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Corso di Alta Formazione permanente in
Habitat & Cooperazione
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Organizzazione e docenza del Corso

Le attività didattiche del Corso saranno concentrate in periodi di didattica intensiva, della durata di una settimana al mese, articolate su cinque mesi, per un totale di 180 ore di formazione in aula. Ogni sessione didattica si riferisce ad una parola chiave caratterizzante il Corso, vale a dire: Rischio, Emergenza, Territorio/Partecipazione, Progetto, Tecnologia

Le lezioni saranno tenute in lingua italiana.  

Formazione in aula:

Insegnamenti
Settore scientifico- disciplinare
Ore in aula
Docente
Sociologia urbana e sviluppo di comunità
SPS/10
25
Alfredo Mela
Progetto architettonico e culture locali nel Sud del Mondo
ICAR/14
20
Docente esterno
Shelter e housing: cultura, critiche e pratiche nel Sud del Mondo
ICAR/14
20
Docente esterno
Tecnologia, costruzione e comunità
ICAR/12
15
Andrea Bocco
Abitare nei PVS: le risorse materiali e immateriali
ICAR/12
20
Docente esterno
Teorie e pratiche di Community Planning partecipativo
SPS/10
20
Docente esterno
Tecnologie per lo sviluppo umano
ICAR/12
25
Francesca De Filippi
Piani e progetti di città
ICAR/21
25
Maurizio Tiepolo
Criminalità e sicurezza
SPS/04 Scienza Politica
10
Fabio Armao
TOTALE
180

Articolazione del percorso didattico:

Le prime due settimane sono dedicate ad un workshop sul tema degli “INSEDIAMENTI TEMPORANEI” in condizioni di emergenza. L’obiettivo generale del Workshop è quello di progettare abitazioni temporanee e un insediamento temporaneo per persone che siano costrette a spostarsi dal loro luogo di vita abituale a causa di una calamità naturale, di una carestia, di siccità, di un conflitto armato. Per lo svolgimento di questa attività sarà scelto un caso specifico nel contesto di un paese in via di sviluppo.  
Gli obiettivi specifici di questo workshop sono:  
-     Acquisizione, mediante documentazione, di una idonea conoscenza delle diverse realtà di emergenza abitativa legate
      al caso scelto.
-     Approfondimento delle strategie di intervento per la realizzazione di campi di emergenza.
-     Conoscenza degli standard internazionali per la progettazione e gestione di campi profughi.
-     Conoscenza del contesto in cui si sceglie di realizzare il progetto (cultura, religione, clima, risorse materiali e immateriali).
-     Definizione della struttura del campo profughi (forma, localizzazione servizi, limiti fisici).
-     Messa a punto di una tipologia edilizia adeguata per le strutture abitative proposte (temporanea, evolutiva o definitiva).
-     Determinazione, a partire dalle risorse locali individuate, dei sistemi costruttivi e scelta dei materiali da usare.
-     Analisi dettagliata dei particolari costruttivi del modulo abitativo proposto.
-     Messa a punto di prototipi di giunti e soluzioni tecnologiche.
-     Analisi delle tempistiche e modalità di montaggio dei moduli abitativi.
-     Attenzione verso i problemi di sicurezza attiva e passiva in fase di montaggio ed uso delle strutture di emergenza. 

Le tre settimane successive sono dedicate ad un workshop sul tema della pianificazione partecipata e della progettazione in un contesto latino-americano. L’obiettivo generale è quello di svolgere attività di analisi del contesto urbano, dal punto di vista spaziale e sociale, orientate alla redazione di una proposta di possibili interventi da realizzarsi attraverso un coinvolgimento della popolazione. A riguardo di uno specifico intervento si giungerà a proporre soluzioni progettuali, con relativi approfondimenti tecnologici.  
Gli obiettivi specifici di questo workshop sono:  
 -     Approfondimento del rapporto tra pianificazione, progettazione ed approccio partecipativo nel contesto esaminato.
-      Conoscenza di esperienze di programmazione di sviluppo territoriale improntate alla partecipazione e alla governance.
-      Conoscenza di pratiche di progettazione in contesti problematici.
-      Conoscenza di esperienze di sviluppo di comunità e di costruzione di mappe di comunità.
-      Definizione di spazio urbano collettivo e di partecipazione dei cittadini alle trasformazioni fisiche della città.
-      Tecniche di consultazione dei diversi attori coinvolti e coinvolgibili nel programma di trasformazione degli spazi collettivi.
-      Visualizzazione delle proposte di trasformazione territoriale attraverso un masterplan.
-      Il salto di scala: dal masterplan alla scala dell’edificio.
-      Definizione delle funzioni a partire da un’analisi del luogo interpretato a livello materiale e immateriale
-      Definizione delle caratteristiche tipologiche dell’edificio.
-      Scelta delle tecnologie appropriate.


Al termine di ciascuna settimana sono previsti dei momenti di verifica del lavoro svolto, comprensivi dell’apprendimento dei singoli insegnamenti. La frequenza alle lezioni è obbligatoria ed è previsto un periodo di tirocinio facoltativo, le cui spese sono totalmente a carico dei partecipanti iscritti al Corso, da svolgersi nel mese di Luglio nel paese latino-americano scelto per il secondo Workshop. Tale tirocinio avrà la durata di un mese e comporterà lo sviluppo del progetto (che sarà concordato durante il Corso con il Coordinatore) e delle relative analisi a diretto contatto con la popolazione del contesto individuato.  

All’inizio del mese di Settembre, a conclusione del Corso è prevista una discussione finale della ricerca effettuata, comprensiva dei risultati del tirocinio facoltativo eventualmente svolto e dei relativi elaborati progettuali.  

Al termine del Corso sarà rilasciato un attestato di frequenza (si segnala che ai fini dell’ottenimento dell’attestato di frequenza sarà richiesta una frequenza pari almeno all’80% del monte ore totale d’aula, il superamento delle verifiche previste in itinere e la presentazione del progetto finale). Coloro i quali non svolgeranno il periodo di tirocinio facoltativo potranno comunque ottenere un attestato di frequenza, se in possesso dei requisiti sopra elencati.
Si segnala che non è prevista l’acquisizione di crediti formativi universitari.