La forte dinamicità del settore chimico, ed in particolare la gestione ottimale della conversione della chimica da fonti petrolifere o comunque fossili a quelle rinnovabili, determina interessanti opportunità di lavoro sia per aziende consolidate sia per nuova imprenditoria. Da un lato si ha una maggiore attenzione nei confronti dei fabbisogni energetici industriali, sia per gli elevati costi che questi rappresentano, sia per l’impatto ambientale connesso all'utilizzo delle fonti energetiche non rinnovabili. Dall'altro la crescente diffusione di impianti che processano fonti di materia rinnovabili, caratterizzati spesso da una sterminata varietà di opzioni di processo non esplorate appieno e che si confrontano con quelle ben più consolidate della petrolchimica, pone problematiche di competizione economica tra i processi “green” e quelli convenzionali, a cui il Bando Piattaforma Tecnologica "Bioeconomia" e le tecnologie in esso sviluppate offrono interessanti strumenti innovativi da inquadrarsi nel rispetto di vincoli tecnici ed economici.
Il Master in Gestione e progettazione di processi e impianti chimici sostenibili coinvolge una varietà di attori e di tematiche (sviluppo di processi di valorizzazione di sottoprodotti a bio-chemicals, processi di separazione avanzati, controllo e ottimizzazione di processo, ecc.) che offrono un panorama tecnologico molto variegato, particolarmente adatto a costituire un supporto per la formazione di figure professionali legate alla ricerca e lo sviluppo di processi o prodotti chimici innovativi della chimica verde ed al loro collocamento nel mercato in alternativa a quelli ottenibili a partire dalle fonti di origine fossile. La gestione della complessità delle opportunità offerte dalle tecnologie coinvolte nel processo richiede una formazione a tutto tondo che non si limiti a fornire dettagli tecnologici, ma che fornisca ai discenti tutti gli elementi per inquadrare queste tecnologie nel complesso delle tecnologie e fonti chimiche convenzionali e governare efficacemente le mutue relazioni delle prime con le seconde sotto i profili tecnologici, economici, legislativi e socio-politici. Il programma formativo genera così nuove figure professionali attualmente non presenti sul mercato, con conoscenze specialistiche di tipo tecnico-scientifico nel settore dell’ingegneria chimica. Tali figure avranno anche competenze di tipo industriale, grazie allo svolgimento di un importante periodo di training on the job in azienda. Potranno così svolgere attività sia come dipendenti di aziende pubbliche o private, sia come consulenti.