelli, oltre che capace di interagire con esperti di altri settore. Esercitazioni applicate a casi reali, sotto la guida di docenti di diverse discipline e in interazione con i soggetti del territorio, lavoro di gruppo caratterizzano l’approccio didattico. Il Corso offre la possibilità di seguire corsi sia in italiano sia in inglese, di effettuare periodi di studio all’estero grazie ad accordi con atenei in quattro continenti: in Europa 14 destinazioni, con 21 posizioni/borse 21 riservate al corso di laurea (tra cui Parigi, Lisbona, Leuven, Newcastle, Delft, Weimar, Brussels, ecc.) e in 12 destinazioni extra UE (Asia, Sud America e Oceania); inoltre è possibile ottenere una doppia laurea (KTH). Una consolidata rete di sedi di tirocinio, presso soggetti pubblici e privati, in Italia e all’estero. Ottima è l’attrattività per gli studenti dell’offerta Erasmus+, infatti negli AA:
22-23: 6 outgoing, 16 incoming (dato in aggiornamento per arrivo incoming sul secondo semestre)
21-22: 6 outgoing, 27 incoming
20-21: 4 outgoing, 10 incoming.

Rispetto alla media italiana dei corsi di laurea in questa classe, la soddisfazione dei laureati è più alta (il 77,1% dei nostri studenti si riscriverebbe – tasso superiore al 74,3% media di ateneo; e un tasso di occupazione lievemente inferiore alla media di ateneo (91,7% contro 93,3% media di ateneo -dati Almalaurea 2021), ma superiore alla media nazionale e per area geografica (SMA 2022).
Il corso ha conseguito il Certificate of Quality Recognition AESOP Association of European Schools of Planning dal 2016.

Obiettivi formativi qualificanti

I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono possedere le seguenti competenze per rispondere alle sfide globali della transizione ecologica, dell’adattamento, della resilienza, e della valorizzazione del patrimonio e del paesaggio:
• capacità di interpretare tendenze ed esiti delle trasformazioni della città e del territorio, anche in relazione alle dinamiche ed alle morfologie socioeconomiche;
• conoscenze e strumenti per l'interpretazione storica dei processi di stratificazione urbana e territoriale;
• capacità di applicare teorie, metodi e tecniche agli atti di pianificazione e progettazione;
• specifiche conoscenze dei metodi e delle tecniche di costruzione di piani e progetti per la città, il territorio, il paesaggio e l'ambiente;
• capacità di definire strategie per amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, alla valorizzazione e alla trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dell'ambiente.
Inoltre, i laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno l'inglese o un'altra lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari nazionali ed internazionali.

I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono:
- attività nelle quali i laureati nei corsi di laurea magistrale saranno in grado di costruire e gestire strumenti di governo del territorio con particolare riferimento a:
a) progettazione, pianificazione e politiche inerenti alla trasformazione e riqualificazione della città, del territorio e dell'ambiente (progetti, programmi, piani e politiche a varie scale territoriali, pianificazione e politiche di settore, regolazione e norme);
b) coordinamento e gestione delle attività di valutazione di progetti, programmi, piani e politiche urbane, territoriali e ambientali;
c) gestione dei processi di costruzione delle decisioni e delle azioni di governo e delle relative forme di comunicazione.

Gli ambiti di attività tipici del laureato magistrale sono costituiti dalla libera professione e, tra gli altri, da funzioni di elevata responsabilità in università e centri di ricerca, istituzioni, enti pubblici, privati e del terzo settore, aziende e imprese operanti per nel campo delle trasformazioni e deil governo della città, del territorio e dell'ambiente..

Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici, privati e del terzo settore, stages e tirocini con adeguati servizi di tutoraggio.

Attività formative dell'ordinamento didattico

La presente tabella delle attività formative riporta l'indicazione di tutti i SSD affini e integrativi - e non solo dell'intervallo in termini di CFU ad esse attribuito - dettaglio che verrà riportato nel regolamento didattico del CdS

Attività caratterizzanti

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Ambiente AGR/02 - AGRONOMIA E COLTIVAZIONI ERBACEE
AGR/08 - IDRAULICA AGRARIA E SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI
AGR/14 - PEDOLOGIA
BIO/03 - BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA
BIO/07 - ECOLOGIA
6 8
Economia, politica e sociologia AGR/01 - ECONOMIA ED ESTIMO RURALE
ICAR/22 - ESTIMO
IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
M-GGR/01 - GEOGRAFIA
SECS-P/02 - POLITICA ECONOMICA
SECS-P/06 - ECONOMIA APPLICATA
SPS/10 - SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
10 16
Ingegneria e scienze del territorio GEO/05 - GEOLOGIA APPLICATA
ICAR/04 - STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI
ICAR/05 - TRASPORTI
ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
6 8
Urbanistica e pianificazione ICAR/15 - ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
ICAR/20 - TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA
ICAR/21 - URBANISTICA
30 38

Attività affini o integrative

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Attività formative affini o integrative AGR/02 - AGRONOMIA E COLTIVAZIONI ERBACEE
ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/12 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
ICAR/15 - ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
ICAR/22 - ESTIMO
ING-IND/11 - FISICA TECNICA AMBIENTALE
M-GGR/02 - GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
MAT/07 - FISICA MATEMATICA
SECS-P/06 - ECONOMIA APPLICATA
SPS/04 - SCIENZA POLITICA
18 26

Altre attività

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
A scelta dello studente A scelta dello studente 8 12
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera Per la prova finale 20 30
Altre attività (art. 10) Abilità informatiche e telematiche - -
Altre attività (art. 10) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro - -
Altre attività (art. 10) Tirocini formativi e di orientamento - 10
Altre attività (art. 10) Ulteriori conoscenze linguistiche - 6
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - -
Esporta Excel Attività formative
I quadri di questa sezione descrivono gli obiettivi di formazione che il Corso di Studio si propone di realizzare attraverso la progettazione e la messa in opera del Corso, definendo la Domanda di formazione e i Risultati di apprendimento attesi.
Questa sezione risponde alla domanda “A cosa mira il CdS?”.
Si tratta di una sezione pubblica, accessibile senza limitazioni sul portale web dell’Ateneo ed è concepita per essere letta da potenziali studenti e loro famiglie, potenziali datori di lavoro, eventuali esperti durante il periodo in cui sia stato loro affidato un mandato di valutazione o accreditamento del CdS.

Domanda di formazione (Quadri A1, A2, A3)
Ai fini della progettazione del Corso di Studio si tiene conto sia della domanda di competenze del mercato del lavoro e del settore delle professioni sia della richiesta di formazione da parte di studenti e famiglie: queste vengono definite attraverso le funzioni o i ruoli professionali che il Corso di Studio prende a riferimento in un contesto di prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale.
Un’accurata ricognizione e una corretta definizione hanno lo scopo di facilitare l’incontro tra la domanda di competenze e la richiesta di formazione. Hanno inoltre lo scopo di facilitare l’allineamento tra la domanda di formazione e i risultati di apprendimento che il Corso di Studio persegue.

Risultati di apprendimento attesi (Quadri A4, A5)
I risultati di apprendimento attesi sono quanto uno studente dovrà conoscere, saper utilizzare ed essere in grado di dimostrare alla fine di ogni segmento del percorso formativo seguito.
I risultati di apprendimento sono stabiliti dal Corso di Studio in coerenza con le competenze richieste dalla domanda di formazione e sono articolati in una progressione che consenta all’allievo di conseguire con successo i requisiti posti dalla domanda di formazione esterna.
Il piano degli studi è composto di moduli di insegnamento organizzati in modo da conseguire obiettivi di costruzione delle conoscenze e delle abilità. Ciascun modulo presuppone un certo numero di conoscenze già acquisite o di qualificazioni ottenute in precedenza.
Per ogni area di apprendimento, che raggruppa moduli di insegnamento in accordo agli obiettivi comuni che li caratterizzano, vengono descritte le conoscenze e le abilità che in generale quell’area si propone come obiettivo. È possibile poi aprire tutte le schede dove ciascun modulo di insegnamento espone in dettaglio i suoi propri risultati di apprendimento particolari che concorrono all’obiettivo di area.
Vengono infine descritte le caratteristiche del lavoro da sviluppare per la tesi di laurea, ossia il progetto finale che lo studente deve affrontare al fine di completare la sua formazione dimostrando di aver raggiunto il livello richiesto di autonomia.

La consultazione con il sistema socio-economico e le parti interessate, è avvenuta il 18 gennaio 2010 in un incontro della Consulta di Ateneo, a cui sono stati invitati 28 rappresentanti di organizzazioni della produzione, dei servizi e delle professioni, aziende di respiro locale, nazionale ma anche internazionale; presenti anche importanti rappresentanti di esponenti della cultura.
Nell'incontro sono stati delineati elementi di carattere generale rispetto alle attività dell'ateneo, una dettagliata presentazione della riprogettazione dell'offerta formativa ed il percorso di deliberazione degli organi di governo.
Sono stati illustrati gli obiettivi formativi specifici dei corsi di studio, le modalità di accesso ai corsi di studio, la struttura e i contenuti dei nuovi percorsi formativi e gli sbocchi occupazionali.
Sono emersi ampi consensi per lo sforzo di razionalizzazione fatto sui corsi, sia numerico sia geografico, anche a fronte di una difficoltà attuativa ma guidata da una chiarezza di sostenibilità economica al fine di perseguire un sempre più alto livello qualitativo con l'attenzione anche all'internazionalizzazione.
Consensi che hanno trovato riscontro in una votazione formale con esito unanime rispetto al percorso e alle risultanze della riprogettazione dell'Offerta formativa.

Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore Modalità e tempi di studi e consultazioni Documentazione

La progettazione e l'aggiornamento del piano degli studi del Corso di Laurea sono stati realizzati in collaborazione con le organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, incontrate il 28/5/22 e l’8/11/22. A questo scopo è stato costituito fin dal 2001 un Club delle Istituzioni, delle Aziende e delle Organizzazioni, cui partecipano rappresentanti di Enti e Associazioni l territorio regionale e nazionale e, dal 2022, internazionale, con l'obiettivo di comprendere meglio come vanno modificandosi le richieste di professionalità nel mercato del lavoro. La composizione del Club (rivista e integrata nel 2014, 2018, 2021 e 2022) è la seguente: vi sono complessivamente 26 membri fra Istituzioni, Enti, Aziende e Organizzazioni.
Le riunioni del Club si sono sempre svolte con cadenza annuale (salvo che nel 2020 anno in cui, a causa della pandemia da Covid 19 rapporti con Istituzioni, Aziende e Organizzazioni sono stati gestiti in maniera più diretta con ogni singolo soggetto secondo un modello one-to-one e attraverso canali web). Ulteriori convocazioni sono sempre possibili in funzione di particolari esigenze. Sulla base delle esperienze maturate nel difficile periodo pandemico, nella riunione del Club del del 3/11/2021 i nostri partner hanno riconosciuto nel pianificatore una figura chiave e nel governo del territorio un’attività cruciale per la territorializzazione delle azioni progettuali del PNRR. Inoltre, è anche stata anche riconfermata la rilevanza della formazione nel campo dei sistemi Informativi territoriali, della valutazione ambientale, dei trasporti e della promozione e gestione delle trasformazioni territoriali alle diverse scale. La consultazione ha fatto emergere la significatività di questo percorso formativo per la Pubblica amministrazione, anche con riferimento alla programmazione e alle politiche comunitarie, e alla capacità di integrare le pianificazioni di diversi settori. Inoltre, la riunione del Club il 3/11/2021 ha fatto emergere la possibilità di intensificare la collaborazione anche all’interno di forme di didattica innovativa (denominate “Challenge”) in cui gruppi di studenti si applicano sperimentalmente ad un problema posto da un soggetto esterno – tale possibilità è attualmente allo studio in fase avanzata. L’ultima riunione dell’8/11/22 coglie nella revisione (processo dicembre 2021-novembre 2022) uno sguardo al futuro della professione e del governo del territorio per rispondere alle nuove domande legate alla transizione ecologica e all’adattamento del territorio alle crisi.
Un'ulteriore fonte utile per cogliere la coerenza e l'adeguatezza della formazione sviluppata dal Corso con le richieste del mondo del lavoro è rappresentata dai giudizi dei numerosi enti (pubblica amministrazione, studi professionali, associazioni) che ospitano i tirocinanti sulla loro preparazione.
A tal fine viene effettuata una rilevazione presso i tutor aziendali, attraverso un questionario informatizzato distribuito a cura dell'ufficio Stage & Job e dai Vice Rettori per la Qualità e la Didattica come azione di sistema di ateneo (dal 2014). Il tasso di risposta dei questionari da parte delle aziende negli ultimi anni è passato dal 33% al 62 (2021-22)/96 % (2020-21) con una valutazione molto positiva sul livello di conoscenza e competenza degli studenti che ha raggiunto quasi il 100 %. Inoltre, la capacità dei tirocinanti è ottima sia nell’apprendere nuovi concetti e competenze, sia nell’atteggiamento e disponibilità al lavoro.

Vista la proiezione internazionale, il Corso ha individuato alcuni termini di confronto e valutazione della propria didattica in rapporto al panorama estero.
L’AESOP (Association of European Schools of Planning) ha avviato nel 2014 il Progetto Quality Recognition per i corsi di studi in pianificazione nei paesi europei (soddisfacimento di standard europei di qualità e efficace internazionalizzazione); il Corso Magistrale in Pianificazione Urbanistica e Territoriale, del Politecnico di Torino ha ricevuto tra i primi (pilota) il AESOP Certificate of Quality nel gennaio 2016. Annualmente, il Coordinatore / docente del CdS partecipa agli incontri annuali AESOP Head of Schools (l’ultimo avvenuto il 30 marzo e 1 aprile 2022). Anche gli studi prodotti dall’Associazione sono utilizzati come elemento di consultazione. Nell’Heads of School Meeting 2022 sono stati discussi il documento “Towards a revised core curriculum” e lo studio “Climate Change Planning Education and Practice” (International Keynote Cassidy Johnson); tra i casi presi in esame solo due italiani, la LM48 del Politecnico di Torino e quella di IUAV.
Il Corso di studi è stato inserito anche nel database e nella mappatura del Global Planning Education Association Network (GPEAN) (Directory Planning Schools http://www.gpean.org/school/; in part. Si veda http://www.gpean.org/school/view/60) Nel 2019-2022, il Dipartimento DIST ha svolto la ricerca Planning Circle per indagare sistematicamente i corsi di Planning in Europa e in alcuni altri paesi, selezionati per Ranking e Employability (tra 433 censiti) (In allegato, il report “Le scuole di pianificazione in Europa. Titolazioni e sbocchi occupazionali”, che sistematizza una parte dei risultati). Il risultato, ha consentito di individuare i profili e gli sbocchi professionali dichiarati, la presenza di tirocini e di un career service. La ricerca ha preso in esame anche alcune organizzazioni e associazioni professionali (ECTP-CEU, APA - Career center, ISOCARP, GPN), la relativa descrizione delle attività del pianificatore e ‘carte di principi’. In sintesi, la ricerca Planning Circle evidenzia come la figura del Planner, che in Italia non ha ancora un forte riconoscimento sociale, è tuttavia una professione distinta in almeno 18 paesi su 32 in Europa (UE Regulated professions database) e oggetto di formazione in almeno 80 paesi e 550 scuole al mondo (UN Habitat, 2009, Planning Sustainable Cities, Earthscan, London).
Il Corso intercetta una domanda di formazione internazionale selezionando alcuni temi portanti in base a rilevanti politiche internazionali, di seguito elencate.
Sono state considerate le elaborazioni prodotte da organismi internazionali come l’European Council of Spatial Planners, che ha elaborato The Founding Charter: Towards the establishment of common rules for the Town planning profession, in cui viene anche definito "A minimum common core for education and training needed for the planning profession" e la ‘European Charter on Participatory Democracy in Spatial Planning Processes’ (2015), in cui viene posto l’accento sulla necessità, e quindi sulla capacità da parte del planner, di coinvolgere nelle scelte le comunità locali.
Sono state anche considerate la Nuova Agenda Urbana e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Le indicazioni dell’Implementation Plan Habitat III della nuova Agenda Urbana delle Nazioni Unite Habitat III - Quito, Ecuador, ottobre 2016 – prevedono un impegno nel formare professionisti: "We will strive to improve capacity for urban planning and design and providing training for urban planners at national, sub-national, and local levels" (art. 102). In particolare i temi messi in evidenza riguardano: Urban development for social inclusion, Environmentally sustainable and resilient urban development, Building the urban governance structure, Planning and managing urban spatial development. A livello europeo tali temi sono raccolti dall’Agenda urbana per la Commissione europea. Non di meno rappresentano un riferimento concreto l’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs, nell’acronimo inglese) delle Nazioni Unite (2015), con un’attenzione particolare all’obiettivo 11 Città sostenibili e inclusive, temi affrontati dai due curricula Pianificare la Città e il Territorio per la transizione ecologica e Planning for the Global Urban Agenda.

Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione Organizzazioni consultate o direttamente o tramite documenti di settore Modalità e tempi di studi e consultazioni Documentazione
Coordinatore e Vice-Coordinatore del Collegio Pianificazione e progettazione   Club delle istituzioni, delle aziende e delle organizzazioni
 
Il Club ha dato la propria consulenza all'avvio del Corso di Laurea (2001) e del Corso di Laurea magistrale (2004). Si riunisce annualmente per un'analisi e un monitoraggio dell'andamento del corso e della sua rispondenza alle necessità formative del mondo del lavoro.   istituzione_club_13_11_2001.pdf
verbale riunione club 24_5_2004.pdf
ricostituzione club 2014-1.pdf
club_verbale_21 marzo 2014-1.pdf
club_verbale 6 aprile 2016.pdf
Club verbale 18 settembre 2018
verbale_club 26-9-18.pdf
verbale club_28_11_2019.pdf
verbale club 2021
verbale 1.6.22
verbale_club_01-06-22_08072022125517_3754_3971.pdf
verbale 8.11.22
verbale_club_08_11_2022_07122022160306_3971_3754.pdf
 
Coordinatore o Vice-Coordinatore del Collegio  AESOP (Association of European Schools of Planning) is a network of European universities, their departments and affiliated schools that are engaged in teaching and research in the fields of urban and regional planning (http://www.aesop-planning.eu/)  Incontri annuali degli Heads of Schools per confronto e programmazione di iniziative relativamente ai curricula in pianificazione, alle prospettive dei corsi di studio e al riconoscimento di qualità (Certificate of Quality Recognition).  AESOP Heads of School Meeting 7-8/3/2014 (Lisbon)
AESOP Quality Recognition for the European Dimension in Planning Programmes
appendix a types of certificates .docx
appendix b applicationformrevised23jan15.doc
aesop_qualityrecognitionaf_politecnico di torino_2014.pdf
AESOP Heads of Schools Meeting, Madrid 12-14 March 2015
AESOP Certificate of Quality Master Programme in Planning Politecnico di Torino_Feb 2016
AESOP Heads of Schools Meeting, Thessaloniki 10-12 March 2016
AESOP Heads of Schools Meeting, Warsaw 31 March-2 April 2017
AESOP Heads of Schools Meeting, Newcastle, 18-21 April 2018
AESOP process of Quality Recognition
AESOP Heads of Schools Meeting, Ljubljana, 27 - 29 March 2019
 
Coordinatore del Collegio Pianificazione e progettazione a partire dal 2013   European Council of Spatial Planners
(http://www.ectp-ceu.eu/)
 
Consultazione periodica dei documenti prodotti  Founding CHARTER
Stage 2 Study October 2013 on the Recognition of Planning Qualifications in Europe"
 
Ufficio Stage & Job e dai Vice Rettori per la Qualità e la Didattica  Tutor aziendali degli Enti che hanno ospitato i tirocinanti   Il questionario informatizzato è stato distribuito e raccolto dall’Ufficio Stage&Job.
Il responsabile dei tirocini, con il Coordinatore del Collegio li ha analizzati.
 
Questionario
 
Coordinatore e Vice-Coordinatore di Collegio  Habitat III - The new Urban Agenda  Consultazione di Habitat III delle Nazioni Unite che prevede un impegno nella formazione dei professionisti  Quito Declaration (draft) - September 2016
Adopted Draft of the New Urban Agenda - October 2016
The New Urban Agenda
 
Coordinatore e Vice-Coordinatore di Collegio   Urban Agenda for the EU  Confronto con temi dell'Agenda Urbana europea.  Urban Agenda for the EU
 
Coordinatore e Vice-Coordinatore di Collegio   Agenda 2030 e Sustainable Development Goals  Consultazione Agenda 2030 e confronto con i 17 Sustainable Development Goals, in particolare obiettivo n. 11 (città sostenibili e inclusive)  Agenda 2030
Sustainable Development Goals
Sustainable Development Goals Report 2017
Sustainable Development Knowledge Platform
 
Coordinatore e Vice-Coordinatore di Collegio  The EU and the implementation of the Sustainable Development Goals  Confronto sul Goal 11: implementazione sviluppo sostenibile a scala locale  European development policy and the SDGs
 
Coordinatore e Referente  Global Network of Global Planning Education Association Network  Confronto e posizionamento tra Scuole di Planning a scala mondiale; corrispondenza e inserimento nella Directory delle Planning schools nel 2020  Global Network of Global Planning Education Association Network
 
Coordinatore e Referente  EU Regulated Profession Database
 
Esercizio della professione in Europa e riconoscimento del titolo professionale di Pianificatore territoriale: analisi svolta autonomamente su dati presenti nella piattaforma (2020), integrata con riscontri su base nazionale e internazionale (associaizoni di professionisti).   EU Regulated Profession Database
 
Coordinatore e Referente  Global trends in Planning Education and Planning Schools Worldwide  UN Habitat, 2009, Planning Sustainable Cities, Earthscan, London
 
UN Habitat, 2009, Planning Sustainable Cities
 
Coordinatore e referente  Attività di benchmarking internazionale  Planning Circle Research, edited by CassatellaC., Bonavero F.  report international (1).pdf
 
A cura di: Angioletta Voghera Data introduzione: 12.12.22 Data scadenza:

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore" con competenze tali da permettergli di assumere responsabilmente la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica e strategica a varie scale, attività di pianificazione paesaggistica e di elaborazione di valutazione ambientale strategica, oltre che di politiche e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale.
Il “pianificatore” è una figura in grado di cooperare con esperti in campi disciplinari diversi, di affrontare i temi della pianificazione e della progettazione transcalare, dalla scala locale a quella vasta, oltre che di affrontare con solide competenze teoriche e applicative la centralità attuale delle questioni urbane e territoriali, in un’ottica di resilienza e sostenibilità ambientale, sociale ed economica nelle diverse dimensioni e problematiche attraverso un approccio integrato allo sviluppo, all’inclusione sociale, al diritto alla città, alle questioni della transizione ecologica ed energetica e del cambiamento climatico, alla difesa del suolo, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale, storico-culturale e paesaggistico e delle risorse disponibili. Una figura in grado di elaborare e supportare - anche grazie alle conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali, delle banche dati territoriali, delle analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un corretto uso delle risorse locali e coinvolgano i soggetti (istituzionali, economici, sociali) interessati; al pianificatore si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con soggetti non esperti, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell’iniziativa sul territorio.
Il mercato del lavoro di riferimento per il laureato magistrale è principalmente costituito da enti locali e territoriali (Comuni, Province e città metropolitane, Regioni), aziende di servizi municipalizzate, società di engineering, studi professionali, enti di ricerca, agenzie pubbliche e private in Italia e all’estero, enti del Terzo settore, imprese e assicurazioni. E’ previsto che il laureato magistrale possa iscriversi, previo superamento di un esame di stato, alla sezione A dell’Ordine degli “Architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti”, con il titolo di “Pianificatore territoriale” per poter esercitare la libera professione in Italia ai sensi della legislazione vigente.

Il profilo professionale che il CdS intende formare Principali funzioni e competenze della figura professionale
Pianificatore territoriale, urbanista
 
* Funzione in un contesto di lavoro:
Pianificatore territoriale esperto nella redazione di piani, progetti e programmi urbanistici, territoriali ambientali e paesaggistici a varie scale. Svolge funzioni di coordinamento o direzione di équipe progettuali che operano nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale ed in rapporto con la pianificazione-programmazione di settore (ad es. trasporti, aree protette, energia, immobiliari, ecc.) con attenzione alle sfide della transizione ecologica, della sostenibilità e della resilienza dei territori.
Il laureato magistrale può iscriversi, previo superamento di un esame di stato, alla sezione A dell’Ordine degli “Architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti”, con il titolo di “Pianificatore territoriale”.

* Competenze: capacità di
- collaborare con e coordinare specialisti dei diversi settori disciplinari e competenze tecniche coinvolti nel processo di pianificazione;
- fornire al lavoro di gruppo il quadro di riferimento istituzionale, legislativo e procedurale, nazionale ed europeo, relativo agli strumenti di governo della città e del territorio;
- curare nell’ambito del lavoro di gruppo la definizione degli aspetti spaziali dei piani di diverso livello, scenari previsionali, esplorativi e progettuali di usi del suolo;
- svolgere analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, ambientali, paesaggistiche ed energetiche, utilizzando una gamma di strumenti analitici;
- utilizzare banche dati territoriali, creare e gestire Sistemi informativi territoriali;
- scegliere e applicare in modo critico metodi, tecniche e strumenti per l'analisi e la strutturazione di problemi di pianificazione;
- curare nell’ambito del lavoro di gruppo la definizione degli aspetti relativi ad obiettivi di qualità paesaggistica e assetto del paesaggio e fornire indirizzi per la pianificazione e progettazione paesaggistica;
- svolgere attività di valutazione di piani e progetti, valutazioni immobiliari, studi di fattibilità urbanistica ed economica;
- Coordinare la redazione di valutazioni ambientali (VIA, VAS, VINCA, verifiche di compatibilità e ambientale e paesaggistica degli interventi); e in particolare l’interazione tra valutazioni ambientali strategiche e il processo di formazione dei piani di vario livello;
- valutare gli effetti sul piano delle scelte relative alle attrezzature ed infrastrutture urbane e di trasporto interagendo con esperti del settore
-elaborare progetti piani attuativi e progetti urbanistici.

* Sbocchi professionali:
Il Pianificatore territoriale/urbanista può operare: (a) all’interno della pubblica amministrazione, (b) come libero professionista, (c) in imprese e aziende private, (d) presso enti del terzo settore.
(a) Il Pianificatore opera nella pubblica amministrazione, ad esempio come funzionario tecnico (con funzioni di responsabilità) all'interno di Istituzioni ed Enti territoriali cui compete per legge il compito di progettare politiche territoriali e/o di settore e redigere determinati strumenti di pianificazione: nei Comuni per la redazione di Piani urbanistici comunali o intercomunali o di Strumenti urbanistici esecutivi-attuativi, nelle Province o nelle Città Metropolitane per la redazione di Piani territoriali di Coordinamento, di Piani territoriali e strategici metropolitani, nelle Regioni per la redazione di Piani Territoriali Regionali, Piani Paesaggistici, altri piani di settore (Piani Energetici Ambientali Regionali, dei Parchi, dei Trasporti…).
(b) Il Pianificatore opera in maniera autonoma come libero professionista, producendo studi e progetti relativi ad atti di pianificazione su incarico di Enti territoriali (vedi punto a); consulenze nel campo della progettazione europea, di programmi di varia natura, ad esempio di marketing territoriale; ma anche studi e progetti urbanistici per aziende (mobility manager, site localisation manager/consulente logistico e per la selezione di idonei insediamenti territoriali, …), imprese nei settori delle costruzioni, studi di fattibilità in campo immobiliare.
Il laureato magistrale può ottenere l’abilitazione alla certificazione energetica degli edifici (art 2 del D.P.R. 75 del 16/4/2013), previo superamento dell’esame di stato (Albo Pianificatori territoriali) e dell'esame relativo a uno specifico corso di formazione per la certificazione energetica degli edifici.
(c) Il Pianificatore può essere impiegato in imprese private come analista e gestore di banche dati territoriali, di patrimoni immobiliari (ad es. in campo assicurativo, industriale, della logistica, del commercio).
(d) Il Pianificatore opera all’interno di Enti di ricerca o altri enti del terzo settore come analista di fenomeni spaziali (insediamenti, attività economiche, trasformazioni dell’ambiente, patrimonio territoriale, e molti altri) e collaboratore alla definizione di politiche.
 
Pianificatore territoriale, urbanista  * Funzione in un contesto di lavoro:
Pianificatore esperto nell'elaborazione di strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale.
Questa figura professionale svolge funzioni di esperto e/o di coordinatore per l'elaborazione di strategie e politiche di governo del territorio alle diverse scale e in modo intersettoriale.

* Competenze: capacità di
- collaborare con e coordinare specialisti dei diversi settori disciplinari per la definizione di strategie, politiche e progetti per la trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale;
- partecipare a processi di costruzione sociale delle azioni, dialogando anche con soggetti non esperti, costruendo tavoli di partecipazione e interpretando i bisogni delle comunità;
- fornire al lavoro di gruppo il quadro di riferimento istituzionale e legislativo, nazionale ed internazionale, relativo agli strumenti di governo della città e del territorio;
- fornire soluzioni operative e procedurali per l’attuazione di politiche e progetti di natura urbana e territoriale;
- svolgere analisi nel campo dello sviluppo locale e dei sistemi locali, sociali ed ambientali;
- effettuare analisi spaziali attraverso la creazione e la gestione di Sistemi Informativi Territoriali avanzati e di banche dati territoriali (anche settoriali, per esempio su logistica, commercio, …).

* Sbocchi professionali:
Il Pianificatore territoriale/urbanista può operare: (a) all’interno della pubblica amministrazione, (b) come libero professionista, (c) in imprese e aziende private, (d) presso enti del terzo settore.
(a) Il Pianificatore opera nella pubblica amministrazione come funzionario (con funzioni di alta responsabilità) di Enti territoriali, che hanno il compito di redigere Programmi con ricadute spaziali alle diverse scale (regionale, nazionale, europea e internazionale), Piani strategici (in part. Città metropolitane), definire strategie e politiche integrate con una dimensione spaziale (ad esempio: piani di sviluppo locale, piani di sviluppo rurale, programmi territoriali integrati,...).
(b) Questa funzione può essere svolta anche in maniera autonoma come libero professionista a cui Enti ed Associazioni affidano incarichi di consulenza;
(c),(d) ma anche come impiegato o consulente in agenzie internazionali, aziende pubbliche e provate, centri di ricerca e di consulenza, enti del Terzo settore.
 
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 11/02/2015 Data scadenza:

Sezione facoltativa:
Preparazione per la prosecuzione degli studi Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi
Dottorato, Master di II livello, Scuola di Specializzazione
 
Le conoscenze acquisite dal laureato magistrale costituiscono un prerequisito per accedere a Corsi di Dottorato e di master di II livello. In particolare costituiscono una base necessaria per l'ulteriore proseguimento degli studi la conoscenza dei quadri di riferimento istituzionali e legislativi, degli strumenti di governo della città e del territorio, la capacità di riconoscere i problemi e di sviluppare analisi finalizzate alla redazione dei piani, la capacità di applicare le tecniche per la loro redazione e implementazione, la conoscenza di tecniche e strumenti applicabili nei processi di pianificazione, la capacità di costruzione di scenari previsionali anche di carattere spaziale, la costruzione di processi partecipativi, le conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi informativi territoriali, l’attitudine ad esercitare un’autonomia di giudizio, le abilità comunicative e la capacità di lavorare all'interno di gruppi interdisciplinari e di formulare proposte progettuali..
Al Politecnico di Torino, in particolare, è possibile proseguire gli studi attraverso il Corso di Dottorato interanteneo Urban and Regional Development, la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e Paesaggio. In particolare si segnala come sbocco in continuità il Master di 2°livello in "Metodi e tecniche per il governo di territori resilienti. Verso la gestione integrata dei rischi". ...
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 11/02/2015 Data scadenza:


Codici ISTAT
2.2.2.1.2 
Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio 
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 11/02/2015 Data scadenza:


Quadro A3a - Conoscenze richieste per l'accesso

Costituiscono requisiti curriculari il titolo di laurea o di un diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, e le competenze e conoscenze che lo studente deve aver acquisito nel percorso formativo pregresso, espresse sotto forma di crediti riferiti a specifici settori scientifico-disciplinari o a gruppi di essi. In particolare lo studente deve aver acquisito un minimo di 30 cfu sui settori scientifico-disciplinari di base BIO/03, BIO/07, GEO/02, GEO/04, GEO/05, M-GGR/01, M-GGR/02, ING-INF/05, MAT/03, MAT/05, MAT/06, ICAR/06, ICAR/17 e 60 cfu sui settori scientifico-disciplinari caratterizzanti e affini AGR/01, AGR/08, GEO/05, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/04, ICAR/05, ICAR/15, ICAR/18, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, ING-IND/11, IUS/10, IUS/14, M-GGR/01, M-GGR/02, M-STO/04, SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-S/02, SPS/10, MAT/07, GEO/09, M-STO/02, ING-IND/10.
Inoltre, lo studente deve essere in possesso di un'adeguata preparazione personale e della conoscenza della Lingua inglese a livello QCER B2 o superiore, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Le modalità di verifica dell'adeguatezza della preparazione personale, i criteri per il riconoscimento della conoscenza certificata della lingua inglese e le modalità di superamento della prova di accesso sono riportati nel regolamento didattico del corso di studio.

Quadro A3b - Modalità di ammissione

Le norme nazionali relative all’immatricolazione ai corsi di Laurea magistrale prevedono che gli Atenei verifichino il possesso:
• della Laurea triennale o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo;
• dei requisiti curriculari;
• dell'adeguatezza della personale preparazione.
Le disposizioni emanate dal Senato Accademico e la regolamentazione attuativa adottata dagli organi accademici competenti prevedono che per gli studenti provenienti da taluni percorsi e con determinati risultati scolastici, i requisiti curriculari e l’adeguatezza della personale preparazione si considerino automaticamente verificati, mentre per gli altri debba essere fatta una puntuale verifica, affidata ad un valutatore.
Tale verifica può avere come esiti l’ammissione, la non ammissione o l’ammissione subordinata all’obbligo di colmare le integrazioni curriculari necessarie individuate dal valutatore.
L’immatricolazione al Corso di Laurea magistrale è consentita sia al 1°, sia al 2° periodo didattico rispettando le scadenze previste e i requisiti richiesti per l'accesso.

REQUISITI CURRICULARI
I crediti formativi dei settori scientifico-disciplinari, presenti sia nel primo gruppo che nel secondo, vengono conteggiati prioritariamente per soddisfare il requisito del primo gruppo. I crediti residui vengono considerati per il raggiungimento del requisito del secondo gruppo. I crediti di un insegnamento possono quindi essere considerati per soddisfare il numero minimo di crediti di entrambi i gruppi.
Nel limite di 10 cfu, il Referente del Corso di Studio potrà ammettere il candidato; se il numero di crediti mancanti è superiore a 10 cfu, la valutazione sarà sottoposta all’approvazione finale del Coordinatore del Collegio o del Vice Coordinatore di Collegio.

Nel caso di non ammissione per carenze curriculari, le relative integrazioni dovranno essere colmate prima dell'immatricolazione al corso di Laurea magistrale effettuando:
• un’iscrizione ai singoli insegnamenti per integrazione curriculare, nel caso in cui l'integrazione sia inferiore o uguale a 60 crediti. Si precisa che, nel caso di iscrizione ai singoli insegnamenti per integrazione curriculare, sarà possibile inserire nel carico didattico esclusivamente gli insegnamenti assegnati dal valutatore a titolo di carenza formativa; il superamento della prova di ammissione consentirà, esclusivamente ai candidati che devono colmare l'integrazione curriculare, l'accesso anche all'anno accademico successivo a quello per cui si è sostenuta la prova di ammissione (in ogni caso successivamente al superamento degli esami relativi all'integrazione curriculare).
oppure
• un'abbreviazione di carriera su un corso di laurea di I livello, nel caso in cui l'integrazione curriculare da effettuare sia superiore a 60 crediti. Il candidato dovrà valutare l'iscrizione al corso di laurea di I livello idoneo per l’accesso al corso di Laurea Magistrale di interesse considerando le scadenze stabilite.

ADEGUATEZZA DELLA PERSONALE PREPARAZIONE
La certificazione linguistica richiesta per l’ammissibilità è relativa alla conoscenza della lingua inglese e deve essere almeno di livello B2, come definito dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER).
Soddisfatti i requisiti curriculari sopra citati, le modalità di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione sono le seguenti.

1) Per i candidati del Politecnico di Torino
a) Sono ammessi i candidati per i quali:
• la durata del percorso formativo è inferiore o uguale a 4 anni (1) e la media ponderata (2) degli esami è maggiore o uguale a 27/30;
• la durata del percorso formativo è superiore a 4 anni ma inferiore o uguale a 5 anni (1) e la media ponderata (2) degli esami è superiore o uguale a 28/30.
La media ponderata è calcolata su tutti i crediti con voto in trentesimi acquisiti e utili per il conseguimento della laurea di primo livello con l’esclusione dei peggiori 28 crediti.
La durata del percorso formativo di ciascun studente verrà valutata in base al numero di anni accademici di iscrizione, che viene calcolato considerando uguale ad 1 ogni anno di iscrizione full time e uguale a 0,5 ogni anno di iscrizione part-time. Per gli studenti iscritti full-time, afferenti al programma “Dual Career”, la durata viene valutata, come per i part-time, considerando mezzo anno di iscrizione per ogni iscrizione annuale.
In caso di abbreviazione di carriera il calcolo degli anni deve essere aumentato in proporzione al numero di CFU convalidati (10-60 CFU =1 anno, ecc). I 28 CFU peggiori devono essere scorporati in proporzione al numero di CFU convalidati.
(1) l'ultima sessione utile per rispettare il requisito di media è la sessione di laurea di dicembre
(2) la media ponderata è ottenuta dalla sommatoria (voti x crediti) / sommatoria dei crediti

b) Accesso subordinato al superamento della prova di ammissione
In assenza di media adeguata il requisito può essere soddisfatto attraverso il superamento di una prova di ammissione, come illustrato nel paragrafo successivo “Prova di ammissione e sua validità”.
***
2) Per i candidati di altri Atenei italiani
Ai candidati di altri Atenei è richiesta la media ponderata degli esami uguale o maggiore a 24/30 e il superamento della prova di ammissione, di cui al paragrafo successivo. La media ponderata (sommatoria (voti x crediti) / sommatoria dei crediti) è calcolata su tutti i crediti con voto in trentesimi acquisiti e utili per il conseguimento della laurea di primo livello.
***
Prova di ammissione e sua validità
La prova consiste in un colloquio i cui argomenti si riferiscono ad ambiti di conoscenza che caratterizzano la formazione considerata necessaria per seguire proficuamente il corso di Laurea Magistrale:
• fondamenti di urbanistica e pianificazione del territorio e del paesaggio;
• sistema istituzionale per il governo del territorio;
• sviluppo locale sostenibile;
• sistemi informativi territoriali.
Il superamento della prova di ammissione consentirà, esclusivamente ai candidati che devono colmare l'integrazione curriculare, l'accesso anche all'anno accademico successivo (in ogni caso successivamente all'assolvimento dell'integrazione curriculare) e subordinatamente all’attivazione del Corso di studio.
***
3) Per i candidati in possesso di titolo di studio conseguito all’estero
Per essere ammessi ai corsi di Laurea Magistrale è necessario essere in possesso di un titolo accademico rilasciato da una Università straniera accreditata/riconosciuta, conseguito al termine di un percorso scolastico complessivo di almeno 15 anni (comprendente scuola primaria, secondaria ed università).
Coloro che hanno intrapreso un percorso universitario strutturato in cinque o sei anni accademici (diverso dal sistema 3+2) e non lo abbiano completato, per essere ammessi, devono comunque soddisfare il requisito minimo dei 15 anni di percorso complessivo (di cui minimo 3 anni a livello universitario) e aver superato 180 crediti ECTS o equivalenti(i corsi pre-universitari o gli anni preparatori non possono essere conteggiati per il raggiungimento dei crediti minimi o degli anni di scolarità sopra indicati). Oltre a essere in possesso di un'adeguata preparazione personale e alla conoscenza certificata della lingua inglese almeno di livello B2, per i CdS erogati in lingua italiana o parzialmente in lingua italiana, lo studente deve essere in possesso, come requisito di ammissibilità, di certificazione di conoscenza della lingua italiana di livello B1, come definito dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER).
L’adeguatezza della personale preparazione e la coerenza tra i Corsi di Studio dell’Ateneo prescelti dai candidati e la loro carriera universitaria pregressa viene verificata dai docenti dello specifico CdS individuati dai Coordinatori del Collegi che valutano le domande sulla piattaforma Apply “candidati con qualifica estera”.
La valutazione positiva consente l’immatricolazione unicamente nell’anno accademico per il quale la si è ottenuta. Qualora il candidato ammesso alla Laurea Magistrale non proceda - secondo le scadenze prestabilite - all’immatricolazione nell’anno accademico per il quale ha ottenuto l’ammissione - dovrà ricandidarsi e sottoporsi nuovamente a valutazione per accedere e immatricolarsi in anni accademici successivi.
***
Ulteriori informazioni possono essere reperite alla pagina http://apply.polito.it/ e alla specifica sezione dei requisiti d’accesso ai corsi di Laurea Magistrale dedicata agli studenti internazionali http://international.polito.it/it/ammissione.

Quadro A4a - Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo

Il corso di Laurea Magistrale forma un "pianificatore territoriale" con competenze tali da permettergli di assumere responsabilmente la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali che svolgono attività di pianificazione territoriale, urbanistica e strategica a varie scale, attività di pianificazione paesaggistica e di elaborazione di valutazione ambientale strategica, politiche e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana e territoriale.
Il “pianificatore territoriale” è una figura in grado di cooperare con esperti in campi disciplinari diversi, di affrontare i temi della pianificazione transcalare, dalla scala locale a quella di area vasta, di affrontare con particolare attenzione la centralità attuale delle questioni urbane e territoriali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e di resilienza con attenzione alle diverse dimensioni e problematiche, adottando un approccio integrato allo sviluppo, all’inclusione sociale, al diritto alla città, alle questioni ecologica ed energetica e del cambiamento climatico, alla difesa del suolo, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale, storico-culturale e paesaggistico e delle risorse disponibili. Una figura in grado di elaborare e supportare – anche grazie alle conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali, delle banche dati territoriali, delle valutazioni e analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un corretto uso delle risorse locali e coinvolgano i soggetti (istituzionali, economici, sociali) interessati; al pianificatore si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con soggetti non esperti, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell’iniziativa sul territorio.
Inoltre il pianificatore è una figura capace di costruire l’azione di trasformazione del territorio, del paesaggio, dell’ambiente e dei contesti urbani, anche attraverso le esperienze applicative e di sperimentazione progettuale. In linea con gli obiettivi formativi del pianificatore territoriale, il corso offre due orientamenti distinti, erogati uno in italiano e uno in inglese:
- l’orientamento in italiano - Pianificare la città e il territorio per la transizione ecologica- è un percorso formativo avanzato nel campo della pianificazione della città, del territorio, dell’ambiente e del paesaggio, indirizzato alla professione di Pianificatore Territoriale, che si snoda attorno a tre esperienze progettuali a diverse scale che affrontano questioni complesse rispondendo alle sfide contemporanee: la prima indirizzata al progetto urbanistico e ambientale basato sul paradigma delle nature-based solutions, la seconda sulla simulazione di un processo di redazione di uno strumento di pianificazione urbanistica di livello locale e la terza sulla simulazione del processo di redazione, e poi di applicazione, di uno strumento di pianificazione paesaggistica e ambientale. Il riferimento costante non solo a teorie e metodi, ma anche a concreti contesti applicativi e processi pianificatori reali, costituisce il punto di forza dell’approccio professionalizzante e sperimentale.
- l’orientamento in inglese - Planning for the Global Urban Agenda – prende a riferimento modelli e ambiti lavorativi internazionali e raccoglie la sfida della New Urban Agenda (NUA) e dei Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, del Green Deal Europeo e del Next Generation Eu (in Italia del PNRR). I corsi prestano attenzione alla varietà dei sistemi di governo del territorio e dei fenomeni urbani a livello globale, proponendo lo studio di diversi modelli e approcci per fornire capacità di orientamento nel governo del territorio e di collocazione della propria azione progettuale. Tra le attività applicative, tre esperienze progettuali complesse: la prima indirizzata alla pianificazione attenta ai temi del patrimonio culturale e naturale, la seconda alla pianificazione per l’adattamento di città e territori a fronte dei cambiamenti climatici e la terza al progetto urbano. Il riferimento costante non solo a teorie e metodi, ma anche a concreti contesti applicativi e processi pianificatori reali, costituisce il punto di forza dell’approccio professionalizzante e sperimentale.
-

I due orientamenti condividono le stesse modalità didattiche, articolate in:
- Unità Didattiche monodisciplinari (corsi), attività formative avanzate, che forniscono contributi sistematici, capaci di arricchire le capacità analitiche e critico-interpretative;
- Unità Didattiche sviluppate in corsi integrati facendo interagire due discipline in un campo comune di sperimentazione operativa di teorie, metodi e strumenti;
- Unità Didattiche sviluppate attraverso la modalità dell'Atelier/Studio multidisciplinare, incentrate sulla definizione di strumenti di pianificazione a scale diverse, che simulano, attraverso gli apporti di più discipline, l'integrazione di una pluralità di punti di vista, propria delle équipe di pianificazione e progettazione. Gli Atelier hanno uno sviluppo semestrale e danno luogo ad un solo esame;
- Crediti liberi: accanto ai corsi curricolari obbligatori è possibile approfondire alcuni campi attraverso i crediti liberi (10 cfu nel percorso in italiano e 12 cfu nel percorso in inglese) che possono essere connessi anche al lavoro di ricerca della tesi;
- tesi: il 2° pd del 2° anno è prevalentemente dedicato all'elaborazione della tesi (in italiano o in inglese). Allo studente vengono offerte due alternative: elaborazione di una tesi di ricerca o sperimentazione di teorie, metodi e tecniche a partire da un periodo di tirocinio (elaborazione di una tesi di carattere maggiormente professionalizzate). Sia la tesi che il tirocinio possono essere svolti all’estero indipendentemente dalla scelta dell’orientamento.

L’orientamento in italiano - Pianificare la città e il territorio per la transizione ecologica – si articola secondo i seguenti obiettivi:
- l’obiettivo delle attività del 1 pd del 1 anno è quello di fornire allo studente solide basi nel campo della progettazione urbanistica e ambientale nature-based per la transizione ecologica e l’adattamento, del governo del territorio con riferimento a istituzioni, norme e strumenti di pianificazione alle diverse scale e di acquisire apporti della storia del patrimonio territoriale;
- l'obiettivo delle attività del 2 pd del 1 anno è quello di permettere allo studente di acquisire una solida conoscenza della geografia urbana e territoriale e dei metodi e delle tecniche di inclusione e della partecipazione degli attori sociali nella costruzione delle politiche urbane e territoriali, una conoscenza dei metodi e delle tecniche per la simulazione di un processo di redazione di uno strumento di pianificazione a livello locale e di progettazione urbanistica, oltre che conoscenze nel settore della pianificazione e gestione dei trasporti, necessarie per affrontare piani a diverse scale e interagire con gli specialisti del settore;
- l’obiettivo delle attività del 1 pd del 2 anno è permettere allo studente di sviluppare la simulazione del processo di redazione e di applicazione di uno strumento di pianificazione paesaggistica, territoriale e ambientale, e di approfondimento delle conoscenze relative al ruolo dell’Unione Europea, degli aspetti normativi e dell'ordinamento istituzionale, della pianificazione strategica e del progetto di adattamento ai cambiamenti climatici, con attenzione alle sfide energetiche e ambientali.

L’orientamento in inglese - Planning for the Global Urban Agenda – si articola secondo i seguenti obiettivi:
- l’obiettivo delle attività del 1 pd del 1 anno è quello di fornire allo studente solide basi nei seguenti campi: teorie della pianificazione e dei sistemi di governo del territorio in Europa e nel mondo, storia dei fenomeni urbani e insediativi e dell’urbanistica, politiche europee ed internazionali per la natura, l’ambiente e il paesaggio e relativi strumenti di attuazione attraverso la pianificazione spaziale; inoltre, viene fornita una formazione avanzata nel campo delle analisi spaziali con strumenti GIS, utile a diverse applicazioni in altri insegnamenti.
- l’obiettivo delle attività del 2 pd del 1 anno è sviluppare la capacità di agire sul sistema insediativo esistente in un’ottica di resilienza e di rigenerazione, con attenzione ai rischi naturali (con particolare a quello sismico), e mettendo al centro sia il ruolo del patrimonio culturale e naturale, sia il ruolo dei gruppi sociali (e le metodologie inclusive e partecipative). Inoltre, sono fornite conoscenze sugli orientamenti di organismi internazionali come le Nazioni Unite (Agenda urbana e Sustainable Development Goals) e l’Unione Europea, sui relativi processi decisionali, sulle dinamiche di sviluppo connesse alla programmazione e partecipazione a iniziative di partenariato internazionali.
- l'obiettivo delle attività del 1 pd del 2 anno è quello di fornire allo studente solide basi in campi legati all’azione progettuale in campo urbano e alla pianificazione a fronte dei cambiamenti climatici per l’adattamento di città e territori, concentrando l’attenzione sul campo d’azione degli strumenti della pianificazione spaziale, del rischio idrogeologico e delle sfide dell’innovazione energetica. Allo studio si affiancano contributi sugli studi urbani e regionali e della pianificazione collettiva dei processi di sviluppo urbani e territoriali.
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 11/02/2015 Data scadenza:


Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione
I risultati di apprendimento attesi sono riferiti a 4 aree di apprendimento:
− Analisi e valutazione dei contesti storici, geografici, economici, ambientali e sociali, per e dell’azione territoriale;
− Governo del territorio: pianificazione urbanistica e territoriale, paesaggistica e ambientale;
− Governo del territorio: politiche urbane e territoriali
− Progettazione urbana, urbanistica e ambientale.

Le 4 aree di apprendimento sono state individuate in relazione all'approccio alla pianificazione proposto dal Corso, che è un approccio coerente con il processo stesso di pianificazione, un processo integrato in cui si combinano attività analitiche e progettuali e prospettive disciplinari diverse. I risultati di apprendimento attesi rispondono alle esigenze di formazione di un "pianificatore" in grado di assumere la funzione di coordinamento o direzione di équipe progettuali multidisciplinari, che affrontano i temi della pianificazione e del progetto a scale diverse, con particolare attenzione alla centralità attuale delle questioni urbane e territoriali e ecologico-ambientali, in un’ottica di resilienza e di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nelle diverse dimensioni e problematiche – approccio integrato allo sviluppo, all’inclusione sociale, al diritto alla città, alla questione energetica e del cambiamento climatico, alla gestioni dei rischi e alla difesa del suolo, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale, storico-culturale e paesaggistico e delle risorse disponibili. Una figura in grado di elaborare e supportare - anche grazie alle conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali, delle banche dati territoriali, delle analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un uso sostenibile delle risorse locali e coinvolgano i soggetti (istituzionali, economici, sociali) interessati; al pianificatore si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con soggetti non esperti, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell’iniziativa sul territorio.

Le attività destinate all'acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione sono svolte in tutte e 4 le aree di apprendimento attraverso le lezioni frontali dei corsi curriculari obbligatori, a cui si affiancano, per permettere un maggior approfondimento specialistico, due o più insegnamenti opzionali, eventualmente connessi al tema di tesi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Entrambi gli orientamenti si snodano attorno a 3 esperienze formative centrali - Atelier/Studio multidisciplinari - incentrati sulla definizione di strumenti di pianificazione a scale diverse e di azione progettuale, che stimolano, attraverso gli apporti di più discipline, l'integrazione di una pluralità di punti di vista, propria delle équipe di pianificazione. Esse permettono allo studente di:
• simulare un processo di redazione di un progetto urbano con tecniche e metodi nature-based (con attenzione agli spazi aperti e pubblici), di uno strumento di pianificazione a livello locale e di uno strumento di pianificazione paesaggistica e territoriale, per l’orientamento in italiano;
• raccogliere la sfida di operare in un contesto globale attraverso una prima esperienza progettuale orientata alla pianificazione attenta alla protezione del patrimonio e una seconda esperienza indirizzata alla pianificazione a fronte dei cambiamenti climatici, e una terza alla progettazione urbana per l’orientamento in inglese.
Queste sono le attività formative principali che gli consentono di acquisire la capacità di applicare le conoscenze e la comprensione fornite dai corsi curriculari obbligatori, cui si affiancano talvolta piccole attività esercitative (area di apprendimento 1).
La tesi è un momento formativo centrale per il corso (20 crediti), nel quale è centrale la capacità di applicare le conoscenze e la comprensione acquisite. Allo studente viene offerta un’alternativa: elaborazione di una tesi di ricerca o elaborazione di una tesi di carattere maggiormente applicativo e professionalizzate, all'interno della quale è previsto un periodo di tirocinio (10 crediti).
 
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 13.01.2016 Data scadenza:

Il laureato deve possedere conoscenze approfondite sulle complesse relazioni fra le attività umane, l’ambiente fisico, i contesti istituzionali e i processi sociali che influenzano le condizioni dello sviluppo territoriale, tale da poter individuare gli opportuni strumenti di governo del territorio coordinare la loro formulazione. Deve avere una conoscenza adeguata degli strumenti di governo del territorio, delle innovazioni legislative in questo campo, e delle politiche connesse, a livello nazionale, a livello dell’Unione Europea, a livello globale. Deve avere una conoscenza adeguata di strumenti tecnici dell’analisi spaziale e dell’urbanistica.
Il Corso propone un approccio alla pianificazione come processo integrato in cui si combinano attività analitiche, progettuali e valutative da prospettive disciplinari diverse. Il laureato deve quindi possedere conoscenze in molti campi disciplinari che riguardano sia aspetti analitici (analisi dei contesti storici, geografici, economico-sociali e territoriali), sia strumenti di pianificazione settoriale (trasporti e infrastrutture, energia, acque, paesaggio e aree protette) nelle loro relazioni con gli strumenti di governo del territorio. Il laureato possiede conoscenze approfondite sull’impostazione e la formulazione di piani e progetti a scale diverse, da quella locale a quella di area vasta, e dei piani per l’ambiente e per la conservazione del patrimonio costruito e paesaggistico (essendo la formazione particolarmente attenta ai temi della resilienza e della sostenibilità ambientale, al paesaggio, all’adattamento al cambiamento climatico).

Area di apprendimento Risultati di apprendimento attesi Insegnamenti / attivita formative
Analisi e valutazione dei contesti storici, geografici, economici, ambientali e sociali   Conoscenza e comprensione
- conoscenze nel campo dell'analisi delle relazioni tra soggetti sociali e ambiente: le molteplici dimensioni del concetto di “ambiente”; le relazioni tra i sistemi sociali e l'ambiente; la partecipazione sociale nella pianificazione dell'ambiente e del territorio; la percezione soggettiva dell'ambiente e del rischio ambientale;
la gestione integrata del rischio nella pianificazione con attenzione a quello sismico;
- conoscenze nel campo della geografia urbana e territoriale: conoscenza dei fenomeni urbani e territoriali in una prospettiva geografica; visione multiscalare dell'organizzazione urbana e
territoriale e dei suoi problemi; geografia dell'azione collettiva; conoscenza delle dinamiche di sviluppo connesse alla programmazione e partecipazione a iniziative di partenariato internazionali
- -conoscenze nel campo della storia dei fenomeni urbani e insediativi e dell’urbanistica (con riferimento a esperienze e modelli internazionali) e nel campo dell’analisi dei tessuti storici e ambientali: periodizzazione e individuazione di sistemi storico-territoriali, riferite alla storiografia, concetti di “monumento storico”, “bene culturale”, “patrimonio storico” e “bene paesaggistico”, con le relative ricadute critiche, normative e professionali;
- conoscenza dei metodi di analisi e interpretazione storico-critica del patrimonio costruito, in
particolare alla scala urbana, territoriale e paesaggistica, conoscenza dei principali orientamenti internazionali sul tema
- processo decisionale nel contesto della pianificazione urbana per gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), misurazione e monitoraggio a diverse scale;
- conoscenze avanzate nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali, della creazione e gestione di banche dati territoriali, delle analisi spaziali.
- conoscenza dei principi e di alcune procedure di valutazione ambientale.


Capacità di applicare conoscenza e comprensione
capacità di:
- analizzare le potenzialità e risorse specifiche dei contesti urbani e territoriali, i progetti di sviluppo locale
- analizzare i tessuti storici e i beni culturali ed ambientali del territorio da pianificare
- costruire scenari, strategie e partenariati territoriali per lo sviluppo
- svolgere e rappresentare le analisi spaziali con strumenti GIS avanzati
- applicare concetti, metodi per l’analisi qualitativa e quantitativa e per la stimolazione dei processi partecipativi
- utilizzare strumenti valutativi di supporto alle decisioni e, in particolare per valutare la sostenibilità ambientale.

Queste capacità vengono acquisite attraverso attività esercitative previste nell'ambito degli insegnamenti.

 
Comparative City History - 01SOYQA - ICAR/18 (6 cfu)
Decision Making for Sustainable Development Goals - 01SOXQA - ICAR/22 (6 cfu)
Geografia urbana e territoriale - 02NTBQA - M-GGR/01 (6 cfu)
Geomatics for Urban and Regional Analysis - 01RVBQA - ICAR/06 (6 cfu)
Global urban geographies - 02ROVQA - M-GGR/01 (6 cfu)
Methodologies for Social Inclusion and Participation - 01RUWQA - SPS/10 (6 cfu)
Sociologia dell'ambiente e del territorio - 04EOEQA - SPS/10 (6 cfu)
Storia e critica del patrimonio territoriale - 01OTVQA - ICAR/18 (6 cfu)
Transnational Programmes Design - 01RUXQA - M-GGR/02 (4 cfu)
Urban and Regional Economics - 01RVXQA - SECS-P/06 (6 cfu)
 
Governo del territorio: pianificazione urbanistica e territoriale, paesaggistica e ambientale   Conoscenza e comprensione
A1) conoscenza approfondita dell'ordinamento istituzionale, degli strumenti di governo del territorio, delle politiche e degli atti di pianificazione connessi anche con riferimento agli aspetti economici, di mercato e ambientali
- natura e contenuti normativi dei piani urbanistici e territoriali e dei relativi riferimenti legislativi.
B1) conoscenze approfondite nel campo della pianificazione della mobilità e dei trasporti, e sull’assetto normativo italiano. Transport policy, controllo e gestione della mobilità considerando l’interazione tra trasporti e territorio e la valutazione dei costi sociali dei sistemi di trasporto.
C1) conoscenza del quadro concettuale e di indirizzo delle principali politiche europee ed internazionali per la natura, l’ambiente e il paesaggio (inclusi i servizi ecosistemici, agricoltura multifunzionale e infrastruttura verde, consumo di suolo); conoscenza degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica, ambientale e dei parchi naturali (approfondimento del contesto istituzionale e legislativo italiano e comparazione con altri modelli); conoscenza delle relazioni tra gli strumenti di area vasta, gli strumenti urbanistici locali (con attenzione agli aspetti idrologici); conoscenza dei principi e di alcune procedure di valutazione ambientale e del paesaggio.
- conoscenze relative alla difesa del suolo, alla gestione delle acque e al controllo del rischio
idraulico per la pianificazione.
Queste conoscenze sono acquisite all’interno dell’Atelier Pianificare il paesaggio e l’ambiente tramite le lezioni teoriche e il riscontro sui casi studio. Nel percorso in inglese sono affrontate nel corso Planning for Environment and landscape (senza parte applicativa).
D1a) conoscenza delle esperienze di pianificazione strategica e del relativo dibattito teorico con attenzione alla crisi ambientali e climatiche; ruolo che la pianificazione di area vasta svolge in rapporto ai processi di trasformazione del territorio e dell'ambiente; strategie e strumenti di analisi, valutazione e gestione del rischio (soprattutto con riferimento a quello idrogeologico, sismico) e della resilienza delle città (strumenti di difesa dai disastri naturali, capacità della struttura di assorbire shock di altro genere).
D1b) conoscenze nel campo delle infrastrutture urbane per l’energia e delle tecnologie per il risparmio energetico, del loro impatto ambientale e dei rischi;
- valutazione delle tecnologie per la produzione dell’energia da fonti rinnovabili e della disponibilità di tali fonti su scala territoriale.
- cambiamento climatico e processi di insediamento e urbanizzazione, metodologie utili a analizzarne e monitorarne gli impatti.
Queste conoscenze vengono acquisite dagli studenti attraverso lezioni del corso integrato Pianificare per l’adattamento e la transizione energetica dei territori.
E1) conoscenze sul ruolo del patrimonio materiale e immateriale nello sviluppo urbano e territoriale, dei concetti e dei metodi di indagine per il riconoscimento dei valori: sociali, storico culturali, patrimoniali, e delle relative problematicità;
- Conoscenza delle politiche per la protezione del patrimonio, con attenzione alle linee guida di soggetti internazionali come Unesco, Iucn, Icomos, best practices, strumenti giuridici, linee guida e strumenti (come i piani di gestione).
- Conoscenza dei problemi e degli strumenti d'intervento nei sistemi insediativi, con attenzione al riconoscimento e al trattamento del patrimonio: densificazione, rigenerazione, rinnovo urbano.
Queste conoscenze vengono acquisite dagli studenti attraverso lezioni frontali all’interno dell’Atelier Planning for heritage.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di:
A2a) orientarsi in merito a sedi e livelli decisionali ed amministrativi che esprimono politiche territoriali.
A2b) pianificare a livello locale, analizzare e progettare le forme urbane e applicare le tecniche appropriate di valutazione della fattibilità economico-finanziaria dei progetti.
Queste capacità vengono acquisite nel corso della simulazione di un processo di pianificazione a scala locale nell'Atelier/Studio multidisciplinare. L'accertamento delle capacità acquisite avviene nell’Atelier/Studio.
B2) individuare e valutare scelte relative alla realizzazione di infrastrutture urbane, individuare criteri di scelta tra soluzioni alternative.
- analizzare i dati di mobilità con tecniche statistiche e redigere un piano di trasporti; utilizzare modelli per la previsione della domanda di trasporto e modalità di calcolo dei costi dei trasporti.
C2b)
-definire strategie e strumenti di analisi, valutazione e gestione del rischio e della resilienza urbana. Queste capacità vengono acquisite nel corso della simulazione di un processo di adattamento, ripresa (con relative strategie) di una comunità ad una situazione di rischio condotta nell’Atelier/Studio multidisciplinare. L'accertamento delle capacità avviene nell'Atelier/Studio.
- elaborare strumenti di pianificazione paesaggistica e territoriale, elaborare strumenti urbanistici locali adeguati agli indirizzi di area vasta e delineare processi di attuazione;
- di rappresentare valori e indirizzi adeguati alla scala di lavoro;
- analizzare la dimensione ecologico-ambientale della pianificazione in linea con i più recenti orientamenti di tutela del suolo e contrasto al consumo di suolo;
valutare l’effetto sull'ambiente e sul paesaggio di piani e programmi (estimo ambientale);
-valutare i rischi idrogeologico e sismico, con individuazione di scenari di intervento.
Queste capacità vengono acquisite nel corso della simulazione di un processo di pianificazione a scala vasta condotta negli Atelier/Studio multidisciplinari.
L'accertamento delle capacità acquisite avviene durante lo svolgimento nell'Atelier/Studio.
D2a, b) valutare i principali impatti rispetto all’uso dell’energia e allo sfruttamento delle risorse rinnovabili disponibili a scala urbana e territoriale, tenendo conto dei criteri di distribuzione spaziale della domanda e offerta di energia.
- definire soluzioni progettuali alternative per la trasformazione dei sistemi urbani con attenzione alla sostenibilità e alla resilienza.
Queste capacità vengono acquisite attraverso attività esercitative condotte nell’ambito di ciascun insegnamento.
E2) analizzare i contesti esistenti e il loro patrimonio e definire misure di protezione e trasformazione secondo le più recenti metodologie di intervento;
- elaborare piani di recupero di città e territori attraverso un “approccio italiano” alla protezione del patrimonio.
Queste capacità vengono acquisite nel corso della simulazione di un processo di recupero condotto nell’Atelier/Studio.
L'accertamento delle capacità acquisite avviene nell'Atelier/Studio multidisciplinare.
 
Energy Challenges and Environmental Sustainability - 01SOSQA - ING-IND/11 (4 cfu)
Governo del territorio in Europa - 01RUPQA - ICAR/20 (6 cfu)
Pianificare la città (Atelier) - Analisi e progettazione della morfologia urbana - 01RUUQA - ICAR/14 (3 cfu)
Pianificare la città (Atelier) - Pianificazione locale - 01RUUQA - ICAR/21 (6 cfu)
Pianificare la città (Atelier) - Valutazione e fattibilità economica - 01RUUQA - ICAR/22 (3 cfu)
Pianificazione dei trasporti - 04BWIQA - ICAR/05 (6 cfu)
Pianificazione territoriale e pianificazione strategica - 02JIWQA - ICAR/21 (6 cfu)
Profili normativi e istituzionali nella pianificazione - 01NTCQA - ICAR/21 (6 cfu)
Sostenibilità energetica ed ambientale - 01RUOQA - ING-IND/11 (4 cfu)
Spatial Planning for Climate Change (Studio) - Climate Planning - 01RVGQA - ICAR/20 (6 cfu)
Spatial Planning for Climate Change (Studio) - Urban Hydrology and Ecology - 01RVGQA - AGR/08 (3 cfu)
Spatial Planning for Climate Change (Studio) - Urban Hydrology and Ecology - 01RVGQA - AGR/02 (3 cfu)
Territorial Governance and Spatial Planning Systems - 01SORQA - ICAR/20 (6 cfu)
 
Governo del territorio: politiche urbane e territoriali   Conoscenza e comprensione
- sistemi di governo del territorio in Europa e nel mondo, con riferimento agli orientamenti espressi nei documenti ufficiali dell’Unione europea e di enti e organismi internazionali (UN);
- comprensione dei processi e meccanismi di governance territoriale, multilivello e multiattoriale,
- conoscenza delle relazioni tra politiche spaziali e politiche di altri settori (ambiente, agricoltura, trasporti, energia, e altre).
Queste capacità vengono acquisite attraverso lezioni frontali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
capacità di interpretare il funzionamento di un sistema di governo del territorio,
capacità di costruire politiche urbane e territoriali, applicando metodi di costruzione sociale (multiattoriale) delle decisioni, anche in relazione a principi e criteri di valutazione,
capacità di rispondere a bandi nazionali e internazionali per l’attrazione di risorse per lo sviluppo locale e territoriale.
Capacità di orientarsi e aggiornarsi in merito a sedi e livelli decisionali e amministrativi che esprimono politiche condizionanti le dinamiche territoriali.
Queste capacità vengono acquisite attraverso esercitazioni interne agli insegnamenti.
 
Idrologia urbana e territoriale - 01DTYQA - AGR/08 (6 cfu)
Pianificare il territorio e il paesaggio (Atelier) - Ecologia del paesaggio rurale - 01RUTQA - AGR/02 (4 cfu)
Pianificare il territorio e il paesaggio (Atelier) - Estimo ambientale - 01RUTQA - ICAR/22 (4 cfu)
Pianificare il territorio e il paesaggio (Atelier) - Pianificazione paesaggistica e territoriale - 01RUTQA - ICAR/21 (6 cfu)
Planning for Environment - 01SOQQA - ICAR/21 (6 cfu)
Planning for Heritage (Studio) - Heritage-based Planning - 01RVCQA - ICAR/21 (6 cfu)
Planning for Heritage (Studio) - Urban and Landscape Heritage - 01RVCQA - ICAR/18 (4 cfu)
 
Progettazione urbana, urbanistica e ambientale   Conoscenza e comprensione
a) Conoscenza critica di metodi e tecniche per il progetto urbanistico e ambientale, degli spazi aperti urbani e relativa traduzione applicativa;
b) metodi e tecniche nature-based per la progettazione urbanistica ed ecologico-ambientale.
c) Conoscenza delle teorie e delle tecniche di progettazione urbana, con riferimento all’ambiente costruito e alla dimensione socio-ecologica della città, e relativa traduzione applicativa.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
-Capacità di sperimentare in modo applicativo in casi studio reali metodi e tecniche del progetto urbanistico con attenzione al rapporto tra ambiente costruito e spazio aperto e naturale;
-capacità di operare con approcci e tecniche nature-based nei territori attraverso esperienze di progettazione ecologico-ambientale a diverse scale;
- capacità di sperimentare, a partire da un lettura critica del sistema socio-ecologico, in casi reali azioni di progetto urbano;
-capacità di rappresentare alle scale opportune e comunicare la proposta progettuale.
Queste capacità di acquisiscono attraverso esercitazioni in Atelier multidisciplinari.

 
 
Crediti liberi   Conoscenza e comprensione
I crediti liberi possono essere scelti dallo studente fra alcuni corsi attivati dal Corso di laurea o altri presenti nell'Ateneo. Lo studente può anche scegliere corsi presso altri Atenei (ad esempio, l’Università di Torino, anche in considerazione della natura Interateneo del Dipartimento nel quale è incardinato il CdS), il cui riconoscimento è effettuato dal Referente del CdS.
Inoltre, il Referente può riconoscere crediti formativi per altre attività formative extracurriculari (quali ad esempio workshop, seminari, viaggi di studio, concorsi) e esterne all’Ateneo, quando coerenti con gli obiettivi formativi del CdS.





 
Challenge - 03UEWQA - *** N/A *** (8 cfu)
Crediti liberi attivati da altri Corsi di studi - 01SHTQA - *** N/A *** (6 cfu)
Crediti liberi attivati da altri Corsi di studi - 02SHTQA - *** N/A *** (6 cfu)
Crediti liberi attivati e consigliati dal Corso di studi - 01SHRQA - *** N/A *** (6 cfu)
Crediti liberi attivati e consigliati dal Corso di studi - 02SHRQA - *** N/A *** (6 cfu)
Free ECTS credits available and recommended by the MSc - 01SHSQA - *** N/A *** (6 cfu)
Free ECTS credits available and recommended by the MSc - 02SHSQA - *** N/A *** (6 cfu)
 
Tesi e tirocinio   Conoscenza e comprensione
Il tirocinio non è obbligatorio, ma viene inserito nel carico didattico da coloro che scelgono di fare una tesi professionalizzante (20 crediti comprensivi di 10 crediti per il tirocinio)

Le attività svolte nel tirocinio (presso enti pubblici, privati e del terzo settore) hanno un forte contenuto professionalizzante e consentono allo studente, oltre all'applicazione delle conoscenze acquisite, una conoscenza diretta delle condizioni del mondo del lavoro, l'acquisizione di una maggiore autonomia di giudizio ed un affinamento della capacità di lavorare in gruppo.
L’accertamento delle capacità raggiunte viene verificato attraverso il giudizio espresso dal tutor aziendale e dal tutor accademico.

In alternativa, lo studente può scegliere di svolgere una tesi di ricerca (20 crediti).
La tesi di ricerca consente di applicare le conoscenze acquisite, ma anche di incrementare le capacità di approfondire autonomamente le tematiche affrontate, e di rafforzare, attraverso l'acquisizione di una metodologia di ricerca, le capacità di autoapprendimento.
L’accertamento delle capacità raggiunte viene verificato dal relatore, che approva l’elaborato, e dalla Commissione nel corso della discussione della tesi.

In entrambi i casi, è richiesto che lo studente studi autonomamente un problema adottando un approccio metodologico rigoroso e con l’intento di proporre soluzioni adeguate alla sua risoluzione e all’avanzamento della conoscenza. La tesi può essere teorica (sviluppo di un tema attraverso teorie, metodi, casi di studio, con approccio critico e ricerca bibliografica) o di tipo applicativo (applicazione o sviluppo di metodi sperimentali, su caso studio), in entrambi i casi producendo un apporto originale orientato alla ricerca di una soluzione.

 
Master Thesis (potentially internship-based) - 01VEBQA - *** N/A *** (20 cfu)
Professional Training - 10MSYQA - *** N/A *** (10 cfu)
Research thesis - 01VEAQA - *** N/A *** (30 cfu)
Tesi di ricerca - 01PGEQA - *** N/A *** (30 cfu)
Tesi professionalizzante - 01NTMQA - *** N/A *** (20 cfu)
Tirocinio - 02CWHQA - *** N/A *** (10 cfu)
 
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 15.03.2016 Data scadenza:

Autonomia di giudizio
Le attività previste negli atelier multidisciplinari sono proposte come attività di "simulazione" di processi di pianificazione il più possibile "reali", complessi, che hanno come esito prodotti tecnici di standard elevato. Stimolano, quindi, nello studente l'opportunità e la necessità di compiere scelte, basate sull'interpretazione e sulla valutazione di situazioni "reali", e la necessità di un'autonomia di giudizio e di una consapevolezza di tutti i fattori economici, sociali, istituzionali, ambientali ed anche etici che intervengono in un processo di pianificazione. L'acquisizione di questa capacità di giudizio si rafforza attraverso la redazione della tesi.
Abilità comunicative
Le attività negli Atelier svolte in gruppo e sotto la regia di docenti di diverse discipline incoraggiano l'attitudine dello studente a lavorare nell'ambito di gruppi multidisciplinari, favorendo la formazione di capacità comunicative e la capacità di operare efficacemente come leader di équipe composte da specialisti di diversi settori, in cui fondamentale è la capacità di integrare apporti diversi e di gestire la complessità che ne deriva. Gli Atelier/Studio curano anche la comunicazione in forma grafica, sia attraverso l'uso del linguaggio tecnico sia attraverso elaborati di sintesi non tecnica.
Un aiuto allo sviluppo di queste capacità può venire dalla possibilità di svolgere un tirocinio.
La stessa possibilità di redigere la tesi di laurea in lingua inglese e di svolgere eventualmente un tirocinio all'estero, forniscono ulteriori possibilità di incrementare le proprie abilità comunicative


Capacità di apprendimento
Il corso di laurea magistrale fornisce conoscenze e strumenti che il laureato potrà applicare con un alto grado di autonomia nel mondo del lavoro, ma indica anche modelli di comportamento e approcci metodologici, anche attraverso confronti internazionali, che predispongono il laureato a ricercare nuove soluzioni favorendo un atteggiamento di disponibilità all'aggiornamento delle proprie conoscenze ed una capacità di apprendimento fondamentali per la successiva formazione continua.
Questa preparazione metodologica, oltre alla preparazione scientifica, fornisce anche la base per un eventuale proseguimento degli studi (scuola di dottorato, Master di II livello).
La verifica di queste acquisizioni avviene lungo tutto il percorso di studi attraverso gli esami e le attività di Atelier, e trova un momento significativo nell'elaborazione e discussione della tesi.

 
A cura di: Cristiana Rossignolo Data introduzione: 11/02/2015 Data scadenza:

- I metodi analitici e progettuali della composizione architettonica e urbana (comprensiva degli aspetti tecnologici) e dell’architettura del paesaggio; - ecologia agraria e del paesaggio, agronomia generale e territoriale per la comprensione del funzionamento dei sistemi agro-silvo-pastorali e del verde in ambito urbano; la geologia applicata per la conoscenza dei fenomeni geologici e delle soluzioni geologico-tecniche e ingegneristiche per gestire i rischi geologici; - topografia e cartografia (con particolare attenzione all’uso di Sistemi Informativi Geografici per la gestione di dati spaziali, analisi tramite dati spaziali e rappresentazione di fenomeni urbani e territoriali) - la geografia e la geografia economico-politica, l’economia applicata ai fenomeni territoriali, ai processi localizzativi e dello sviluppo, alla loro programmazione e pianificazione. - Scienze politiche per l’analisi e formulazione delle politiche pubbliche, nazionali e internazionali, e per l’analisi connessa delle organizzazioni e dell’amministrazione, dei sistemi di supporto alle decisioni. - L’estimo urbano e l’estimo ambientale, i metodi per la formulazione di giudizi di valore e di convenienza economica, per la valutazione delle politiche e in particolare dei piani e dei progetti con incidenza spaziale; l’analisi di fattibilità di piani e progetti. - L’analisi di dati ambientali a scala territoriale e urbana, funzionale alla pianificazione energetica e alla gestione dei servizi energetici, o al soddisfacimento di altri requisiti ambientali. - Applicazioni della fisica matematica e della ricerca operativa alla modellazione e all’analisi di fenomeni urbani e territoriali e alle loro dimensione dinamica.


La prova finale rappresenta un importante momento formativo del corso di laurea magistrale e consiste in una tesi che deve essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. Le attività previste nella tesi richiedono normalmente l'applicazione di quanto appreso in più insegnamenti e atelier, l'integrazione con elementi aggiuntivi e la capacità di proporre spunti innovativi. Allo studente viene offerta un'alternativa: elaborazione di una tesi di ricerca, con l’obiettivo di approfondire uno specifico tema, o elaborazione di una tesi di carattere maggiormente professionalizzate, all'interno della quale è previsto un periodo di tirocinio.
L’argomento della tesi di Laurea Magistrale è individuato dallo studente all’interno delle discipline presenti nel piano di studio del Corso di Laurea Magistrale e in riferimento all'attività di tirocinio svolta, nel caso di tesi professionalizzante, e deve essere concordato con il relatore.
L'esposizione e la discussione dell'elaborato avvengono di fronte ad un’apposita commissione. Il laureando dovrà dimostrare capacità di operare in modo autonomo, padronanza dei temi trattati e attitudine alla sintesi nel comunicarne i contenuti e nel sostenere una discussione.
Le acquisizioni da valutare per l'assegnazione del punteggio di tesi riguardano: originalità e rilevanza dei risultati, approfondimento del tema e rigore metodologico, impegno e autonomia di ricerca, presentazione e rappresentazione dei risultati, capacità di argomentare il proprio pensiero.
La tesi può essere redatta e presentata in lingua italiana o inglese.

Modalità di assegnazione e dettagli sullo svolgimento della prova finale sono precisati nel regolamento didattico di Corso di Laurea Magistrale.



L'impegno per la realizzazione dell'elaborato è di circa 750 ore pari a 30 CFU.
Lo studente può scegliere tra una tesi di ricerca da 30 crediti e una tesi da 20 crediti abbinata ad un tirocinio formativo da 10 crediti (presso enti pubblici o soggetti privati).

In entrambi i casi, è richiesto che lo studente studi autonomamente un problema adottando un approccio metodologico rigoroso e con l’intento di proporre soluzioni adeguate alla sua risoluzione e all'avanzamento della conoscenza. La tesi può essere teorica (sviluppo di un tema attraverso teorie, metodi, casi di studio, con approccio critico e ricerca bibliografica) o di tipo applicativo (applicazione o sviluppo di metodi sperimentali, su caso studio), in entrambi i casi producendo un apporto originale orientato alla ricerca di una soluzione.

Gli studenti devono fare la richiesta dell’argomento della tesi in modalità on-line attraverso un’apposita procedura disponibile nella propria pagina personale del portale della didattica nella sezione denominata “Richiesta Prova Finale”, rispettando le scadenze per la sessione di interesse pubblicate nella Guida dello Studente nella sezione sostenere l'esame finale.
La prova finale consiste nella presentazione dell’elaborato scritto e nella discussione pubblica della tesi di laurea.
Le commissioni preposte alle prove finali esprimono i propri giudizi tenendo conto dell’intero percorso di studi dello studente, valutandone la maturità culturale e la capacità di elaborazione intellettuale personale, nonché la qualità del lavoro.

La determinazione del voto finale è assegnata alla commissione di laurea che prenderà in esame la media complessiva degli esami su base 110. A tale media la commissione potrà sommare, di norma, sino ad un massimo di 8 punti prendendo in considerazione:
• la valutazione del lavoro svolto per la tesi (originalità e rilevanza dei risultati, approfondimento del tema e rigore metodologico, impegno e autonomia di ricerca, presentazione e rappresentazione dei risultati, capacità di argomentare il proprio pensiero);
• la presentazione della tesi (chiarezza espositiva etc.);
• l'eccellenza del percorso di studi (ad esempio, il numero delle lodi conseguite, le esperienze in università e centri di ricerca all'estero, le eventuali attività extra curriculari o di progettualità studentesca etc.).
La lode potrà essere assegnata al raggiungimento del punteggio 110 a discrezione della commissione e a maggioranza qualificata, ovvero almeno i 2/3 dei componenti la commissione.
Se la tesi ha le caratteristiche necessarie, può essere concessa la dignità di stampa soltanto qualora il voto finale sia centodieci e lode e il parere della commissione sia unanime.

Le valutazioni e le conseguenti decisioni circa le modalità per lo svolgimento della discussione della tesi saranno oggetto di future deliberazioni, tenuto conto dell’evolversi dell’emergenza sanitaria.
Le discussioni e proclamazioni della prova finale si svolgono in presenza. Eventuali variazioni circa le modalità di svolgimento saranno oggetto di valutazione e decisione tenuto conto dell’evolversi dell’emergenza sanitaria.

Ulteriori informazioni e scadenze:
- Regolamento studenti
- Guida dello Studente

Rilascio del Diploma Supplement:
Come previsto dall’art. 11, comma 8 dei D.D.M.M. 509/1999 e 270/2004, il Politecnico di Torino rilascia il Diploma Supplement, una relazione informativa che integra il titolo di studio conseguito, con lo scopo di migliorare la trasparenza internazionale dei titoli attraverso la descrizione del curriculum degli studi effettivamente seguito. Tale certificazione, conforme ad un modello europeo sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'UNESCO – CEPES, viene rilasciata in edizione bilingue (italiano-inglese) ed è costituita da circa dieci pagine.
Maggiori informazioni al link: https://didattica.polito.it/certificati_autocertificazioni/it/diploma_supplement

A cura di: Cristiana Rossignolo - revisione Susanna Onnis Data introduzione: 15.03.2016 - 05/04/2016 Data scadenza: