| Il CdLM in Architettura Costruzione Città ha l'obiettivo di formare una figura intellettuale e professionale di architetto (così come previsto dalla direttiva 2005/36/CE) che abbia un'alta preparazione culturale sia umanistica sia scientifico-tecnica. Nei contenuti dei corsi disciplinari come nella scelta delle tematiche degli ateliers è data grande importanza alla sempre maggiore internazionalizzazione dell’esercizio della professione di Architetto: per favorire questa apertura internazionale entrambi gli anni della Laurea magistrale vedono tutti gli insegnamenti sdoppiati in lingua italiana e in lingua inglese, offrendo agli studenti l’occasione di arricchire la capacità di dialogo con altre culture, altre lingue e altri contesti.
L'acquisizione delle conoscenze e delle competenze connesse alla formazione dell'architetto (e contemplate negli 11 punti della direttiva europea) si completa e realizza attraverso gli insegnamenti e le esperienze progettuali presenti nel percorso biennale. I laureati magistrali potranno svolgere tutte le attività relative alla libera professione di architetto, nelle forme individuali o di gruppo; inoltre potranno svolgere funzioni di elevata responsabilità in istituzioni e enti pubblici e privati (istituzioni nazionali e locali, aziende pubbliche e private, studi professionali e società di progettazione, società di ricerca pubbliche e private), operanti nei campi della costruzione e trasformazione del territorio, nel recupero e nel riuso della città consolidata, nella progettazione a scala paesaggistica. Dato l'orientamento risolutamente internazionale del Corso di Laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, i laureati avranno una preparazione particolarmente adatta alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di manufatti architettonici o di progetti urbani. Attraverso la formazione, i laureati saranno in grado di operare con una costante attenzione alla qualità architettonica dei loro progetti, in special modo rispetto ai processi di trasformazione urbana e ambientale, coerentemente con le indicazioni della recente legislazione in tema di qualità nell'architettura. Per accedere alla libera professione i laureati in possesso della laurea magistrale in Architettura Costruzione Città devono sostenere l'Esame di stato. Il superamento di tale prova consente loro di iscriversi alla sezione A dell'albo professionale dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il percorso formativo del Corso di Laurea magistrale in Architettura Costruzione Città risponde pienamente alle direttive comunitarie in materia di "diplomi, certificati e altri titoli che danno accesso alle attività del settore dell'architettura con il titolo professionale di architetto". I laureati, inoltre, possono svolgere attività professionale in tutti i settori previsti dalle direttive dell’UE, possono quindi, oltre alla libera professione, esercitare attività di elevata responsabilità in Istituzioni ed Enti pubblici e privati, operanti nei campi della costruzione e trasformazione delle città e del territorio, con particolare riferimento alle tematiche energetiche, ambientali, economiche e sociali. I laureati possono inoltre avviarsi alla professione di docente di scuola secondaria inferiore e superiore, avendo i requisiti per accedere alle diverse forme di reclutamento. |
| Il profilo professionale che il CdS intende formare | Principali funzioni e competenze della figura professionale | ||||||
| ARCHITETTO | Funzione in un contesto di lavoro:
La figura professionale dell'architetto è chiamata a modificare, attraverso la sua attività progettuale, il contesto fisico nel quale si svolgono le attività umane, alla scala dell'edificio, della città e del territorio, in risposta alle esigenze di trasformazione d'uso, di innovazione, di conservazione, e valorizzazione richieste dalla società. Nella sua attività l'architetto si confronta costantemente con l'organizzazione socioeconomica e con le caratteristiche morfologiche del contesto in cui opera e risolvendo progettualmente i problemi che tale contesto pone. Competenze associate alla funzione: 1) Deve essere in grado di elaborare soluzioni appropriate dal punto di vista estetico e formale, in relazione alle caratteristiche del contesto, alle aspettative della società ed al ruolo che ha l'architettura nella vita degli individui; 2) Deve saper interpretare e confrontarsi con i quadri di riferimento amministrativi e legislativi che riguardano la redazione, l'approvazione, la gestione di progetti architettonici e urbanistici; 3) Deve saper interagire con le diverse figure specialistiche che a vario titolo sono coinvolte nelle attività di trasformazione del territorio, attraverso una adeguata padronanza degli aspetti tecnico-scientifici specialistici; 4) Deve saper interagire con le figure imprenditoriali che si occupano della realizzazione materiale delle opere, controllando il processo costruttivo e verificandone la corrispondenza con quanto progettato. Tutto ciò a complemento di quanto già indicato nella direttiva comunitaria 2005/36/CE (art. 46 sulla formazione di architetto): 1) la capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2) un'adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3) una conoscenza delle belle arti per la loro influenza sulla qualità del progetto architettonico; 4) un'adeguata conoscenza in materia di progettazione e pianificazione urbana, e nelle tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5) la comprensione dei rapporti tra uomo e edifici, e tra edifici e il loro ambiente, nonché la necessità di porre in relazione gli edifici e gli spazi aperti con i bisogni umani e con la scala umana; 6) la capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell'architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7) una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto architettonico; 8) la conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria connessi con la progettazione degli edifici; 9) una conoscenza adeguata dei problemi fisici, delle tecnologie e della funzione degli edifici, in modo da renderli internamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10) le capacità progettuali necessarie per rispondere alle esigenze degli utenti, nei limiti imposti dai fattori economici e dai regolamenti in materia di costruzione; 11) una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per tradurre concetti progettuali in edifici e per integrare i progetti nei processi generali di pianificazione. Sbocchi professionali: Lo sbocco professionale di riferimento è l'esercizio della libera professione di architetto, in forma individuale, associata o di società di ingegneria, attraverso l'assunzione diretta di incarichi di progettazione privati o pubblici. Per accedere alla libera professione i laureati in possesso della laurea magistrale in Architettura Costruzione Città devono sostenere l'Esame di stato. Il superamento di tale prova consente loro di iscriversi alla sezione A dell'albo professionale dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Altra opportunità è costituita dall'impiego presso enti privati o pubblici che richiedano al loro interno attività di progettazione architettonica. Ulteriore possibilità è il lavoro in forma dipendente presso grandi studi di progettazione che necessitino di figure professionali con elevata autonomia e capacità di gestione del lavoro. |
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| Preparazione per la prosecuzione degli studi | Conoscenze necessarie per la prosecuzione degli studi | ||||||
| Il laureato magistrale in Architettura Costruzione Città potrà completare la propria formazione in un campo specifico all'interno di master di secondo livello, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione, a livello internazionale, a seconda della propria attitudine e aspirazione.
Il corso di studi, con la sua configurazione in atelier progettuali e corsi monodisciplinari, assicura al laureato una preparazione completa che lo mette in grado di affrontare sia percorsi di specializzazione maggiormente professionalizzanti e volti all'applicazione pratica della dimensione progettuale, sia approfondimenti maggiormente teorici. |
Per poter accedere a una formazione di terzo livello (dottorati, scuole di specializzazione, master) il laureato sarà chiamato a dimostrare , all'interno delle declinazioni scelte per approfondire la propria formazione, una solida preparazione non disgiunta da una matura capacità critica di analisi, una solida autonomia di giudizio e buone capacità comunicative. ... | ||||||
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