Portale della Qualità della formazione

Portale della Qualità della formazione

Portale della Qualità della formazione

Elenco notifiche



Modello Informativo SUA-CdS 2025/26

Le informazioni contenute del Modello Informativo SUA-CdS 2025/26 sono da considerarsi provvisorie.

Corso di Laurea Magistrale in AGRITECH ENGINEERING- A.A.2025/26



Università: Politecnico di Torino
Collegio: Collegio di Ingegneria Elettronica, delle Telecomunicazioni e Fisica
Dipartimento: DIATI
Classe: LM-26 R - INGEGNERIA DELLA SICUREZZA
Esiste nella forma attuale dall'anno accademico: 2025/26
Lingua in cui si tiene il corso: inglese
Indirizzo internet del corso: https://www.polito.it/corsi/32-457
Tasse: https://www.polito.it/didattica/servizi-e-vita-al-politecnico/diritto-allo-studio-e-contribuzione-studentesca/contribuzione-studentesca
Modalità di svolgimento: Corso di studio convenzionale

Referenti e Strutture


Referente del CdS: Tiziana Anna Elisabetta Tosco
Organo Collegiale di gestione del Corso di Studio: Collegio Di Ingegneria Elettronica, Delle Telecomunicazioni E Fisica
Struttura didattica di Riferimento: Dip. Ing. Dell'Ambiente,Del Terr. E Delle Infr.
Docenti di riferimento: Elena Belcore, Alessio Burrello, Elena Comino, Danilo Demarchi, Rajandrea Sethi, Tiziana Anna Elisabetta Tosco, Carmen Visconte
Rappresentanti degli Studenti eletti nel Collegio: Mahadi Hasan Alif, Agnese Carignano, Agnese Carignano, Elena Cecchini, Elena Cecchini, Alessandro Cho Hamdi Cheik, Gabriele Gai, Bianca Maggiani, Bianca Maggiani, Nisanur Nagac, Nisanur Nagac, Leonardo Niccolai, Giulia Savarino, Giulia Savarino, Giorgia Schiavina
Gruppo di Gestione AQ: Elena Belcore, Andrea Carena, Nadia Saponara, Tiziana Anna Elisabetta Tosco
Tutor: Danilo Demarchi, Alberto Godio, Tiziana Anna Elisabetta Tosco

Il Corso di Studio in breve

Il progetto culturale del Corso di Laurea Magistrale in AGRITECH Engineering nasce dalle crescenti esigenze di competenze tecnologiche nella filiera agricola, volte allo sviluppo di produzioni efficienti e compatibili con l’ambiente. Il progetto, fortemente multidisciplinare, ha l’obiettivo di formare ingegneri in grado di gestire e generare innovazione tecnologica nel campo dell’Agricoltura 4.0, dando seguito alle importanti richieste da parte delle aziende e degli enti. Il CdLM, interamente erogato in lingua inglese, vede principalmente la collaborazione di 4 aree culturali diverse: l’ingegneria ambientale, l’ICT (Information & Communication Technologies), l’ingegneria industriale e l’ingegneria chimica, che collaborano per garantire l’integrazione delle conoscenze e delle competenze.

A livello italiano è stato recentemente (giugno 2022) approvato e finanziato il Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura chiamato AGRITECH, un progetto basato sull’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari e finalizzato a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale dell’agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. Questo importante investimento (350 milioni di euro) è la dimostrazione tangibile della rilevanza delle tematiche affrontate e del fatto che il nuovo CdLM proposto risponda ad una domanda di formazione in forte evoluzione, relativa a figure professionali capaci di unire le necessità degli agronomi con le conoscenze tecnologiche, al fine di garantire la sostenibilità e la tracciabilità delle produzioni agricole 4.0.

A livello europeo, le policy e i programmi di ricerca sono fortemente orientati ad un’agricoltura sempre più supportata dalla tecnologia e ad una produzione agricola sostenibile, anche relativamente agli effetti del cambiamento climatico. Ne sono testimonianza diversi bandi H2020 (https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/programmes/h2020) e il programma dedicato del servizio COPERNICUS (https://climate.copernicus.eu/agriculture-and-forestry). Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si evidenzia che il Politecnico di Torino è membro della COPERNICUS ACADEMY e questo consentirebbe di inserire la proposta di CdLM all’interno di una rete internazionale fortemente strutturata di università, centri di ricerca, enti privati e pubblici, con la possibilità di realizzare scambi internazionali, accordi bilaterali, ecc.

Vi è inoltre una forte spinta a incrementare le applicazioni delle tecniche digitali nel campo dell’agricoltura (https://ec.europa.eu/eip/agriculture/en/event/agriculture-40-feeding-next-generation) e a sviluppare tecnologie e soluzioni innovative (https://www.cema-agri.org/priorities/agriculture-4-0) per l’agricoltura di precisione (precision farming). In particolare, in Europa l'agricoltura di precisione e più in generale l'integrazione della tecnologia digitale nel settore agricolo sono destinate a diventare le tendenze più influenti nel prossimo futuro; già da alcuni anni un numero sempre crescente di operatori del settore sta potenziando l’utilizzo delle tecniche digitali per la gestione delle proprie attività (https://euagenda.eu/upload/publications/untitled-62960-ea.pdf; https://www.eib.org/en/stories/what-is-agriculture-4-0).

Date queste premesse, il nuovo CdLM darà agli studenti la possibilità di entrare nel mondo del lavoro per contribuire alla progettazione e gestione delle tecnologie a tutto tondo applicate all'agricoltura, secondo criteri di sostenibilità ambientale, di circolarità in termini economici e di produzione, e di rispetto dell'ambiente.

La figura professionale che verrà formata dal CdLM è nuova ed unica, ad oggi, a livello nazionale, poco ancora anche a livello internazionale; pertanto, si ritengono importanti le possibilità di impiego dei futuri ingegneri AgriTech. La scelta della lingua inglese per il corso ha anche questo obiettivo, per non precludere possibilità e soprattutto per dare le basi necessarie per interagire a livello internazionale nelle pratiche quotidiane, esigenza oggi ormai sentita anche nella filiera dell'AgroAlimentare.

Obiettivi formativi qualificanti

a) Obiettivi culturali della classe

I corsi della classe hanno l'obiettivo di formare laureate e laureati specialisti in ingegneria della sicurezza che siano in grado di ideare, progettare e gestire piani, sistemi e processi, per la previsione, prevenzione, monitoraggio, e mitigazione dei rischi nei sistemi complessi.
In particolare, le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe devono:
- conoscere aspetti teorico-applicativi della matematica e delle altre scienze di base, conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo specifico quelli dell'ingegneria della sicurezza, ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere problemi complessi che richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire esperimenti, sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi con particolare attenzione ai problemi della sicurezza;
- essere capaci di analizzare, prevedere e prevenire rischi derivanti da eventi di origine naturale e antropica, di effettuare analisi del rischio su sistemi complessi, di origine strutturale o funzionale, in ambiti diversificati;
- essere capaci di eseguire analisi multirischio anche al fine di incrementare la resilienza dei sistemi nei confronti di eventi incidentali;
- essere in grado di operare in situazioni critiche progettando e rendendo operativi interventi per la gestione di tali situazioni, utilizzando al meglio le risorse disponibili.

b) Contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe

I corsi della classe comprendono attività finalizzate all'acquisizione di conoscenze avanzate:
- delle metodologie di analisi, previsione, prevenzione, monitoraggio, e mitigazione dei rischi in sistemi complessi negli ambiti di interesse della classe;
- degli aspetti normativi, sociali ed economici in materia di sicurezza.
In particolare, i corsi della classe, in coerenza con i propri obiettivi formativi specifici e privilegiando l'ambito disciplinare coerente con le specifiche professionalità che si intende formare, prevedono attività finalizzate all'acquisizione di conoscenze avanzate in almeno due dei seguenti ambiti:
- Ingegneria della sicurezza e protezione delle costruzioni edili, relativamente all'analisi, alla valutazione, e alla gestione dei rischi nelle infrastrutture edili, nei cantieri, nei luoghi di lavoro, nei luoghi destinati ad eventi pubblici, alla pianificazione e gestione dell'evacuazione, alla sicurezza antincendio.
- Ingegneria della sicurezza e della protezione civile, ambientale e del territorio, relativamente all'analisi, alla valutazione, e alla prevenzione dei rischi nell'ambiente costruito, nelle grandi infrastrutture, nei trasporti, nei luoghi di lavoro, alla protezione del territorio e la gestione della sicurezza nei confronti di rischi naturali e antropici, alla pianificazione e gestione dell'evacuazione nelle fasi pre- e post-evento.
- Ingegneria della sicurezza e protezione industriale, relativamente all'analisi, alla valutazione, e alla prevenzione dei rischi negli impianti industriali, nei laboratori, nei luoghi di lavoro, nella produzione, gestione e smaltimento dei materiali e prodotti pericolosi, nella pianificazione, gestione dell'evacuazione in fase pre- e post-evento.
- Ingegneria della sicurezza e protezione dell'informazione, relativamente all'analisi, alla valutazione, e alla gestione dei rischi cibernetici (cyber-risk), al monitoraggio e alla protezione dei sistemi di trasmissione ed elaborazione dell'informazione, alle normative, alle tecnologie, alle metodologie e tecniche per la protezione dei dati, dei sistemi informatici, delle infrastrutture di rete e dei servizi digitali, alle metodologie e tecniche di monitoraggio per la protezione delle persone dai campi elettromagnetici.

c) Competenze trasversali non disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe

Le laureate e i laureati nei corsi della classe devono:
- saper comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, con particolare riferimento al lessico proprio delle discipline scientifiche e ingegneristiche;
- sapere comunicare e operare efficacemente in ambiti complessi anche in situazioni d'emergenza;
- avere capacità relazionali e decisionali ed essere in grado di operare in gruppi di lavoro;
- essere in grado di interagire con gruppi di lavoro multidisciplinari mediante la conoscenza dei diversi linguaggi tecnico-scientifici e dei metodi della comunicazione;
- essere in grado di operare in contesti aziendali e professionali;
- essere in grado di mantenersi aggiornati sugli sviluppi delle tematiche di sicurezza e sui dispositivi normativi negli ambiti specifici di competenza;
- essere in grado di prevedere e gestire le implicazioni delle proprie attività in termini di sostenibilità ambientale;
- essere in grado di promuovere e gestire la digitalizzazione dei processi, sia nell'ambito industriale sia in quello dei servizi.

d) Possibili sbocchi occupazionali e professionali dei corsi della classe

I principali ambiti lavorativi in cui le laureate e i laureati potranno operare con mansioni progettuali, direttive, organizzative e gestionali previsti dalla normativa sono:
- nell'area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione delle costruzioni edili: grandi infrastrutture edili, sistemi di gestione e servizi per le costruzioni edili, per i cantieri e per i luoghi di lavoro, luoghi destinati agli spettacoli e agli avvenimenti sportivi, enti pubblici e privati in cui si esercitano attività di prevenzione e di gestione della sicurezza, di gestione delle emergenze, sia in termini di evacuazione delle persone sia di pianificazione degli interventi di soccorso, di messa in sicurezza e ripristino, di prevenzione incendi;
- nell'area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione civile, ambientale e del territorio: ambiente costruito, grandi infrastrutture, cantieri di opere civili, luoghi di lavoro, ambienti industriali, enti pubblici e privati in cui si esercitano attività di programmazione e gestione della sicurezza rispetto ai rischi naturali ed antropici, di protezione civile, di gestione delle emergenze sia in termini di evacuazione sia di pianificazione degli interventi di soccorso, di verifica delle condizioni di sicurezza, di messa in sicurezza e ripristino in attività a rischio d'incidente rilevante;
- nell'area dell'ingegneria della sicurezza e protezione industriale: ambienti, laboratori e impianti industriali, luoghi di lavoro, enti pubblici e privati in cui si esercitano attività di programmazione e di gestione della sicurezza, di prevenzione degli incendi, di gestione delle emergenze sia in termini di evacuazione sia di pianificazione degli interventi di soccorso, nella verifica, messa in sicurezza e ripristino delle condizioni di sicurezza nelle attività a rischio d'incidente rilevante;
- nell'area dell'ingegneria della sicurezza e protezione dell'informazione: tecnologie, sensori, sistemi e processi per il monitoraggio e la protezione dell'informazione, del patrimonio informativo delle aziende e della pubblica amministrazione, delle infrastrutture ICT preposte all'automazione e al monitoraggio delle infrastrutture critiche e degli impianti industriali, da attacchi cibernetici, o da eventi accidentali o naturali.

e) Livello di conoscenza di lingue straniere in uscita dai corsi della classe

Oltre l'italiano, le laureate e i laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente almeno una lingua straniera, in forma scritta e orale, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

f) Conoscenze e competenze richieste per l'accesso a tutti i corsi della classe

L'ammissione ai corsi della classe richiede il possesso di un'adeguata padronanza di metodi e conte.nuti scientifici generali nelle discipline di base e dell'ingegneria propedeutiche a quelle caratterizzanti della presente classe.

g) Caratteristiche della prova finale per tutti i corsi della classe

I corsi della classe devono prevedere una prova finale che comprenda l'elaborazione e la discussione di una tesi, redatta a valle di una attività di progettazione o valutazione del rischio in sistemi complessi, che dimostri la padronanza di strumenti, anche a carattere multidisciplinare, la capacità di operare in modo autonomo e adeguate capacità di comunicazione.

h) Attività pratiche e/o laboratoriali previste per tutti i corsi della classe

I corsi della classe prevedono esercitazioni di laboratorio e attività progettuali finalizzate all'applicazione delle metodologie di analisi del rischio e allo sviluppo delle capacità relazionali.

i) Tirocini previsti per tutti i corsi della classe

I corsi della classe possono prevedere tirocini formativi, in Italia o all'estero, presso enti o istituti di ricerca, università, laboratori, aziende e/o amministrazioni pubbliche, anche nel quadro di accordi internazionali, finalizzati all'approfondimento di tematiche oggetto del percorso formativo e all'acquisizione di specifiche competenze pratico-professionali.

Attività formative dell'ordinamento didattico

La tabella delle attività formative sottostante è da adeguare rispetto a quanto previsto dalla nuova declaratoria delle classi di laurea magistrale ai sensi del D.M. 1649/2023.

Attività caratterizzanti

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Aspetti normativi, sociali ed economici in materia di sicurezza ING-IND/35 - INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE
IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
6 12
Ingegneria della sicurezza e della protezione delle costruzioni edili ICAR/06 - TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
0 6
Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio GEO/11 - GEOFISICA APPLICATA
ICAR/02 - COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA
ING-IND/28 - INGEGNERIA E SICUREZZA DEGLI SCAVI
8 16
Ingegneria della sicurezza e protezione dell'informazione ING-INF/01 - ELETTRONICA
ING-INF/03 - TELECOMUNICAZIONI
ING-INF/05 - SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
12 24
Ingegneria della sicurezza e protezione industriale ING-IND/14 - PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE
ING-IND/25 - IMPIANTI CHIMICI
ING-IND/31 - ELETTROTECNICA
8 16

Attività affini o integrative

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
Attività formative affini o integrative AGR/02 - AGRONOMIA E COLTIVAZIONI ERBACEE
AGR/03 - ARBORICOLTURA GENERALE E COLTIVAZIONI ARBOREE
AGR/09 - MECCANICA AGRARIA
AGR/11 - ENTOMOLOGIA GENERALE E APPLICATA
AGR/13 - CHIMICA AGRARIA
AGR/17 - ZOOTECNICA GENERALE E MIGLIORAMENTO GENETICO
FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA
ICAR/01 - IDRAULICA
ICAR/03 - INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
ING-IND/03 - MECCANICA DEL VOLO
ING-IND/09 - SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE
ING-IND/13 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
21 37

Altre attività

Ambito disciplinare Settore Cfu
Min Max
A scelta dello studente A scelta dello studente 8 16
Per prova finale e conoscenza della lingua straniera Per la prova finale 18 24
Altre attività (art. 10) Abilità informatiche e telematiche - -
Altre attività (art. 10) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro - -
Altre attività (art. 10) Tirocini formativi e di orientamento - -
Altre attività (art. 10) Ulteriori conoscenze linguistiche - 6
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - 6
Esporta Excel Attività formative