DIRITTO D’AUTORE E PROPRIETÀ INDUSTRIALE E
INTELLETTUALE
Le tesi di laurea, intese come elaborati, rientrano tra le opere tutelate ai
sensi della Legge n. 633 del 22 aprile 1941 sul diritto d’autore. L’articolo 1
della Legge sul diritto d’Autore prevede che “sono protette ai sensi di
questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla
letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed
alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione” e
l’art. 2 della medesima legge, contenente un elenco esemplificativo delle opere
protette, cita espressamente, tra le altre, le opere scientifiche. Anche la
giurisprudenza ha espressamente affermato che “la tesi di laurea costituisce
un’opera dell’ingegno tutelabile in base alla normativa sul diritto d’autore”
(cfr. App. Perugia, 22 febbraio 1995, in banca dati Pluris).
La legge sul diritto d’autore tutela la forma dell’opera, non l’idea. Tale
forma deve avere carattere di originalità e novità.
Lo studente che ha redatto la tesi è l’autore della tesi e, in quanto tale, ha
piena titolarità dei diritti, sia morali che patrimoniali, su di essa.
Le licenze Creative Commons (CC)
Le licenze Creative Commons permettono agli autori di mantenere i diritti di
utilizzazione economica delle loro creazioni, concedendo agli utenti la licenza
d’uso gratuita del loro lavoro, a determinate condizioni. L'utilità di queste
licenze sta nel patto che l'autore stipula con i suoi utenti: l'opera, la cui
paternità è sempre chiaramente riconosciuta, può godere della diffusione
garantita dalla condivisione. Mentre il sistema tradizionale di diritto
d'autore, stabilito dalla legge, prescrive che l'opera non può essere
utilizzata prescindendo dalla volontà dell'autore, le licenze Creative Commons
liberalizzano alcuni usi.
Le licenze hanno lo scopo di facilitare il processo di condivisione delle
opere, stabilendo fin da subito, in un linguaggio chiaro e interpretabile anche
dai motori di ricerca, quali diritti l’autore concede ai fruitori dell’opera.
L’autore che associa al proprio lavoro una licenza Creative Commons, oltre a
mantenere tutti i diritti sulla propria opera, offre alla comunità, a
determinate condizioni, alcuni dei diritti esclusivi che la legge sul diritto
d'autore gli riconosce.
Se si sceglie di rilasciare il proprio lavoro con una licenza Creative Commons
che prevede l'opzione "Non commerciale", s’impone la condizione
"Non commerciale" agli utilizzatori dell’opera (licenziatari). In
ogni caso il creatore e/o titolare dei diritti sull'opera licenziata, può in
ogni momento decidere di usarla commercialmente.
Si consiglia agli studenti di rilasciare la loro tesi con una licenza CC
BY-NC-ND: questa limita l'uso che il potenziale lettore può fare della
tesi, in quanto non potrà utilizzarla per scopi commerciali e non potrà trarne
opere derivate.
Si segnala che:
la tesi non deve contenere parti tutelate dal diritto d'autore per le quali non
si è ottenuta espressa autorizzazione, dati personali e sensibili, dati e
informazioni tutelati da confidenzialità e segreto industriale;
se la tesi contiene riferimenti a scoperte o idee che s’intendono oggetto di
futuro brevetto: è necessario ritardare la divulgazione o la pubblicazione fino
a che il brevetto non sarà registrato e, dopo il deposito della domanda,
bisogna applicare un embargo di 18 mesi.
Diritti di proprietà
Industriale e Intellettuale
Le tesi di laurea possono contenere risultati della ricerca svolta per
il progetto di tesi meritevoli di essere tutelati attraverso privative
industriali (es. brevetto) o diritto d’autore (es. programmi per elaboratore
(software) o opere del disegno industriale). Il Regolamento del
Politecnico di Torino relativo alla Proprietà Industriale e Intellettuale
(Emanato con D.R. n. 299 del 22 luglio 2007) detta la disciplina in
materia adottata dall’Ateneo. Tale regolamento è accettato da tutti gli
studenti al momento della loro iscrizione ai Corsi di Laurea, pertanto gli
studenti sono tenuti a rispettarlo. Il regolamento è consultabile sul
sito internet del Politecnico.
Tesi che contengono risultati brevettabili, software o opere del disegno industriale
Nel caso in cui le tesi contengano risultati suscettibili di essere tutelati
tramite brevetto, lo studente deve, innanzitutto, verificare con il tutore
della tesi la potenziale presenza dei requisiti essenziali per la
protezione dell’invenzione e, in seguito, contattare gli uffici competenti del
Politecnico prima della discussione della tesi. Inoltre, al momento della
consegna della tesi lo studente dovrà richiedere tramite l’apposita procedura
la segretazione dell’elaborato per un periodo sufficiente a verificare i
requisiti di proteggibilità del trovato ed eventualmente procedere al deposito
della domanda di brevetto.
Si sottolinea, infatti, che prima del deposito della domanda di brevetto è
necessario mantenere il massimo riserbo sull’invenzione, in quanto ogni forma
di “pre-divulgazione” al pubblico (ad esempio, durante la discussione della
tesi) inficia la brevettabilità del trovato. Nel caso, invece, che la tesi
contenga programmi per elaboratore (software) o opere del disegno industriale
si raccomanda di darne comunicazione ai competenti Uffici del Politecnico.
Si rinvia al Regolamento del Politecnico di Torino relativo alla Proprietà
Industriale e Intellettuale (Emanato con D.R. n. 299 del 22 luglio 2007) per
quanto riguarda la disciplina degli aspetti relativi alla titolarità dei
diritti di proprietà industriale e intellettuale e le procedure interne in
materia.
Segretazione - Embargo La segretazione può essere richiesta qualora sia necessario mantenere
riservati i contenuti della tesi per un periodo determinato di tempo; in tal
caso l’Ateneo non pubblicherà o divulgherà i contenuti della tesi, inclusi i
dati e le immagini del documento, se non per la parte dei metadati (nome e
cognome del laureato, titolo della tesi di laurea, ecc.).
L’embargo è il periodo durante il quale la tesi
archiviata in un deposito istituzionale risulta segretata e accessibile solo
per la parte dei metadati.
Il periodo di embargo solitamente è di 12, 18 o 36 mesi ma può essere richiesto
anche per un periodo superiore. Allo scadere del periodo di embargo la tesi è
resa liberamente consultabile, salvo diversa richiesta motivata dell’autore.
L’embargo potrà essere applicato a condizione che la richiesta sia debitamente
motivata in particolare:
- necessità di evitare la
divulgazione di risultati potenzialmente brevettabili contenuti
all’interno della tesi, al fine di preservare il requisito della novità
necessario per la brevettazione;
- esistenza di accordi di
riservatezza o impegni al rispetto della segretezza contenuti in contratti
o convenzioni con società o Enti terzi;
- segretezza e/o di proprietà dei
risultati e informazioni di enti esterni o aziende private che hanno
partecipato alla realizzazione del lavoro di ricerca;
- pubblicazione editoriale;
- pubblica sicurezza (il
contenuto della tesi può in qualche modo mettere a rischio la sicurezza
pubblica o nazionale);
- privacy (il contenuto
dell’elaborato verte su una persona ancora in vita o deceduta di recente
per la quale si teme di violare il diritto alla privacy).