Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica ha l’obiettivo di formare figure in grado di progettare, produrre, far funzionare, organizzare e mantenere nel ciclo di vita sistemi, strumenti, attrezzature, impianti, macchinari e mezzi per il movimento e il trasporto, anche complessi, garantendo la capacità di rinnovare le proprie competenze attraverso l’integrazione di nuovi metodi, modelli, tecniche, tecnologie e servizi.
La figura professionale che deriva da tale corso può contare su un variegato tessuto territoriale che comprende vari insediamenti industriali, professionali e di società di servizi, in grado di permettere un’applicazione delle conoscenze acquisite nell'ambito dei veicoli terrestri, degli impianti e della manifattura avanzata, dell’industria alimentare e dell’automazione, fino alla realizzazione di sistemi complessi di varia natura. La Laurea Magistrale (LM) in Ingegneria Meccanica è stata istituita con D.M. 270 del 2004 come trasformazione della precedente Laurea Specialistica, introdotta col D.M.509 del 1999 che ha suddiviso la precedente Laurea quinquennale in due percorsi consecutivi, di tre e due anni rispettivamente. La LM trae, quindi, origine dal Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica nato con la riforma del 1960, quando venne creato il corso di Ingegneria Meccanica, già sezione dell’Ingegneria Industriale. Il Corso di Laurea di Ingegneria Meccanica della I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, trae le sue origini, insieme con quello dell’Ingegneria Civile, dal Corpo degli Ingegneri, fondato a Torino, per l'esercito sabaudo del Re di Sardegna, nel 1739. Il Corpo degli Ingegneri è stato il primo nel mondo, in termini temporali, e modello per tutte le altre analoghe strutture statali europee, anche se l'organizzazione del Genio militare è di origine antichissima (egizia, etrusca, romana, ecc). Da tale scuola militare derivò, nel sec. XIX, il Corpo del Genio Militare e Civile (1814) poi ridefinito Corpo Reale del Genio, con competenze sempre più specializzate dell'ingegneria produttiva industriale, meccanica ed elettrica, spaziando dalla produzione alla progettazione di macchine, motori, impianti, attrezzature, ai veicoli nelle loro varie declinazioni, fino alla logistica industriale ed ai sistemi di trasporto. E’ del 1906 la promulgazione n. 321 del Re d'Italia che recita "La Regia Scuola d'applicazione per gli ingegneri ed il Museo industriale italiano di Torino sono fusi in un unico Istituto di istruzione tecnica superiore col nome di Regio Politecnico di Torino. Esso è costituito e riconosciuto come ente morale autonomo sotto la vigilanza del Ministero della pubblica istruzione". Con la riforma Gentile, dal 1926, anche il Politecnico di Torino conquistò una sua indipendenza. Nell'arco di due secoli, la connotazione prettamente industriale della Laurea in Ingegneria Meccanica e dei connessi servizi ha mostrato continuo rinnovamento verso le necessità delle persone, delle cose e della società in generale, tanto da essere identificata come punto di riferimento per numerose industrie e società di servizi, sul territorio piemontese, nazionale e internazionale, integrando alcune componenti tecnico-scientifiche di più recente sviluppo, ma di interesse per ampli settori di mercato, della meccatronica, della tecnologia meccanica avanzata, dei sistemi di trasporto automatici, della prognostica e della telediagnostica, per citarne alcuni. Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica fin dal suo avvio ha rappresentato un punto di riferimento per la Facoltà di Ingegneria e per il Politecnico. Il Corso è stato caratterizzato da una forte connotazione interdisciplinare e da una solida preparazione di base, con uno spettro di competenze trasversale. Gli indirizzi e gli orientamenti che si sono succeduti e aggiornati nel tempo ne hanno individuato gli aspetti più applicativi e professionali, che sono poi evoluti gemmando altri Corsi di Laurea. Nel 1990 il Corso di Laurea contava venti tra indirizzi e orientamenti, quando era già stato gemmato il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, in cui era confluito l’omonimo indirizzo Economico-Organizzativo. Qualche anno dopo, anche l’indirizzo “Biomedica” diventava una componente fondamentale del nascente Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica; inoltre, intorno al 2000, dall'indirizzo “Veicoli terrestri” nasceva anche il Corso di Studi in Ingegneria dell’Autoveicolo. L’orientamento “Tessile” confluiva nel Corso di Laurea in “Textile Engineering”. Alcuni contenuti del Corso di Laurea in Ingegneria Energetica sono stati anticipati dall'indirizzo “Energia”, alcune competenze trasversali sono andate perse, quali quelle dell’orientamento “Impianti Idroelettrici”, che riuniva competenze impiantistiche civili e meccaniche. Altre, legate agli orientamenti “Ferroviario” e “Trasporti” si stanno evolvendo in percorsi di studio differenti, ma sempre focalizzati sulla mobilità. Nonostante le varie gemmazioni via via susseguitesi, il corso di Ingegneria Meccanica continua a mantenere i consueti caratteri di trasversalità e multidisciplinarietà, rappresentando la frontiera più innovativa del processo di progettazione, svolgendo quindi un ruolo di riferimento anche per altri settori dell’Ingegneria. Questo produce un forte gradimento da parte del mondo industriale e consente ai laureati un facile inserimento nel mondo del lavoro. Il Corso, quindi, continua ad esercitare una forte attrazione, come mostrano anche i dati delle immatricolazioni e degli iscritti in continua e significativa crescita. Attualmente, con la scomparsa delle Facoltà, il Corso è inserito nel Collegio di Ingegneria Meccanica, Aerospaziale, dell’Autoveicolo, e della Produzione industriale. |
Attività formative dell'ordinamento didattico
Attività caratterizzanti
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
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Min | Max | ||
Ingegneria meccanica |
ING-IND/08 - MACCHINE A FLUIDO
ING-IND/09 - SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE ING-IND/10 - FISICA TECNICA INDUSTRIALE ING-IND/12 - MISURE MECCANICHE E TERMICHE ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE ING-IND/14 - PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE ING-IND/15 - DISEGNO E METODI DELL'INGEGNERIA INDUSTRIALE ING-IND/16 - TECNOLOGIE E SISTEMI DI LAVORAZIONE ING-IND/17 - IMPIANTI INDUSTRIALI MECCANICI |
50 | 74 |
Attività affini o integrative
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
---|---|---|---|
Min | Max | ||
A11 |
ING-IND/21 - METALLURGIA
ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE ING-INF/04 - AUTOMATICA MAT/08 - ANALISI NUMERICA |
12 | 20 |
A12 |
ICAR/05 - TRASPORTI
|
0 | 18 |
A13 |
L-LIN/01 - GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA
L-LIN/04 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE L-LIN/07 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA L-LIN/12 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE L-OR/21 - LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE |
0 | 10 |
Altre attività
Ambito disciplinare | Settore | Cfu | |
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Min | Max | ||
A scelta dello studente | A scelta dello studente | 12 | 12 |
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera | Per la prova finale | 18 | 30 |
Altre attività (art. 10) | Abilità informatiche e telematiche | - | - |
Altre attività (art. 10) | Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | - | - |
Altre attività (art. 10) | Tirocini formativi e di orientamento | - | - |
Altre attività (art. 10) | Ulteriori conoscenze linguistiche | - | - |
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - |