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Scheda RAD


A.A. 2016/17
Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA CIVILE



Universita: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Ingegneria Civile
Dipartimento: DISEG
Classe: LM-23 - INGEGNERIA CIVILE
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2010/11



Quadro A1a - Consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi e delle professioni - istituzione del corso


La consultazione con il sistema socio-economico e le parti interessate, è avvenuta il 18 gennaio 2010 in un incontro della Consulta di Ateneo, a cui sono stati invitati 28 rappresentanti di organizzazioni della produzione, dei servizi e delle professioni, aziende di respiro locale, nazionale ma anche internazionale; presenti anche importanti rappresentanti di esponenti della cultura.
Nell'incontro sono stati delineati elementi di carattere generale rispetto alle attività dell'ateneo, una dettagliata presentazione della riprogettazione dell'offerta formativa ed il percorso di deliberazione degli organi di governo.
Sono stati illustrati gli obiettivi formativi specifici dei corsi di studio, le modalità di accesso ai corsi di studio, la struttura e i contenuti dei nuovi percorsi formativi e gli sbocchi occupazionali.
Sono emersi ampi consensi per lo sforzo di razionalizzazione fatto sui corsi, sia numerico sia geografico, anche a fronte di una difficoltà attuativa ma guidata da una chiarezza di sostenibilità economica al fine di perseguire un sempre più alto livello qualitativo con l'attenzione anche all'internazionalizzazione.
Consensi che hanno trovato riscontro in una votazione formale con esito unanime rispetto al percorso e alle risultanze della riprogettazione dell'Offerta formativa.


Il profilo professionale che il CdS intende formare Principali funzioni e competenze della figura professionale
Ingegnere Civile  FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile è finalizzato alla formazione di una figura professionale avente un ampio spettro di conoscenze e competenze riferibili alla progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle costruzioni (edifici civili ed industriali), delle grandi opere (ponti, dighe, gallerie) e delle infrastrutture (vie e trasporti, sistemi di raccolta, distribuzione e smaltimento delle acque).
Il percorso formativo biennale è strutturato in modo tale da consentire agli allievi di acquisire una autonoma capacità di analisi di problematiche ingegneristiche complesse negli ambiti su indicati, con la conseguente possibilità di inserimento, nel contesto nazionale ed internazionale, sia nel mondo del lavoro sia in quello della ricerca e dello sviluppo.
La formazione degli allievi viene fondata su insegnamenti che da una parte rafforzano la preparazione ingegneristica acquisita nel Corso di Laurea, e dall'altra introducono elementi che concorrono a delineare in maniera più completa la preparazione necessaria per ricoprire funzioni di responsabilità nel processo di progettazione e gestione delle opere civili, anche con riferimento alle loro interazioni con il territorio. Agli allievi vengono quindi proposti gruppi di insegnamenti riconducibili a quattro principali aree tematiche specialistiche (geotecnica, idraulica, infrastrutture e sistemi di trasporto, strutture) affinché essi possano affrontare, mediante un ampliamento della preparazione teorica e molteplici applicazioni pratiche, problematiche ingegneristiche caratterizzate da un elevato livello di complessità. In tal senso, i contenuti di tali insegnamenti sono fortemente correlati, oltre che alla pratica ingegneristica condivisa, alle innovazioni ed ai risultati raggiunti in sede di ricerca.

COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE:

I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria civile, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
- essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
- avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

SBOCCHI PROFESSIONALI:

I laureati magistrali in Ingegneria Civile possono svolgere attività di tipo professionale, comportanti quindi responsabilità nei confronti di terzi, a seguito del superamento dell'esame di Stato ed alla conseguente iscrizione all'Ordine degli Ingegneri (sezione A). Tali attività sono di responsabilità ed autonomia per ciò che concerne la progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle costruzioni, delle grandi opere e delle infrastrutture. Esse sono richieste da parte di uffici tecnici pubblici e privati, imprese di costruzione e società di ingegneria; sono inoltre pienamente coerenti con programmi di ricerca che possono essere sviluppati nell'ambito di strutture pubbliche e private nel contesto nazionale ed internazionale.
A seconda del percorso formativo scelto, i laureati magistrali in Ingegneria Civile acquisiscono competenze specifiche che corrispondono a quattro figure professionali ben distinte. Si sottolinea tuttavia come la preparazione comune a tutti gli allievi, finalizzata all'acquisizione di capacità di analisi trasversali a tutte le tematiche specialistiche, sia caratterizzata da un livello di approfondimento e da una estensione tali da consentire ai laureati una certa versatilità 
Ingegnere Civile, specializzato in Ingegneria Geotecnica  FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:

Un tecnico capace di sviluppare autonomamente, e con funzioni di responsabilità, analisi di dettaglio relative alla progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle opere civili, con particolare riferimento a quelle avente specifiche implicazioni riguardanti il comportamento di rocce e terreni. Tale figura professionale trova ambito occupazionale prioritariamente presso gli uffici tecnici di enti pubblici e di imprese private, nelle società di ingegneria e nelle strutture di ricerca.

COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE:

Oltre alle competenze indicate per la figura professionale più generale di Ingegnere Civile, l¿Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria Geotecnica ha competenze di settore che sono riconducibili alle capacità di:
- applicare i principi, le teorie e le metodologie analitiche, computazionali e sperimentali per la modellazione fisico-meccanica delle terre e delle rocce e per la valutazione del loro comportamento in campo statico e dinamico;
- sviluppare le procedure per la caratterizzazione geotecnica del territorio con particolare riferimento alla realizzazione di opere civili ed alla conseguente valutazione dei rischi naturali;
- analizzare e progettare fondazioni, costruzioni in sotterraneo, muri, gallerie, rilevati e costruzioni in materiali sciolti;
- progettare e sovraintendere alla realizzazione di interventi per la stabilizzazione dei pendii e per il miglioramento delle proprietà dei terreni.

SBOCCHI PROFESSIONALI:

I laureati magistrali in Ingegneria Civile possono svolgere attività di tipo professionale, comportanti quindi responsabilità nei confronti di terzi, a seguito del superamento dell'esame di Stato ed alla conseguente iscrizione all'Ordine degli Ingegneri (sezione A). Tali attività sono di responsabilità ed autonomia per ciò che concerne la progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle costruzioni, delle grandi opere e delle infrastrutture. Esse sono richieste da parte di uffici tecnici pubblici e privati, imprese di costruzione e società di ingegneria; sono inoltre pienamente coerenti con programmi di ricerca che possono essere sviluppati nell'ambito di strutture pubbliche e private nel contesto nazionale ed internazionale.
A seconda del percorso formativo scelto, i laureati magistrali in Ingegneria Civile acquisiscono competenze specifiche che corrispondono a quattro figure professionali ben distinte. Si sottolinea tuttavia come la preparazione comune a tutti gli allievi, finalizzata all'acquisizione di capacità di analisi trasversali a tutte le tematiche specialistiche, sia caratterizzata da un livello di approfondimento e da una estensione tali da consentire ai laureati una certa versatilità 
Ingegnere Civile, specializzato in Ingegneria Idraulica  FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:

Le funzioni dell'Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria Idraulica coincidono con quelle della figura professionale più generale di Ingegnere Civile. Tuttavia, in ragione dello specifico percorso di formazione, l'Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria Idraulica può svolgere attività professionale di eccellenza anche in relazione alla progettazione e gestione di opere civili aventi specifiche implicazioni riguardanti il comportamento di corsi d'acqua e di opere idrauliche di salvaguardia del territorio e di servizio alle esigenze della collettività.


COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE:

Oltre alle competenze indicate per la figura professionale più generale di Ingegnere Civile, l'Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria Idraulica ha competenze di settore che sono riconducibili alle capacità di:
- applicare i principi e le teorie dell'idraulica a problematiche complesse inerenti il moto dell'acqua in sistemi naturali (mare, laghi, fiumi, falde sotterranee) ed artificiali (canalizzazioni, impianti, macchine, dispositivi);
- analizzare l'interazione del moto dell'acqua in relazione alle condizioni al contorno derivanti dai vincoli territoriali (ingegneria fluviale e costiera);
- applicare le metodologie analitiche, computazionali e sperimentali per la modellazione fisica e matematica dei sistemi idraulici;
- provvedere alla pianificazione degli interventi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle opere e degli impianti destinati alla protezione del territorio nei confronti delle piogge, dei corsi d'acqua e del mare, nonché all'utilizzazione ed alla valorizzazione della risorsa idraulica;
- definire metodologie e strategie per la gestione delle risorse idriche, nonché per la loro raccolta, distribuzione e scarico in ambiente urbano, agricolo ed industriale.

SBOCCHI PROFESSIONALI:

I laureati magistrali in Ingegneria Civile possono svolgere attività di tipo professionale, comportanti quindi responsabilità nei confronti di terzi, a seguito del superamento dell'esame di Stato ed alla conseguente iscrizione all'Ordine degli Ingegneri (sezione A). Tali attività sono di responsabilità ed autonomia per ciò che concerne la progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle costruzioni, delle grandi opere e delle infrastrutture. Esse sono richieste da parte di uffici tecnici pubblici e privati, imprese di costruzione e società di ingegneria; sono inoltre pienamente coerenti con programmi di ricerca che possono essere sviluppati nell'ambito di strutture pubbliche e private nel contesto nazionale ed internazionale.
A seconda del percorso formativo scelto, i laureati magistrali in Ingegneria Civile acquisiscono competenze specifiche che corrispondono a quattro figure professionali ben distinte. Si sottolinea tuttavia come la preparazione comune a tutti gli allievi, finalizzata all'acquisizione di capacità di analisi trasversali a tutte le tematiche specialistiche, sia caratterizzata da un livello di approfondimento e da una estensione tali da consentire ai laureati una certa versatilità 
Ingegnere Civile, specializzato in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi di Trasporto  FUNZIONE IN UN CONTESTO DI LAVORO:

Le funzioni dell'Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi di Trasporto coincidono con quelle della figura professionale più generale di Ingegnere Civile. Tuttavia, in ragione dello specifico percorso di formazione, l'Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi di Trasporto può svolgere attività professionale di eccellenza anche in relazione alla progettazione e gestione di opere civili con particolare riferimento a quelle riguardanti le infrastrutture, i sistemi di trasporto ed i flussi di traffico.

COMPETENZE ASSOCIATE ALLA FUNZIONE:

Oltre alle competenze indicate per la figura professionale più generale di Ingegnere Civile, l'Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi di Trasporto ha competenze di settore che sono riconducibili alle capacità di:
- coordinare la concezione, progettazione, costruzione, adeguamento, gestione, manutenzione e controllo delle infrastrutture viarie (stradali e ferroviarie incluse quelle in sotterraneo, aeroportuali e speciali);
- definire le caratteristiche delle infrastrutture in relazione alla domanda di trasporto, al fattore umano, alla sicurezza della circolazione, all'impatto sull'ambiente ed alla efficacia economica degli interventi;
- analizzare le problematiche avanzate relative ai materiali impiegati per la costruzione delle infrastrutture, alla stabilità ed all'analisi computazionale statica e dinamica del corpo stradale e delle sovrastrutture;
- modellare il comportamento funzionale e strutturale delle sovrastrutture stradali, aeroportuali e ferroviarie in relazione alle caratteristiche dei veicoli ed dei velivoli che le impegnano nel corso della loro vita utile;
- progettare i componenti, gli impianti e i dispositivi complementari delle infrastrutture viarie;
- coordinare, con funzioni di responsabilità, le procedure finalizzate ad assicurare la qualità delle opere ed l'organizzazione e sicurezza dei cantieri;
- comprendere e modellare, con adeguati strumenti analitici e numerici, i fenomeni riguardanti la mobilità di persone e merci;
- definire la configurazione del miglior sistema di trasporto sotto gli aspetti tecnologici, funzionali, economici, finanziari, territoriali, ambientali e della sicurezza, con riferimento anche alla logistica, alla gestione ed all'esercizio dei sistemi;
- provvedere, mediante adeguati metodi e tecniche, alla simulazione della domanda di mobilità, dell'offerta di trasporto, dell'interazione domanda/offerta, degli impatti economici, territoriali, ambientali e dell'incidentalità;
- coordinare e sviluppare la pianificazione tattica e strategica dei trasporti;
- definire le tecnologie peculiari dei diversi modi di trasporto, della loro regolazione e del loro controllo.


SBOCCHI PROFESSIONALI:

I laureati magistrali in Ingegneria Civile possono svolgere attività di tipo professionale, comportanti quindi responsabilità nei confronti di terzi, a seguito del superamento dell'esame di Stato ed alla conseguente iscrizione all'Ordine degli Ingegneri (sezione A). Tali attività sono di responsabilità ed autonomia per ciò che concerne la progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle costruzioni, delle grandi opere e delle infrastrutture. Esse sono richieste da parte di uffici tecnici pubblici e privati, imprese di costruzione e società di ingegneria; sono inoltre pienamente coerenti con programmi di ricerca che possono essere sviluppati nell'ambito di strutture pubbliche e private nel contesto nazionale ed internazionale.
A seconda del percorso formativo scelto, i laureati magistrali in Ingegneria Civile acquisiscono competenze specifiche che corrispondono a quattro figure professionali ben distinte. Si sottolinea tuttavia come la preparazione comune a tutti gli allievi, finalizzata all'acquisizione di capacità di analisi trasversali a tutte le tematiche specialistiche, sia caratterizzata da un livello di approfondimento e da una estensione tali da consentire ai laureati una certa versatilità 
Ingegnere Civile, specializzato in Ingegneria delle Strutture  Funzioni:
Le funzioni dell¿Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria delle Strutture coincidono con quelle della figura professionale più generale di Ingegnere Civile. Tuttavia, in ragione dello specifico percorso di formazione, l¿Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria delle Strutture può svolgere attività professionale di eccellenza anche in relazione alla progettazione e gestione di opere civili con particolare riferimento a quelle riguardanti le strutture.

Competenze prevalenti:
Oltre alle competenze indicate per la figura professionale più generale di Ingegnere Civile, l¿Ingegnere Civile specializzato in Ingegneria delle Strutture ha competenze di settore che sono riconducibili alle capacità di:
- applicare i principi, le teorie e le metodologie analitiche, computazionali e sperimentali per la modellazione fisico-meccanica della risposta delle strutture alle azioni sollecitanti;
- effettuare valutazioni circa la vulnerabilità, affidabilità, comfort, sicurezza e durabilità delle strutture;
- sviluppare procedure per l¿ottimizzazione delle strutture con riferimento alla statica, dinamica, instabilità, frattura e collasso;
- utilizzare gli elementi di meccanica computazionale, di analisi sperimentale e di identificazione strutturale per una efficace progettazione delle strutture complesse;
- comprendere e modellare l¿interazione tra le strutture e l'ambiente fisico;
- sviluppare le metodologie per l¿analisi del comportamento meccanico di materiali e strutture non tradizionali;
- utilizzare le più aggiornate teorie e tecniche per la concezione strutturale ed il dimensionamento di nuove costruzioni, nonché per la riabilitazione strutturale di quelle esistenti;
- valutare, da un punto di vista quantitativo, le problematiche riguardanti le azioni sulle costruzioni ed i comportamenti che ne conseguono in funzione delle tipologie e delle morfologie, dei materiali e delle tecnologie, dell'interazione col terreno e con l'ambiente, dei modi e delle strategie d'uso e di controllo;
- utilizzare criticamente i metodi e gli strumenti per la progettazione strutturale e la realizzazione di strutture, nonché per la sperimentazione, il collaudo ed il monitoraggio delle costruzioni.


SBOCCHI PROFESSIONALI:

I laureati magistrali in Ingegneria Civile possono svolgere attività di tipo professionale, comportanti quindi responsabilità nei confronti di terzi, a seguito del superamento dell'esame di Stato ed alla conseguente iscrizione all'Ordine degli Ingegneri (sezione A). Tali attività sono di responsabilità ed autonomia per ciò che concerne la progettazione, realizzazione, gestione, rilevamento, controllo e manutenzione delle costruzioni, delle grandi opere e delle infrastrutture. Esse sono richieste da parte di uffici tecnici pubblici e privati, imprese di costruzione e società di ingegneria; sono inoltre pienamente coerenti con programmi di ricerca che possono essere sviluppati nell'ambito di strutture pubbliche e private nel contesto nazionale ed internazionale.
A seconda del percorso formativo scelto, i laureati magistrali in Ingegneria Civile acquisiscono competenze specifiche che corrispondono a quattro figure professionali ben distinte. Si sottolinea tuttavia come la preparazione comune a tutti gli allievi, finalizzata all'acquisizione di capacità di analisi trasversali a tutte le tematiche specialistiche, sia caratterizzata da un livello di approfondimento e da una estensione tali da consentire ai laureati una certa versatilità  



Codici ISTAT
2.2.1.6.1 
Ingegneri edili e ambientali 
2.2.1.6.2 
Ingegneri idraulici 



Quadro A3a - Conoscenze richieste per l'accesso

Costituiscono requisiti curriculari il titolo di laurea o di un diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, e le competenze e conoscenze che lo studente deve aver acquisito nel percorso formativo pregresso, espresse sotto forma di crediti riferiti a specifici settori scientifico-disciplinari o a gruppi di essi. In particolare lo studente deve aver acquisito un minimo di 40 cfu sui settori scientifico-disciplinari di base CHIM/03, CHIM/07, FIS/01, FIS/03, ING-INF/05, MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09, SECS-S/02 e 60 cfu sui settori scientifico-disciplinari caratterizzanti e affini BIO/07, CHIM/07, GEO/05, GEO/11, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/04, ICAR/05, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/10, ICAR/11, ICAR/17, ICAR/20, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/15, ING-IND/22, ING-IND/28, ING-IND/29, ING-IND/31.
Inoltre, lo studente deve essere in possesso di un'adeguata preparazione personale e della conoscenza certificata della Lingua inglese almeno di livello B2.
Le modalità di verifica dell'adeguatezza della preparazione personale e i criteri per il riconoscimento della conoscenza certificata della lingua inglese sono riportati nel regolamento didattico del corso di studio.
Quadro A3a - Conoscenze richieste per l'accesso (Dettaglio)



Quadro A4a - Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo

Il percorso formativo è strutturato in due anni.
Il primo anno integra la preparazione degli allievi nel settore dell'ingegneria civile, con particolare riferimento alla progettazione di strutture ed infrastrutture, tenendo altresì conto delle loro interazioni con il territorio. Nel secondo anno viene completata tale preparazione e vengono proposti insegnamenti riconducibili a quattro diverse aree di specializzazione (geotecnica, idraulica, infrastrutture e sistemi di trasporto, strutture), con la possibilità di arricchire ulteriormente la formazione mediante insegnamenti a scelta da selezionare tra quelli offerti dall'Ateneo.
La formazione viene completata con la Tesi di Laurea che costituisce un momento di sintesi nel quale gli allievi affrontano autonomamente, ed in un'ottica multidisciplinare, temi progettuali o di ricerca caratterizzati da elementi di originalità ed innovazione.
Gli insegnamenti comuni a tutti gli allievi che rafforzano la preparazione nel settore dell'ingegneria civile riguardano la scienza delle costruzioni, con particolare riferimento alla risoluzione di strutture bidimensionali e tridimensionali, la scienza e tecnologia dei materiali, con conoscenze relative tanto ai materiali da costruzione di uso ordinario quanto a quelli innovativi, e la geomatica, con la possibilità di sviluppare competenze per quel che riguarda l'acquisizione, la modellazione e l'analisi, anche con strumenti tecnologicamente avanzati, di dati geografici spaziali georeferenziati.
Gli insegnamenti comuni a tutti gli allievi che forniscono elementi utili per la progettazione avanzata di strutture ed infrastrutture coprono un ampio spettro di tematiche progettuali. Vengono infatti sviluppate, da un punto di vista teorico ed applicativo, tematiche inerenti le strutture in cemento armato e cemento armato precompresso, l'ingegneria delle fondazioni, l'idrologia, l'ingegneria sismica e la costruzione di strade, ferrovie ed aeroporti.
Gli insegnamenti specialistici proposti nelle quattro aree tematiche su indicate (geotecnica, idraulica, infrastrutture e sistemi di trasporto, strutture) concorrono a definire curricula molto specifici, legati anche alle particolari competenze che nel corso degli anni sono state sviluppate dai docenti del Politecnico di Torino attraverso attività di alta consulenza istituzionale e di ricerca applicata. Nel settore dell'ingegneria geotecnica vengono trattate questioni connesse con la modellazione del comportamento meccanico degli ammassi rocciosi, con la modellazione numerica di rocce e terreni, con lo studio del comportamento dinamico dei terreni, e con la valutazione della stabilità di pendii naturali ed artificiali. Nel settore dell'ingegneria idraulica, viene sviluppata la progettazione di sistemi acquedottistici e di fognature, la modellazione dei corsi d'acqua naturali, lo studio delle acque superficiali, di quelle sotterranee e del trasporto solido, nonché la progettazione e la realizzazione di opere idrauliche a difesa del territorio. Nel settore dell'ingegneria delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto vengono analizzate le problematiche inerenti la tecnica ed economia dei trasporti, il comportamento strutturale e funzionale delle sovrastrutture di strade, ferrovie ed aeroporti, la pianificazione dei trasporti, la progettazione esecutiva di infrastrutture viarie, le tecniche del traffico, dei controlli e della sicurezza stradale. Infine, nel settore dell'ingegneria delle strutture, vengono fornite le conoscenze teoriche ed applicative necessarie per la progettazione dei ponti, per il calcolo automatico delle strutture, per la progettazione di strutture in acciaio e composite, per lo studio di problemi di instabilità strutturale statica e dinamica, nonché per lo studio della plasticità e della frattura.
Quadro A4a - Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo (Dettaglio)



Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione
I contenuti scientifico disciplinari sono suddivisi nelle tre aree di apprendimento descritte nel seguito in termini di conoscenza e comprensione:
- Ingegneria di base (settore delle costruzioni). Gli insegnamenti estendono e rafforzano le conoscenze e la capacità di comprensione già acquisite nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Civile per quel che riguarda i metodi e le applicazioni delle scienze di base e delle tecnologie costruttive di carattere generale applicabili alle opere di ingegneria civile.
- Ingegneria Civile. Gli insegnamenti estendono e rafforzano le conoscenze e la capacità di comprensione già acquisite nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Civile per quel che riguarda i metodi e le applicazioni delle scienze per le analisi e la progettazione di opere di ingegneria civile, anche con riferimento alle problematiche riguardanti il loro inserimento nel territorio.
- Ingegneria Civile (settori specialistici). Gli insegnamenti indirizzano le conoscenze e la capacità di comprensione acquisite nell'ambito del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile all'interno di specifiche aree tematiche (geotecnica, idraulica, infrastrutture e sistemi di trasporto, strutture) che costituiscono i settori di specializzazione degli allievi. In particolare, gli insegnamenti appartenenti a quest'area di apprendimento consentono agli allievi, mediante un ampliamento della preparazione teorica e molteplici applicazioni pratiche, di potere affrontare problematiche ingegneristiche caratterizzate da un elevato livello di complessità.

L’acquisizione di conoscenza e capacità di comprensione della lingua inglese avviene nelle quattro abilità comunicative principali (produzione verbale e scritta, ascolto, lettura). In particolare, alcuni insegnamenti sono interamente erogati in lingua inglese, inclusi gli accertamenti di profitto.

Modalità didattiche
Le conoscenze e le capacità vengono acquisite dagli studenti attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e in laboratori informatici. Ogni insegnamento indica quanti crediti sono riservati a ciascuna modalità didattica.

Modalità di accertamento.
L'accertamento delle conoscenze e della capacità di comprensione avviene tramite esami scritti e orali, che possono comprendere test a risposte chiuse, esercizi di tipo algebrico o numerico, quesiti relativi agli aspetti teorici. Si richiede la capacità di integrare le conoscenze acquisite in insegnamenti e contesti diversi, e la capacità di valutare criticamente e scegliere modelli e metodi di soluzione. Le tipologie di esame dei vari insegnamenti sono definite in modo da esporre ogni studente a diverse modalità di accertamento.


Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Per le tre aree di apprendimento, la capacità di applicare conoscenza e comprensione è descritta nel seguito:
- Ingegneria di base (settore delle costruzioni): si ottiene la capacità critica di selezionare le più opportune tecniche di rilievo e rappresentazione di opere civili e del territorio e di utilizzarle nelle prassi professionali dell'ingegneria delle costruzioni civili; si raggiungono le capacità, sia critiche che selettive e sintetiche, per la selezione dei materiali da costruzione di tipo ordinario e innovativo in relazione alle destinazioni d'uso e tenendo conto della loro caratterizzazione in laboratorio; si ottengono le capacità legate alla valutazione del comportamento meccanico di strutture piane e tridimensionali facendo uso della dualità statico-cinematica, principio valido per tutti gli elementi strutturali (travi, archi, funi, lastre, gusci, membrane, solidi tridimensionali), che permette una diretta implementazione numerica tramite discretizzazione agli elementi finiti del dominio elastico. In questo contesto, vengono inoltre acquisiti gli elementi applicativi necessari per il calcolo automatico per le varie tipologie di sistemi di travi (travature reticolari, telai piani, grigliati piani, telai spaziali).
- Ingegneria Civile: si ottengono capacità che possono essere utilizzate tanto per la progettazione esecutiva di strutture complesse, in cemento armato e cemento armato precompresso, quanto per la loro ottimizzazione nei riguardi delle azioni sismiche; si raggiungono le capacità, sia critiche, che selettive e sintetiche, di progettare strutture di fondazione per opere civili di diversa complessità, tenendo conto delle peculiari condizioni di interazione che si realizzano tra terreni e strutture; si conseguono le capacità necessarie per progettare e coordinare la costruzione di strade, ferrovie ed aeroporti, con particolare attenzione alla gestione del sistema di accettazione e controllo dei materiali ed all'analisi e valutazione di scenari di mobilità e dei relativi impatti sul territorio; si maturano capacità legate alla modellazione dei fenomeni meteo-climatici e idrologici, anche in relazione alla valutazione dei rischi e della tutela delle risorse idriche.
- Ingegneria Civile (settori specialistici): si ottengono capacità di applicare le conoscenze acquisite per la risoluzione di problematiche complesse legate alla efficienza e funzionalità delle opere civili nonché alla loro interazione con il territorio nello specifico settore dell'Ingegneria Civile in relazione all'orientamento prescelto dallo studente (geotecnica, idraulica, infrastrutture e sistemi di trasporto, strutture).

Modalità didattiche
La capacità di applicare conoscenze e comprensione è acquisita dallo studente tramite lo sviluppo di esercizi guidati e di progetti, che richiedono l'uso dei modelli e delle metodologie descritte nelle lezioni. Le esercitazioni di laboratorio mirano anche a individuare criticità e limiti dei modelli matematici rispetto alle situazioni reali. In alcuni insegnamenti sono previste attività progettuali condotte in modo autonomo da ciascuno studente o da gruppi di lavoro, secondo modalità indicate dai docenti.

Modalità di accertamento.
Le verifiche avvengono con esami scritti e orali, comprensivi di esercizi di progetto e/o della stesura di elaborati riguardanti argomenti monografici e/o applicazioni progettuali. Un accertamento complessivo delle capacità di applicare quanto appreso nei diversi insegnamenti avviene con l’elaborazione della tesi di laurea. Questa prova finale richiede l'integrazione di conoscenze acquisite e la capacità di apportare nuovi sviluppi e può essere correlata all’attività facoltativa di tirocinio svolta presso aziende e/o enti esterni.


 
A cura di: S. Foti Data introduzione: 16/1/2015 Data scadenza:




Autonomia di giudizio
La struttura della didattica, tipica dell'area politecnica dell'ingegneria, impartisce conoscenze teoriche seguite da applicazioni nelle esercitazioni. Sono appunto queste ultime che stimolano nello studente la opportunità e la necessità di compiere scelte, basate sulla interpretazione di dati organizzati in categorie. I dati e le categorie sono anche frutto delle elaborazioni dello stesso studente. Le esercitazioni dell'area della formazione scientifica di base abituano all'analisi e alla modellazione. Queste vengono arricchite con le conoscenze applicate alle opere civili e con le capacità di integrare istanze di vario tipo organizzate dalle discipline progettuali o realizzative. In ognuna delle aree di apprendimento è centrale l'educazione al contesto, intesa come consapevolezza dei fattori etici, economici, sociali, istituzionali ed ambientali che hanno implicazioni per le attività dell'Ingegnere Civile. La verifica del grado di autonomia di giudizio avviene tramite la presentazione e la discussione degli elaborati progettuali.

Abilità comunicative
Le attività di apprendimento sono sia singole che di gruppo. All'interno del gruppo si sviluppano e si sperimentano le capacità di lavoro, tramite collaborazione, confronto, rispetto, governo del personale e disponibilità a essere guidati. Nel confronto con l'esterno, il corso di laurea favorisce la crescita dell'offerta e della ricerca di informazioni, idee, problemi e soluzioni, utilizzando opportunamente linguaggi specialistici e non specialistici. Si sottolinea ancora l'importanza della cultura politecnica, allenata dalla sintesi multidisciplinare, radicata in lezioni ed esercitazioni. Anche le prove d'esame orale di parecchi insegnamenti e la prova finale, con marcate caratteristiche di sintesi, accrescono le abilità comunicative.

Capacità di apprendimento
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile si preoccupa di fornire agli allievi metodi, strumenti e comportamenti utilizzabili con un alto grado di autonomia. Tale caratteristica è fondamentale per la successiva formazione continua, che presume disponibilità all'aggiornamento delle proprie conoscenze, interazione col mondo delle scienze applicate, capacità di controllare e verificare le fonti documentarie e corrispondente capacità di spiegare e documentare le proprie scelte.  




La prova finale rappresenta un importante momento formativo del corso di laurea magistrale e consiste in una tesi che deve essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. E' richiesto che lo studente svolga autonomamente la fase di studio approfondito di un problema tecnico, progettuale o sperimentale, prenda in esame criticamente la documentazione disponibile ed elabori il problema, proponendo soluzioni adeguate. Il lavoro può essere svolto presso i dipartimenti e i laboratori dell'Ateneo, presso altre università italiane o straniere, presso laboratori di ricerca esterni e presso industrie e studi professionali con i quali sono stabiliti rapporti di collaborazione.
L'esposizione e la discussione dell'elaborato avvengono di fronte ad apposita commissione. Il laureando dovrà dimostrare capacità di operare in modo autonomo, padronanza dei temi trattati e attitudine alla sintesi nel comunicarne i contenuti e nel sostenere una discussione.
La Tesi può essere eventualmente redatta e presentata in lingua inglese.
Modalità di assegnazione e dettagli sullo svolgimento della prova finale sono precisati nel regolamento didattico di Corso di Laurea Magistrale.